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Countdown to Ecstasy è il secondo album in studio del gruppo rock americano Steely Dan, pubblicato nel luglio 1973 dalla ABC Records. È stato registrato al Caribou Ranch a Nederland, Colorado, e al The Village Recorder a West Los Angeles, California. Dopo la partenza del cantante David Palmer, il gruppo registrò l'album con Donald Fagen come protagonista in ogni canzone. Sebbene fu un successo di critica, l'album non riuscì a generare un singolo di successo, e di conseguenza si classificò solo al numero 35 della Billboard 200. Alla fine fu certificato disco d'oro dalla Recording Industry Association of America (RIAA) nel 1978, dopo aver spedito 500.000 copie negli Stati Uniti. Ben accolto al momento della sua uscita, Countdown to Ecstasy ha ricevuto punteggi perfetti dalla critica musicale nelle recensioni retrospettive.


Ascolta: https://songwhip.com/steely-dan/countdown-to-ecstasy1973


#ascolti

 
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from angolo cottura

Ingredienti 200 g farina 100 g zucchero 100 ml olio EVO Buccia grattugiata e succo di un limone ½ cucchiaino di bicarbonato Zucchero a velo q.b.

Mettere tutto tranne lo zucchero a velo nel robot e impastare Formare i biscotti facendo delle palline e schiacciandole sulla teglia con carta forno (ne vengono 12) Coprire i biscotti con lo zucchero a velo aiutandosi con un dito bagnato Infornare a 180 gradi per 20 minuti

#dolci

 
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from Cooperazione Internazionale di Polizia

‘NDRANGHETA IN AUSTRALIA. UNA GUERRA PER LA LEADERSHIP?

Nel nostro blog abbiamo già parlato della infiltrazione (storica) della #‘ndrangheta in #Australia (vedi nota a fine pagina). Il luogo dell’omicidio Torniamo a farlo poiché è recente il rinnovato interesse degli australiani dopo che un fruttivendolo di Melbourne, John Latorre, è stato ucciso il mese scorso a colpi di arma da fuoco nel suo vialetto mentre usciva nelle prime ore del mattino per andare al lavoro. Egli era indicato come una figura di primo piano del mondo criminale di #Melbourne, legato alla mafia calabrese. È stato ucciso in un'aggressione a colpi di arma da fuoco mentre si trovava nel vialetto di casa sua a Buchanan Place, Greenvale, nella zona nord della città. Gli assassini hanno utilizzato una motocicletta per eseguire l'omicidio in stile esecuzione e per fuggire dalla scena del crimine. Alcuni membri della famiglia di John Latorre sono coinvolti nel settore delle produzioni ortofrutticole, che è considerato sinonimo delle famiglie calabresi-australiane. Il funerale di Latorre si è tenuto presso la Chiesa cattolica di St Monica a Moonee Ponds a Melbourne. La chiesa non poteva accogliere le centinaia di partecipanti e molti hanno guardato il live streaming della funzione all'esterno. Secondo la professoressa italiana Anna #Sergi, esperta di fama mondiale della 'Ndrangheta, le voci che l'omicidio sia stato eseguito su ordine di altre figure della criminalità organizzata potrebbero essere una falsa pista per proteggere la leadership. “Non mi fiderei molto del cambio di leadership”, ha detto ai media australiani, affermando che la 'Ndrangheta, che si ritiene minacci di morte i membri se rivelassero pubblicamente informazioni sul gruppo, potrebbe cercare di creare deliberatamente confusione su chi agisce come suo padrino. La direzione del gruppo potrebbe attualmente essere composta da un comitato formato da vari membri senior, il che potrebbe causare tensioni all'interno del trust. “Se è così, siamo nella posizione di presumere che nuovi gruppi possano sollevarsi e rivendicare un posto al tavolo di comando della 'Ndrangheta”, ha detto. “La 'Ndrangheta non uccide alla leggera. Uccide per tre motivi. Uno è preventivo, per evitare che le cose vengano fuori. Il secondo è vendetta, quindi è punitivo. E il terzo è dimostrativo, quindi è una performance; quindi, devi uccidere qualcuno per mostrare il tuo potere”.  John Latorre Colin McLaren, che ha lavorato come agente di polizia sotto copertura cercando di smantellare la 'Ndrangheta nella città di Griffith nel Nuovo Galles del Sud, nonché a Melbourne e Adelaide, ha detto che la polizia spesso rileva che gli uomini all'interno della società sono padri di famiglia devoti ma altamente paranoici. “Sono così potenti e così pericolosi, e tutti si guardano alle spalle”, ha detto. L'ex detective ha riferito che le forze dell'ordine probabilmente non risolveranno mai l'omicidio di Latorre: “Il codice del silenzio e la paura di essere uccisi in un modo così orribile, tengono le persone in silenzio. Ma le forze dell'ordine devono continuare a impegnarsi.” Nel 2021, la polizia federale ha affermato che l'attività della 'Ndrangheta era diffusa in Australia, sostenendo che il gruppo controllava circa il 70% del mercato mondiale della cocaina. L'AFP (Australian Police Force) ha affermato che le informazioni sono state raccolte da un'app di messaggistica chiamata ANOM, che i criminali credevano fosse sicura ma che era segretamente monitorata da agenti in Australia e negli Stati Uniti. McLaren ha affermato che l'operazione della #AFP ha messo in luce la straordinaria scala globale della 'Ndrangheta, che consente all’organizzazione di spostare la droga in tutto il mondo. https://noblogo.org/cooperazione-internazionale-di-polizia/se-la-ndrangheta-da-cento-anni-e-sbarcata-in-australia

 
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from 📖Un capitolo al giorno📚

