noblogo.org

Reader

Leggi gli ultimi post dagli utenti di noblogo.org.

from Le Manoir du Diable

Lo so. Halloween è passato, e molti di voi stanno già passando ai “dolcioni” di Natale, ma visto che siamo ancora ai primi di Novembre è giusto anche tirare le somme.

Se da una parte sento entusiasmanti commenti su #Terrifier3 e #Smile2 a cui mi unisco volentieri, dall'altro voglio portare alla vostra attenzione due #film #horror da NON vedere. Brutti? Senza pathos? Senza effetti speciali? Non solo. Più semplicemente li definirei uno spreco di tempo e denaro.

Il primo è Gretel & Hansel, film del 2020 diretto da Oz Perkins, che si basa sua una rivisitazione horror della favola dei Fratelli Grimm. Vi dirò, avevo grandi aspettative: già la favola di per sé è terrificante visti i vizi culinari della strega protagonista, era ovvio quindi che mi aspettassi qualcosa di spaventoso, qualcosa horror.

LocandinaGretelHansel

Interessante da un punto di vista degli interpreti (Gretel è interpretata da Sophia Lillis già vista in IT e in I Am Not Okay Whit This mentre la strega è interpretata da Alice Krige, vedi Star Trek, Silent Hill, Momenti di Gloria etc..) e della regia dove l'apertura al film è spettacolare sia dal punto di vista dell'ambientazione (perfettamente in linea con la fiaba) che dal punto di vista delle inquadrature. Il racconto, un pò compassato, accompagna lo spettatore fino al punto tanto atteso: la casetta della strega, che no, non è di marzapane ma sembra più uscita da un catalogo “dark Ikea”. Ma l'effetto no disturba. Da quell'esatto momento ho atteso che il film entrasse nel punto massimo di terrore ed invece... Invece in poco tempo sono passata dal gustarmi un folk horror a trangugiare una fiaba rivisitata priva di ritmo, dove il grande potenziale è stato sprecato per far posto ad una storia commerciale dove Gretel lotta per affermare se stessa (come donna), ed Hansel bhè, lui sembra il “più uno” delle sorella, piuttosto che un vero e proprio personaggio.

Tutto si riduce in una metafora femminista, che per carità, per quanto mi riguarda Woman Power Always, ma che con l'horror ci sta poco e niente. L'eroine femminili sono un must have nel genere, e sono già di per sé un simbolo di resilienza, sacrificio e coraggio, ma Perkins ha deciso di centrare totalmente il film nell'affermazione femminile della protagonista lasciando un magro contorno gotico folkloristico che può appartenere vagamente ad un film horror.

Voto: 🍿🍿 2/5

Il secondo film che vi sconsiglio è Il Sacro Male pellicola del 2021 basato sul libro Shrine di James Herbert e riproposto cinematograficamente da Evan Spiliotopoulos. Premetto che io adoro il genere horror soprannaturale / satanico e che in ogni film trovo sempre qualcosa che porta il mio giudizio alla sufficienza, ma in questo caso...

LocandinaSacroMale

Quindi. Da dove iniziamo? Dalla storia: un giornalista, dopo essere caduto in disgrazia, cerca articoli sensazionali per tornare sulla cresta dell'onda e quale miglior scoop di un apparizione mariana soprattutto se la “veggente” è una ragazza sordomuta che improvvisamente guarisce e si fa profetessa della Vergine Maria portando a compimento altrettante guarigioni? L'idea sembra buona ma le prime crepe di questo film iniziano già ed essere evidenti dopo i primi venti minuti di visione: lo spettatore sarà già in grado di scorgere l'intera trama, arricchita solamente da alcune spiegazioni che ne danno un definitivo senso lasciando il pathos in qualche cassetto nonostante un discreto numero di omicidi da parte della solita entità (che detto tra noi di terrificante non ha niente, nemmeno quando si manifesta totalmente).

Il ritmo nonostante sia sufficientemente buono viene del tutto ammazzato dal grande numero di banalità e cliché. Il finale è scontato semplicemente perché anticipato a più riprese durante il film grazie ad un'entità che da costanti indizi su come combatterla. La buona spettacolarità e gli accettabili effetti speciali non riescono a compensare una storia che non decolla non per l'idea che ci sta alla base quanto per uno svolgimento scontato.

Voto: 🍿 1/5

 
Continua...

from Cooperazione Internazionale di Polizia

I Carabinieri Forestali al summit internazionale sul clima e sicurezza

A Montreal, in Canada, i Carabinieri hanno partecipato alla cerimonia di inaugurazione del neo istituito NATO Climate Change and Security Centre of Excellence (CCAS CoE), il Centro di eccellenza alleato dedicato al tema dell’impatto dei cambiamenti climatici sulla sicurezza e sullo strumento militare.

Quello canadese è uno dei 30 Centri di eccellenza della #NATO e l’ #ArmadeiCarabinieri ne è parte attiva con un ufficiale appositamente distaccato.

L’apertura del NATO CCAS CoE si è svolta in occasione un altro evento, il Montreal Climate Security Summit, conferenza internazionale dedicata al rapporto tra clima e sicurezza, che ha visto l’Arma protagonista con la partecipazione, del Comandante del Raggruppamento Carabinieri per la Biodiversità, relatore nell'ambito del panel sul “Clima e la Human Security – Rapporto tra rischi e priorità d’azione”.

Leggi tutto qui https://poliverso.org/display/0477a01e-2767-2788-57ca-50e779738431

 
Continua...

from Cooperazione Internazionale di Polizia

RESTITUITI ALL'AMBASCIATA CINESE REPERTI ARCHEOLOGICI RECUPERATI DAI CARABINIERI

Recentemente a Roma nella sede del Reparto Operativo del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, il Comandante dei Carabinieri TPC, Generale di Divisione Gargaro, ha consegnato 56 reperti archeologici all’Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese, Jia Guide.

I preziosi manufatti sono stati recuperati a seguito di due distinte attività di polizia giudiziaria condotte dai rispettivi Nuclei TPC di Firenze e Udine.

Leggi tutto qui https://poliverso.org/display/0477a01e-1767-225c-37b2-38b660907308

 
Continua...

from chentaichi

Liberamente tradotto dal libro di Sun Lutang

Assenza di polarità è lo stato in cui ti trovi prima di iniziare la sequenza. La tua mente è priva di pensieri. Nulla motiva la tua intenzione. Non c’è nulla che attiri il tuo sguardo. Le tue mani e i tuoi piedi sono immobili. Tutto il tuo corpo è senza movimento. Il passivo e l’attivo non sono ancora distinti. Il chiaro e l’oscuro non sono ancora differenziati. Tutto è mescolato e vago, una singola omogeneità.

 
Continua...

from Chez Looping

Liberté Chérie, une loge maçonnique dans un camp de concentration.

Parmi les prisonniers de la Seconde Guerre mondiale en Allemagne ou dans les territoires occupés par les nazis, il y avait des franc-maçons. Et nous savons que certains d’entre eux se sont reconnus et ont essayé d’organiser, avec plus ou moins de succès, une activité maçonnique dans les camps.

Par exemple, dans l’olfag X-D près de Hambourg, oflag désignant les camps de prisonniers de guerre destinés aux officiers, des officiers belges, dont le futur président de la commission européenne, l’avocat Jean Rey, fondèrent la loge l’Obstinée, intégrée au Grand Orient de Belgique à la libération.

Dans le stalag 383 situé en Bavière, stalag désignant les camps de prisonniers de guerre destinés aux soldats et aux sous-officiers, des frères se réunirent en loge dans le cellier d’une ancienne écurie et deux hospitaliers (le frère qui s'occupe de la solidarité dans la loge) étaient chargés de récolter et de répartir les cigarettes, le thé, le sucre et le lait, notamment avec les malades.

Ou encore, dans le camp d’Allach, camp satellite de Dachau, (rattaché aux usines de BMW) dix frères firent l’unique tenue d’une loge intitulée “Les Frères captifs d’Allach”, après la libération du camp le 6 mai 1945. Le procès-verbal de la tenue est exposé au musée de la Franc-Maçonnerie à Paris.

Après ce bref rappel d’une activité maçonnique dans les pires conditions, l’histoire dont je vais vous parler, est plus incroyable encore.

Elle commence en 1943, au camp de concentration d’Esterwegen, au nord-ouest de l’Allemagne, à une vingtaine de km de la frontière des Pays-Bas. Ce camp, après la prise de pouvoir de Hitler en 1933, fut utilisé pour y enfermer des opposants politique (les communistes et les antifasciste), et à partir de 1943 des résistants étrangers ayant reçu le statut de « Nacht und Nebel ».

C’est un décret adopté par les nazis le 7 décembre 1941 ordonnant la déportation de celles et ceux qui ont commis des “infractions contre le Reich ou contre les forces d’occupation”. Les dirigeants nazis considéraient ainsi que les résistants des pays ayant signé un armistice avec l’Allemagne ou ayant capitulé, n'étaient pas protégés par les conventions de La Haye. C’était des prévenus qui étaient destinés à être jugés pour leurs actes de résistance. En réalité, des simulacres de procès dont l’issue était la mort.

