Non allontanarti mai da te Viviamo in un’epoca che ci insegna l’arte del compromesso, ma troppo spesso dimentichiamo che il primo compromesso da evitare è quello che stringiamo con noi stessi, sacrificando la nostra essenza per guadagnare l’approvazione altrui. L’illusione più seducente e pericolosa è credere che, per meritare amore o considerazione, dobbiamo smussare i nostri spigoli, spegnere le nostre luci, diventare una versione ridotta e accomodante di ciò che siamo. È un inganno sottile: ci convinciamo di essere più amabili proprio nel momento in cui stiamo tradendo la nostra autenticità. Avvicinarsi a qualcuno dovrebbe essere un atto di espansione, non di amputazione. L’incontro vero non nasce dal rinnegare se stessi, ma dal portare interamente la propria presenza nel legame. Se per raggiungere una mano dobbiamo lasciare cadere pezzi della nostra anima, quella mano non ci sta davvero cercando: sta cercando un’immagine, non una persona. E l’amore – che sia romantico, amicale o familiare – si nutre di verità, non di maschere ben costruite. Non si tratta di arroganza, ma di rispetto. Restare fedeli a se stessi significa riconoscere che la nostra identità è un patrimonio irripetibile, e che nessun legame merita il prezzo della nostra disintegrazione. La vita ci chiede incontri che amplifichino la nostra voce, non che la soffochino. Ci chiede ponti, non gabbie. Quando ci allontaniamo da noi stessi per inseguire qualcuno, stiamo camminando verso un miraggio. Forse otterremo la compagnia, ma sarà una compagnia vuota, costruita sul silenzio delle nostre vere parole e sul rinnegamento dei nostri veri desideri. L’altra persona non starà amando noi: starà amando la versione che abbiamo creato per compiacerla. E noi, lentamente, smetteremo di riconoscerci. Avvicinarsi davvero significa restare centrati, custodire il proprio nucleo e tendere la mano non per colmare un vuoto, ma per condividere un’interezza. È in quella solidità che nascono legami forti, capaci di resistere alle tempeste e alle distanze, perché fondati su verità reciproca e rispetto profondo. Il segreto, allora, non è allontanarsi da sé per raggiungere l’altro, ma avvicinarsi all’altro restando radicati in sé. Chi ti vorrà davvero, ti incontrerà lì: nel punto in cui sei più te stesso, senza sottrazioni, senza addolcimenti artificiali, con le luci e le ombre che ti rendono unico. Lì, e solo lì, fioriscono le relazioni che non ci chiedono di perderci per essere amati, ma che ci amano proprio perché non ci siamo mai persi.
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