LIBRO DELLA CONSOLAZIONE

Avvenire di gioia 1Parola rivolta a Geremia da parte del Signore: 2«Così dice il Signore, Dio d’Israele: Scriviti in un libro tutte le cose che ti ho detto, 3perché, ecco, verranno giorni – oracolo del Signore –, nei quali cambierò la sorte del mio popolo, d’Israele e di Giuda – dice il Signore – e li ricondurrò nella terra che ho concesso ai loro padri e ne prenderanno possesso». 4Queste sono le parole che il Signore pronunciò riguardo a Israele e a Giuda: 5«Così dice il Signore: Si ode un grido di spavento, di terrore, non di pace. 6Provate a vedere se un maschio può partorire. Perché allora vedo tutti gli uomini con le mani sui fianchi come una partoriente? Perché ogni faccia è stravolta, impallidita? Ohimè! 7Grande è quel giorno, non ce n’è uno simile! Sarà un tempo di angoscia per Giacobbe, ma ne uscirà salvo. 8In quel giorno – oracolo del Signore degli eserciti – romperò il giogo togliendolo dal suo collo, spezzerò le sue catene; non serviranno più gli stranieri. 9Serviranno il Signore, loro Dio, e Davide, loro re, che farò sorgere in mezzo a loro. 10Ma tu non temere, Giacobbe, mio servo – oracolo del Signore –, non abbatterti, Israele, perché io libererò te dalla terra lontana, la tua discendenza dalla terra del suo esilio. Giacobbe ritornerà e avrà riposo, vivrà tranquillo e nessuno lo molesterà, 11perché io sono con te per salvarti. Oracolo del Signore. Sterminerò tutte le nazioni tra le quali ti ho disperso, ma non sterminerò te; ti castigherò secondo giustizia, non ti lascerò del tutto impunito. 12Così dice il Signore: La tua ferita è incurabile, la tua piaga è molto grave. 13Nessuno ti fa giustizia; per un’ulcera vi sono rimedi, ma non c’è guarigione per te. 14Ti hanno dimenticato tutti i tuoi amanti, non ti cercano più; poiché ti ho colpito come colpisce un nemico, con un castigo spietato, per la tua grande iniquità, perché sono cresciuti i tuoi peccati. 15Perché gridi per la tua ferita? Incurabile è la tua piaga. Ti ho trattato così per la tua grande iniquità, perché sono cresciuti i tuoi peccati. 16Però quanti ti divorano saranno divorati, i tuoi oppressori andranno tutti in schiavitù; i tuoi saccheggiatori saranno saccheggiati, diverranno preda quanti ti hanno depredato. 17Curerò infatti la tua ferita e ti guarirò dalle tue piaghe – oracolo del Signore –, poiché ti chiamano la ripudiata, o Sion, quella che nessuno ricerca.

Ricostruzione d'Israele 18Così dice il Signore: Ecco, cambierò la sorte delle tende di Giacobbe e avrò compassione delle sue dimore. Sulle sue rovine sarà ricostruita la città e il palazzo sorgerà al suo giusto posto. 19Vi risuoneranno inni di lode, voci di gente in festa. Li farò crescere e non diminuiranno, li onorerò e non saranno disprezzati; 20i loro figli saranno come un tempo, la loro assemblea sarà stabile dinanzi a me, mentre punirò tutti i loro oppressori. 21Avranno come capo uno di loro, un sovrano uscito dal loro popolo; io lo farò avvicinare a me ed egli si accosterà. Altrimenti chi rischierebbe la vita per avvicinarsi a me? Oracolo del Signore. 22Voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio. 23Ecco la tempesta del Signore, il suo furore si scatena; una tempesta travolgente turbina sul capo dei malvagi. 24Non cesserà l’ira ardente del Signore, finché non abbia compiuto e attuato i progetti del suo cuore. Alla fine dei giorni lo comprenderete pienamente! [31,1In quel tempo – oracolo del Signore – io sarò Dio per tutte le famiglie d’Israele ed esse saranno il mio popolo.]

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Approfondimenti

LIBRO DELLA CONSOLAZIONE I capitoli 30-31 (con 32 e 33 come espansione) costituiscono quello che comunemente è chiamato “libro della consolazione” in quanto formato da oracoli di speranza e promesse di salvezza. Sono un po' il cuore delle profezie di Geremia, recando in sé il preannuncio del rinnovamento messianico con la profezia della nuova alleanza (31,31-34). Il complesso non è omogeneo né letterariamente né cronologicamente. Ci sono brani in poesia e brani in prosa (discorsi), i quali più profondamente risentono di elaborazioni successive che, almeno in parte, potrebbero essere attribuite al profeta stesso. Si può affermare che la maggior parte degli oracoli risale al primo periodo dell'attività del profeta, sotto Giosia, pervasi come sono dalla speranza vibrante di un riscatto nazionale e della riunione fra i due tronconi del popolo di Israele. La primavera di libertà politica e di rinnovamento spirituale, caratteristica del regno di Giosia, è la situazione storica più consentanea all'atmosfera degli oracoli di questa sezione. La catastrofe del 587 ha probabilmente spinto a rileggere e adattare quanto allora sperato, includendo anche Giuda nell'anelito di liberazione e di riscatto. Così si potrebbero spiegare alcuni ritocchi che si riscontrano qua e là (cfr. 30,3s.; 31,31; 30,8s.; 31,1-23.26-27). Sul filo poi dell'esperienza, guidata dalla fede, la riflessione successiva ha approfondito la speranza, orientandola verso un futuro messianico, un tempo di grazia e di pace in cui il progetto divino si sarebbe fatto realtà concreta. Israele, riunificato e in pace nella sua terra, diventa il simbolo della salvezza, e il tema sarà sviluppato dai profeti successivi. Ma Geremia stesso ha certamente intuito e in parte annunciato un tempo di rinnovamento interiore, trasfigurando le attese di libertà in speranza di redenzione, senza peraltro sganciarsi dal vissuto concreto che diventa insieme segno del futuro e inizio della sua realizzazione, sacramento della salvezza divino-umana,

Avvenire di gioia 30,1-17 È un'alternanza di lamenti e di promesse al popolo di Israele. A un'introduzione (vv. 1-4) in prosa con l'invito a mettere per iscritto gli oracoli (allusione palese a una prima iniziativa di raccogliere le profezie geremiane), seguono una lamentazione (vv. 5-7) sulla sventura di Giacobbe, un'assicurazione che Dio interverrà a liberare (vv. 8-11), un altro lamento sulle sofferenze senza fine del popolo (vv. 12-17) con prospettiva di guarigione, una luminosa promessa che Israele ritornerà nella condizione di popolo eletto, amato da Dio e a lui fedele (vv. 18-24).

1-4. L'introduzione, nella sua solennità, esprime non solo l'inizio di una nuova sezione, ma anche l'importanza che questa riveste nell'economia del libro. Si tratta di esuli – la promessa è di ritorno (v. 3) – cioè con tutta probabilità degli abitanti del regno del Nord deportati dagli Assiri, ma la stessa promessa viene considerata valida per Giuda dopo lo sfacelo del 587: Dio garantisce un futuro di grazia al suo popolo nel momento del suo intervento risolutore («ecco, verranno giorni»).

5-9. Una terribile minaccia si profila all'orizzonte («quel giorno», v. 7, è la scadenza dell'evento catastrofico) le cui ripercussioni sono descritte con un'immagine un po' barocca ma efficace: gli uomini si contorcono come donne nelle doglie del parto. Ma è appunto la sofferenza che precede una nuova vita, da salvati. Israele ritornerà libero, rinnovato interiormente e nelle istituzioni espresse da una dinastia davidica che corrisponderà alle attese di Dio. La chiara promessa messianica, contenuta nei vv. 8-9, sembra aggiunta posteriore volta insieme a precisare il contenuto dell'annuncio più generico di salvezza (v. 7b) e a estenderlo a Giuda (i verbi al plurale indicherebbero che ci si riferisce ai due regni).

10-11. Ritornando a Giacobbe, JHWH assicura che il castigo sarà limitato: quanto è necessario per espiare gli errori («secondo giustizia»); poi ritornerà libero in tranquillità per dono di Dio che riprenderà con lui relazioni amicali per la realizzazione di un progetto divino che in questo caso è la ricostruzione della vita nazionale nella «pace», contro ogni pericolo («per salvarti»).