Ce décret est connu sous le nom de “Nacht und Nebel”. Nuit et brouillard.

Le baraquement n°6 du camp regroupait une centaine de prisonniers. Certains étaient affectés au tri des cartouches et des pièces de radio, d’autres étaient contraints, dans des conditions effroyables, de récolter la tourbe dans les carrières avoisinantes, afin de chauffer les baraquements. Parmi eux, se trouvaient des francs maçons belges, qui, dans le plus grand secret, se reconnurent, puis fondèrent et firent fonctionner une loge maçonnique dans un camp de concentration. Un fait unique dans l’Histoire, à notre connaissance.

Voici ces frères et leurs histoires :

Paul Hanson, Juge de paix à Louveigné, un canton au sud de Liège. 54 ans, de la respectable loge “Hiram” à l’orient de Liège.

En février 1942 il dû juger une affaire délicate dans la Belgique occupée depuis deux ans. (la franc maçonnerie est interdite) Il s'agissait de la contestation d'une taxe sur les bovins pour chaque agriculteur, imposée par une association de collabos. L’arrêt du juge Paul Hanson, le 13 mars 1942, dénonce la volonté de mettre en place, en Belgique, un régime contraire à sa Constitution. Nul autre que le roi, qui se trouvait empêché de régner ou le parlement, absent, ne pouvait légiférer. Il précise que même s’il était possible à une autre instance d’avoir le pouvoir de légiférer, cela ne pourrait être, en accord avec les conventions de La Haye, qu’au pouvoir occupant. Le juge Paul Hanson met ainsi l’Allemagne devant ses responsabilités. Les Allemands arrêtent Paul Hanson le 20 avril 1942, la jurisprudence et la portée considérable du jugement, menaçait l’organisation de l’occupation de la Belgique.

Franz Rochat, 35 ans, professeur à l’Université de Liège, docteur en sciences et en pharmacie, directeur d’un laboratoire pharmaceutique et membre de la respectable loge “Les amis philanthropes” à l’orient de Bruxelles.

Il travaille pour la presse clandestine et un journal de la résistance “La Voix des Belges”. Il fait également partie des résistants dits “ARA”, agents de renseignements et d'action, Franz Rochat fut arrêté le 28 février 1942 pour espionnage et aide à l’ennemi.

Jean Sugg, 46 ans, également membre de la respectable loge “Les amis Philanthropes”.

D'origine suisse alémanique, il était représentant de commerce en pharmacie. Il travailla avec Franz Rochat à la diffusion de la presse clandestine pour laquelle il traduisait des textes allemands et suisses. Il contribue aussi à plusieurs journaux clandestins comme “La libre Belgique”, “La Légion noire”, “Le Petit Belge”, ou “L'Anti-Boche”. Il s'occupa d'aide aux aviateurs alliés et aux réfractaires au travail obligatoire en leur fournissant argent et timbre de ravitaillement. Il est arrêté le 23 mars 1942, il est inculpé d’espionnage et d’aide à l’ennemi.

Guy Hannecart, avocat, poète, romancier et dramaturge de 40 ans, lui aussi membre de la respectable loge “Les amis Philanthropes”, membre du directoire du Mouvement national belge. Il dirige le journal clandestin “La voix des Belges” ou il retrouve Franz Rochat et Jean Sugg. Il est arrêté le 27 avril 1942.

Joseph Degueldre, docteur en médecine, 39 ans, de la respectable loge “Le travail” à l’orient de Verviers, membre de l’Armée Secrète. Il appartenait à un service de renseignements et d’action en qualité de Chef de sous-section. Arrêté sur dénonciation le 29 mai 1943.

Luc Somerhausen, 40 ans, membre de la respectable loge “Action et Solidarité” à l'Orient de Bruxelles, journaliste et rédacteur au Sénat et Grand Secrétaire adjoint du Grand Orient de Belgique.

Il était, au sein de la résistance adjudant au Service général de renseignements et d’action, qui fut le prédécesseur clandestin de la Sûreté de l’État, seul service civil de renseignements et de sécurité de Belgique. Il est arrêté le 28 mai 1943 pour faits de résistance.

Amédée Miclotte, 41 ans, initié à la respectable loge « Les Vrais Amis de l’Union et du Progrès Réunis » à l’orient de Bruxelles, chef de section au Service de renseignements et d'action. Il est arrêté le 29 décembre 1942.

Ils étaient donc sept francs-maçons belges déportés pour des faits de résistance. Le septuor décide alors la création d’une loge clandestine, qui aura pour titre distinctif «Liberté Chérie».

(pour qu'une tenue maçonnique puisse avoir lieu, il faut 7 frères avec le grade de maître)

Nous sommes en novembre 1943.

Ce «Liberté Chérie» ne vient pas du célèbre couplet de la Marseillaise.

Non, ce «Liberté Chérie» là, vient du chant des marais.

Ce chant a été écrit dans le camp de concentration de Bögermoor, à dix Km d’Esterwegen durant l’été 1933 par le poète communiste allemand Johann Esser, déporté après des accusations de trahison.

Das Lied der Moorsoldaten

Le Chant des soldats des marais. C’était le surnom des prisonniers concentrationnaires qui travaillaient dans les tourbières.

Celui-ci exprime la plainte des prisonniers politiques allemands antifascistes internés après la prise de pouvoir de Hitler. Il fut diffusé et transmis à l’étranger puis traduit et chanté par les Brigades internationales engagées contre Franco en Espagne.

Loin vers l’infini s’étendent De grands prés marécageux. Pas un seul oiseau ne chante Sur les arbres secs et creux.

Refrain Ô, terre de détresse Où nous devons sans cesse Piocher (bis)

Dans ce camp morne et sauvage Entouré de murs de fer Il nous semble vivre en cage Au milieu d’un grand désert

Refrain Ô, terre de détresse Où nous devons sans cesse Piocher (bis)

Bruit des pas et bruit des armes, Sentinelles jours et nuits, Et du sang, des cris, des larmes, La mort pour celui qui fuit.

Refrain Ô, terre de détresse Où nous devons sans cesse Piocher (bis)

Mais un jour dans notre vie, Le printemps refleurira. Liberté, liberté chérie Je dirai « tu es à moi ».

Ô, terre d'allégresse Où nous pourrons sans cesse Aimer (bis)

Ainsi, la loge clandestine prend pour nom les mots d’un poème partisan écrit dix ans plus tôt, à dix km de là.

Luc Somerhausen demanda au caricaturiste du quotidien Le Soir Fernand Van Horen, de dessiner le sceau de la loge. C'était un membre de l'armée secrète, arrêté sur dénonciation, par la Gestapo.

Ce dessin, qui symbolisait la lutte pour la liberté pendant la captivité, est un triangle, qui reprend le motif de la tenue de prisonnier, et sur chaque face du triangle est écrit un mot: «Liberté – Égalité – Fraternité». À l’intérieur de celui-ci, on retrouve le triangle rouge, symbole du marquage des prisonniers politiques. De chaque côté de la pointe du triangle rouge figurent les lettres N. et N. pour Nacht und Nebel.

Le dimanche matin, tandis que les catholiques se réunissaient au fond du dortoir pour la messe avec deux prêtres déportés, les frères se réunissaient dans l’autre pièce du baraquement, sans décor, avec un rituel simplifié, fait de souvenirs et de phrases répétées par cœur, avec des outils de substitution, assis autour de la table qui servait d’ordinaire à trier les cartouches. C’est le juge Paul Hanson qui devient le vénérable maître de la loge (le président) . La loge initia, puis éleva à la maîtrise (le dernier grade), Fernand Erauw, 29 ans. Diplômé de Sciences administratives, auditeur à la cour des comptes, officier de réserve et membre de l’Armée secrète et arrêté à ce titre le 13 août 1942. Cette initiation correspond à la première tenue de la loge selon un rituel simplifié à l’extrême. La loge eut également deux affiliés :

Jean-Baptiste De Schrijver, 50 ans, de la respectable loge «La liberté» à l’orient de Gand. Colonel à l'état-major de l'armée belge. Il est arrêté le 2 septembre 1942 pour espionnage et détention d'armes.

Henry Story, 46 ans, de la respectable loge «Le Septentrion» à l’orient de Gand. Industriel et adjoint au maire de la ville de Gand. Capitaine du Service général de renseignements et d’action et participe à la presse clandestine. Henry Story fait partie de plusieurs groupes de résistance et est le contact du Front de l'Indépendance avec Londres. Il finit par être arrêté le 22 octobre 1943.

On sait finalement très peu de choses des travaux de la loge. Sinon que furent abordés la notion du Grand Architecte de l’Univers, l’avenir de la Belgique, ou encore, la place des femmes dans la Franc-Maçonnerie.

La loge cessa ses travaux lors du transfert de tous les prisonniers «Nuits et Brouillards», au printemps 1944, à destination d’autres camps, en raison de l’avancée des alliés.

