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from CASERTA24ORE.IT

Il calendario di Pulcinella

Angelo Iannelli valorizza la maschera eterna, Napoli e Acerra.

Arriva il calendario ufficiale di Pulcinella 2026. Il progetto artistico dell’attore Angelo Iannelli punta a offrire un viaggio itinerario attraverso le bellezze, i vicoli, i suoni e i sapori di Napoli ed Acerra.

Un prodotto unico e inimitabile composto da 14 immagini iconiche, ogni scatto è un piccolo tassello di un mosaico culturale unico nei luoghi simbolici, un pezzo di tradizione e sorriso napoletano.

Un calendario” portafortuna” da ammirare e collezionare, giunto alla sesta edizione, entrato nel guinnes world delle news per essere stato il primo al mondo dedicato al Pulcinella umano, interpretato dallo stesso Iannelli.

Il progetto artistico e culturale è curato minuziosamente in stile settecentesco, con scatti fotografici effettuati a Napoli a San Gregorio Armeno, al Museo di Pulcinella di Acerra, con i simboli portafortuna come il corno per passare agli strumenti tipici del tempo, i burattini, la pizza, il baba’ , i maccheroni e un buon bicchiere di vino della Campania

Il progetto è di Angelo Iannelli ed è stato realizzato dall’Associazione Vesuvius A.P.S con produzione limitata, le foto sono state scattate dal fotografo Vincenzo Burrone.

Ecco perché questo calendario diventa non solo valorizzazione della tradizione napoletana ma un ulteriore supporto alla richiesta di candidatura della maschera di Pulcinella alla lista dei beni immateriali dell’UNESCO

 
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from Piccola Biblioteca Partigiana

Siamo a PARMA, in Via Nullo 2/B

ORARI DI APERTURA:

Martedì: 17:00 – 19:00

Giovedì: 17:00 – 19:00

Sabato: 10:00 – 12:00

Qui i nostri social e contatti:

https://l.devol.it/@bibliopartigiana

bibliopartigiana@disroot.org

”“Tutti gli usi della parola a tutti” mi sembra un buon motto, dal bel suono democratico. Non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo”.

Gianni Rodari, Grammatica della fantasia

 
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from ᗩᐯᗩIᒪᗩᗷᒪᗴ

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Se si escludono le estemporanee night-session di Tonight’s the night, On the beach è il lavoro più drammatico, triste e doloroso di Young, ma anche quello meno negativo. Neil Young mette a nudo le sue esperienze facendone un punto di forza realizzando sei incubi agghiaccianti, tetri ed impenetrabili e due rifugi malinconici per il cuore. Storie di morte raccontate da chi è sopravvissuto, ricordi vicini e lontani che vengono rivisti con significati rivelatori... https://www.silvanobottaro.it/archives/3978


Ascolta il disco: https://album.link/s/3w5Hok05AFjCLy269xXM7e


 
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from differxdiario

continuo a credere in una disseminazione/diffusione (e militanza politica e letterario-artistica) orizzontale, e diffido di una prassi verticale e centripeta. i social e qualsiasi altro luogo della superficie mainstream della rete blandiscono e capitalizzano il narcisismo e la separazione degli utenti (e dei) critici, quindi privilegiano l'aspetto centralizzatore e verticale: “apri il tuo account su instagram (tiktok ecc.) e diventa un influencer”. (implicito: trasforma tutti gli altri in spettatori; l'“Io” della vicenda sei tu).

al contrario, l'idea orizzontale e rizomatica del modus operandi che mi convince ha al fondo un progetto di distribuzione delle informazioni (recenti, storiche, politiche, artistiche ecc.) e di connessione tra le persone, di estensione della rete dei contatti, di movimento (di) collettivo.

inoltre, alla strategia della disseminazione corrisponde – per me personalmente – un'attività di diffusione, anche, di “esche” disperse nei social generalisti. link che portano fuori da questi.