12-17. Il poemetto che segue può essere intitolato: “La piaga cicatrizzata”, perché questo tema ne costituisce il leitmotiv: la ferita di Israele è inguaribile e del resto nessuno si dà pensiero di curarla. Solo Dio, che pure l'ha causata per i peccati del popolo eletto, interverrà di nuovo a risanare trasferendo la punizione sugli oppressori.

Ricostruzione d'Israele 30,18-31,1 Strettamente congiunto, un oracolo poetico di promessa: Dio assicura la ricostruzione del popolo nelle varie articolazioni della vita sociale. Punto di partenza è la constatazione che Sion è così mal ridotta che la voce comune l'addita come ripudiata dallo sposo divino. Dio contrappone a quella diceria la sua parola onnipotente («così dice il Signore») che rovescia la situazione alla base, in quanto reintroduce Israele nella condizione di partner. Di conseguenza le spettanze della sua dignità riacquistata le vengono riconsegnate, dalle case riabitate da «gente festante» (v. 19) alla possibilità di celebrare il culto nelle assemblee festive, all'indipendenza politica. Insolitamente, questa è prospettata senza agganci specifici con il casato di Davide. L'attenzione è al «capo-comandante» che sarà dato a Israele e che si preoccuperà in primo luogo del rapporto con Dio: compito del re, secondo la scuola deuteronomistica, è di ricercare la volontà di Dio per aiutare il popolo e dirigerlo nell'attuazione di essa (cfr. 1Re 3,9). Questo impegno, finora disatteso, sarà allora pienamente realizzato.

(cf. EMILIANO VALLAURI e FLAVIO DELLA VECCHIA, Geremia – in: La Bibbia Piemme, Casale Monferrato, 1995)


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from Bymarty

Ti cerco..

Un tramonto, mille colori..caldi, forti rassicuranti.. Cala il buio, le stelle sorridono alla luna ,che però da me fugge,si nasconde e io triste mi rassegno e penso e ripenso , e immagino, e sogno e aspetto di rivederla, anche solo un attimo, un fugace attimo di serenità , che possa rendere il mio cuore candido e puro , gaio e pronto ad affrontare quelle piccole crepe che in questi giorni ..mi danno dolore e tnto timore! Xcio' se puoi ovunque tu sia e anche solo x un attimo,abbracciami dammi la forza per affrontare e non mollare, mostrati a me ,aiuta chi in qsto momento ti chiede conforto...abbi cura di mi me ,luna amica mia ❤️..

 
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from Blog in Blu

In 15' passare mille stati d'animo E' possibile se si corre...senza Focus!

Nel titolo c'è già tutto credo, ieri in un quarto d'ora di ripetute sono passato dal voler mollare la corsa, perchè un semplice 1000 non riuscivo a finirle col tempo prestabilito, al 1000 dopo in cui mi sono auto convinto che è la testa che dice al corpo che deve correre bene, mentre il corpo non respirava più, al 1000 successivo in cui fan culo tutto corro perchè mi piace correre e quindi chi se ne frega, porto a casa l'uscita nel modo migliore, e poi...porto a casa l'allenamento di qualità rendendomi conto semplicemente che ieri non era giornata per l'allenamento di qualità. Non avevo la testa, fisicamente quel tipo di uscita era perfetta per le potenzialità, ma qualcosa nella testa non ha funzionato e ogni sforzo facessi per rientrare nel ritmo desiderato peggiorava la situazione.

Mancanza di FOCUS! La testa non deve essere nel qui e ora, deve semplicemente fluire col movimento del corpo, l'esercizio richiesto metabolizzato e fatto in automatico. Il pensare al qui e ora crea comunque uno sforzo al qui e ora e fa perdere la concentrazione. Deve essere tutto un unico flusso di movimento.

Semplice? Bè a volte si a volte no! Gli stati d'animo lasciamoli ai lunghi lenti in cui si ha tempo di pensare, nelle ripetute bisogna giocare con l testa tenendo il focus ben davanti e lasciare che fluisca col movimento del corpo.

 
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from Cooperazione Internazionale di Polizia

CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E CORRUZIONE. I RISCHI E LA NECESSITÀ DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Torniamo a parlare (vedi richiamo a fondo pagina) delle connessioni tra gruppi di criminalità organizzata in ambito globale, la loro capacità corruttiva ed i pericoli e rischi posti dalla corruzione associata ai gruppi di criminalità organizzata, che vanno dalla minaccia alla stabilità e sicurezza delle società, derivante dal disprezzo per le istituzioni democratiche, i valori etici e della giustizia, alla compromissione dello sviluppo sostenibile e dello stato di diritto. Inoltre, vi sono implicazioni economiche e sociali negative legate alle attività criminali organizzate, poiché i collegamenti tra corruzione, criminalità organizzata ed altri reati come il riciclaggio di denaro consentono l’infiltrazione dei gruppi criminali organizzati nei settori pubblico e privato facilitano i reati transnazionali e flussi finanziari illeciti. Da ciò deriva la necessità di contrastare la corruzione attraverso la cooperazione internazionale, adottando misure che comportino lo sviluppo di approcci comuni per affrontare la corruzione coinvolgente gruppi criminali organizzati e la condivisione delle “migliori pratiche; il rafforzamento della cooperazione investigativa tra Stati, attraverso accordi bilaterali o multilaterali per condurre indagini congiunte e rimuovendo le barriere alla cooperazione legale reciproca e promuovere lo scambio di informazioni tra agenzie di contrasto e unità di intelligence finanziaria; coinvolgere reti internazionali e regionali per lo scambio di informazioni tecniche; promuovere iniziative bilaterali, regionali e multilaterali per prevenire e combattere la corruzione attraverso la cooperazione internazionale fornendo assistenza tecnica e capacità ai paesi in via di sviluppo per contrastare la corruzione coinvolgente gruppi criminali organizzati. Tutto ciò senza dimenticare che la cooperazione internazionale dovrebbe puntare al recupero dei beni derivanti da attività criminali. Ad un livello più ampio, le prospettive riguardano la promozione della trasparenza, l'integrità e la responsabilità nel settore pubblico e privato, il coinvolgimento della società civile, i media e il settore privato nella lotta alla corruzione e – non ultimo – la protezione dei whistleblower (coloro che segnalano casi di corruzione nel proprio ambito lavorativo). A livello internazionale la Sezione Corruzione e Crimine Economico (CEB) dell'UNODC nella sede centrale dell’UNODC (l’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e crimine, agenzia delle Nazioni Unite fondata nel 1997) e sul campo, supporta nella realtà quotidiana l’implementazione della Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione (UNCAC, https://www.unodc.org/corruption/en/uncac/index.html), adottata il 31 ottobre 2003 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ed entrata in vigore il 14 dicembre 2005 con l’adozione da parte di 190 paesi (al 10 ottobre 2023). https://noblogo.org/cooperazione-internazionale-di-polizia/corruzione-e-criminalita-organizzata-un-mix-micidiale-uno-sguardo-alla

 
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from ᗩᐯᗩIᒪᗩᗷᒪᗴ

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The Sensual World è il sesto album in studio della cantante art rock inglese Kate Bush, pubblicato il 16 ottobre 1989 dalla EMI Records. L'album ha raggiunto la posizione numero 2 nella classifica degli album del Regno Unito. È stato certificato Platino dalla British Phonographic Industry (BPI) per spedizioni superiori a 300.000 nel Regno Unito e Oro dalla Recording Industry Association of America (RIAA) negli Stati Uniti.