Paul Hanson fut transféré à la prison d’Essen pour y être jugé. Mais cette ville fut bombardée par les alliés le 26 mars 1944, le Vénérable Maître Paul Hanson figure parmi les victimes. Henry Story décède le 5 décembre 1944 dans le camp de concentration de Gross-Rosen en Pologne. Jean De Schrijver mourut quelques jours plus tard. Amédée Miclotte fut porté disparu le 8 février 1945.
Franz Rochat, envoyé à la forteresse prison d’Untermassfeld au centre de l’Allemagne en avril 1944 y meurt le 6 janvier 1945. Guy Hannecart, parti pour Bergen-Belsen en Basse-Saxe, décéda le 25 février 1945. Jean Sugg meurt le 6 mai 1945 à Buchenwald alors que le camp vient d’être libéré par les alliés.

Joseph Degueldre, transféré la prison politique d’Ichtershausen au centre de l’Allemagne en avril 1945 participe à une «marche pour la mort», réussit à s’en évader et survécut pour mourir chez lui en avril 1981 dans la province de Liège.

Fernand Erauw et Luc Somerhausen étaient au camp d'Oranienburg- Sachsenhausen, à 30 km au nord de Berlin, et quand, au printemps de 1945, le camp fut évacué, ils entreprirent la terrible «marche de la mort» en direction de la baltique. Ils parcoururent quelque trois cents kilomètres en quinze jours jusqu'à rencontrer l'armée rouge. Les deux maçons furent admis dans la catégorie des «très handicapés» de la Croix rouge. Fernand Erauw ne pesait plus que trente-deux kilos pour 1 mètre 84. Luc Somerhausen souffrait de double perforation des tympans, de tachycardie, de pertes de mémoire, d’inflammation de la plèvre, et de scorbut tout en étant évidemment très amaigri. Ils sont tous les deux rapatriés en Belgique le 21 mai 1945.

À l’automne 1945, après plusieurs démarches de Luc Somerhausen, le Grand Orient de Belgique reconnut la loge Liberté Chérie comme régulière. Contre toute attente, cette décision ne fut pas l'unanimité immédiate et touchante attendue. En cause, les négationnistes et les rigorismes au sein de l'obédience. Ce ne sera qu’en 1989 qu’elle intégrera la liste des loges, sous le numéro 29 bis. Partageant ce numéro avec la loge L'Obstinée du camp de prisonnier pour officier olfag X-D.

Et au début de 1946, Luc Somerhausen et Fernaud Erauw sont retournés à Esterwegen chercher les quelques documents relatifs à la loge qu’ils avaient enterrée dans une boîte au pied d’un arbre qui devait servir de repère. Les statuts de la loge, le tableau de loge ainsi que des tracés des travaux de l’atelier. Ils trouvèrent le camp quasi intact, mais la terre avait été retournée. Ils ont cherché, mais hélas, ce fut en vain.

La mémoire matérielle de la respectable loge «Liberté Chérie» était perdue à jamais. C’est désormais aux survivants de la reconstituer.

Luc Somerhausen se consacra à la défense des anciens prisonniers politiques et anciens résistants et fut vice-président de la Confédération des prisonniers politiques. Le 13 mars 1947, fut apposée une plaque commémorative au tribunal de Louveigné, en hommage à Paul Hanson. Sur cette plaque est reproduit le texte suivant, ainsi que les principales phrases du jugement, qui sont encadrées par une branche d'acacia : « Ici, le 13 mars 1942 le Juge Hanson a dit non aux volontés de l’occupant et a payé de sa vie son indépendance. »

Fait également à noter, le juge Paul Hanson reçut la Croix de guerre de l'armée française pour les services rendus au cours des opérations menées dans la clandestinité contre les troupes allemandes.

Luc Somerhausen est mort en 1982. Fernand Erauw en 1997. Derniers témoins de l’histoire de la loge clandestine. Il nous appartient désormais de tailler ensemble la pierre du souvenir des frères de Liberté Chérie.

En 2002, à l'initiative du juge de paix du canton de Louveigné, la place devant le tribunal est nommée “place du Juge de Paix Paul Hanson”, afin d’honorer sa mémoire.

En Septembre 2004 un monument en la mémoire des membres de Liberté Chérie fut inauguré sur le site du camp d’Esterwegen par des francs-maçons belges et allemands. Son architecte, Jean De Salle en parle en ces termes : «Un pavé mosaïque émerge de la terre au milieu des feuilles mortes, écartées un instant. […] Du carré long émerge un cube de pierre brute tout simplement posé là. Il nous rappelle notre travail intérieur et extérieur jamais terminé. Mais la pierre est prisonnière d’une grille d’acier qui ne parvient pas à l’étouffer, ni à la briser, ni à la mettre au pas. Au contraire, cette maille, un instant victorieuse se brise, se tord, s’écartèle, envahie par une rouille dévorante, et doit se rendre compte de sa propre vacuité. »

Le 8 mars 2012, à l’orient de Liège, la respectable loge “Hiram”, la loge du Vénérable Maître Paul Hanson, inaugura un monument en mémoire des frères de «Liberté Chérie». Il s’agit d’une pyramide inversée, surmontée de 7 figurines décharnées réunies dans une chaîne d’union, les noms des membres de la loge sont gravés sur les faces de la pyramide inversée.

Yves Hiver-Messeca, docteur en histoire, dans le tome 3 de ses livres « L’Europe sous l’acacia » termine la partie consacrée à Liberté Chérie, à l’orient d’Esterwegen ainsi : « La résistance est une force qui n’existe qu’en s’opposant, mais il faut toujours être lucide, empathique et courageux pour savoir contre qui, quand et comment résister. […] Seuls ceux qui ont résisté pourront dire. Les autres tenteront au mieux de comprendre, recevoir, et s’en inspirer. Résister, c’est donc se dresser, sans nier l’autre, lutter sans perdre son humanité, parfois mourir pour que triomphe la vie. »

Enfin, Fernand Erauw, dernier survivant et seul initié de Liberté Chérie, avait l'habitude de conclure ses planches consacrées à cette époque par ces quelques mots et nous conclurons avec lui :

“C’est en hommage aux Frères de « Liberté Chérie » que je parle : ils ont fait ce qu’ils devaient : Ils se sont courroucés contre l’iniquité qu’était le nazisme et la captivité. Ils ont élevé leur voix avec force pour détruire ces maux et reconquérir la liberté... Et ils ont agi en essayant de faire le bien pour travailler au bonheur de l’Humanité. Il nous appartient désormais de traquer sans relâche toutes les formes d'oppression, toutes les formes de négation de la valeur de l'être humain, toutes les lâchetés, tous les racismes, tous les fascismes, tous les totalitarismes, tous les alarmismes. Il faut sortir de cette caverne médiévale où despotisme, fanatisme, intégrisme, dogmatisme, qui font souffler sur la planète un sentiment de haine et un vent de vengeance. La tolérance se porte mal et les intolérables se portent bien ! Il faut réactualiser l'espoir et le respect de l'autre. Nous nous trouvons dans une zone de turbulence, au début d'une ère d'incertitude, vers une méconnaissance des valeurs humaines les plus élémentaires, vers la négation du droit et le triomphe de la force brutale.”

J’ai dit.

Bibliographie: «Liberté Chérie, une loge maçonnique dans un camp de concentration». Pierre Verhas «Liberté Chérie, l’incroyable histoire d’une loge dans un camp de concentration». Franz Bridoux «L’Europe sous l’acacia». Yves Hiver-Messeca, docteur en Histoire. «Liberté Chérie, une loge maçonnique dans un camp de concentration». Conférence de Jean-Pierre Mayeux, docteur en philosophie. «Liberté Chérie, une loge maçonnique au camp de concentration d’Esterwegen». Planche du Frère Franz Bridoux, survivant du baraquement N°6 d’Esterwegen. “L'Odyssée de Liberté Chérie” planche du frère Fernand Erauw, 1993.

 
Lire la suite...

from Alviro

Il linguaggio gioca un ruolo fondamentale nel comunicare pensieri e sentimenti. In molte culture, alcune espressioni assumono significati complessi e sfumati, spesso intraducibili in altre lingue. Un esempio interessante è “系咪” nella lingua cantonese. Comprendere questo termine non solo arricchisce la conoscenza linguistica, ma aiuta anche a entrare in sintonia con il modo di pensare di una cultura diversa. In questo saggio, esploreremo il significato di 系咪, il suo uso nella conversazione quotidiana e come questo concetto può arricchire la nostra comprensione della lingua e della cultura cantonese.

“系咪” è una struttura comune in cantonese che, tradotta in italiano, significa qualcosa come “è vero che…?” o “è così?”. Si usa per formare domande e confermare informazioni, ma il suo significato va oltre la semplice richiesta di conferma. Spesso, chi usa 系咪 in una frase cerca una connessione, uno scambio di comprensione con l'interlocutore. È una formula che invita alla partecipazione e alla riflessione, e che può avere connotazioni di intesa o conferma. Questa semplice espressione, quindi, incarna un modo di comunicare basato sulla ricerca di consenso.

