Geocriminalità e Cooperazione Internazionale di Polizia

Un blog di un cultore della materia. Comprendere dove nel mondo, perché e con quali dinamiche spaziali si sviluppa la criminalità organizzata

FRONTEX FORNISCE I DATI DEGLI ATTRAVERSAMENTI DELLE FRONTIERE A GENNAIO. IL PICCO SULLA ROTTA DELL'AFRICA OCCIDENTALE.

Frontex, l’Agenzia della guardia di frontiera e costiera dell’ #UE deputata a sostenere gli Stati Membri gestione delle frontiere esterne e nella lotta alla criminalità transfrontaliera, ha fornito una propria analisi dell’andamento degli attraversamenti nel mese di gennaio. Secondo questo studio, Il numero di attraversamenti irregolari delle frontiere verso l'Unione europea è sceso a quasi 14 000 a gennaio, in calo di circa un terzo rispetto a dicembre ed è stato più o meno in linea con il totale dello stesso mese dello scorso anno. Quasi tutte le principali rotte migratorie hanno registrato un calo mensile che va dal -71% nel Mediterraneo centrale al -30% nei Balcani occidentali. In controtendenza è stata la rotta migratoria dell'Africa occidentale, dove il numero di arrivi ha superato i 6 600 nel periodo di gennaio, solitamente tranquillo, quasi il 50% in più rispetto a dicembre e 10 volte la cifra riportata un anno fa. La regione ha rappresentato quasi la metà di tutti i rilevamenti di attraversamenti irregolari delle frontiere a gennaio. L'anno scorso, la rotta dell'Africa occidentale ha registrato il maggiore aumento percentuale di attraversamenti irregolari. Negli ultimi mesi, i gruppi criminali coinvolti nel traffico di esseri umani in Mauritania hanno colto rapidamente le opportunità offerte dall'aumento della domanda da parte dei migranti subsahariani in transito nel loro paese che cercano di entrare nell'Unione europea attraverso le Isole Canarie. Negli ultimi mesi, i trafficanti di esseri umani hanno stipato un numero crescente di migranti su piccole barche da pesca in legno conosciute come Cayucos, mettendo in pericolo la vita delle persone a bordo. I punti salienti dei dati di migrazione includono: • La rotta dell'Africa occidentale rappresenta quasi la metà di tutti gli attraversamenti irregolari nel mese di gennaio. • Il Mediterraneo centrale registra il calo maggiore (-71% su base mensile) • Le prime tre nazionalità su tutte le rotte sono siriani, afghani e maliani, anche se le autorità stanno ancora determinando la nazionalità di un gran numero di migranti in arrivo. • Sulla rotta della Manica, il numero di rilevamenti di persone che cercavano di attraversare il Regno Unito si è attestato a quasi 3200, più o meno in linea con la cifra di gennaio 2023.


Segui il blog con il tuo favorito RSS reader (https://noblogo.org/cooperazione-internazionale-di-polizia/feed/) e interagisci con i suoi post nel fediverso (@cooperazione-internazionale-di-polizia@noblogo.org). Scopri dove trovarci: https://l.devol.it/@CoopIntdiPolizia Tutti i contenuti sono CC BY-NC-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/) Le immagini se non diversamente indicato sono di pubblico dominio.


Il Numero unico di emergenza europeo 1.1.2 ( e l’App Whereareu)

L’11 febbraio ricorre in tutta la #UE la Giornata europea celebrativa del Numero unico di emergenza (NUE) europeo 1.1.2 (uno-uno-due), istituita sin dal 2009, con l’adozione di una dichiarazione congiunta del #parlamentoEuropeo, del #consigliodellUnioneeuropea e della #commissioneEuropea, al fine di incrementare la conoscenza del servizio e dei suoi vantaggi da parte dei cittadini europei. Per quanto riguarda l’Italia, Il Numero unico europeo delle emergenze è operativo in 13 Regioni, con 18 Centrali uniche di risposta (CUR), che garantiscono la copertura del servizio ad oltre 38 milioni di abitanti, pari a circa il 65% della popolazione nazionale. Il servizio permette, digitando l'uno-uno-due sia da rete fissa che da rete mobile, di richiedere il tipo di soccorso di cui necessita (sanitario, Forze di polizia, Vigili del fuoco e soccorso in mare). La chiamata viene raccolta dalla CUR (Centrale unica di risposta) che, dopo le prime verifiche, la inoltra con i dati di localizzazione del chiamante e del tipo di soccorso richiesto alla sala operativa competente (carabinieri, polizia di stato, eccetera) per materia e territorio al fine di garantire l’intervento. I cittadini possono così raggiungere, naturalmente gratuitamente, attraverso un solo numero, tutti i servizi di emergenza forniti dalle Istituzioni pubbliche, con la garanzia di un accesso multilingue.