Ascolta: https://songwhip.com/kate-bush/thesensualworld2018remaster


#ascolti

 
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from 📖Un capitolo al giorno📚

Lettera ai deportati 1Queste sono le parole della lettera che il profeta Geremia mandò da Gerusalemme al resto degli anziani in esilio, ai sacerdoti, ai profeti e a tutto il popolo che Nabucodònosor aveva deportato da Gerusalemme a Babilonia; 2la mandò dopo che il re Ieconia, la regina madre, i dignitari di corte, i capi di Giuda e di Gerusalemme, gli artigiani e i fabbri erano partiti da Gerusalemme. 3Fu recata per mezzo di Elasà, figlio di Safan, e di Ghemaria, figlio di Chelkia, che Sedecìa, re di Giuda, aveva inviati a Nabucodònosor, re di Babilonia, a Babilonia. Essa diceva: 4«Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele, a tutti gli esuli che ho fatto deportare da Gerusalemme a Babilonia: 5Costruite case e abitatele, piantate orti e mangiatene i frutti; 6prendete moglie e mettete al mondo figli e figlie, scegliete mogli per i figli e maritate le figlie, e costoro abbiano figlie e figli. Lì moltiplicatevi e non diminuite. 7Cercate il benessere del paese in cui vi ho fatto deportare, e pregate per esso il Signore, perché dal benessere suo dipende il vostro. 8Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Non vi traggano in errore i profeti che sono in mezzo a voi e i vostri indovini; non date retta ai sogni che essi sognano, 9perché falsamente profetizzano nel mio nome: io non li ho inviati. Oracolo del Signore. 10Pertanto così dice il Signore: Quando saranno compiuti a Babilonia settant’anni, vi visiterò e realizzerò la mia buona promessa di ricondurvi in questo luogo. 11Io conosco i progetti che ho fatto a vostro riguardo – oracolo del Signore –, progetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza. 12Voi mi invocherete e ricorrerete a me e io vi esaudirò. 13Mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il cuore; 14mi lascerò trovare da voi. Oracolo del Signore. Cambierò in meglio la vostra sorte e vi radunerò da tutte le nazioni e da tutti i luoghi dove vi ho disperso. Oracolo del Signore. Vi ricondurrò nel luogo da dove vi ho fatto deportare. 15Voi dite: “Il Signore ci ha suscitato profeti a Babilonia”. 16Ebbene, così dice il Signore al re che siede sul trono di Davide e a tutto il popolo che abita in questa città, ai vostri fratelli che non sono partiti con voi nella deportazione: 17Così dice il Signore degli eserciti: Ecco, manderò contro di loro la spada, la fame e la peste e li renderò come i fichi guasti, che non si possono mangiare tanto sono cattivi. 18Li perseguiterò con la spada, la fame e la peste; li renderò un esempio terrificante per tutti i regni della terra, e maledizione, stupore, scherno e obbrobrio in tutte le nazioni nelle quali li ho dispersi, 19perché non hanno ascoltato le mie parole – oracolo del Signore – quando con assidua premura mandavo loro i miei servi, i profeti, ed essi non hanno ascoltato. Oracolo del Signore. 20Voi però, deportati tutti, che ho mandato da Gerusalemme a Babilonia, ascoltate la parola del Signore. 21Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele, riguardo ad Acab, figlio di Kolaià, e a Sedecìa, figlio di Maasia, che vi profetizzano menzogne nel mio nome: Ecco, li darò in mano a Nabucodònosor, re di Babilonia, che li ucciderà sotto i vostri occhi. 22E se ne trarrà una formula di maledizione che si diffonderà presso tutti i deportati di Giuda a Babilonia; si dirà: “Ti tratti il Signore come Sedecìa e Acab, che il re di Babilonia fece arrostire sul fuoco!”. 23Poiché essi hanno operato cose nefande a Gerusalemme, hanno commesso adulterio con le mogli del prossimo, hanno proferito nel mio nome parole menzognere senza che io avessi dato loro alcun ordine. Io stesso lo so bene e ne sono testimone. Oracolo del Signore. 24E dirai a Semaià, il Nechelamita: 25Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Hai mandato nel tuo nome lettere a tutto il popolo di Gerusalemme e a Sofonia, figlio di Maasia, il sacerdote, e a tutti i sacerdoti, dicendo: 26“Il Signore ti ha costituito sacerdote al posto del sacerdote Ioiadà, perché fossi sovrintendente nel tempio del Signore, per reprimere qualunque forsennato che fa il profeta, ponendolo in ceppi e in catene: 27orbene, perché non reprimi Geremia di Anatòt, che fa profezie fra di voi? 28Infatti egli ci ha mandato a dire a Babilonia: Durerà a lungo la vostra situazione! Costruite case e abitatele, piantate orti e mangiatene i frutti!”». 29Il sacerdote Sofonia lesse questa lettera in presenza del profeta Geremia. 30Allora la parola del Signore fu rivolta a Geremia: 31«Invia questo messaggio a tutti i deportati: Così dice il Signore riguardo a Semaià, il Nechelamita: Poiché Semaià ha parlato a voi come profeta mentre io non l’avevo mandato e vi ha fatto confidare nella menzogna, 32per questo dice il Signore: Ecco, punirò Semaià, il Nechelamita, e la sua discendenza; nessuno dei suoi dimorerà in mezzo a questo popolo, né vedrà il bene che farò al mio popolo – oracolo del Signore –, perché ha predicato la ribellione al Signore».

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Approfondimenti

Lettera ai deportati 29,1-32 Contiene una lunga lettera di Geremia agli esiliati del 597 (vv. 4-23), scritta in occasione di una missione diplomatica a Babilonia, probabilmente nel 593 (cfr. 51,59) e un oracolo contro Semaia che aveva chiesto misure energiche contro Geremia (vv. 24-32).

1-23. La lettera testimonia non solo la preoccupazione che suscitava in patria la sorte dei deportati, ma anche le illusioni che si coltivavano in proposito, alle quali ancora una volta si oppone Geremia che prevede una lunga permanenza in esilio (nel v. 10 ritorna la cifra di 70 anni; cfr. 25,11) e invita a viverla con serena fiducia. Si ha qui un esempio di lettura dei segni dei tempi libera e anticonformista: Geremia insiste nel presentare l'esilio come parte del disegno di Dio da accettare quale espiazione e via al rientro nell'amicizia divina mediante una conversione in profondità (v. 12: «mi cercherete con tutto il cuore»). Non manca nella lettera la polemica contro quelli che alimentano con sogni e visioni la speranza di un ritorno tra breve, soprattutto contro alcuni più scalmanati (vv. 21ss.) ai quali Geremia preannuncia un terribile castigo (cfr. v. 22). Ma il tono generale è di fiducia e lo sguardo sull'avvenire è colmo di speranza: il Signore verrà a liberarli (v. 10: «vi visiterò») e ristabilirà con essi rapporti amichevoli come un tempo.

