FELICE SERINO
POESIE
TRASFIGURATI ANELITI
(2014)
61
E' DA GIORNI
è da giorni che
persiste una visione
come di creatura uno scricciolo che
voglia nidificarmi nella testa
decido di adagiarla
sul bianco della pagina-lenzuolo
con la delicatezza d'una nutrice
quasi ne tremo ed è
un tripudio del sangue
come chi trovi un tesoro
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NUOVA POESIA
non dirmi
che questa in grafia minuta
è “inconsistente” come
la mia “collezione di farfalle”
cielo grigio si riflette
negli occhi
-unforgettable
piove l'immagine
di te attraverso il vetro
mentre
il marciapiede si allontana
ho da dare i miei occhi a quel che passa
63
RINVERDIRE
aria screziata
d'umori anonimi
in un rigurgito
rinverdire dell'anima
dissolta quasi nel bailamme
biancore di cieli
dove annegare
il grido
64
ELDORADO
aneliti annodi al tuo giorno
novello ulisside
voci di conchiglia echi
si fondono
col sangue in luce
nel sogno di eldorado
rammendi la tua vela stracciata
65
DIVAGAZIONI SULLA FISICA
[Poi come una macchia anche questa vita
sparisce senza traccia.
Durs Grumbein]
ti convinci che l'io sia
un riflesso condizionato
-e il mondo? il mondo dell'occhio
l'Io-sono è l'Orologio cosmico
e non è più un mistero la particella
detta il bosone di Dio
una danza di cellule e -incredibile-
una montagna di materia contenuta
in un cucchiaino!
66
CRITICI
(semiseria)
ti mettono a nudo sulla pagina-lenzuolo
ravvivano il grido di luce
della parola sofferta
concepita nelle viscere
ove hanno asilo le lettere del sogno
vanno con la lente fino
all'intimo pertugio
ti spellano rivoltano
risalendo al lampo
della musa
dove regna la parola annunciata
hanno l'aureola da edotti
sotto i soli bianchi delle lampade
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NELL'INDACO CIELO DEL SOGNO
a Walt Whitman
nell'indaco cielo del sogno
odo l'aedo
cantare le tue odi
con sottofondo di musica celeste
mentre
fluttuante nel mare d'erba del cielo
tornato fanciullo ti vedo
giocare coi capelli di Dio
68
IN DIVENIRE
appoggiato alla spalliera
d'aria del divenire
tu -
arcoteso
futuro anteriore o
tempo che ti mastica
sangue del pendolo
69
VITA CONTROMANO
(a James Dean)
teso sul grido
d'una vita contromano
animo di ragazzo bruciato
a perderti in un oceano di
spleen
brami ti visiti in sogno
nel risalire dagli anni
la dolce madre
-profondità celestiale-
le dita affusolate
nei capelli
70
NELL'ARCO DEGLI OCCHI
andare come su cocci
la pelle dell'anima
tesa come tenda
oltre le stanze viola della mente
vedere
infine quel male oscuro
uscire dal tuo specchio e
il fiore della grazia
aprirsi a ventaglio
nell'arco degli occhi
71
SULLE LABBRA
(ad un interlocutore immaginario)
come dire ferire di penna
tu a dileggiare il vero
intingendo nell'azzurro
eludendo l'angelo
poi svanirai nella luce
anche tu
qualcuno al tuo capezzale
forse potrà leggere il verso
più bello
sulle labbra morenti
mentre invochi la madre
72
ALTRA VESTE
(rifacimento di una poesia inizio 2014)
un vedermi lontano
io che vesto parole
di carne
alfabeti di sangue
da me lontanissimo
ché ad altra
sembianza anelo
per voli su mondi
ultraterreni
73
LA NOTTE LATERALE
[rifacimento di una poesia del 2006]
è il gravitare dell'ombra
che ti segue a lato
o l'orbitare dell'unghiuta morte
questo saperti
enigma
vederti come
in una vertigine di specchi
a scalare la notte
74
I RICORDI DEL CUORE
quel po' di stordimento
dopo un bicchiere di troppo
è la vita che scorre al contrario
la brezza marina la mente a vagare
resuscitando fantasmi
ti risalgono dal profondo abbozzando
la smorfia del pianto
il loro grido a confondersi
con quello dei gabbiani
bianche creature danzanti
sulle onde crestate
che a beccate ti sembrano
straziare
i ricordi del cuore
74b
KRONOS
fratto il Tempo
non più riflette lo specchio
–esser vivo
quasi una finzione
sogno congelato
dove si piega il cuore
senza remissione
75
MAGNETICI OCCHI HA LA NOTTE
(a Hemingway)
come una morte tenuta in vita
questa vita
compagna la bottiglia
che almeno stanotte allenti
quel suo morso
a ricucire lo strappo infinito
domani un colpo e
ti adagerai nell'ombra
occhi in liquido cielo
capovolto
76