Tutte le chiamate sono localizzate; una funzione utile in città, che può rivelarsi indispensabile per le chiamate provenienti da aree extra urbane, dove può risultare difficile fornire indicazioni precise e tempestive per essere raggiunti dai soccorsi. A tale proposito, dal 2022 l’Italia si è adeguata ai migliori standard tecnologici aggiungendo ai dati di localizzazione provenienti dalla rete telefonica quelli generati dallo smartphone. In questo ambito, ci piace segnalare una app per smartphone collegata al servizio uno-uno-due: si tratta di < Where Are U>, una app per l'emergenza collegata alle Centrali Uniche di Risposta (CUR) del NUE 112, che permette di effettuare una chiamata di emergenza con il contestuale invio della posizione esatta del chiamante (rileva la posizione tramite GPS e/o rete dati e la mostra sul telefono; al momento della chiamata la posizione viene trasmessa tramite rete dati o tramite SMS se la rete dati non è disponibile. Il doppio canale di trasmissione assicura sempre l'invio della posizione ogniqualvolta sia possibile effettuare una telefonata) che ha l’utilissima funzione della “chiamata silenziosa”: l'app consente infatti di effettuare volontariamente una chiamata muta; con appositi pulsanti è possibile segnalare il tipo di soccorso richiesto.

Pensate inoltre che le Centrali uniche di risposta effettuano una rilevante azione di filtro delle chiamate improprie (non di emergenza) pari – nel 2023 – a ben il 45% del totale delle richieste. Questo consente di liberare le centrali operative degli enti di pronto intervento da una significativa mole di lavoro, consentendo di concentrare le risorse sugli effettivi soccorsi richiesti. In Italia, ogni chiamata di emergenza riceve normalmente una risposta in poco più di 7 secondi, con tempi complessivi di gestione della chiamata in linea con il disciplinare tecnico. Nel caso in cui il contatto con la centrale non avvenga per qualsivoglia ragione, l’utente viene immediatamente richiamato. Nel corso del 2023, le Centrali uniche di risposta operanti sul territorio hanno gestito oltre 21 milioni di telefonate, assicurando la ricezione anche delle chiamate di emergenza generate direttamente dalle autovetture in caso di incidente automobilistico grazie al sistema e-Call. Nel 2023, le segnalazioni gestite con tale modalità sono state oltre 120.000, con l’inoltro di 7084 chiamate per interventi riconosciuti dalla C.U.R. come effettivamente necessari.

L’Italia ha sempre avuto una particolare attenzione a garantire l’accesso delle persone sorde al servizio di emergenza. Già dal 2021 è attivo il servizio “112Sordi” erogato su tutto il territorio nazionale con un sistema completamente gratuito, che consente l’utilizzo di una chat testuale in tempo reale, la condivisione della posizione geografica, la possibilità di ricevere immagini utili in attesa dei soccorsi e di rispondere a domande interattive estremamente semplici e veloci. Lo scorso anno 482 persone sorde sono state soccorse con questo speciale sistema a loro dedicato. Il modello di Numero unico di emergenza europeo sviluppato in Italia, fortemente permeato da tecnologie sempre più sofisticate, messe gratuitamente al servizio della sicurezza dei cittadini, esprime una forte collaborazione istituzionale che vede il governo del sistema affidato ad una regia integrata tra Stato e Regioni. Tutte le componenti del NUE 1.1.2. (ministero dell’Interno, ministero delle Imprese e del Made in Italy, ministero della Difesa, ministero dell’Economia e Finanze, dipartimento delle Politiche europee della Presidenza del consiglio dei ministri, ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ministero della Salute e Conferenza Stato Regioni) sono rappresentate nella Commissione consultiva del ministero dell’Interno. A livello territoriale sono le Prefetture capoluogo di Regione a coordinare i gruppi di monitoraggio, nel cui ambito sono rappresentate tutte le componenti istituzionali coinvolte.


Segui il blog con il tuo favorito RSS reader (https://noblogo.org/cooperazione-internazionale-di-polizia/feed/) e interagisci con i suoi post nel fediverso (@cooperazione-internazionale-di-polizia@noblogo.org). Scopri dove trovarci: https://l.devol.it/@CoopIntdiPolizia Tutti i contenuti sono CC BY-NC-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/) Le immagini se non diversamente indicato sono di pubblico dominio.


Arma dei Carabinieri italiana e la Polizia di Malta (Pulizija) impegnati in un'operazione contro una rete criminale coinvolta nel favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, nella frode documentale e nella falsificazione di valuta.

Nove arresti a Napoli e sette tipografie sequestrate sono il risultato di una prolungata attività di indagine avviata dal Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria di Roma nel settembre 2020. I sequestri comprendono centinaia di documenti di identità falsi, apparecchiature e materiali contraffatti nonché altri beni, per un valore complessivo di circa 1 milione di euro.

