Il Passaggio
Seguendo Lorenzo, percorsero un tortuoso susseguirsi di stanze, grandi e piccole, collegate da porte a volte talmente basse da costringerli a fare attenzione a non colpirle con la testa.
A ogni passaggio, un presidio di Sorelle della Santa Muerte li fermava. I loro occhi cerchiati di nero li osservavano attentamente, mentre Lorenzo spiegava che stava conducendo i suoi amici dentro la chiesa.
« Sospettose, eh?» commentò Draco, guardandole storto.
« Se non fosse per loro questo santuario sarebbe il caos ogni giorno che la Signora manda in terra, Cacciatore. Rendigli grazie, invece di schernirle.»
« A me basta che ci lascino in pace. Mi piacciono poco quei machete in bella vista.»
« Hanno il loro scopo. E non sono molto diversi dal tuo fucile mitragliatore.»
Passarono lungo una navata laterale del corpo centrale della chiesa.
La navata centrale era gremita di credenti, chi in ginocchio sulla nuda pietra, chi prostrato a terra, chi genuflesso su inginocchiatoi imbottiti. L'aria era densa del fumo di migliaia di candele. Le navate esterne erano costellate di altari minori, ciascuno con una effige della Santa Muerte con l'abito di un colore diverso.
Giunti nei pressi dell'altar maggiore, scorse tra due colonne la statua principale della Santa Muerte. Aveva l'abito nero come la notte, la pietra scolpita era candida come la neve, il volto segnato dal nero dell'effige scheletrica.
Il mormorio della preghiera era quasi stordente, tanto riusciva a penetrare le menti.
Lorenzo fece loro cenno di seguirli dietro un telo che doveva fungere da porta.
Lì si fermò.
C'erano un tavolo e alcuni sgabelli, un armadio a muro e una piccola Santa Muerte con un altarino angolare che vegliava anche qui.
« Nessuno verrà a disturbarci in sagrestia.»
« Meglio così, Lorenzo. Vogliamo togliere il disturbo il prima possibile.»
« Ora spiegami meglio.»
« Mio figlio è scomparso, hermano. Devo trovarlo.»
L'Antiquario assunse un'espressione addolorata.
« Mi spiace, fratello. Ho bisogno di sapere dove inviarti, per capire quale sia il modo migliore. Anche se, e lo ripeto perché so che la cosa non ti interessa ma io ho a cuore la tua salute, nessun passaggio è sicuro ora.»
Calvin si intromise.
« Dobbiamo andare a Bouvetøya.»
« L'isola perduta?»
« Quella.»
Lorenzo guardò Wilson.
« Bisogna che io sia stato in un posto, per mandartici, hermano. Non sono mai stato in quell'isola. Mi spiace.»
Solo non sembrò per niente colpito dalle sue parole.
« Non ascoltare il giovane agente che non ha chiaro il contesto generale e non conosce nemmeno i particolari di questo viaggio, sebbene sia stato lui a iniziarlo.»
Calvin lo guardò con aria interrogativa. Wilson guardava fisso Lorenzo.
« Devo andare a Friburgo, in Europa.»
Mytrin schioccò le dita e allungò una mano verso il compagno che, borbottando, estrasse una moneta d'oro e gliela lanciò. La Cacciatrice la prese al volo e sorrise a Wilson.
« Avevo scommesso che saremmo passati da là. Draco ha perso la scommessa.»
Solo li guardò entrambi.
« Non posso esimermi dal farlo. Le conseguenze sarebbero infinitamente deleterie.»
« Non ci devi spiegare nulla, Zio. Sappiamo come stanno le cose.»
Calvin si mise in mezzo a loro allargando le mani.
« Come al solito io sono fuori dal vostro entourage e va bene, sono disposto ad accettarlo. Ma posso almeno sapere perché andiamo a Friburgo in Germania? E non vorrei ripetermi per l'ennesima volta, ma tutte le nostre destinazioni sono dannatamente vicine al Buio.»
Sollevò il proprio tablet facendolo girare verso di loro, in modo che notassero come il pallino della destinazione fosse singolarmente vicino a una zona di Buio. Draco fischiò.
« Accidenti, ora la Foresta Nera è più nera di prima. E già al tempo non era uno dei posti più raccomandabili.»
Wilson non staccava gli occhi da Lorenzo.
« So che sei stato laggiù, un tempo.»
« Certo, dovevo studiare la tradizione...»
Wilson fece un gesto per interromperlo.
« Sai che starei ad ascoltarti per ore, ma il tempo ci è contro. C'è qualche possibilità?»
Lorenzo camminò lungo i bordi della stanza, riflettendo. Nessuno parlava, tutti erano concentrati su di lui. Si fermò, davanti all'altarino.
