Transit

Sinistra

(177)

(Mam)

Nota: non voglio, e non ne ho facoltà, minimizzare la vittoria di Mamdani, nè pormi in contrasto con chi ne gioisce. Diciamo che non amo molto che le vittorie della sinistra all'estero siano prese come esempio in questo paese, che deve, comunque, fare i conti con la sua, di politica.

#ZohranMamdani, eletto sindaco di New York a soli 34 anni, rappresenta una svolta storica per la politica americana. Primo sindaco musulmano della città, Mamdani ha sconfitto l’ex governatore Andrew Cuomo con il 50,4% dei voti, conquistando consenso soprattutto tra giovani, immigrati e lavoratori grazie a una piattaforma basata su trasporti pubblici gratuiti, edilizia popolare e giustizia sociale.

Già nel suo discorso di vittoria, Mamdani ha lanciato una sfida diretta a #DonaldTrump, definendolo un “despota” e affermando che “...la città che lo ha creato può anche sconfiggerlo”.​ Da parte sua, Trump ha risposto con sarcasmo, minimizzando la sconfitta: «Io non ero sulla scheda elettorale» e accusando le tensioni a Washington di aver danneggiato il movimento repubblicano. A Mamdani ha rivolto l’epiteto di “Comunista” e ha minacciato tagli ai fondi federali: “Se vince un comunista, pronti a tagliare miliardi a New York”. Questa contrapposizione incarna uno scontro tra due visioni opposte, ma con un comune uso di retorica fortemente polarizzante.​

Le vittorie parallele di Abigail Spanberger in Virginia e Mikie Sherrill nel New Jersey consolidano il successo dei democratici in territori chiave, ponendo un ulteriore freno alla spinta trumpiana e segnando un chiaro avvertimento verso la leadership repubblicana.​

(Mam2)

In Italia, il successo di Mamdani è stato accolto con entusiasmo da settori della sinistra, ma la realtà politica appare ben diversa rispetto a quella statunitense. Qui la sinistra è dilaniata da una cronica divisione tra anime moderata e radicale, che impedisce la costruzione di un progetto unitario e coerente. L’assenza di una leadership convincente che sappia parlare ai bisogni concreti della società limita molto la capacità di mobilitazione e di creare un’alternativa credibile al governo Meloni.

L’opposizione italiana tende spesso a rifugiarsi in tentativi di emulazione di modelli esteri senza riuscire a tradurli nel contesto nazionale, rimanendo così frammentata e marginale. Manca, inoltre, un dialogo autentico con le nuove generazioni e con i settori più vulnerabili, fattori che in America invece hanno fatto la differenza per Mamdani.

Solo un’analisi critica e profonda di queste difficoltà interne potrà avviare un processo di rinnovamento e rilancio della sinistra in Italia, partendo dalla concretezza e non dall’astrazione.​

Mamdani e i successi democratici statunitensi mostrano dunque un modello efficace di politica progressista da cui trarre ispirazione, ma la sinistra italiana deve affrontare le proprie contraddizioni interne per poter davvero sognare una rinascita simile.

#Blog #USA #Mamdani #Trump #Politica #Italia #Sinistra #Opinioni

Mastodon: @alda7069@mastodon.uno Telegram: https://t.me/transitblog Friendica: @danmatt@poliverso.org Bio Site (tutto in un posto solo, diamine): https://bio.site/danielemattioli

Gli scritti sono tutelati da “Creative Commons” (qui)

Tutte le opinioni qui riportate sono da considerarsi personali. Per eventuali problemi riscontrati con i testi, si prega di scrivere a: corubomatt@gmail.com

Dieci righe 36

Se fosse solo perchè il #PD sta sull'anima a #Calenda, sarei dei loro. Al convegno della #CGIL (domani la #Meloni, il giorno giusto...) la #Schlein (qui) sembra dire tutte cose giuste. Se qualcuno, però, parla di #Sinistra senza il “centro”, non è così. Non si può prescindere dal passato, almeno non sempre. Quello che era ed è il “PD” fa parte di quella politica fluida che ingloba in sè elementi sempre diversi, a seconda della posizione che comoda. Una speciale adattabilità che viene premiata dall'entusiasmo immediato di molti. Nulla di male, ma si ricordi che il fuoco deve ardere molto a lungo, per distruggere ciò che non va. In #Italia, poi, dovrebbe divenire inestinguibile. Gli idranti sono ancora troppi e la memoria troppo corta. (D.)

#Blog #DieciRighe #Opinioni #Opinions #Politica

Mastodon: @alda7069@mastodon.uno Telegram: https://t.me/transitblog Friendica: @danmatt@poliverso.org Bio Site (tutto in un posto solo, diamine): https://bio.site/danielemattioli

Gli scritti sono tutelati da “Creative Commons” (qui)

Tutte le opinioni qui riportate sono da considerarsi personali. Per eventuali problemi riscontrati con i testi, si prega di scrivere a: corubomatt@gmail.com

Dal basso della mia vasta ignoranza mi sono fatto persuaso (sic) che ciò che sta accadendo nelle vite di tutti è nato ben prima di una guerra assurda, di un cambiamento climatico di cui abbiamo piena colpa, prima che diventassimo schiavi (nessuno escluso) dei beni molto prima che delle idee e della fraternità umana. Il capitalismo ha brutalmente fallito e le conseguenze le pagano le persone: intendo dire la massa totale degli uomini. Chi più chi meno, ma questo lo sa chiunque, anche quelli più ignoranti di me. Se vogliamo avere quello che pensiamo ci faccia stare bene, lo dobbiamo raggiungere a tutti i costi. E quei costi sono la povertà di una parte enorme di mondo, l'avidità di pochissimi, la fame, la siccità, le alluvioni e tutti i disastri, fisici e morali, che volete aggiungere. Nessuno è innocente, nessuno. Tranne coloro che una chance non l'hanno avuta mai e mai dovranno averla. Una moltitudine di persone che si allarga a dismisura, ogni fottuto secondo che passa. La classe media? “Classe”? Non fatemi ridere. Non c'è più nulla. Un deserto abietto di nulla, di delirio di onnipotenza, di un secolo e più di squali finanziari che non sono ancora sazi. Se vogliamo salvare il culo, e non la vedo bene, c'è da fare quella rivoluzione, prima di ogni cosa mentale, con cui ci si riempie la bocca ogni tanto. E' una parola fastidiosa per i più. “Mentale” intendo. Ciò che non si compra, che non ci dà un senso di appagamento, ciò che non si mangia non serve. Ce lo hanno insegnato. E tutti zitti per avere un bel voto. Forse sarebbe meglio far capire che non siamo tutti idioti, in questo unico mondo. Poi dice che uno si butta a Sinistra. Sempre troppo poco, mi sa.

Fine del pistolotto del lunedì. (Daniele)

#Blog #Transit #capitalismo #sinistra #pistolotto

Mastodon: @alda7069@mastodon.uno Telegram: https://t.me/transitblog Friendica: @danmatt@poliverso.org Bio Site (tutto in un posto solo, diamine): https://bio.site/danielemattioli

Gli scritti sono tutelati da “Creative Commons” (qui)

Tutte le opinioni qui riportate sono da considerarsi personali. Per eventuali problemi riscontrati con i testi, si prega di scrivere a: corubomatt@gmail.com