Uno degli aspetti affascinanti di 系咪 è la sua capacità di rendere le conversazioni meno formali e più collaborative. Invece di affermare una dichiarazione in modo rigido, 系咪 permette all’interlocutore di intervenire e di condividere la propria opinione. Questo aspetto è particolarmente evidente nelle relazioni interpersonali, dove il tono inclusivo di 系咪 fa sentire le persone più vicine e connesse. Comprendere questa funzione sfumata può aiutare i non madrelingua a sviluppare un senso di intimità e rispetto nei confronti della cultura cantonese.

Inoltre, appropriarsi di un concetto come 系咪 permette di esplorare la mentalità sottesa alla lingua cantonese. L’uso frequente di termini di conferma mostra quanto la cultura attribuisca valore all’armonia sociale e al rispetto delle opinioni altrui. Per i madrelingua cantonese, l’impiego di 系咪 è un riflesso naturale di questi valori, ma per chi studia la lingua è un’opportunità di arricchire la propria comprensione di una visione del mondo incentrata sulla collaborazione.

In conclusione, conoscere il significato e l’uso di “系咪” rappresenta più di una semplice acquisizione linguistica; è un modo per avvicinarsi a una cultura e ai suoi valori. L’adozione di questi concetti può arricchire la nostra comunicazione interculturale, rendendoci non solo più competenti nella lingua cantonese, ma anche più sensibili al contesto culturale.

 
Continua...

from Bymarty

Oggi è già il secondo giorno di questo nuovo mese! Vorrei tanto scrivere, raccontare di me, realizzare che cmq a questo mondo c'è la consapevolezza che spesso si ha bisogno di allontanarsi, di essere cercati e capiti! Tutto ciò non mi appartiene ormai, ho rincorso per troppo tempo, persone, sogni, llusioni, ideali, lavori....ho cercato sempre di essere me stessa, però una me stessa che sapesse adattarsi alla situazione, che potesse piacere in qualche modo ed essere accettata! Ma poi crescendo, imparando soprattutto dalle sconfitte, dalle difficoltà, dai problemi, dalle incomprensioni...dalla vita, ti accorgi che qualcosa non va, inizi a sentire un' inquietudine, un malessere, un bisogno estremo di fuggire, isolarti e ricominciare tutto ! Ma poi succede che la vita ti pone scelte, persone, situazioni per cui all'improvviso ti fermi, ti perdi, cadi, piangi, ti rialzi e ti accorgi che sei sola, non c'è una mano pronta ad aiutarti, non ci sono occhi che ti osservano, ma soprattutto non ci sono anime pronte, non a sacrificarsi, perché sarebbe troppo, a sostenerti a condividere, comprendere, affiancarti in questi momenti! Si è soli sempre con sé stessi e bisogna imparare ad accettarsi e accettarlo! Quando ho avuto modo di affrontare prove difficili, situazioni, problemi, non ho volutamente chiesto aiuto, non perché non ne avessi bisogno, ma semplicemente per timore di soffrire, di aspettare e sperare invano! Alla fine ciascuno di noi è umano e desidera il meglio per sé e dopo per gli altri! Poi capita una prova, un dolore e li capisci chi sei, quanto vali, quanto sei forte, ma soprattutto capisci chi davvero ti vuole bene e chi no! Ti chiudi, ti isoli, ti allontani e fai in modo che nessuno si accorga di te, nessuno, tutto scorre regolarmente, la vita continua! Magari ti aggrappi a qualcuno o un mondo diverso da quello reale e in cui vivi! Li ti costruisci il tuo rifugio, ti senti protetto, sicuro, a volte anche compreso e parte di qualcosa! Ma non è così! Lo si vuol credere, ma quando poi i giorni passano, il dolore diventa meno invasivo, cerchi di ritornare alla tua realtà, al tuo mondo e lì capisci che non sei nessuno, che non hai conquistato nessun posto e che sicuramente non fai parte di quella realtà in cui ti eri nascosta! È vero oggi prevale la stanchezza, l'apatia, il sentirsi fuori luogo per pensieri, motivazioni, ecc. e la voglia di ricominciare magari lontano anche da questo mondo realtà, o illusione! Io ho sempre dato, mai ricevuto e poco importava! Oggi ho assaporato nuove relazioni, amicizie, ma non so più come proseguire, mi sembra di aver ricevuto già tanto e di non sapere adesso cosa fare, cosa dire e dove andare! Ad oggi vorrei realmente liberare i miei pensieri, ma sono sicura che mi ritroverei di nuovo al punto della caduta, sola e oggi le mie priorità sono altre e credo anche più importanti! Perciò scrivo di me, sperando che qualcuno mi comprenda, e si ritrovi e magari pensi di non essere solo! Oggi va così è un po' il giorno della memoria, del ricordo di coloro che non ci sono ..e credo che più della morte, sia l'indifferenza a ferire , così come il dare sempre tutto per scontato! Oggi io mi sento libera, me stessa, ma sicuramente diversa e stanca di essere scontata!

 
Continua...

from chentaichi

Liberamente tradotto dal libro di Chen Ziming

Il principio fondamentale è che il corpo deve essere eretto. Con il corpo eretto, tutto ciò che fai sarà fatto correttamente. Se questa cosa principale è a posto, anche tutte le piccole cose saranno a posto.

 
Continua...

from Bit & Byte

Al nostro servizio Negli ultimi decenni, la tecnologia è diventata parte integrante della nostra vita quotidiana, portando comodità e soluzioni innovative. Tuttavia, c’è una sottile linea tra utilizzare la tecnologia come uno strumento e diventare schiavi della stessa. Sempre più spesso, si assiste al paradosso di persone che, invece di dominare la tecnologia, ne risultano dominate, perdendo il controllo su come la usano e su quanto tempo vi dedicano. Purtroppo, manca spesso la consapevolezza che la tecnologia dovrebbe essere al nostro servizio, uno strumento che ci semplifica la vita e ci permette di risparmiare tempo, risorse e fatica. Invece, per molti, le notifiche senza fine, i social media e le app progettate per catturare la nostra attenzione sono diventati padroni silenziosi. Non ci rendiamo conto che abbiamo il potere di scegliere quali strumenti tecnologici usare e come, e possiamo limitare la loro invasione nella nostra vita personale. La chiave per riprendere il controllo è semplice: consapevolezza e gestione. Impostare limiti di utilizzo, scegliere app e piattaforme che davvero servono a migliorare la qualità della nostra vita e non temere di “staccare” ogni tanto sono piccoli passi verso una tecnologia che davvero lavora per noi, e non il contrario. In definitiva, la tecnologia è solo uno strumento. Sta a noi decidere come e quando usarla, ricordando sempre che il vero valore risiede nel tempo che dedichiamo a ciò che conta davvero.

 
Continua...

from angolo cottura

Ingredienti Cavallucci 33% di zucchero 2% di scorzetta d'arancia dolce candita 5% di miele 60% di farina 00 q.b. carbonato d'ammonio Semi di anice e coriandolo polverizzati

Berriquocoli 32% di zucchero 3,5% di cedro candito 5% miele 55% di farina 00 3% di noci tritate q.b. carbonato d'ammonio 1,5% di 'droghe' (cannella e coriandoli polverizzati)

Fondere lo zucchero al filo (35° C) con acqua (1/3 del peso) e aggiungere gli altri ingredienti, impastando bene. Se necessario, aggiungere altra acqua a freddo per ottenere dei panetti, ma non superare in totale il peso dello zucchero. Dai panetti formare cilindri di circa 5-6 cm di diametro. Tagliarli a fette, ricavando da ogni fetta delle sfere leggermente schiacciate. Disporle sulla carta forno e spolverarle di farina. Cuocere in forno a 180° C per 15 minuti. I cilindri da cui ricavare i berriquocoli dovrebbero essere tradizionalmente più grossi. Si usa dire infatti “berriquocoli 2 per etto”, cioè ciascuno dovrebbe pesare 50 g.

#dolci

https://acquacottaf.blogspot.com/2015/12/cavallucci-e-berriquocoli-di-siena.html

 
Continua...

from Transit

Alla fine del mondo.

The Cure – “Songs of a Lost World”, Universal

(Cure)

Ho sempre il timore che, quando un disco mi piace, sia perché nel momento in cui l’ascolto è ciò che (inconsciamente?) il mio “io musicale” vuole in quel periodo della vita, che sia un giorno solo o un anno. Perciò, forse, il mio giudizio è falsato: la stessa opera, a distanza di tempo potrebbe farmi un effetto molto diverso, peggiore, magari. Naturalmente ci sono dischi che resistono allo scorrere della vita e sono di certo quelli che personalmente non posso smettere di ascoltare: hanno acquisito una valenza che supera tutto ciò che gli accade intorno.