I membri della rete criminale avrebbero agevolato l'immigrazione clandestina attraverso la produzione e la diffusione di patenti di guida, documenti di immatricolazione e documenti di identificazione nazionale falsi, nonché falsificazione e traffico di banconote in valuta estera. Il gruppo criminale è stato particolarmente attivo in Italia e a Malta, dove ha distribuito grandi quantità di passaporti vergini falsi a migranti irregolari provenienti da paesi sub-sahariani e del Medio Oriente. I documenti falsificati, di qualità particolarmente elevata, hanno permesso ai migranti di imbarcarsi su voli da Malta e dall'Italia verso numerose destinazioni dell'Europa occidentale. Le autorità hanno sequestrato molti di questi documenti contraffatti in Belgio, Svizzera, Francia e Italia.

L'indagine ha inoltre rivelato che il gruppo criminale era coinvolto in una serie di altre attività criminali, tra cui l'occultamento di veicoli rubati e la produzione di grandi quantità di banconote da 20.000 franchi congolesi contraffatte. Si stima che banconote contraffatte per un valore totale di 54 milioni di franchi congolesi (circa 18.000 euro) siano state prodotte con l'intenzione di essere introdotte nel sistema finanziario della Repubblica Democratica del Congo. Anche #Europol ha sostenuto questa indagine facilitando lo scambio di informazioni, coordinando le attività operative e fornendo supporto analitico operativo su misura, nonché con due esperti – uno specialista nel traffico di migranti e uno nella contraffazione monetaria – per supportare le attività sul campo effettuando un controllo incrociato delle informazioni operative raccolte in tempo reale.

Per saperne di più sul Comando carabinieri Anfalsificazione Monetaria => https://www.carabinieri.it/chi-siamo/oggi/organizzazione/mobile-e-speciale/comando-carabinieri-antifalsificazione-monetaria

#Armadeicarabinieri #ComandoCarabinieriAntifalsificazioneMonetaria # Pulizija #Malta


Segui il blog con il tuo favorito RSS reader (https://noblogo.org/cooperazione-internazionale-di-polizia/feed/) e interagisci con i suoi post nel fediverso (@cooperazione-internazionale-di-polizia@noblogo.org). Scopri dove trovarci: https://l.devol.it/@CoopIntdiPolizia Tutti i contenuti sono CC BY-NC-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/) Le immagini se non diversamente indicato sono di pubblico dominio.


ANCHE L’AEROPORTO DI FIUMICINO NEI CONTROLLI STRAORDINARI DI EUROPOL CONTRO IL TRAFFICO DI STUPEFACENTI

Europol ha sostenuto una “settimana d'azione” guidata dalla Spagna contro il traffico di droga attraverso gli aeroporti, incentrata sui controlli del traffico passeggeri e merci sia sui voli diretti che su quelli in coincidenza, principalmente dalle Americhe. La settimana d'azione, che si è svolta in 61 aeroporti tra l'11 e il 18 dicembre 2023, ha coinvolto anche #Frontex, #INTERPOL attraverso il progetto #AIRCOP (di cui vi parliamo più sotto) e le autorità di contrasto di 36 paesi, compresa l’Italia.

Durante la settimana, le autorità coinvolte hanno effettuato controlli sui passeggeri e sui loro bagagli, nonché sui pacchi e sulle spedizioni di merci, in 61 principali aeroporti, compreso quello di Roma-Fiumicino “Leonardo Da Vinci”. I controlli miravano ad accertare il possesso o il traffico di sostanze stupefacenti, soprattutto di cocaina, provenienti dall'America Latina. Un altro obiettivo era rafforzare la cooperazione tra le autorità di polizia e doganali su entrambe le sponde dell'Atlantico.] La fase operativa, incentrata sull'intensificazione della sicurezza negli aeroporti, è stata preparata durante una fase preliminare di intelligence. Ciò ha portato all'analisi delle informazioni rilevanti relative ai flussi di traffico di droga, all'identificazione di possibili sospetti e al modus operandi oltre allo sviluppo di attività coordinate da svolgere durante la settimana di azione.

L'operazione ha conseguito questi risultati: 46 arresti, 356.464 kg di cannabis, 354.209 kg di cocaina, 37 kg di droghe sintetiche, 101.559 kg altri farmaci. #Europol ha facilitato lo scambio di informazioni e ha fornito supporto analitico continuo durante la settimana di azione. Le attività operative si sono svolte in 29 aeroporti in Europa, 32 tra Africa, Americhe e Caraibi. Paesi partecipanti: Gli Stati membri dell' #UE partecipanti sono stati: Austria, Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovenia e Svezia. Le Agenzie coinvolte, come sopra cennato: Europol, Frontex, INTERPOL attraverso il progetto AIRCOP.