24-32. Come appendice è riportata una specie di polemica profetica a distanza tra Geremia e Semaia: questi, dall'esilio, incita le autorità di Gerusalemme a prendere provvedimenti contro Geremia per quanto ha scritto; Geremia risponde con la predizione della rovina a cui Semaia è stato condannato da Dio per il suo comportamento.

(cf. EMILIANO VALLAURI e FLAVIO DELLA VECCHIA, Geremia – in: La Bibbia Piemme, Casale Monferrato, 1995)


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La bellezza di un fiore, I suoi colori caldi o freddi,sfumature impercettibili..come le emozioni che ogni giorno, ogni volta che osservo e navigo nella profondità dei tuoi occhi, tristi ma espressivi ..sfiorano il mio ❤️ colorandolo di impercettibili e invisibili colori!.. Osservo in silenzio, ascolto... l'eco di parole disperse..mai pronunciate perché timorose e lacrime verso nell'attesa che piccoli dolori passino, piccole crepe possano rimarginarsi, ma nell'attesa il mio ❤️ soffre, l'ansia mi divora e io mi allontano per paura, e mi chiudo in questa solitudine dove i colori si disperdono e posso confondermi con il nero del buio...e il grigio del cielo ...di questa triste giornata...

 
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from 📖Un capitolo al giorno📚

1In quell’anno, all’inizio del regno di Sedecìa, re di Giuda, nell’anno quarto, nel quinto mese, Anania, figlio di Azzur, il profeta di Gàbaon, mi riferì nel tempio del Signore sotto gli occhi dei sacerdoti e di tutto il popolo: 2«Così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Io romperò il giogo del re di Babilonia! 3Entro due anni farò ritornare in questo luogo tutti gli arredi del tempio del Signore che Nabucodònosor, re di Babilonia, prese da questo luogo e portò in Babilonia. 4Farò ritornare in questo luogo – oracolo del Signore – Ieconia, figlio di Ioiakìm, re di Giuda, con tutti i deportati di Giuda che andarono a Babilonia, poiché romperò il giogo del re di Babilonia». 5Il profeta Geremia rispose al profeta Anania, sotto gli occhi dei sacerdoti e di tutto il popolo, che stavano nel tempio del Signore. 6Il profeta Geremia disse: «Così sia! Così faccia il Signore! Voglia il Signore realizzare le cose che hai profetizzato, facendo ritornare gli arredi nel tempio e da Babilonia tutti i deportati. 7Tuttavia ascolta ora la parola che sto per dire a te e a tutto il popolo. 8I profeti che furono prima di me e di te dai tempi antichissimi profetizzarono guerra, fame e peste contro molti paesi e regni potenti. 9Il profeta invece che profetizza la pace sarà riconosciuto come profeta mandato veramente dal Signore soltanto quando la sua parola si realizzerà». 10Allora il profeta Anania strappò il giogo dal collo del profeta Geremia, lo ruppe 11e disse a tutto il popolo: «Così dice il Signore: A questo modo io romperò il giogo di Nabucodònosor, re di Babilonia, entro due anni, sul collo di tutte le nazioni». Il profeta Geremia se ne andò per la sua strada. 12Dopo che il profeta Anania ebbe rotto il giogo che il profeta Geremia portava sul collo, fu rivolta a Geremia questa parola del Signore: 13«Va’ e riferisci ad Anania: Così dice il Signore: Tu hai rotto un giogo di legno, ma io, al suo posto, ne farò uno di ferro. 14Infatti, dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: Pongo un giogo di ferro sul collo di tutte queste nazioni perché siano soggette a Nabucodònosor, re di Babilonia, e lo servano; persino le bestie selvatiche gli consegno». 15Allora il profeta Geremia disse al profeta Anania: «Ascolta, Anania! Il Signore non ti ha mandato e tu induci questo popolo a confidare nella menzogna; 16perciò dice il Signore: Ecco, ti faccio sparire dalla faccia della terra; quest’anno tu morirai, perché hai predicato la ribellione al Signore». 17In quello stesso anno, nel settimo mese, il profeta Anania morì.

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Approfondimenti

Il giogo di Babilonia e le reazioni di Anania 27,1-28,17 La posizione sostenuta da profeta Geremia provoca la reazione dei filo egiziani. Se ne fa portavoce il profeta Anania che dà luogo a una scena drammatica per lo scontro tra profetismo vero e non, e per l'incertezza nel distinguere una parola autentica di Dio da una sua contraffazione. Sia Anania che Geremia sembrano muoversi sullo stesso piano (cfr. 28,2-5: Anania è qualificato, come Geremia, «profeta») e persino Geremia riconosce (28,5ss.) la possibilità che la parola di Anania sia un vero oracolo di JHWH. Anche un profeta autentico non ha sempre la certezza di ciò che vuole Dio e Geremia deve attendere che si faccia chiarezza, portando l'umiliazione di apparire, lui, un profeta inautentico (28,6-10b). Il discernimento della profezia, come la valutazione dei profeti, ha sempre costituito un problema a cui Dt 18,21 dà un criterio simile a quello di Geremia (28,7-9). Che il preannuncio di sventura abbia maggiori garanzie di autenticità deriva dal fatto che il profeta si trova di fronte a una realtà di peccato che non può non denunciare a nome di Dio, e per esprimere il rifiuto divino della deviazione dell'uomo si serve abitualmente del concetto di punizione. Ciò tuttavia non esclude che ci possano essere oracoli autentici di benedizione, come lo stesso Geremia testimonia abbondantemente nel suo libro (cfr. i cc. 30-33). D'altra parte, realizzazioni constatate di una predizione (cfr. v. 17) sono una conferma, seppure non assoluta, di una investitura profetica.