Non so se “Songs of a Lost World” dei “Cure” possa ambire a quell’empireo, pittosto ristretto, in verità. Probabilmente è anche dovuto al fatto che i “Cure” non sono mai stati uno dei miei gruppi preferiti, nemmeno all’apice della loro carriera, quando erano di certo una delle band più importanti della scena dark-wave e Robert Smith godeva di una popolarità immensa. Ed anche per questo mi domando se sia una mia mancanza di approfondimento o semplice affermazione di gusti diversi. O, anche più probabile, distrazione.

Un tempo che potremmo pensare ad appannaggio di Peter Gabriel o dei Pink Floyd per uscire con nuova musica (seppur già proposta, in parte, dal vivo): sedici anni e viene dopo un disco, “4:13 dream” che per i più è claudicante, almeno. E si invecchia, nel mentre. Come se accadesse sempre ad altri, magari perché i musicisti si sentono una categoria a parte, ma non è così. Essere umani è eguale per tutti. Ed allora questo diventa un disco sulla difficoltà del vivere, sul dolore (la perdita del fratello, per Smith), sulle inevitabili somme che si devono tirare, su ciò che ci circonda e che peggiora ogni giorno.

(Cure2)

Questo è un disco dove la musica prevale, in una sorta di messaggio che travalica le sensazioni date dalle parole. Ogni canzone, e sono quasi tutte lunghissime, c’è una “intro” che precede i versi ed è una scelta che qualche critico ha bollato come un ritorno, ma senza entusiasmo, agli anni ‘80. Invece funziona, eccome. Dona ai brani un’aura quasi epica, anche per il drumming potente e per la chitarra di Reeves Gabrels (recuperate i “Tin Machine” ogni tanto), nella band dal 2012, tagliente, sferzante.

Il secondo singolo, “A fragile Thing”, è esemplificativa di questo mood, con un basso potente, tocchi di chitarra che ricordano un vento gelido, il cantato chiaro, limpido. Invece “Alone”, più lugubre, più ieratica è la prova che questa è un’opra dolente, che sfocia in “I Can Never Say Goodbye” dove la perdita del fratello è un temporale acustico, una litania dolorosa. Ma forse “Endsong”, la canzone finale del disco (oltre i dieci minuti), è quella che può far risaltare di più il valore di queste canzoni. E’ un brano potente, marziale, tribale, dove Gabrels può lasciare spazio alla sua elegiaca musica, un contrappunto alle parole quasi definitive “...it’s all gone/ no hope/ no dreams/ no more” e quel “...nothing” finale che non solo chiude il disco, ma sembra far calare il sipario su una esistenza intera.

E’ un grande disco, questo: lo si intuisce subito, dal primo ascolto. E come tutti i dischi di spessore cresce nel tempo, per ora brevissimo, dopo la sua uscita. Essendo una riflessione in musica, ognuno ne può far parte, per ciò che desidera, perché i temi sono universali. Gli artisti hanno il dono di farci partecipi tutti in egual maniera, ma non a tutti riesce con convinzione. Stavolta sì, anche per uno come me che non è un “fan”. Quelli che lo sono possono gioire.

#Musica #Music #Opinioni #CamarilloBrillo #Blog

 
Continua...

from Novità in libreria

Eccoci all'ultimo post di ottobre, con un'ulteriore slavina di libri nuovi.

NARRATIVA:

  • TUTTI GLI INDIRIZZI PERDUTI di Laura Imai Messina (Einaudi). Un romanzo che racconta di un isola giapponese in cui vengono raccolte tutte le lettere che non trovano un destinatario, come messaggi in bottiglia. Per saperne di più: scheda libro.
  • UN SOGNO COSÌ di Paolo Colombo (Feltrinelli). Il racconto di una vita familiare piccola e comune, nell'Italia del dopoguerra, che si sovrappone al turbinio di una storia collettiva. Per saperne di più: scheda libro.
  • AMORE E SEGRETI AL PUMPKIN SPICE CAFÈ di Laurie Gilmore (Newton Compton). Un libro romantico molto autunnale, con un'esuberante tenutaria di un pittoresco caffè e uno scontroso contadino che non sopporta le chiacchiere e preferisce la tranquillità della solitudine. Per saperne di più: scheda libro.
  • IL FESTIVAL DEGLI DEI di Marino Bartoletti (Glifi Gallucci). Il grande giornalista immagina un paradisiaco Festival di Sanremo a cui partecipano tutte le leggendarie glorie della musica italiana: Mia Martini, Toto Cutugno, Gabriella Ferri, Domenico Modugno, Umberto Bindi, Mino Reitano, e tanti altri. Per saperne di più: scheda libro.

NOIR, GIALLI E THRILLER:

  • LA CASA DEI SILENZI di Donato Carrisi (Longanesi). Ecco uno degli autori che si contenderanno il titolo di re delle classifiche. È una storia inquietante sugli incubi ricorrenti di un bambino, che sconvolgono l'esistenza di un ipnotista, specializzato nel far emergere traumi e fobie. Per saperne di più: scheda libro.
  • IL SISTEMA VIVACCHIA di Andrea Vitali (Garzanti). Nella sua Bellano, sul finire degli anni '20, Andrea Vitali ci racconta uno dei casi del maresciallo dei carabinieri Ernesto Maccadò, tra sgangherati rappresentanti locali del regime fascista, furti di carbone, e sospette innovazioni tecnologiche (ovvero la radio). Per saperne di più: scheda libro.
  • KARMA ROSSO SANGUE di Jean-Christophe Grangé (Garzanti). C'è un serial killer che si confonde tra i manifestanti di Parigi, durante le proteste del 1968 e dispone i corpi delle sue vittime come se stessero facendo yoga. A indagare, uno studente e il suo fratellastro poliziotto. Per saperne di più: scheda libro.
  • TUTTI HANNO DEI SEGRETI A NATALE di Benjamin Stevenson (Feltrinelli). Il committente di uno spettacolo di prestidigitazione viene assassinato e i sospettati sono tutti, a loro modo, dei manipolatori specialisti nel depistaggio. Ecco il terzo giallo, ironico e divertente, con Ernest Cunningham come protagonista, dall'autore di TUTTI NELLA MIA FAMIGLIA HANNO UCCISO QUALCUNO. Per saperne di più: scheda libro.
  • IL BECCHINO E LA RAGAZZA di Oliver Pötzsch (SEM). Vienna, 1894: il corpo di un professore di Egittologia viene rinvenuto in un sarcofago del Kunsthistorisches Museum. È solo l'inizio di una serie di orribili delitti che insanguinano le strade della capitale dell'impero asburgico. Anche questa volta (dopo IL METODO DEL BECCHINO, pubblicato sempre da SEM), l'ispettore Leopold von Herzfeldt si avvale della collaborazione del bizzarro becchino Augustin Rothmayer, un uomo dalla profonda erudizione. Per saperne di più: scheda libro.
  • IL TEATRO DEI DELITTI di Marcello Simoni (Newton Compton). Thriller storico ambientato a Firenze nel 1794: mentre va in scena un dramma in musica, una spettatrice crede di aver assistito a un orrendo delitto. È un caso per il precettore Vitale Federici e il suo assistente Bernardo della Vipera, che stavano seguendo lo spettacolo proprio in quel momento. Per saperne di più: scheda libro.
  • LA TORRE D'AVORIO di Paola Barbato (Neri Pozza). Noir psicologico in cui una donna cerca di trascorrere una nuova vita dopo aver scontato la pena in una struttura detentiva psichiatrica. Un nuovo nome e una nuova identità dovrebbero aiutarla a dimenticare il passato, ma quando si decide a uscire dalla sua “torre d'avorio” personale, ecco che le colpe che pensava di poter dimenticare si riaffacciano nella sua vita... Per saperne di più: scheda libro.
  • LA BAMBINA SENZA NOME di Carmen Mola (Salani). Terzo caso per l'ispettrice Elena Blanco, che stavolta deve indagare sulla scomparsa di un'amica e collega, sparita a Madrid nel quartiere di Usera, mentre erano in corso i festeggiamenti per il capodanno cinese. Per saperne di più: scheda libro.

FANTASCIENZA, FANTASY E HORROR:

  • STREET FREAKS – NELLA ZONA ROSSA di Terry Brooks (Mondadori). Un thriller distopico cyberpunk: un ragazzo lotta per la sopravvivenza in una tentacolare megalopoli che mi ricorda molto BLADE RUNNER. Per saperne di più: scheda libro.
  • DA QUALCHE PARTE AL DI LÀ DEL MARE di T.J. Klune (Mondadori). Sequel del bestseller LA CASA SUL MARE CELESTE (che ha incantato tanti lettori, ma soprattutto giovani lettrici). In questo romanzo, Arthur Parnassus dirige il fiabesco orfanotrofio situato in un'isola lontana, e cerca di proteggere, con i suoi amici, i sei bambini magici che vorrebbe un giorno adottare. L'arrivo di un altro bambino e riaffacciarsi delle ombre di un oscuro passato, però, rischiano di mettere tutto in discussione. Per saperne di più: scheda libro.
  • BLOOD AND STEEL – LE LEGGENDE DI THEZMARR di Helen Scheuerer (Gribaudo). In un mondo in cui alle donne, per via di una profezia, è vietato brandire armi, Althea vuole diventare una leggenda, ovvero un Campione di Spade. Tutto questo nonostante ella sappia che le restano solo 3 anni da vivere... Per saperne di più: scheda libro.