AIRCOP è un progetto multi-agenzia attuato dall' #UNODC (L’ agenzia delle Nazioni Unite per il controllo della droga e crimine) in collaborazione con l'INTERPOL e l'Organizzazione Mondiale delle Dogane (#OMD). Mira a rafforzare le capacità degli aeroporti internazionali di individuare e intercettare passeggeri, merci e posta ad alto rischio, come contributo alla lotta contro le droghe illecite e altre merci illecite (come i prodotti della fauna selvatica o i prodotti medici falsificati), le minacce legate al terrorismo (come le armi o i potenziali combattenti terroristi stranieri), la tratta di esseri umani e il traffico di migranti. Mira, inoltre, a facilitare la comunicazione e il coordinamento tra i paesi di origine, di transito e di destinazione per smantellare i flussi illeciti transfrontalieri e le reti criminali. AIRCOP è implementato in 41 aeroporti in Africa, America Latina e Caraibi, Medio Oriente, Europa sud-orientale e Sud-est asiatico.


Segui il blog con il tuo favorito RSS reader (https://noblogo.org/cooperazione-internazionale-di-polizia/feed/) e interagisci con i suoi post nel fediverso (@cooperazione-internazionale-di-polizia@noblogo.org). Scopri dove trovarci: https://l.devol.it/@CoopIntdiPolizia Tutti i contenuti sono CC BY-NC-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/) Le immagini se non diversamente indicato sono di pubblico dominio.


Ricercato dall'Italia per traffico di droga, il 26enne Kevin Kurti è stato arrestato nella sua casa di Durazzo. Considerato artefice dell'accordo tra camorra e ‘ndrangheta

Kevin Kurti, ricercato dall'Italia per traffico di droga è stato arrestato a Durazzo. È accusato dalle autorità italiane di traffico di droga. Il ventiseienne è stato localizzato nella sua abitazione di Durazzo, e durante l'arresto non ha opposto resistenza. È considerato un intermediario dei boss del narcotraffico. Il comunicato della polizia albanese: “Come risultato delle intense azioni di tracciamento e localizzazione per la cattura dei cittadini ricercati, che vengono condotte nell'ambito della mega-operazione 'Stato di diritto', nonché come risultato del continuo scambio di informazioni tra Interpol Tirana e Interpol Roma , i servizi della Direzione delle Forze Operative Speciali hanno portato a termine l'operazione di polizia denominata 'Operativa'. Nel corso dell'operazione, a Durazzo, il cittadino K.K., 26 anni, dichiarato ricercato internazionalmente, è stato individuato, catturato e arrestato provvisoriamente, per essere estradato in Italia”.

Kevin Kurti era sfuggito all'operazione di tre settimane fa dei carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli (leggi qui sul nostro blog => https://noblogo.org/cooperazione-internazionale-di-polizia/traffico-di-droga-dalla-spagna-e-dallolanda ), allorquando sono state arrestate 32 persone, appartenenti a due organizzazioni criminali dedite al traffico e allo spaccio internazionale di droga. L'organizzazione trafficava cocaina, marijuana ed eroina. La via della droga era tra i Paesi Bassi e la Spagna. Kurti era uno dei due albanesi coinvolti nell’organizzazione, ed è considerato il perno attorno al quale è stato stretto l'accordo tra Simone Bartiromo, elemento di spicco dell'organizzazione indagata, e Sebastiano Romeo, un 'fornitore' calabrese di cocaina con sede a Bianco. Le indagini non si sono mai fermate e i Carabinieri, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e con la preziosa collaborazione dello SCIP (Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia) e della Polizia albanese, hanno rintracciato Kurti a Durazzo. Ora è rinchiuso in un carcere albanese, in attesa di estradizione.

#INTERPOL #SCIP #ARMADEICARABINIERI #ALBANIA


Segui il blog con il tuo favorito RSS reader (https://noblogo.org/cooperazione-internazionale-di-polizia/feed/) e interagisci con i suoi post nel fediverso (@cooperazione-internazionale-di-polizia@noblogo.org). Scopri dove trovarci: https://l.devol.it/@CoopIntdiPolizia Tutti i contenuti sono CC BY-NC-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/) Le immagini se non diversamente indicato sono di pubblico dominio.


SMANTELLATA DAI CARABINIERI UNA RETE EUROPEA DI PRODUZIONE E SPACCIO DI STUPEFACENTI

Risulta in 83 indagati e 5 mln euro sequestrati l’esito di una attività dei #Carabinieri di Firenze, con il supporto di altre forze di polizia europee e di #Interpol. Disarticolata una associazione transnazionale capace di movimentare centinaia di kg di stupefacenti. Nelle prime ore del 6 febbraio scorso i Carabinieri hanno condotto un'operazione sull'intero territorio nazionale e in altri Paesi europei con il supporto delle forze di polizia di Albania, Spagna, Olanda e Turchia. L'operazione prevedeva un'operazione congiunta di perquisizioni personali e finanziarie, compreso l'arresto di 70 detenuti, di cui 28 stranieri, e il sequestro di 8 detenuti domestici e l'obbligo di presentarli alla stazione di polizia per altri quattro. L'operazione ha comportato anche il sequestro di oltre 5 milioni di euro a causa dell'attività illecita. L'indagine è stata supportata da #Eurojust, #Europol, #Interpol e dalla Procura Speciale Anticorruzione e Criminalità Organizzata di Tirana (#SPAK). L'operazione è stata coordinata dall'Ufficio Criminalità Organizzata dell'Arma dei Carabinieri e dalla #DirezioneCentraleServiziAntidroga, oltre che dal Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (#RACIS) e dall'Ufficio dell'Esperto per la Sicurezza dell'Ambasciata in Albania.