[alcune notille anche qui: https://slowforward.net/2025/12/20/se-vale-la-pena-o-no-restare-su-facebook-ecc/]

[continua]

 
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from 📖Un capitolo al giorno📚

La creazione

52. Sicuramente, amico mio, la gioia che nel futuro è riservata ai santi è vera e grande. Tutte le cose visibili passano. Il lusso e i divertimenti e le curiosità svaniranno, portando con sé alla tomba i loro amatori. Ma Dio, che è buono, intende liberare gli uomini da questa morte, cioè dalle pene eterne, purché non siano nemici di se stessi e non vogliano resistere alla bontà del loro creatore. Perciò ha mandato il suo Figlio, la sua Parola uguale a sé, la Parola con cui ha creato l’universo.

Restando Dio, senza allontanarsi dal Padre e senz’altri cambiamenti, ma facendosi uomo e partecipando alla vita umana come uomo tra gli uomini, il Figlio è venuto tra noi. E così, come a causa di un solo uomo, il primo Adamo, entrò nel mondo la morte, perché trasgredì il comando di Dio e obbedì alla moglie ingannata dal diavolo, così per merito di un solo uomo, che è anche il Figlio di Dio, Gesù Cristo, tutte le colpe passate sono state distrutte, e coloro che hanno fede in lui possono entrare nella vita eterna (cf. Rm 5,12-19).

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«DE CATECHIZANDIS RUDIBUS» LETTERA AI CATECHISTI di Sant'Agostino di Ippona con introduzione e note a cura di GIOVANNI GIUSTI Ed. EDB – © 1981 Centro Editoriale Dehoniano Bologna https://www.canoniciregolari-ic.com/s-agostino-catechesi/


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from differxdiario

in rete si legge ogni tanto qualche sonora baggianata sull'“io” e la ricerca letteraria, solitamente incastonata nel tormentone “del resto già la neoavanguardia sosteneva la riduzione dell'io”. per tacere della costante confusione tra io e soggetto. o della limitazione di “io” alla sua dimensione grammaticale.

ho ritentato allora la ri-ripetizione di qualche riga, anche in voce, qui, con ennesimo riferimento a CB: https://slowforward.net/2025/12/20/carmelo-bene-soggetto-vs-io

anche se ovviamente spiegare è inutile, è stato inutile negli ultimi vent'anni. e negli oltre quaranta ancora precedenti. sarà sempre, per sempre, inutile. la madre degli angoli ottusi è sempre incinta.

 
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from lucazanini

[tempistica]

allora la città] ogni altro argomento di conversazione -accade] così in qualsiasi società preparano da smalti [i cumuli il circo] ha i neon fumati trasch di zanzare d'epoche il raccordo la [variante con le bocce a gasolio il] rischio è pari a zero standard] statale gost

 
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from norise 2

Postfazione

Leggere Percorsi di Felice Serino è come percorrere una serie di stazioni intime: ogni poesia è un binario breve, un fermarsi e ripartire, un segno lasciato con discrezione. Qui la parola non pretende di spiegare il mondo, lo sfiora; non pretende di trattenere il lettore, lo invita a proseguire. Questa silloge mi ha colpito per la sua economia espressiva e per la capacità di trasformare il frammento in esperienza: pochi versi che spalancano orizzonti, immagini che restano come piccoli fari nella memoria.

Serino pratica una forma di «non agire» poetico: scrive per sottrazione, per scavo, eppure ogni parola è misurata, carica di una musica interna. Si avverte una tensione tra il sacro e il quotidiano, tra il respiro del mondo e il respiro dell’anima; la presenza del divino non è mai retorica, ma si insinua nei gesti più semplici — una forchetta, una penna, il volto in una fotografia — e li rende portatori di senso. Questa commistione di sacro e profano rende la raccolta sorprendentemente moderna e insieme antica, come se il tempo si piegasse per lasciare passare una verità minima.

Molti testi giocano con la luce e il silenzio: il «fiat» della creazione, i respiri di cielo, la parusia come visione che incrina il vetro opaco. Ma non si tratta di metafisica astratta; la spiritualità di Serino è incarnata, fatta di corpi, di rughe, di gabbiani che planano su solitudini d’anime. È una poesia che sa essere tenera e severa, che non evita il dolore ma lo trasforma in canto. Nei momenti più intimi — le poesie dedicate, i ricordi di famiglia, le storielline che profumano di vita vissuta — emerge un tono personale che avvicina il lettore all’autore senza filtri.