FUMETTI E GRAPHIC NOVEL:

  • VERSUS. #1 di ONE, Kyoutarou Azuma e Bose (Star Comics). Serie manga fantasy in cui 47 eroi (come i 47 ronin?) vengono scelti per liberare il mondo dalla tirannia dei demoni. Per saperne di più: scheda libro.
  • OKINAWA di Susumu Higa (Rizzoli Lizard). Un monumentale manga che racconta il dramma dell'arcipelago di Okinawa, terra di colonialismo fin dal 1879 (anno in cui viene annesso al Giappone), e campo di battaglia durante la Seconda Guerra mondiale. Per saperne di più: scheda libro.
  • ZODIACO di Leo Ortolani (Feltrinelli). Torna l'autore di RATMAN con un volume di strisce e fumetti (irriverenti, caustici ed esilaranti) dedicati ai segni dello zodiaco. Per saperne di più: scheda libro.
  • VALENTINA È VERA di Sergio Gerasi e Guido Crepax (Feltrinelli). Il celeberrimo personaggio di Guido Crepax vive una nuova vita (e nuove sensuali storie) grazie al fumettista Sergio Gerasi. Per saperne di più: scheda libro.
  • ASTROBOY. VOL.1 di Osamu Tezuka (J-Pop). So perfettamente che non si tratta di una novità in senso stretto, ma non potevo segnalare questa pubblicazione: è il manga che ha ispirato il primo anime della storia, a firma del maestro Tezuka. Un vero classico. Per saperne di più: scheda libro

POESIA:

  • POETI IRANIANI DAL 1921 A OGGI a cura di Faezeh Mardani (Mondadori). Una bellissima raccolta, con il testo a fronte, di poesie dei dodici maggiori artisti del movimento della poesia nuova iraniana, nata nel 1921 con Nima Yushij. Una pubblicazione che finalmente ci restituisce un aspetto della cultura iraniana che merita di essere scoperto e apprezzato. Per saperne di più: scheda libro.
  • PRIMAVERA, ESTATE, AUTUNNO, INVERNO di Nicola Magrin (Salani). Divisi per le quattro stagioni, ecco una raccolta di 100 haiku giapponesi, con il testo a fronte e illustrati da delicati e raffinati acquerelli. Per saperne di più: scheda libro.

SAGGISTICA:

  • IL SOLE DENTRO di Albano Carrisi (Mondadori). Il sottotitolo di questo libro è Questa è la mia storia, e francamente non credo ci sia nient'altro da aggiungere. Per saperne di più: scheda libro.
  • CREATIVITY di Federico Favot ed Edoardo Scognamiglio (Gribaudo). Ti senti bloccato nella tua vena artistica/letteraria? Basta aprire a caso il libro e salterà fuori un metodo (ce ne sono 300, all'interno del libro) per tornare a creare. Per saperne di più: scheda libro.
  • Per Apogeo abbiamo tre uscite interessanti:
    • FOTOGRAFIA NATURALISTICA di Lello Piazza e Sergio Pitamitz. Questo è molto facile: un manuale completo per fotografare la natura selvaggia: storia della fotografia naturalistica, tecniche, attrezzatura, postproduzione, eccetera. Per saperne di più: scheda libro.
    • LA SCIENZA DI MANDALORIAN di Mark Brake. Basato sulla celebre serie spin-off di STAR WARS, un saggio che cerca di prevedere il nostro futuro della tecnologia. Per saperne di più: scheda libro.
    • LA SCOPERTA DELL'UNIVERSO di Maggie Aderin-Pocock. Il telescopio spaziale James Webb è il telescopio più potente mai costruito: questo è un bel libro fotografico che ci mostra, attraverso le immagini del telescopio, le meraviglie delle profondità del cosmo. Per saperne di più: scheda libro.
  • DUE PAPI PER UN GIUBILEO di Chiara Frugoni (Il Mulino). Celestino V e Bonifacio VIII furono figure storiche che rappresentarono una svolta all'interno della Chiesa: il 1300 fu dichiarato anno santo, il primo Giubileo. Chiara Frugoni (che ho conosciuto personalmente prima della sua scomparsa: una studiosa appassionata e un'efficace divulgatrice) racconta in questo libro ricco di immagini e riproduzioni l'origine e la storia di quel primo Giubileo. Per saperne di più: scheda libro.
  • IL CIRCOLO DEI MANOSCRITTI di Christopher De Hamel (Mondadori). Un saggio completo e monumentale sui manoscritti medievali, la loro storia, la storia di 12 personaggi fra chi quei preziosissimi manufatti, vere opere d'arte, li ha pazientemente composti e conservati. Per saperne di più: scheda libro.
  • I DIARI SEGRETI DI RAFFAELE CUTOLO di Simone Di Meo e Gianluigi Esposito (Piemme). Un'inchiesta basata su migliaia di documenti inediti e diari personali per raccontare la storia e la vita dell'inventore della moderna camorra. Per saperne di più: scheda libro.
  • ELOGIO DELL'IGNORANZA E DELL'ERRORE di Gianrico Carofiglio (Einaudi). Una serie di riflessioni su due elementi molto umani: gli sbagli, che possono essere opportunità per crescere, e l'ignoranza, ovvero la condizione di partenza per imparare sempre qualcosa di nuovo e stupirsi per le meraviglie di scienza, arte e natura. Per saperne di più: scheda libro.
  • 365 PENSIERI POSITIVI di Gianluca Curci (Gribaudo). Il titolo dice già tutto: per ogni giorno dell'anno, un pensiero di positività per trovare il lato buono anche nelle esperienze brutte. Per saperne di più: scheda libro.
  • 'NA COSETTA FACILE FACILE di Alessandro Santarelli (Newton Compton). Un libro di cucina semplice e alla portata di tutti, alla base del quale c'è l'idea che per cucinare bene non è necessario essere chef professionisti. Per saperne di più: scheda libro.
  • PREQUEL di Rachel Maddow (Neri Pozza). Sottotitolo: Quando l'America rischiò di diventare fascista. Questo saggio racconta infatti il complotto messo in atto da un'ampia rete di nazifascisti, i quali durante gli anni '30 e '40 cercarono di prendere il potere in USA, contrastati da dimenticati uomini e donne delle istituzioni che invece sventarono questa sciagura. Per saperne di più: scheda libro.
  • BOOK CHALLENGE (Magazzini Salani). Si tratta di una grossa confezione che si apre come un cofanetto e contiene 25 piccoli “premi” per altrettante sfide di lettura. Un regalo interessante per i lettori forti. Per saperne di più: scheda libro.
  • INGEGNERIA DELLA VITA ADULTA di Giorgia Fumo (HarperCollins). Il sottotitolo, molto divertente, è: Manuale vago per farcela a farcela. È infatti un libro (amaramente) comico per acquisire le “capacità di base” ed entrare così, finalmente, nell'età adulta, in tutti gli ambiti dell'esistenza. Per saperne di più: scheda libro.
  • LA CUCINA DELLE MONACHE a cura di suor Myriam D'Agostino e Annarita Sasso (Vallardi). È il libro che arriva dritto dritto dall'omonima trasmissione televisiva con le ricette del Monastero Benedettino di Sant’Anna. Per saperne di più: scheda libro.
  • LA MIA VITA IN MUSICA di Antonio Pappano (Marsilio). L'autobiografia di uno dei maggiori direttori d'orchestra di fama internazionale, con gli esordi, i dietro le quinte, le amicizie e collaborazioni e i successi di tutta una carriera nelle profondità e nelle altezze della musica. Per saperne di più: scheda libro.
  • CHRISTOPHER E QUELLI COME LUI di Christopher Isherwood (Adelphi). A proposito di autobiografie, ecco quella dell'inquieto romanziere inglese, innamorato di Berlino (nonostante l'ascesa del nazismo) e della sua atmosfera libertina, contrapposta al grigio moralismo ipocrita della sua patria. Per saperne di più: scheda libro.
  • CHRISTMAS BOOK (Marsilio Arte – Phaidon). Il libro definitivo sul Natale, nel suo aspetto più visivo: un'antologia di colori, forme, immagini, artisti, opere e tradizioni. Un librone di lusso che farà felici tutti gli appassionati della celebrazione del 25 dicembre. Per saperne di più: scheda libro e per sfogliare qualche pagina: scheda libro.