Dal 2019 al 2021 l'operazione ha portato alla scoperta di un ingente traffico di sostanze, tra cui cocaina, eroina, MDMA, hashish e marijuana, introdotte in Italia dall'Albania o dai Paesi Bassi. Tra loro collaboravano quattro diverse strutture criminali, composte da cittadini italiani e albanesi, con sede in Olanda, Albania e Toscana. In totale sono state arrestate 28 persone per traffico di sostanze stupefacenti e 68 per trasporto o vendita delle stesse sostanze.

Il Segretario Generale dell’Interpol, Jurgen Stock, ha dichiarato a riguardo: “Un enorme merito va a tutti coloro che sono coinvolti in questa importante operazione volta a sconfiggere la criminalità organizzata in tutta Europa. Siamo orgogliosi del ruolo svolto dall'INTERPOL nell'emettere 50 RedNotices (Ordini di cattura internazionali) a sostegno degli straordinari sforzi dei carabinieri italiani e delle Forze di Polizia di altri paesi della regione. Sfortunatamente, per quanto ampia possa risultare questa operazione, rimane la punta dell’iceberg, con riguardo alla criminalità organizzata in Europa e nel mondo; mai prima avevamo visto questa vastità, sofisticazione e globalizzazione delle reti di crimine organizzato”.

#Armadeicarabinieri


Segui il blog con il tuo favorito RSS reader (https://noblogo.org/cooperazione-internazionale-di-polizia/feed/) e interagisci con i suoi post nel fediverso (@cooperazione-internazionale-di-polizia@noblogo.org). Scopri dove trovarci: https://l.devol.it/@CoopIntdiPolizia Tutti i contenuti sono CC BY-NC-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/) Le immagini se non diversamente indicato sono di pubblico dominio.


ARRESTATI IN CORSICA E SPAGNA I CAPI DELLA “SOCIETÀ FOGGIANA”, LA QUARTA MAFIA.

Il leader della mafia foggiana, Marco Raduano, fuggito nel febbraio 2023 da una sezione di massima sicurezza del carcere di Nuoro, è stato arrestato giovedì 1 febbraio in Alta Corsica. Raduano, 40 anni, indicato come leader della “Società Foggiana”, è stato arrestato giovedì sera ad Aleria, nella parte orientale dell'isola, mentre cenava in un ristorante con una donna. Individuato dai carabinieri, è stato tratto in arresto dalla Gendarmeria Nazionale francese, in collaborazione con Europol.

(Marco Raduano a Bastia il 2 febbraio 2024 dopo il suo arresto)

Il suo braccio destro, Gianluigi Troiana, latitante dal 2021, è stato arrestato contemporaneamente a Otura, vicino a Granada, nel sud della Spagna. In questo caso la localizzazioe, sempre merito dei carabinieri, ha avuto il suo apice con la cattura da parte della Guardia Civil spagnola, sempre con il coordinamento internazionale di Europol. “L'arresto all'estero di due pericolosi latitanti, il boss Marco Raduano e il suo braccio destro Gianluigi Troiana (...), rappresenta un nuovo colpo alla criminalità “, ha dichiarato il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi.

(Il braccio destro di Marco Raduano, Gianluigi Troiana, dopo il suo arresto a Otura in Spagna)

Marco Raduano, alias “ Faccia d'angelo” , era evaso nel febbraio 2023 da una sezione di massima sicurezza del carcere di Nuoro, in Sardegna, utilizzando delle lenzuola annodate tra loro. Poi è sceso lungo il muro della prigione, prima di fuggire. Stava scontando una pena detentiva di ventiquattro anni per appartenenza ad un'organizzazione mafiosa, traffico di droga, possesso illegale di armi e altri crimini. In un altro caso in corso, è accusato di due omicidi commessi nel 2017 e per i quali, è sotto processo anche Gianluigi Troiana, il suo braccio destro, latitante dal 2021, mentre scontava una pena, agli arresti domiciliari, di nove anni e due mesi. A lungo sottovalutata, la mafia foggiana, detta la “quarta mafia” – per la sua apparizione successiva – è considerata la più violenta della penisola. Il suo sradicamento è diventato “un’emergenza nazionale”, nelle parole dell’ex procuratore nazionale antimafia Francesco De Raho.