La lingua di Serino è essenziale ma ricca di invenzioni: neologismi, scarti sintattici, pause che funzionano come respiri. Questa scelta stilistica non è mai gratuita; serve a creare un ritmo che somiglia al battito del cuore, a una musica che non si impone ma accompagna. La brevità dei testi non è limite ma forza: ogni componimento è un piccolo laboratorio di senso, un invito a tornare sul verso per coglierne sfumature nascoste.

Infine, Percorsi è un libro che parla di continuità: tra nascita e morte, tra memoria e attesa, tra il dire e il tacere. È una raccolta che lascia spazio al lettore, che chiede di essere completata nella mente di chi legge. Felice Serino non pretende di chiudere i significati; li semina. E in questo gesto di generosità poetica sta la sua più grande conquista: consegnarci versi che restano, che accompagnano, che aprono altre strade.

 
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from ᗩᐯᗩIᒪᗩᗷᒪᗴ

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La carriera musicale di Youssou N'Dour inizia a sedici anni quando nel 1975 entra nell'orchestra Star Band di Ibra Kasse. Successivamente la sua esperienza maturerà tra le varie band di Dakar e del Senegal, collaborando con musicisti del calibro di El Hadj Faye e creando il suo primo gruppo denominato “Etoile”. Sarà proprio da questo gruppo che nascerà e crescerà lo “Mbalax”, l'ultima evoluzione della musica senegalese. Successivamente la collaborazione con Peter Gabriel e Neneh Cherry lo porterà alla fama mondiale... https://artesuono.blogspot.com/2016/12/youssou-ndour-africa-rekk-2016.html


Ascolta il disco: https://album.link/s/6Avh7X246FAL4RJdIaytPy


 
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from 📖Un capitolo al giorno📚

XXVII – Un modello breve di catechesi

Pregio della brevità

51. Se questo mio discorso, col quale ho cercato di istruire persone prive di particolare cultura, ti sembra troppo lungo, puoi dire le stesse cose più brevemente, ma ti sconsiglierei dal far discorsi più lunghi.

Devi anche essere attento alle esigenze che possono nascere dall’argomento trattato e a quanto gli ascoltatori sono in grado di sopportare, o desiderano sapere.

Comunque, quando occorre essere brevi, considera come si possa facilmente esaurire tutto l’argomento.

Supponi ancora una volta che uno chieda di farsi cristiano; che tu lo abbia già interrogato, e t’abbia risposto come l’altro. Se t’avesse risposto diversamente, dovresti cercare di rettificare la sua risposta.

Ecco come dovresti imbastire il seguito del tuo discorso.

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from Geocriminalità e Cooperazione Internazionale di Polizia

In occasione del cinquantesimo anniversario della Convenzione di Washington (CITES), l'Arma dei Carabinieri ha celebrato con solennità “CITES: 50 anni di tutela della biodiversità globale”.

Mezzo secolo di impegno nella protezione delle specie animali e vegetali minacciate di estinzione.

La presentazione ufficiale del Calendario CITES 2026 si è svolta presso la Scuola Ufficiali Carabinieri, condotta dalla giornalista Licia Colò, alla presenza del Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e del Gen. C.A. Fabrizio Parrulli, Comandante del #CUFAA (Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari #Carabinieri). Durante l'evento, il Segretario Generale della Convenzione delle Nazioni Unite CITES, Ivonne Higuero, ha rivolto un video-messaggio alla platea, elogiando con enfasi l'impegno pluriennale profuso dai Carabinieri e dalle autorità italiane nel contrasto ai traffici di specie selvatiche protette.

La Convenzione #CITES, ratificata dall'Italia con la legge n. 874 del 19 dicembre 1975, rappresenta oggi lo strumento internazionale più efficace e riconosciuto per garantire un commercio sostenibile di oltre 40.000 specie di fauna e flora protette. Adottata dalle Nazioni Unite e ratificata da 185 Paesi, la Convenzione costituisce il pilastro normativo fondamentale per prevenire che mercati illegali, abusi sistematici e prelievi eccessivi compromettano irrimediabilmente la sopravvivenza delle specie più vulnerabili del nostro pianeta.