INFANZIA E RAGAZZI:

  • Per Gribaudo escono 3 titoli nuovi della serie di Lupetto, amatissimo dai bambini, per i lettori dai 3 anni in su, scritti da Orianne Lallemand e illustrati da Éléonore Thuillier: LUPETTO NON VUOLE ANDARE A SCUOLA (scheda libro), LUPETTO ASPETTA BABBO NATALE (scheda libro) e LUPETTO E I CUCCIOLI (scheda libro. In particolare, quest'ultimo volumetto presenta il testo integrato con i disegnini per aiutare nella lettura.
  • Per i lettori dai 4 anni in su, Ape Junior pubblica due titoli:
    • I CONIGLIETTI DI BABBO NATALE di Philip Ardagh (scheda libro): albo illustrato, in cui una banda di coniglietti aiuta Babbo Natale a salvare la situazione.
    • PAW PATROL – STORIE DA LEGGERE INSIEME (scheda libro): sette avventure coloratissime dei cuccioli coraggiosi.
  • Sempre per Gribaudo escono due scatole contenenti libro, scenario e magneti, dedicate ai piccoli lettori dai 5 anni, della collana Imparo con i magneti: L'OCEANO (scheda libro), con 60 magneti, e I VULCANI (scheda libro), con 35 magneti.
  • ANIMALETTI POMPON (De Agostini – Abracadabra). Un manuale per creare cuccioli e animaletti di peluche. Contiene libro, 4 gomitoli e gli accessori per realizzare gli animaletti. Età di lettura: dai 5 anni. Per saperne di più: scheda libro.
  • LE MIE STORIE DELL'AVVENTO – UNA FINESTRELLA AL GIORNO di John Townsend (De Agostini). Sulla copertina del libro si aprono 24 alette: come in un calendario dell'Avvento, bisogna sollevare giorno per giorno le alette per sapere a quale pagina si trova la storia da leggere. Età di lettura: dai 5 anni. Per saperne di più: scheda libro.
  • IL GATTO MO E GLI AMICI DEL BOSCO di Yeonju Choi (Feltrinelli). Il gatto Mo non riesce a dormire. Dalla finestra della sua casetta vede una luce, una specie di stella, e decide di seguirla nel bosco, dove incontrerà tanti nuovi amici e vivrà tante avventure. È un libro che mi piace moltissimo per le illustrazioni colorate, per la veste editoriale (è un libro “vecchio stile”, con la copertina rigida) e per il micio simpaticissimo. Età di lettura: dai 5 anni. Per saperne di più: scheda libro.
  • NON C'È DUE SENZA ME di Roby (Fabbri). Cosa succederebbe se la Roby finisse nei suoi stessi fumetti e l'eroina d'inchiostro uscisse dai volumi per entrare nel mondo reale? Età di lettura: dagli 8 anni. Per saperne di più: scheda libro.
 
Continua...

from Bit & Byte

Meta è Meta Meta sta attualmente lavorando allo sviluppo di un proprio motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale, un progetto ambizioso che punta a ridurre la dipendenza da servizi di terze parti come Google e Microsoft Bing. Questo nuovo sistema dovrebbe consentire a Meta di migliorare la capacità del suo chatbot di rispondere autonomamente alle domande degli utenti, senza l’intermediazione di partner esterni. Attualmente, il chatbot Meta AI, lanciato nel 2023, utilizza i risultati di Bing per fornire risposte, e più recentemente ha integrato anche Google per allargare la gamma di risorse disponibili, soprattutto per risposte più complesse. Secondo quanto riportato da The Information, il team di sviluppo di Meta sta lavorando a questo progetto da circa otto mesi, con l’obiettivo di creare un database proprietario per alimentare il suo chatbot. Parte di questo lavoro prevede la costruzione di un sistema di web crawling che permetta a Meta di raccogliere dati direttamente dal web, senza dipendere da motori di ricerca esistenti. Questo approccio consentirebbe a Meta di essere autosufficiente dal punto di vista delle informazioni, migliorando anche la qualità e la rapidità delle risposte fornite ai suoi utenti​. La possibilità di gestire un proprio motore di ricerca consentirebbe a Meta di avere un controllo maggiore sull’ecosistema informativo e sulle modalità di diffusione delle informazioni, aumentando la competitività nel mercato dell’intelligenza artificiale e dei chatbot avanzati​.

 
Continua...

from Novità in libreria

Seconda rata per completare la valanga di libri nuovi di settimana scorsa.

NARRATIVA:

  • IL SOGNO DI UN ALBERO di Maja Lunde (Marsilio). Dopo le api, l'acqua e l'estinzione della specie, Maja Lunde esplora le conseguenze dell'azione dell'uomo sul nostro pianeta con una storia ambientata alle isole Svalbard: il caveau che accoglie la banca dei semi del pianeta deve essere preservato a tutti i costi... Per saperne di più: scheda libro.

NOIR, GIALLI E THRILLER:

  • MECCANICA DI UN ADDIO di Carlo Calabrò (Marsilio). Un thriller ambientato nella foresta amazzonica e pieno di conflitti etici e morali, tra criminali senza scrupoli, assicuratori, concorrenti spietati e poliziotti incapaci. Il protagonista stesso, ingegnere che crede nella sostenibilità e nell'ecologia della sua impresa, deve riconsiderare i suoi princìpi. Per saperne di più: scheda libro.
  • NEVE SOTTILE di Anselmo Prestini (Cairo). Sulle Dolomiti, un appassionato di sport e montagna guida in vetta un gruppo di influencer, ma una di loro precipita nel vuoto. Forse non è stato un incidente... Per saperne di più: scheda libro.
  • L'AUTUNNO DEL SULTANO di Flavio Santi (Solferino). Istanbul, 1898. Un corpo riaffiora nel Bosforo ma è stato orribilmente sfigurato: sembrano tre cadaveri rattoppati insieme. Il sultano decide di affidare le indagini a Raimondo D'Aronco, un eccentrico architetto liberty friulano, seduttore e amante della bella vita. Per saperne di più: scheda libro.

FANTASCIENZA E HORROR:

  • FLUX di Jinwoo Chong (Minimum Fax). Un racconto di fantascienza al cui centro c'è il tempo e il suo flusso unidirezionale, un romanzo in cui i protagonisti sono afflitti dalla perdita e dalla solitudine, e cercano soluzione nella deformazione del flusso temporale... Per saperne di più: scheda libro.
  • IL RIONE DEI SEGRETI di Enzo De Simone (Acheron Books). Uno strano fantasy ambientato nella Napoli del '600, con pestilenze soprannaturali, creature mostruose e divinità pagane intrappolate da maledizioni. Per saperne di più: scheda libro.

FUMETTI E GRAPHIC NOVEL:

  • HILO – IL GRANDE BOOM di Judd Winick (Il Barbagianni). Terzo volume di una serie di fumetti allegri e colorati, pieni di trovate comiche e spassose. Gina è scomparsa in un varco che conduce chissà dove, ma Hilo, il ragazzo spaziale e l'amico D.J. non la abbandoneranno di certo. Età di lettura: dagli 8 anni. Per saperne di più: scheda libro.
  • FANTASY X GROUNDS – CRONACHE DELLA GILDA REBIRTH di Francesco “Wolfrad” De Caro e Lodovica Meke Meke (BeccoGiallo). Fumetto comico che riprende tutti gli stereotipi dei giochi di ruolo e dei videogiochi fantasy: un gruppo di avventurieri deve liberare un'amica dalle grinfie del perfido Necromancer, ma sono tanto maldestri che la compagnia lascia dietro di sé una scia di macerie e distruzione. Per saperne di più: scheda libro.
  • WYTCHES – IL SEGRETO DELLE STREGHE di Scott Snyder e Jock (SaldaPress). Una storia nera, nerissima. La tranquilla provincia americana può essere un rifugio per sfuggire ai traumi del passato, invece è l'ingresso per l'incubo, un incubo antichissimo e pronto a risvegliarsi. Per saperne di più: scheda libro.

POESIA:

  • DI PARLARTI NON HO CORAGGIO di Alda Merini (Interlinea). Una raccolta di poesie inedite che Alda Merini aveva scritto per il povero amico Roberto Volponi (figlio dello scrittore Paolo) morto in giovane età in un incidente aereo. Poesie che parlano di amore, amicizia, vita e morte. Per saperne di più: scheda libro.