#Armadeicarabinieri #Europol #Guardiacivil #Gendarmerianazionalefrancese


Segui il blog con il tuo favorito RSS reader (https://noblogo.org/cooperazione-internazionale-di-polizia/feed/) e interagisci con i suoi post nel fediverso (@cooperazione-internazionale-di-polizia@noblogo.org). Scopri dove trovarci: https://l.devol.it/@CoopIntdiPolizia Tutti i contenuti sono CC BY-NC-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/) Le immagini se non diversamente indicato sono di pubblico dominio.


UNA SFIDA AMBIZIOSA: IL PROGETTO EUROPEO “@ON”, GUIDATO DALLA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA (DIA) ITALIANA

Nel numero di gennaio 2024 di Polizia Moderna, il mensile della Polizia di Stato, un approfondito articolo di Renzo Nisi (Capo del III Reparto relazioni internazionali a fini investigativi della Dia) che tratta della rete internazionale di polizia @ON, guidata dalla italiana Direzione Investigativa Antimafia (DIA). Il progetto europeo denominato “@ON” mira a creare una rete tra le forze di polizia coinvolte, fornendo loro informazioni rapide sulle formazioni criminali internazionali su cui stanno indagando. Ciò avviene attraverso il canale sicuro “Siena” di Europol e la creazione di un database internazionale relativo alla criminalità organizzata.

La Rete @ON annovera 45 forze di polizia di 38 paesi diversi (vedi la nota in conclusione). In qualità di capofila, la Dia si impegna nello sviluppo del progetto in maniera più strategica per il contrasto alla criminalità organizzata, concretizzandone gli interventi nella vera e propria attività di indagine attraverso l'utilizzo delle potenzialità disponibili. L’Italia e la Dia sono in prima linea in questo senso, mettendo a disposizione conoscenze e competenze per contrastare efficacemente la criminalità organizzata in tutte le sue forme. Una sfida ambiziosa, che il Paese e la Dia hanno già raccolto e sono determinati a portarla a compimento. La Direzione Investigativa Antimafia punta sulla cooperazione internazionale contro la criminalità organizzata non solo sul fronte operativo ma anche attraverso un'operazione più proattiva di educazione delle Forze di Polizia partner straniere, per sensibilizzare sulla criminalità transnazionale e sulla criminalità di tipo mafioso. Nell'ottobre 2013 è stata adottata la Risoluzione del Parlamento Europeo sulla criminalità organizzata e sul riciclaggio di denaro. Ciò ha portato alla creazione della Rete Operativa Antimafia @ON, una rete progettata per rispondere a specifiche esigenze di intelligence e ricevere informazioni europee e italiana in contrasto alla criminalità transnazionale di tipo mafioso.

Il giudice Giovanni Falcone, padre del metodo investigativo che prende il suo nome

La Rete @ON collabora con Europol e il Servizio di Cooperazione Internazionale (Scip) della Direzione Centrale di Polizia Criminale del Ministero dell’Interno, attuando quello che viene denominato il “Metodo Falcone”: centralizzare le informazioni sui gruppi criminali organizzati e snellire le procedure per gli investigatori. La Rete @ON si propone inoltre di sviluppare un approccio “amministrativo” per il contrasto alla criminalità organizzata e di tipo mafioso, recuperando i fondi criminali illecitamente acquisiti.

Il documento della Commissione Europea “Strategia dell'Ue per la lotta alla criminalità organizzata 2021-2025” delinea gli obiettivi e gli obiettivi della Rete @ON e del progetto ISF4@ON. L’obiettivo è intensificare la repressione delle strutture della criminalità organizzata, concentrandosi sui gruppi che rappresentano maggiori rischi per la sicurezza e gli individui europei. In sintesi, il documento: • sottolinea la necessità di un efficace scambio di informazioni tra le autorità contraccettive e quelle giudiziarie per una lotta efficace contro la criminalità organizzata, • espande, modernizza e finanzia la Piattaforma multidisciplinare europea per la lotta alla criminalità (EMPACT), una struttura che riunisce tutte le autorità europee e nazionali per identificare e combattere le attività criminali prioritarie, • aggiungerà al quadro “Prum” per lo scambio di informazioni sul DNA, le impronte digitali e l'immatricolazione dei veicoli, • prevede un codice di cooperazione di polizia dell'UE per sostituire il mosaico di diversi strumenti e accordi di cooperazione multilaterale, • tende a rendere i sistemi di informazione interoperabili per la gestione del sospetto, delle frontiere e della migrazione entro il 2023, • migliora la cooperazione dell'UE per contrastare tipologie specifiche di reati, • esamina le norme UE rispetto agli impatti ambientali, • crea un accordo a livello europeo per contrastare la contraffazione, in particolare quella dei dispositivi medici, • presenta misure contro il commercio illegale di beni culturali, • riesamina il quadro normativo dell'UE sulla confisca dei proventi, sviluppa norme anti-corruzione, e valuta la normativa anti-corruzione dell'UE. Per saperne di più: – L’articolo sul web qui => https://poliziamoderna.poliziadistato.it/articolo/353659d2ea0d6f79480846377 – Un fascicolo, in pdf, in italiano, contenente l’intero articolo scaricabile qui => https://poliziamoderna.poliziadistato.it/statics/13/on.pdf – Il documento (in pdf) della Commissione Europea, in italiano, scaricabile qui => https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52021DC0170