FORSE UN ANGELO
a trascendersi in me
è forse un angelo
nel punto dove l'anima vibra
come diapason
e in un mutevole cielo d'occhi
mi asseconda
a snudare la bellezza
da frammenti di parole e suoni
qui nel mio sangue
ecco si leva il fiore
che non so dire
77
ANCHE TU A PRECEDERMI
(all'amico Flavio)
anche tu a precedermi
sulla via dell'Inconoscibile
piena la valigia
avevi di falci di luna
e di balenii di vergini aneliti
te ne disfacesti insieme al corpo
per “vestire” una verità nuda
oggi dallo scrittoio del cuore
a te mi volgo
e i tuoi versi mi suonano
come una profezia
78
OASI DI VERDE
sul lato opposto un po' d'ombra
il solito giro poi
la panchina il libro
oasi di verde da respirare
vaghezza di nuvole a riflettersi
sulla pagina
e i gridi
dalla vicina scuola
di chi anela alla libertà degli uccelli
e la ragazza a fare footing
tempo quattro minuti tondi
e ecco da dietro l'isolato laggiù
ti rispunta la maglietta rossa
79
COME IN SOSPENSIONE
aria dolce della sera
unghia di luna
sovrastante
la linea cielomare
questo sentirsi
come in sospensione
un sognarsi altro da sé
a dilatarsi in un
ignoto spazio
mentre la vita impone
suoi ritmi
80
ALI DI FARFALLE
sono emerso da profondità oniriche
come da abissi senza scafandro
lì ho incontrato i miei morti
la luna si bagnava nei loro sguardi
dai sorrisi spiccavano voli
improponibili farfalle
ali enormi mi avvolgevano
in un senso di pace
mentre mi perdevo
nei loro vertiginosi colori
come in un quadro di kandinskij
81
NEL CHIUSO DELLA STANZA
le mosche assassine della mente
nel cantare il Tuo nome
nel chiuso della stanza
ah più breve sia l'arco
che da Te mi separa
e da questo naufragio di sangue
la Tua mano mi tragga
82
SAREBBE FORSE UN CADERE
sarebbe forse un cadere in demenza
meno devastante
che questo abbuiarsi del sangue
mostro della mente che
come un gioco m'intrappola
in un giro vizioso ed io
a mordere il giorno
come sfuggirgli dove nascondermi
uscire da me stesso
annullarmi
ah trafiggetemi stelle mare avvolgimi
nel tuo fresco lenzuolo
oggi è un penare che non sostengo più
83
UN LEVARSI D'ALI
stato celeste antimaterico
in sogno un levarsi d'ali
fiammante fiore
di sangue
disincarnato
84
FIORE DI SANGUE
vuoi bastare a te stesso
il tuo “assoluto” è polvere
che abita nella bocca dei morti
pazzia fare a meno di Lui
quattr'ossa in croce
altro non sei nella vastità di cieli
ma a un tempo quel fiore
di sangue del divino
in te profuma e canta
-urla la radice se la strappi
85
LE RADICI DEL CUORE
[Spunto tratto da una poesia del 2005]
cogliere una piccola morte
nello strappo di radice
dove altra ne nasce
dal suo grido
cogliere l'inesprimibile
di questo morire
che s'ingemma d'eterno
86
DELIRI
in buona compagnia
dei saltabeccanti piccioni
raccoglieva torsoli di mela
tra i rifiuti e
biascicava versi improbabili
parto dei suoi deliri
nel nosocomio
conobbe una sua pari
portava con sé dei versi
di campana e una foto sgualcita
lampi di visioni
a mordere giorni di macerie
poi un mattino li trovarono
abbracciati le vene recise
che già sorvolavano cieli
sconosciuti ai mortali
87
IL GIORNO A SCHIARIRE
il giorno a schiarire
risalendo
con gl'occhi della memoria
ad arcobaleni e
transiti propiziatori
riscoprendo quel vento che
nel suo azzurro vortice
risucchi lo sprofondo d'apatia e
rigonfi le vele per
l'avventura
88
LA VITA A RACCONTARSI
volti
galleggianti sul mare del sogno
nella composizione
della luce
aprirsi di corolle
palpitanti anemoni
la vita
a raccontarsi
con la bocca dei morti
col sangue delle pietre
89
SALE LA LUCE
(a Dario Bellezza)
alba d'un bianco cadmio
che annega i sogni d'una notte
famelica di corpi
alle spalle
di quest'ombra che ti pesa sugli occhi
sale la luce che ti tiene
avvinto
all'arida ora dei vivi
90
QUEL CHE SONO
(ispirandomi a Nicodemo)
sono quelle immagini
che in me parlano
a consegnarmi a un io
vissuto come in sogno
nell'avvicendarsi degli anni
m'inerpico sulle spalle
di quell'io di ieri
per vedere il mondo dall'alto
91
LA SALITA DEL CIELO
(a San Pio)
ti sogno muta presenza
china sull'ora esangue
apre
in me la salita del cielo
una strada inondata
di noetica luce
sanguata della passione
di tue piaghe