(cf. EMILIANO VALLAURI e FLAVIO DELLA VECCHIA, Geremia – in: La Bibbia Piemme, Casale Monferrato, 1995)


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from ᗩᐯᗩIᒪᗩᗷᒪᗴ

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It's Too Late to Stop Now è un doppio album dal vivo del 1974 del cantautore nordirlandese Van Morrison. Presenta performance registrate in concerti al Troubadour di Los Angeles, California, al Santa Monica Civic Auditorium e al Rainbow di Londra, durante il tour di tre mesi di Morrison con la sua band di undici elementi, la Caledonia Soul Orchestra, da maggio a Luglio 1973. Spesso definito come uno dei migliori album dal vivo di sempre, It's Too Late to Stop Now è stato registrato durante quella che è stata spesso definita la fase più importante del cantante come artista dal vivo. I volumi II, III e IV dell'album sono stati pubblicati come cofanetto nel 2016, includendo anche un DVD. Secondo Mike Jurkovic di Elmore Magazine, quando It's Too Late to Stop Now fu pubblicato per la prima volta nel 1974, “tutti—e intendo proprio tutti—inciamparono in se stessi per salutare il set di due LP come una delle più grandi interpretazioni dal vivo dell'era rock”. Recensendo l'album in Creem, Robert Christgau lo salutò come il migliore di Morrison dai tempi di Moondance (1970) mentre scriveva: “Le canzoni che andavano male o erano semplicemente noiose in primo luogo hanno più forza e rigidità qui che nelle loro versioni in studio”.


Ascolta: https://songwhip.com/van-morrison/itstoolatetostopnowvolumei


#ascolti

 
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from Cooperazione Internazionale di Polizia

SEACOP, il progetto di cooperazione dei porti marittimi in collaborazione con le agenzie dell'UE

Il traffico di beni illeciti, inclusa la droga, è un fenomeno internazionale con un impatto devastante sullo sviluppo sociale ed economico, nonché sulla salute pubblica. L’asse transatlantico, che si estende dall’America Latina attraverso i Caraibi e l’Africa occidentale fino all’Europa, è una delle rotte principali per questi flussi illeciti. Orchestrato da gruppi criminali transnazionali che operano in diversi continenti e spesso coinvolti in altre attività criminali, il traffico illecito di beni è fonte di instabilità. La maggior parte delle merci illecite viene trasportata via mare, per lo più nascosta tra i carichi legittimi all’interno di container o su navi mercantili, nonché su pescherecci e yacht. Controlli portuali inadeguati e debolezza istituzionale generale facilitano l’attività criminale e consentono l’intersezione di flussi illeciti che collegano i porti del Sud America ai porti dell’Africa e dell’Europa che promuovono le reti criminali. Questa flessibilità nel traffico marittimo transatlantico è una ragione fondamentale per cui è necessario prendere di mira le rotte del traffico transregionale tra l’America Latina, i Caraibi, l’Africa occidentale e l’Europa in modo coerente, coerente e simultaneo. Nell'ambito del Programma globale sui flussi illeciti (#GIFP) dell' #UE, il progetto di cooperazione dei porti marittimi collabora con le autorità competenti in queste regioni, in stretta collaborazione con le agenzie dell'UE che combattono la criminalità transnazionale e garantiscono la sicurezza delle frontiere. Il #SEACOP mira a contribuire alla lotta contro il commercio illecito marittimo e le reti criminali associate nei paesi e nelle regioni target dell’America Latina, dei Caraibi e dell’Africa occidentale, nel rispetto dei diritti umani, al fine di attenuarne l’impatto negativo sulla sicurezza, sulla salute pubblica e sul piano socio-economico. Lo fa rafforzando geograficamente e tecnicamente l’efficacia dell’intelligence marittima SEACOP e della rete di controllo marittimo/fluviale Integrando in modo sostenibile conoscenze e know-how sulle minacce e le interdizioni marittime provenienti dalle rotte transatlantiche del traffico illecito nei programmi di studio nazionali e regionali. Migliorando la cooperazione e la condivisione delle informazioni a livello nazionale, a livello regionale e transregionale, anche con #EUROPOL e #FRONTEX. Il progetto è implementato da un consorzio di Stati membri dell'UE guidato da Expertise France (l'agenzia pubblica francese per la progettazione e l'attuazione di progetti di cooperazione tecnica internazionale).

 
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from Novità in libreria

Altro giro, altra corsa. Questa è la settimana di Daria Bignardi e del nuovo attesissimo romanzo di Joël Dicker.

NARRATIVA:

  • IL CICLO DEL DEMONE di Terry Brooks (Mondadori): per la prima volta riuniti insieme, ecco i romanzi di questa trilogia, in formato gigante (collana Draghi). Il volume comprende IL DEMONE, IL CAVALIERE DEL VERBO e IL FUOCO DEGLI ANGELI. Puro fantasy. Si tratta di una saga ambientata nel mondo della saga di Shannara, ma non ne presuppone la lettura (così affermano i tipi degli Oscar Vault). Per saperne di più: scheda libro.
  • MCGLUE di Ottessa Moshfegh (Feltrinelli): è il 1861 e un uomo, ovvero il McGlue del titolo, è tenuto prigioniero nella stiva di una nave a Salem, Massachussetts, ubriaco marcio. Cos'ha fatto? È stato lui ad uccidere il proprio migliore amico? Per quale motivo? Per saperne di più: scheda libro.
  • LA SOSIA di Nanae Aoyama (Rizzoli): una giovane scrittrice accetta l'incarico di scrivere la biografia di una ragazza morta da poco, sorella della committente. La scrittrice scopre così che la giovane defunta le somiglia in modo inquietante. La sinossi, devo ammetterlo, mi intriga molto... Per saperne di più: scheda libro.
  • DA PARTE DI MADRE di Federica De Paolis (Feltrinelli): l'autrice racconta sua madre con questo romanzo autobiografico. Mi fido della sinossi: “un tagliente spaccato di famiglia incorniciato nell’ambiente borghese di Roma”. Per saperne di più: scheda libro.
  • OGNI PRIGIONE È UN'ISOLA di Daria Bignardi (Mondadori): da trent'anni Daria Bignardi si occupa del mondo carcerario, e questo libro è il racconto delle storie vissute e testimoniate in questi trent'anni, scritto durante un isolamento volontario nella piccolissima Linosa. Per saperne di più: scheda libro.
  • LA RAGAZZA CHE SOGNAVA HEMINGWAY di Asha Lemmie (Nord). Alla morte della madre, Delphine decide di realizzare il suo sogno: diventare una scrittrice, e intraprende un viaggio alla ricerca di quel padre che non ha mai conosciuto e non sa della sua esistenza. Un padre che si chiama Ernest Hemingway. Per saperne di più: scheda libro.
  • LO SPEZZACUORI di Felicia Kingsley (Newton Compton): torna l'indisciplinato protagonista del precedente DUE CUORI IN AFFITTO. in questo nuovo libro, tutti i guai e le avventure di cuore di Blake Avery vengono alla fine alla luce, sul lettino di quello “strizzacervelli” che è costretto a frequentare. Un libro leggero leggero, a prezzo stracciatissimo (ben 3,90 euro). Per saperne di più: scheda libro.
  • SPETTRI di Vernon Lee (Vallardi): continua la raccolta dei racconti gotici della British Library. Stavolta saremo alle prese con presenze inquietanti, crocifissi dai poteri demoniaci e oggetti che, nonostante l'apparenza innocente, portano alla follia. Per saperne di più: scheda libro.