Nazioni che partecipano alla rete @ON: Francia, Germania, Spagna, Belgio e Paesi Bassi costituiscono con l’Italia il Core Group della Rete. Unitamente ad Europol sono partner: Ungheria, Austria, Romania, Australia, Malta, Svizzera, Repubblica Ceca, Slovenia, Polonia, Croazia, Georgia, Norvegia, Albania, Portogallo, Usa, Svezia, Canada, Lettonia, Lussemburgo, Lituania, Estonia, Bulgaria, Montenegro, Ucraina, Cipro, Bosnia-Erzegovina, Irlanda, Kosovo, Finlandia, Grecia, Moldova e Islanda.


Segui il blog con il tuo favorito RSS reader (https://noblogo.org/cooperazione-internazionale-di-polizia/feed/) e interagisci con i suoi post nel fediverso (@cooperazione-internazionale-di-polizia@noblogo.org). Scopri dove trovarci: https://l.devol.it/@CoopIntdiPolizia Tutti i contenuti sono CC BY-NC-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/) Le immagini se non diversamente indicato sono di pubblico dominio.


LA SITUAZIONE DEL CONSUMO DI DROGHE ILLECITE IN UNIONE EUROPEA. UNA ANALISI APPROFONDITA (4 di 4), LA METANFETAMINA, GIUNGE DA MESSICO ED AFGHANISTAN, MA INIZIA AD ESSERE PRODOTTA IN EUROPA

La metanfetamina, una droga stimolante, ha un ruolo relativamente piccolo nei mercati europei degli stimolanti rispetto alla situazione globale. Tuttavia, la minaccia rappresentata dalla metanfetamina è in aumento man mano che si diffonde in nuovi mercati in altre parti d’Europa. L’Unione Europea (UE) è una zona di origine e transito per la metanfetamina prodotta in altri centri di produzione, come Iran, Nigeria e Messico. Lo sviluppo della capacità di produzione di metanfetamine in Afghanistan, la principale fonte di approvvigionamento di eroina in Europa, rappresenta una potenziale minaccia per l’UE a causa delle rotte di traffico consolidate da tempo degli oppioidi afghani. Nella maggior parte dei paesi europei la metanfetamina è usata meno comunemente rispetto all’anfetamina o alla cocaina, con un consumo concentrato principalmente nell’Europa centrale. Tuttavia, negli ultimi anni si è assistito ad un aumento dell’utilizzo in altri paesi e regioni. Il mercato europeo della metanfetamina è relativamente piccolo rispetto agli standard globali, ma la prevalenza del consumo e le dimensioni del mercato potrebbero essere sottostimate a causa del fatto che l'uso della metanfetamina in polvere viene segnalato come anfetamina nei sondaggi tra gli utenti.

La produzione di metanfetamine in Europa avviene ora in laboratori su scala industriale nei Paesi Bassi e in Belgio, insieme ad anfetamine e MDMA. I produttori europei di droghe sintetiche stanno collaborando con i produttori messicani per sviluppare processi di produzione e sfruttare le infrastrutture esistenti per grandi quantità di droghe sintetiche. Tuttavia, le difficoltà nel controllare la disponibilità dei precursori e l’ampia gamma di sostanze presenti negli impianti di produzione sollevano preoccupazioni sulle reti criminali coinvolte nella lavorazione di molteplici tipi di droghe. La “criminalità come servizio” è un altro problema, con le reti criminali con sede nell’UE che forniscono supporto logistico essenziale per la produzione di metanfetamine. Ciò include la fornitura di precursori, pre-precursori, sostanze chimiche ausiliarie, attrezzature e competenze nella creazione di impianti di produzione. Inoltre, rischi per la salute, la sicurezza e l’ambiente sono legati alla produzione di metanfetamine, compresi i decessi legati a incendi, esplosioni o soffocamento da monossido di carbonio o altri fumi tossici.

La potenziale diffusione della metanfetamina sotto forma di cristalli fumabili nell’UE è motivo di preoccupazione a causa delle conseguenze sulla salute, tra cui tossicità acuta, episodi psicotici, poli assunzione e morte. L’elevata redditività del business della droga può portare a un’intensa concorrenza e rivalità tra gruppi criminali, che potenzialmente si riversano sulla società dell’UE. La cooperazione tra le reti criminali messicane e quelle dell’UE sembra focalizzata sul commercio e sul profitto, ma a lungo termine potrebbe esserci il rischio di scontri violenti. La crescita della produzione su larga scala di metanfetamina in Europa ha il potenziale per creare ulteriori collaborazioni criminali e promuovere più corruzione lungo la catena di approvvigionamento, creando un’economia parallela. Dal 2016 sono emersi sviluppi anche in Afghanistan, con la produzione di metanfetamine utilizzando efedrina proveniente da fonti vegetali.