Il Calendario CITES 2026, realizzato dal Raggruppamento Carabinieri CITES del Comando Carabinieri per la Tutela della Biodiversità del CUFAA, ripercorre il lavoro svolto prima dal Corpo Forestale dello Stato e, dal 2017, dall'Arma dei Carabinieri attraverso i Nuclei CITES, nel contrasto determinato ai traffici illegali e nella salvaguardia della biodiversità globale. L'opera accompagna il pubblico in un viaggio emozionante attraverso 12 storie emblematiche, ciascuna dedicata a una specie protetta che, grazie all'azione tempestiva e professionale dei Carabinieri, ha conquistato una nuova possibilità di vita.

Tra queste emergono quella di Edy e Bingo, due scimpanzé coraggiosamente sottratti a gravi maltrattamenti in circhi e locali notturni; il maestoso leopardo rinvenuto in uno zoo privato illegale a Guspini (VS) e trasferito in una struttura finalmente idonea; Oscar, una rara e splendida tigre bianca recuperata da condizioni totalmente incompatibili con il benessere animale. Il calendario documenta, inoltre, il commovente ritorno alla libertà di centinaia di esemplari di Testudo graeca e Testudo hermanni, reimmessi nei loro habitat naturali dopo essere stati sequestrati ai traffici illegali, così come il delicato e complesso rimpatrio di numerose piante del genere Copiapoa nel deserto di Atacama, in Cile. A coronare il racconto, l'energia vitale dei tursiopi, nuovamente liberi di nuotare in acque pulite e adeguate, testimonianza del successo delle attività di recupero e trasferimento operate dagli specialisti CITES.

Ogni storia rappresenta un simbolo del trionfo della legalità sulla sofferenza, sull'abuso e sul profitto illecito, e riflette l'impegno dei Carabinieri nel difendere ecosistemi fragili, specie rare e patrimoni naturali che appartengono all'intera umanità e alle generazioni future.

Nel corso dell'evento, sempre all'interno della Scuola Ufficiali Carabinieri, è stata allestita una mostra fotografica di grande impatto emotivo a cura del fotografo Marco Lanza, dal titolo eloquente: “Vite spezzate: dal contrasto al commercio illegale in Italia, i reperti confiscati del deposito centrale dei Carabinieri CITES”, con scatti realizzati nel Deposito di Magliano dei Marsi (AQ), gestito dal Raggruppamento Carabinieri CITES, dove viene custodita gran parte dei reperti confiscati durante le attività di contrasto al traffico illecito di animali e piante in via d'estinzione. Ogni fotografia ritrae animali tragicamente trasformati in oggetti tra oggetti, volutamente inseriti dall'autore in un contesto scarno ed essenziale, che suscita incredulità nel trovarsi in un luogo come questo; animali che interrogano l'osservatore mentre sembrano implorare di uscire e riconquistare il proprio ruolo naturale.

Il cinquantesimo anniversario della CITES e il nuovo Calendario 2026 rappresentano un'occasione per riaffermare con forza il valore insostituibile della cooperazione internazionale e il ruolo assolutamente determinante dell'Italia – e dell'Arma dei Carabinieri – nel contrasto alla criminalità ambientale e nella protezione della biodiversità mondiale.

Sul Calendario è riportata anche una significativa dichiarazione personale del Gen. C.A. Salvatore Luongo, Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri: “L'anniversario per i 50 anni dell'Atto di ratifica in Italia della Convenzione di Washington rappresenta un'occasione preziosa di riflessione sull'importanza cruciale della salvaguardia della biodiversità su scala planetaria e sulla necessità imprescindibile di affrontare con crescente efficacia la criminalità che lucra senza alcuno scrupolo sullo sfruttamento della fauna e flora minacciate di estinzione. Conservazione attiva, educazione alla legalità, prevenzione e contrasto sono le direttrici strategiche che vedono l'Arma dei Carabinieri, nel suo insieme e con i propri assetti di specialità del CUFAA, sempre più impegnata con determinazione per dare piena attuazione ai principi fondamentali della Carta Costituzionale su tutto il territorio nazionale e negli scenari di #cooperazioneinternazionale”.