NOIR, GIALLI E THRILLER:

  • LA BIBLIOTECARIA CHE INCIAMPÒ IN UN OMICIDIO (E FORSE TROVÒ L'AMORE) di Helen Cox (Piemme). Il titolo è bellissimo e dice tutto: c'è un omicidio, c'è una bibliotecaria che lo scopre (e che indaga) e poi c'è il lato romantico (incarnato nel bel poliziotto fascinoso). Primo di una nuova serie. Per saperne di più: scheda libro.
  • LA COLLANA di Matt Witten (Fazi): la figlia di sette anni della protagonista viene rapita e uccisa. Vent'anni dopo, il sistema giudiziario si prepara ad eseguire la condanna a morte di colui che è stato giudicato colpevole. La madre della bambina, però, con l'aiuto di un'amica e del poliziotto in pensione che aveva condotto le indagini all'epoca, ha qualche dubbio sulla reale colpevolezza del condannato... Per saperne di più: scheda libro.
  • L'ANNO DELLA LOCUSTA di Terry Hayes (Rizzoli): un bel librone di spionaggio internazionale, in cui l'“attore principale” è un agente della CIA, specializzato in operazioni di infiltrazione nelle aree pericolose del pianeta. L'antagonista, invece, è un terribile terrorista, intelligente e assetato di vendetta. Per saperne di più: scheda libro.
  • I DELITTI DELLA CHIMERA di Alfredo Colitto (Mondadori): un giallo storico ambientato nella Bologna del 1314. Ad indagare sul bestiale omicidio di un giudice, un medico anatomista e accademico, che però avrà bisogno dell'aiuto dei suoi familiari per venire a capo del delitto. Per saperne di più: scheda libro.
  • UN ANIMALE SELVAGGIO di Joël Dicker (La nave di Teseo): ecco la bomba della settimana. È un thriller fatto di ossessioni, segreti familiari, intrighi, vicende che si intrecciano le une nelle altre... non ci si aspetta di meno dall'autore di LA VERITÀ SUL CASO HERRY QUEBERT. Per saperne di più: scheda libro.

SAGGISTICA:

  • KAFKA. UN MONDO DI VERITÀ di Giorgio Fontana (Sellerio): un saggio sullo scrittore praghese, che indaga su tutta la sua produzione e cerca di rispondere alla domanda delle domande: che cos'è la letteratura? Per saperne di più: scheda libro.
  • LE PAROLE DI TUTTI di Sergio Mattarella (Ponte alle Grazie): una raccolta di discorsi e interventi in cui il filo conduttore è il richiamo a valori universali, che dovrebbero unirci. È nella condivisione, infatti, che un Paese trova, secondo la massima carica dello Stato, la sua unità contro un male che si diffonde sempre di più: i discorsi d'odio e di intolleranza. Per saperne di più: scheda libro.
  • CORPI ESTRANEI di Simon Shama (Mondadori): un corposo* saggio sulla lotta che l'umanità da sempre conduce contro i virus e le malattie. Una lotta spesso ostacolata da sospetti e pregiudizi. Per saperne di più: scheda libro. *scusate, è stato più forte di me.
  • MEDIOEVO IMMAGINATO di Alessio Innocenti (Rizzoli): un saggio sul carattere fiabesco che il medioevo ha assunto grazie alla letteratura, le arti e il cinema. Un bel librone, pieno di illustrazioni e fotografie. Per saperne di più: scheda libro.
  • LABORATORIO PALESTINA di Anthony Loewenstein (Fazi). Il sottotitolo è abbastanza esplicito: Come Israele esporta la tecnologia dell'occupazione in tutto il mondo. Si tratta infatti di un'inchiesta sull'industria bellica israeliana e di come la Palestina sia una sorta di banco di prova per i nuovi armamenti e sistemi di sorveglianza. Per saperne di più: scheda libro.
  • CONVINCERE DIO di Franco La Cecla (Einaudi): un volumetto della collana Vele che affronta la preghiera come universale concetto di comunicazione con il divino, al di là della confessione religiosa professata. Per saperne di più: scheda libro.
  • BREVE STORIA DELL'INTELLIGENZA di Max S. Bennett (Apogeo): saggio che tratta dei cinque fondamentali passaggi evolutivi del cervello, come recita il sottotitolo, “dai primi organismi all'AI”. Per saperne di più: scheda libro.

INFANZIA E RAGAZZI:

  • Per Gribaudo, due titoli destinati ai bambini dai 3 anni, della collana Scopri la natura pop-up: IL GIARDINO (qui) e IL BOSCO (qui). Due libretti cartonati in cui, in ogni pagina, si può sollevare un'aletta che rivela un bel pop-up con gli animali del bosco e del giardino.
  • A CACCIA DI GUAI di Dani e Robbi (Nord Sud): l'affiatata coppia di youtuber Dani e Robbi devono fronteggiare un “cattivo elemento” che, spacciandosi per Robbi, riempie l'Italia di brutti scherzi. Età di lettura: dai 7 anni. Per saperne di più: scheda libro.
  • MOSTRI di Stéphane Servant e illustrato da Nicolas Zouliamis (Rizzoli): un racconto inquietante (illustrato in modo elegantissimo, con disegni a matita in bianco e nero) su un circo di fenomeni da baraccone che arriva nella piccola cittadina del protagonista... brrr! Età di lettura: dai 9 anni. Per saperne di più: scheda libro.
  • LA MALEDIZIONE DELLA MINIERA DI LACRIME di Diego Cajelli (Mondadori): un'avventura ambientata nelle Americhe nel cuore del '600. Galeoni, magie, azione... c'è tutto quello che un lettore o una lettrice (dagli 11 anni in su) potrebbe desiderare. Per saperne di più: scheda libro.
  • LA FANCIULLA DAL CUORE DI NEVE di Loputyn (Mondadori): albo illustrato molto elegante, di grande formato, con una storia molto poetica, ispirata al mondo delle yuki-onna, spiriti orientali delle donne delle nevi. I disegni di Jessica Cioffi (in arte Loputyn) sono di una grazia e di una delicatezza straordinaria. Età di lettura: dagli 11 anni. Per saperne di più: scheda libro.
  • SE NON CREDI IN TE, CHI LO FARÀ? di Stefano Rossi (Feltrinelli): l'autostima e il coraggio sono il tema di questo libro che il noto psicopedagogista Stefano Rossi dedica agli adolescenti. Storie reali e inventate, corredate da esercizi e citazioni, per poter scoprire il potere dell'empatia. Età di lettura: dai 12 anni. Per saperne di più: scheda libro.
  • LIBERI COME IL VENTO di Rita Nardi (Garzanti): sono tornati i personaggi del precedente LIBERI COME LA NEVE, sempre ambientato tra i nativi americani Navajo. Hurst è destinato a diventare il capo della sua tribù, ma deve fare i conti con i suoi dubbi di non essere all'altezza. Per fortuna c'è Nive, che, però, è lontana per frequentare il college. Età di lettura: dai 14 anni. Per saperne di più: scheda libro.
 