Per saperne di più: European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction and Europol (2022), EU Drug Market: Methamphetamine — In-depth analysis, https://www.emcdda.europa.eu/publications/eu-drug-markets/methamphetami….


Segui il blog con il tuo favorito RSS reader (https://noblogo.org/cooperazione-internazionale-di-polizia/feed/) e interagisci con i suoi post nel fediverso (@cooperazione-internazionale-di-polizia@noblogo.org). Scopri dove trovarci: https://l.devol.it/@CoopIntdiPolizia Tutti i contenuti sono CC BY-NC-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/) Le immagini se non diversamente indicato sono di pubblico dominio.


LA SITUAZIONE DEL CONSUMO DI DROGHE ILLECITE IN UNIONE EUROPEA. UNA ANALISI APPROFONDITA (3 di 4), ANFETAMINA, LA PIÙ PRODOTTA IN EUROPA, ANCHE PER IL MERCATO DEL MEDIO ORIENTE

L’anfetamina è la droga stimolante sintetica più diffusa nel mercato europeo della droga, in concorrenza con la cocaina e altre sostanze psicoattive. La sua prevalenza è superiore a quella della metanfetamina nella maggior parte degli Stati membri dell’UE. I prodotti illeciti di anfetamine consistono principalmente in polveri o paste mescolate con altri ingredienti, come lattosio, destrosio o caffeina. Il valore annuo stimato del mercato al dettaglio delle anfetamine nell’UE è di almeno 1,1 miliardi di euro.

La produzione europea è concentrata in gran parte nei Paesi Bassi e in Belgio, dove la produzione è complessa, su larga scala e basata sul precursore farmaceutico BMK. Parte dell'anfetamina prodotta nell'UE viene utilizzata per produrre compresse di captagon, che vengono commercializzate principalmente verso i mercati di consumo del Medio Oriente. L’UE è un importante mercato globale per l’anfetamina, consumata principalmente sotto forma di polvere o pasta. Nei Paesi Bassi e in Belgio viene prodotta in laboratori illegali dove possono essere prodotte anche altre droghe sintetiche. Le reti criminali olandesi hanno esteso le loro attività produttive alla Germania e ad altri paesi dell'UE. Le compresse Captagon sono prodotte anche nell'UE, principalmente nei Paesi Bassi. Gli impianti di produzione sono spesso allestiti in regioni remote, in aziende agricole o magazzini, dove i rischi di rilevamento sono minori. Il metodo Leuckart, che richiede BMK (o uno qualsiasi dei suoi prodotti chimici alternativi), è il modo più comune di produrre anfetamine in Europa. La tratta all’interno dell’UE presenta un quadro complesso e dinamico, che vede coinvolti numerosi gruppi criminali e individui. La tratta all’interno dell’UE viene effettuata principalmente utilizzando metodi di trasporto terrestre, nonché servizi postali e pacchi. La quantità di anfetamine sequestrate nell’UE è rimasta relativamente stabile, ma nel 2019 e nel 2020 Grecia e Italia hanno sequestrato 9,6 tonnellate e 14,2 tonnellate di compresse di captagon in transito verso la penisola arabica. Le reti criminali coinvolte nel traffico illecito di anfetamine sono orientate al business, cooperative e adattabili.

Nel 2021, ultimo anno del quale si hanno dati utili, circa 36 milioni di persone hanno utilizzato anfetamine o metanfetamine. Il mercato globale delle anfetamine è più piccolo del mercato delle metanfetamine e rappresenta il 16% dei sequestri globali di stimolanti di tipo anfetaminico tra il 2017 e il 2021. Più della metà della quantità totale di anfetamine sequestrate in questo periodo è stata sequestrata nel Vicino e Medio Oriente e nel sud-ovest asiatico, mentre l’Europa rappresenta poco meno di un quarto (24%) della somma sequestrata.

Per saperne di più: European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction and Europol (2023), EU Drug Market: Amphetamine — In-depth analysis, https://www.emcdda.europa.eu/publications/eu-drug-markets/amphetamine_en


Segui il blog con il tuo favorito RSS reader (https://noblogo.org/cooperazione-internazionale-di-polizia/feed/) e interagisci con i suoi post nel fediverso (@cooperazione-internazionale-di-polizia@noblogo.org). Scopri dove trovarci: https://l.devol.it/@CoopIntdiPolizia Tutti i contenuti sono CC BY-NC-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/) Le immagini se non diversamente indicato sono di pubblico dominio.