SAGGISTICA:

  • IL SEGRETO GIAPPONESE DEL TÈ VERDE di Izumi Forasté Onuma (Corbaccio). Un libro che illustra proprietà, storia e usi del famoso tè verde giapponese, una bevanda millenaria al centro di affascinanti cerimoniali, qui descritti nel dettaglio. Per tutti gli appassionati di cultura giapponese (che sono tantissimi!). Per saperne di più: scheda libro.
  • Per Lonely Planet, ecco due volumi fotografici di viaggi:
    • VIAGGI GOURMET – 40 ITINERARI IN EUROPA: per gli amanti dei viaggi e del buon cibo: una collezione di 40 itinerari in tutta Europa, con tutti i suggerimenti per “degustare” una buonissima vacanza. Per saperne di più: scheda libro.
    • VIAGGI ALLA SCOPERTA DI SÉ: oltre 50 percorsi, pellegrinaggi e luoghi in tutto il mondo in cui poter ritrovare sé stessi, attraverso esperienze culturali e religiose, con consigli pratici sull'organizzazione e la pianificazione del viaggio. Per saperne di più: scheda libro.
  • PROVANDO E RIPROVANDO di Silvano Fuso (Carocci). L'esperimento è alla base della conoscenza scientifica, e in questo libro tutti i rami della scienza sono esplorate mediante esperimenti che si possono fare anche a casa. Per saperne di più: scheda libro.
  • SOFFRIRE DI ADOLESCENZA di Loredana Cirillo (Raffaello Cortina). Un saggio sull'attuale grave fragilità degli adolescenti, che, pur avendo a disposizione l'intero mondo, mostrano i segni di una crisi epocale e piena di contraddizioni: sono iperconessi ma non comunicano realmente, sono accuditi e coccolati, ma non riescono a sfuggire alla solitudine e sono afflitti da un vuoto incolmabile e incomprensibile agli adulti. Questo libro cerca di dare qualche risposta, grazie al lavoro dell'autrice con gli adolescenti che vivono l'ansia e le conseguenze di questa crisi. Per saperne di più: scheda libro.
  • A BORDO di Rosalba Reggio (24Ore Cultura). Una testimonianza di prima mano su cosa significa essere a bordo di una nave di salvataggio (la Geo Barents di medici senza Frontiere) nel Mar Mediterraneo. Le storie dei migranti e dei soccorritori, la vita sulla nave, le difficoltà logistiche e mediche e soprattutto le emozioni che, potenti, inevitabilmente investono chi si impegna al cento per cento nelle missioni di salvataggio. Per saperne di più: scheda libro.
  • FATTORE K di Paola Laforgia (ADD editore). La storia del K-Pop e della cultura coreana e di come hanno invaso l'Occidente in pochissimo tempo, attraverso la musica e il cinema. Come la maggior parte dei libri della ADD, anche questo sfoggia in copertina un'illustrazione di Lucrezia Viperina, che adoro. Per saperne di più: scheda libro.
  • NON SONO LA SIGNORA DI NESSUNO – SUL MONOPOLIO DELL'UOMO E LA LIBERAZIONE DELLA DONNA di Anna Kuliscioff (FuoriScena). Una raccolta di scritti, articoli e carteggi che riflettono sulla condizione della donna nella politica e nella società, sull'autonomia economica femminile e sul diritto di voto. Un libro che si trova a trattare temi ancora attuali. Per vedere la copertina (non è presente la sinossi): scheda libro.

INFANZIA E RAGAZZI:

  • Due albi cartonati per Minibombo, a firma di Lorenzo Clerici, dedicati ai lettori dai 24 mesi in su: TUTINO NELLA NEVE (scheda libro) e TUTINO CON LA TERRA (scheda libro). Tutino è un piccolo personaggio che ama travestirsi e giocare all'aria aperta: nel primo si traveste da civetta e fa un pupazzo di neve, mentre nel secondo, vestito da talpa, va a scavare nell'orto.
  • LA COCCOLA PERFETTA di Cosetta Zanotti, illustrazioni di Paola Formica (Coccole Books). Un catalogo dei tipi di coccole: ognuno ha la sua coccola perfetta. Ogni pagina di questo albo illustra un animale con il suo cucciolo con il corrispondente tipo di coccola. Età di lettura: dai 3 anni. Per saperne di più: scheda libro.
  • Per Valentina Edizioni escono due albi per i lettori dai 3 anni in su:
    • TUTTE LE FORME DI UN CAPO di Vanessa Policicchio, illustrato da Emma Dragoni (scheda libro): tutto va bene nel paese dei triangoli, perché tutti hanno la stessa forma e vanno d'accordo, ma quando nasce un quadrato, questo vuole fare il capo e decidere di cambiare tutto a forma di quadrato, e quando nasce un rettangolo, e poi un cerchio, e poi un esagono... tutti vogliono fare il capo. Riusciranno a trovare una “forma” di convivenza?
    • TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE SUI CANI... SCRITTO DA UN GATTO di Fred Blunt (scheda libro): il gatto protagonista di questo albo illustrato (come credo tutti i gatti) non ha una grande opinione dei cani... però i cani hanno almeno una grande qualità, ma è un segreto.
  • ORSO DI LATTE E GLI AMICI DEL BOSCO di Maria Loretta Giraldo e Nicoletta Bertelle (Coccinella). Delicato albo illustrato: il protagonista è un orsetto bianco con i suoi amici. Età di lettura: dai 3 anni. Per saperne di più: scheda libro.
  • Per la casa editrice Lapis abbiamo due albi illustrati dedicati ai lettori dai 3 ai 6 anni:
    • I SOGNI DI YUME di Sara Marconi, illustrazioni di Anna Curti (scheda libro): Yume è un gatto saggio e morbido: gli piace tanto dormire, e quando dorme sogna di essere un eroe indomito, protagonista delle storie della tradizione orientale.
    • TUTTI ZITTI, PER PIACERE! di Stephan Barroux (scheda libro: Gru non riesce a trovare un posticino tranquillo e silenzioso per poter riposare...
  • LE INVENZIONI TAKE AWAY DEL SIGNOR PEPPINO di Linda Rebecchini (L'Albero delle Matite). Un bizzarro catalogo delle invenzioni semplici ma geniali dell'ingegnoso signor Peppino. Ogni invenzione è introdotta e corredata da una storia, un racconto di vita, episodi e aneddoti interessanti e toccanti. Età di lettura: dai 6 anni. Per saperne di più: scheda libro.
  • SQUADRA CACCIAFANTASMI IN GRAVE PERICOLO di Cornelia Funke, illustrato da Fréderic Bertrand (Beisler). Quarta avventura per il terzetto di cacciafantasmi Tom, Edvige e Ugo. Nel paesino di Lago Fosco, le apparizioni spettrali sono sempre più frequenti, bizzarre e spaventose... cosa sta succedendo? Età di lettura: dagli 8 anni. Per saperne di più: scheda libro.
 
Continua...

from chentaichi

Liberamente tradotto dal libro di Chen Jifu

Stai sul piede destro per avanzare con il sinistro, poi stai sul piede sinistro per avanzare con il destro. Quando fai un passo, appoggia prima il tallone, poi le dita afferrano il terreno. Il passo deve essere saldo e il corpo deve rimanere stabile. [...]. Sia sopra che sotto, l’energia deve essere uniforme. L’andare avanti e il tornare indietro sono controllati dal tuo corpo. Non permettere che una parte sia troppo enfatizzata o trascurata, nulla deve agire indipendentemente.

il carattere 川

Liberamente tradotto dal libro di Shen Jiazhen

Poiché il Taiji Quan prevede l’apertura delle anche e l’inforcatura arrotondata, i passi vengono eseguiti seguendo lo schema del carattere 川 (fiume/river)(che rappresenta tre linee parallele: la linea sinistra per il piede sinistro, la linea destra per il piede destro, e uno spazio per una terza linea che corre tra di esse. Questo significa che i piedi non si trovano su una singola linea o su due linee molto vicine, conferendo così alla posizione una larghezza leggermente maggiore, oltre alla lunghezza).

 
Continua...

from RenosGroup

Give More Attention to These Renovations with RenosGroup

Have you been planning to improvise your personal space? You may be contemplating home renovations lately, focusing on kitchen, bedroom, living room, and bathroom reno Ottawa. If you have been planning the same, you should connect with the finest home renovation contractors.

Contacting RenosGroup is not just aidful but a fantastic opportunity for you. This home renovation company serves the citizens of Ottawa with its excellence. The experienced home renovation contractors from this company deliver essential services. They can address your needs without impacting the essence of your home. You can get these exclusive services.

Kitchen Renovation:

The kitchen space feels small after some time. No matter how much you organize or improvise, the kitchen still seems undersized. Consider kitchen reno Ottawa if you have been facing the same problem. You can ask the experts to deliver a timeless design that elevates your kitchen.

RenosGroup offers commendable kitchen renovation services. The company uses its resources to deliver the necessary solutions to you. Highly educated, trained, and top-tier home renovators from this company will coin an idea that fits the space and your requirements. Hence, for a new and timeless kitchen design, try this service.

Bathroom Renovation:

Aesthetics may be your focus when it comes to the bathroom. But you can never overlook efficiency. Every element in the bathroom should serve its purpose. It has to be precisely planned and installed to deliver long-lasting results. Bathroom renovations are necessary after a few years.

RenosGroup is an opportunity for you to get a mesmerizing bathroom. You can optimize the space, eliminate unnecessary & ugly pieces, and bring in the required elements. This way, you can get a bathroom that not just looks beautiful but feels complete, too. Contact these bathroom renovators now.

Basement Renovation:

Enough with neglecting the basement! It's time to atone it now. You may be ignoring the basement for so long that you cannot remember the last time you stepped in. It is time to sincerely apologize for the ignored space in your home and get basement reno Ottawa services.

You can get help and assistance from RenosGroup to show your sincerity. You can ask the best home renovators from this company to recast the space. It can optimize the purpose of the basement. Also, you can get a highly functional space in your home. So, get these renovation services now.

Check out more at https://renosgroup.ca/

Original Source: https://bit.ly/4e3u4DS

 
Read more...