DOMANDE
Turista o viaggiatore?
Il primo è quello che infesta le destinazioni modaiole solo per postare foto di statue e budini stravaganti mentre il secondo sa che muoversi merita attenzione, cura oltre che aspettative. Tornerà diverso non perché avrà tre chili in più nel girovita ma per quei luoghi che in parte sentirà nella pelle se avrà voluto viaggiare davvero.
Anche col cuore.
STOFFA
I ricordi come pezzi di stoffa?
Li portiamo addosso per tanto o poco, spesso determinano il nostro incedere, condizionano parte delle nostre azioni. Andreste in mutande al matrimonio di un amico o col vestito da cerimonia a cambiare l'olio dell'auto? Ecco, se questi brandelli di tessuto influiscono troppo cerchiamo di ricordarci che noi non siamo i nostri vestiti.
Mai.
VINILI
Vinili. Siamo così, dischi di lacca su cui azioni e vita lasciano solchi che possiamo o dobbiamo ripercorrere per ricordare melodie e fatti.
A volte incubi.
TES.ticolo
Per caso ho ascoltato un giovane Muskio che decantando le lodi della Tesla (quando mai) diceva anche che sarebbe stata una buona molla per “cuccare ragazze” in quanto “fa figo”. Non mi stupisco, i trogloditi digitali ormai impestano il mondo, la tronfia affermazione mi fa riflettere ancora di più sul fatto che in questa civiltà di cartapesta per dimostrare il proprio valore ci si affida a ciò che si ha, non a ciò che si è.
Divertitevi, presto avrete anche le clave.
FOOT-URO
Visto che il silicio (secondo componente dopo l'ossigeno) è alla base di molte lavorazioni fondamentali tipo acciaio, alluminio e soprattutto elettronica potremmo dire che stiamo costruendo il nostro mondo sulla sabbia.
Un foot+uro fatto con i piedi.
*per inciso va detto che il silicio della sabbia è troppo spurio, si usa quello proveniente dal quarzo di miniera.
RACCONTI
Nel ricordare episodi dell'anno scorso non cerco di metterti in difficoltà o di rivivere miei momenti di disagio, penso a come apparentemente identiche parole o atteggiamenti possano avere valenze nettamente più profonde. Se ci pensi già allora c'erano i “ti amo” e gesti conseguenti ma tu stessa oggi hai detto “ero diversa, è passato molto tempo”. In realtà non è molto cronologicamente però la densità pare più melmosa di allora. Densa. Vera.
Sei sempre entusiasta della vita, credo lo fossi già da bambina e per questo (forse) hai percorso strade evidentemente “problematiche”, l'hai fatto con la tua gioia innata, col tuo vedere il buono ovunque. Ora sei tornata entusiasta, sei tornata in te, dai racconti (e dalle mie sensazioni) già qualche anno dopo il matrimonio quell' entusiasmo era rimasto per puntiglio più che per “sentire” e che dire del 2022 fino all'autunno? Non eri entusiasta (o almeno non credo), non eri te, non eri la bimba che ora vedo o sento quando parla dei progetti, delle persone.
Della vita. Quella vera.
VIVERE
Forse a volte dovremmo capire che dobbiamo alle persone che abbiamo perso il vivere la vita che loro non hanno più.
Nonostante il dolore, anzi forse proprio per quello.
CHE
Che ogni fine abbia un senso seppur minimo.
Per iniziare.
Di nuovo.
Magari meglio.
In sostanza: ogni fine abbia un fine.
!
“Penso ...sei casa ! Penso alla meraviglia della quotidianità condivisa: la cena, colazione, un canto, un ballo, un bacio , un abbraccio, risate, conversazioni leggere e profonde, andare a dormire e risvegliarsi con gli occhi negli occhi... meraviglia”
Rifletterci è quasi dovuto.
INTENTI
Essere> Fare> Ottenere
Nella società odierna spesso (se non sempre) il focus è sull'ultimo aspetto (roba da quel balengo di Machiavelli) perdendo il vero senso del partire da sé, dall'essere consci e colmi di convinzioni e ideali. Da lì il percorso sarà più semplice fino all'efficacia vera e propria, saprai esattamente “cosa fare” arrivando all'ottenimento del tuo fine.
Personale o aziendale poco importa: avrai tentato di perseguirlo con le basi migliori.
Indipendentemente dal risultato.