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from ᗩᐯᗩIᒪᗩᗷᒪᗴ

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Incredible Bongo Band era un progetto iniziato nel 1972 da Michael Viner, un artista discografico manager e dirigente della MGM Records. Viner è stato chiamato a integrare la colonna sonora del film di serie B La cosa a due teste. La produzione della band consisteva in musica allegra, funky e strumentale. Molti brani erano cover di canzoni popolari dell'epoca caratterizzate dall'importanza di tamburi bongo, tamburi conga, tamburi rock e ottoni. Bongo Rock è stato descritto nel libro di Robert Dimery 1001 Albums You Must Hear Before You Die.


Ascolta: https://songwhip.com/incredible-bongo-band/40-years-of-the-incredible-bongo-band


#ascolti

 
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from Cooperazione Internazionale di Polizia

LA TRUFFA DEI CANI SIMIL BULLDOG FRANCESE, PROVENIENTI DALLA SLOVACCHIA E PUBBLICIZZATI DA VIP INCONSAPEVOLI. SEI ARRESTATI.

A Ravenna è stata smantellata una associazione per delinquere a carattere transnazionale finalizzata al traffico illecito di numerosi cuccioli di simil bulldog francese e alla frode in commercio essendo stati venduti a prezzi altissimi cuccioli come di razza, ma in realtà privi di alcun valore commerciale. L’indagine è stata svolta dal Raggruppamento #ArmadeiCarabinieri #CITES – Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati a Danno degli Animali (SOARDA), dal Nucleo Carabinieri Forestale Ravenna e dalla Squadra Mobile di Ravenna, con la collaborazione del Nucleo Carabinieri CITES di Napoli, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Ravenna. Le attività di indagine, hanno interessato diversi Paesi, in particolare la Slovacchia, dove l’allevamento “I cuccioli di Carlotta”, pubblicizzato sui maggiori canali social come allevamento di cani di razza ubicato a Nitra (Slovacchia), movimentava illegalmente una grande quantità di cuccioli di simil Bulldog francese e simil Pomerania. Sei gli ordini di cattura nei confronti di italiani e stranieri, alcuni dei quali residenti o domiciliati all’estero, in corso di esecuzione con la collaborazione del collaterale servizio di Polizia slovacca, emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) di Ravenna. Gli appartenenti all’associazione criminale sfruttavano quali promoters dell’allevamento volti noti dello sport e dello spettacolo, VIP inconsapevoli, come Federica Pellegrini, Francesco Totti che hanno prestato senza volerlo il loro volto a tutto beneficio dei trafficanti, facendo così crescere il prezzo di acquisto dei cuccioli che arrivava a superare anche i 3 mila euro cadauno. Si trattava di esemplari importati in maniera illecita, dalle sembianze simili a quelle del bulldog francese. Il business è andato avanti per anni, fino al sequestro del sito 'I cuccioli di Carlotta', e un'indagine, inizialmente, sui due principali rappresentanti dell'attività, un 39enne romano e la convivente coetanea slovacca. Oltre ai due iniziali indagati, la Procura ravennate ha individuato come parte dell'organizzazione criminale altre tre persone di origine partenopea e un ulteriore italiano residente all'estero. L'inchiesta prese il via verso la fine del 2018, quando a Cervia andò a segno la prima di una lunga serie di vendite contestate nelle circa 400 pagine di ordinanza. L'associazione promuoveva la cosiddetta “variante esotica”, razza inesistente e caratterizzata da manto grigio, blu, lillà, colorazioni che non sono contemplate dagli standard di razza fissati dalla Federazione Cinologica Internazionale. Li avrebbero importati illegalmente da un allevamento in Slovacchia, e sempre nel Paese dell'Est Europa, in località Nitra, avevano registrato la sede legale della società 'I cuccioli di Carlotta s.r.o.'. Qui però gli uffici erano deserti, in un edificio risultato dismesso. La promozione, invece, procedeva a gonfie vele. Sito internet, social network, e personalità del mondo dello sport e dello spettacolo che, ignari delle modalità di importazione e vendita illegali prestavano il proprio volto. Le indagini hanno accertato che tutti i cani venduti dall’associazione criminale come esemplari di razza a prezzi esorbitanti agli ignari acquirenti erano in realtà meticci simil bulldog francesi sforniti di valore economico in quanto tutti i cani venduti (non avendo alcuna certificazione genealogica vera ed ufficiale) erano privi del certificato di origini-pedigree ufficiale del Paese di origine e dell’Ente nazionale cinofilia Italiana, unico Ente abilitato per legge in Italia ad emettere pedigree legittimi per il tramite del direttore generale responsabile dell’Ufficio Centrale del Libro Genealogico dell’ENCI. Solo il pedigree ENCI in Italia può certificare il cane come di razza. Nessun altro Ente o associazione diversa dall’ENCI può rilasciare in Italia pedigree aventi valore legale. I cani dei “I cuccioli di Carlotta” dichiarati come prodotti in allevamento erano invece reperiti in zone dell’Est Europa senza alcuna garanzia di provenienza e tracciabilità genetica e, una volta corredati da fantasiosi ed inveritieri documenti, autoprodotti dai trafficanti in Slovacchia e in Campania, venivano illecitamente introdotti in Italia con ricarichi altissimi per l’associazione, rispetto al prezzo di acquisto originario, determinando evidenzia il GIP nell’ordinanza “la messa in pericolo continua, se non la vera e propria offesa concretamente apportata, all’esemplare bulldog francese, letteralmente vilificato nella sua dignità animale, reso oggetto di rischiose mutazioni del tipo all’ombra di una sorta di perversa ricerca eugenetica di maggior fascino per il mercato”. I cuccioli venivano trasportati con modalità tali da eludere il sistema TRACES e senza la necessaria documentazione richiesta dalla normativa europea sulla “movimentazione a carattere commerciale di cani e gatti tra Paesi” trattandosi di vendite di cani a mero scopo di lucro. Per fare apparire detti cuccioli come di razza ed invogliare gli acquirenti all’acquisito in Campania veniva creata dal gruppo criminale una illegale associazione che si voleva porre come parallela all’ENCI producendo a tal scopo un ingannevole foglio di carta denominato dall’associazione criminale “pedigree ICBD – Club Italiano Cani di Razza” privo di alcun valore legale pubblicizzandosi come facente parte del “Kennel Club WDF” associazione di pura fantasia riconducibile ad una famiglia partenopea che rilasciava, appunto ingannevoli attestati autoprodotti, che promettevano agli acquirenti dei cuccioli la falsa garanzia del riconoscimento della razza dei cani acquistati, nonché la possibilità di partecipare a manifestazioni di livello mondiale, alimentando il mercato illegale dei cuccioli che mai avrebbero potuto essere considerati cani di razza ”ingannando platealmente, ma senza indugio alcuno, una schiera infinita di clienti, anelli finali di una lunga filiera che fa dell’animale una merce non solo, ancora, ambendo a proporsi quale alternativa ai canali ufficiali della cinofilia… confondendo per anni il mercato” sottolinea ancora il GIP nell’ordinanza.

 
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