 
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from differxdiario

il sommarsi di tre vettori di variazione culturale/scientifica straordinari – cioè (1) gli avanzamenti sperimentali e teorici in fisica quantistica + (2) le neuroscienze + (3) l'intelligenza artificiale – sembra attestarsi (in termini di eccezionalità) come contraltare all'avanzamento delle destre medioevali coloniali in tutto il mondo.

o, detto altrimenti: i neofascismi violentano le lancette dell'orologio per portarle indietro nel momento stesso in cui queste sembrano invece accelerare positivamente.

inoltre: da una parte l'impianto giuridico che avevamo – anche sul piano internazionale – sembra inadeguato ad affrontare ragionevolmente e umanamente le recenti o recentissime acquisizioni scientifiche e culturali (dico “culturali” in senso antropologico); dall'altro anche le basi fondamentali minime essenziali del diritto vengono infrante non solo da chi le ha sempre violate (USA in testa), ma anche dalla maggioranza degli eredi di coloro che da quelle leggi si intendeva fossero protetti (percentuali altissime di cittadini israeliani; e i loro governi).

se – poco laicamente – credessi in una specie di bilancio a somma zero delle forze in atto sul pianeta Terra, direi che questo è il caso.

 
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from 📖Un capitolo al giorno📚

XXVI – La catechesi sui riti sacramentali

50. Al termine dell’istruzione catechistica, verifica se il candidato è disposto ad accogliere i tuoi insegnamenti e intende metterli in pratica. Se risponde affermativamente, come prescrive il rito, lo segnerai con il segno della croce e lo tratterai secondo le consuetudini della chiesa.

Riguardo al sacramento che riceve, gli si deve spiegare bene che i riti sono anzitutto segno visibile delle cose divine; ma queste cose invisibili anche le contengono, e ciò che viene santificato con la benedizione non è più quel che era prima per l’uso comune.

Gli si spiegherà il significato delle formule, l’effetto che hanno, e a cosa si riferisce l’oggetto che viene benedetto.

Si approfitterà anche di questa occasione per ricordargli che se troverà nelle Scritture qualcosa che abbia un senso carnale, anche se non lo capisce deve credere che lì vi è un significato spirituale che si riferisce alla vita di fede e all'eternità.

Imparerà così in breve che tutto ciò che trova nei libri canonici e non può direttamente riferire all’amore dei beni eterni, della verità e della santità, e all’amore del prossimo, dev’essere interpretato in senso simbolico, e si sforzerà di riferire il tutto a quel duplice amore.

Purché naturalmente non interpreti «prossimo» in senso carnale, ma vi includa tutti i possibili abitatori di quella santa città: vi siano essi già o non vi siano ancora; e non perda per nessun uomo la speranza della conversione: perché se vede che Dio con uno è paziente, lo è al solo fine — come dice l’apostolo — di condurlo al pentimento (Rm 2,4).

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«DE CATECHIZANDIS RUDIBUS» LETTERA AI CATECHISTI di Sant'Agostino di Ippona con introduzione e note a cura di GIOVANNI GIUSTI Ed. EDB – © 1981 Centro Editoriale Dehoniano Bologna https://www.canoniciregolari-ic.com/s-agostino-catechesi/


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from ᗩᐯᗩIᒪᗩᗷᒪᗴ

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“Azel” in lingua Berbera Tamasheq significa: ancoraggio culturale, nascita, sviluppo, crescita, ed è anche il nome di un piccolo villaggio del Niger nonché il titolo del terzo album di Goumar Almoctar aka Bombino. Un complicato scrigno sonoro sviluppato su dieci tracce di Desert-Blues e firmate dal chitarrista più chiacchierato dal Mali al Delta del Mississippi... https://artesuono.blogspot.com/2016/04/bombino-azel-2016.html


Ascolta il disco: https://album.link/s/00D726uhKATiSF3Tlnhf5l


 
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from lucazanini

[tempistica]

si stanno accumulando quando cammina fanno] le scorte le incendiarie la persona è indicata saranno sommate a tre] [si mettono è chiaro trasmettono l'azienda di pulci fa i bilanci fa] rompere il vetro

 
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