« Solitamente cammino lungo le ley lines, lo sai. Non tutti i canali sono impraticabili, ma sicuramente quelli che portano laggiù sono poco sicuri. Brutte perturbazioni. Immagino che suggerirti di utilizzare il Passaggio dei Morti sia inutile.»
« Se avessi potuto utilizzarlo, non sarei qui, lo sai.»
« Sì, lo immagino. Sto banalmente ripassando le alternative per vedere se riesco a trovare l'ispirazione giusta. Il Mondo Onirico ci è precluso, almeno senza una DreamWalker.»
Mytrin ebbe un sussulto.
« Selvaggia?»
« Fuori dal mio raggio d'azione» rispose Wilson « Non so il perché, posso solo sperare che stia bene.»
Lorenzo annuì.
« Quindi niente DreamWalker. Per aprire un Portale Magico occorrerebbe un'energia magica enorme già solo per una persona e permetterle di arrivare oltreoceano. Figuriamoci per quattro persone. Non abbiamo un mago o una evocatrice così potenti, qui.»
« Lorenzo…»
« Sì, sì... Il tempo, ho capito.»
Inspirò a fondo e mise le mani sui fianchi, abbassando lo sguardo a terra.
« Non vedo altre soluzioni, allora. Apriamo il Pozzo di San Patrizio. Mi servono gessi bianchi e verdi.»
I quattro astanti si guardarono, sorpresi dall'uscita inaspettata.
—
Su indicazioni di Lorenzo, Draco e Calvin avevano spostato il mobilio in una stanza vicina alla sagrestia, liberando completamente la superficie del pavimento. Mytrin era andata dalle Sorelle della Santa Muerte con le richieste di Lorenzo, che erano state successivamente esaudite.
In un cesto di vimini c'erano ora dei grossi gessi di varie colorazioni.
Lorenzo ne prese uno.
« Ora, per favore, state ai margini della stanza, oppure sulle porte. Mi serve quanto più spazio possibile.»
Fu ubbidito immediatamente ed ebbe campo libero.
La prima cosa che fece fu abbozzare con delle sottili linee di gesso una cerchio regolare che andava a occupare per dimensioni l'intera stanza. Lo guardò a lungo, come valutando se andasse bene o meno. Poi si mise in mezzo, con gli occhi socchiusi.
Infine, diede via alla sua opera.
Sotto gli occhi ammirati del gruppo di Wilson, Lorenzo sfoderò una bravura unica nel disegno. Con la medesima rapidità con la quale aveva segnato il primo cerchio regolare, segno il pavimento con altre linee, cambiando ogni tanto il pezzo di gesso per scegliere un colore che a lui doveva apparire più adatto in quel punto. A volte non segnava linee, ma riempiva uno spazio tra le linee, creando una superficie piena.
Ci volle una buona mezzora prima che il disegno arrivasse ad avere un senso per i quattro spettatori. Calvin fu il primo a lanciare un'esclamazione sommessa.
« Ma... È incredibile!»
« Avevo sentito parlare di questa tecnica» mormorò Mytrin « Ma vederla realizzare dal vivo è un evento preziosissimo. Hai visto Draco?»
« Queste cose non le capirò mai. Ma ammetto che è davvero uno spettacolo mostruoso.»
Wilson osservava sia il disegno che prendeva forma che il suo amico.
Il volto di Lorenzo era concentrato, segnato da uno sforzo immane e completamente sudato. L'aria era umida, invero, ma quello era sudore da fatica. Lorenzo stava profondendo ben oltre le proprie energie fisiche, in quell'opera.
Sebbene fosse quasi del tutto completa, l'Antiquario sembrava deciso a rifinire quanto più possibile l'immagine che ora era ritratta sul pavimento della sagrestia. Quando ebbe terminato, si sedette per terra, piegato su un gomito. Wilson gli si fece accanto immediatamente, genuflettendosi.
« Tutto bene, hermano?»
« Uh, sì. Era da un pezzo che non usavo questa tecnica. Considerato il viaggio, ho cercato di renderlo quanto più stabile possibile.»
Calvin mosse un passo per raggiungerli, ma Mytrin lo afferrò alla spalla, impedendogli di concluderlo.
« Ehi, che fai?»
« Ti impedisco di ammazzarti.»
« E come avrei fatto, di grazia? Hai paura che rovini il disegno?»
Lei fece un cenno verso il cerchio disegnato a terra.
« Sicuro che sia un disegno? Chinati vicino al bordo e guarda bene.»
Ross corrugò la fronte e si chinò in avanti, verso l'immagine. Sbattè un paio di volte gli occhi, come non riuscisse a mettere a fuoco correttamente, poi cadde bocconi, senza fiato.
« Ma è impossibile! Fino a poco fa era un disegno!»
Poco oltre il limitare delle sue mani appoggiate al terreno, si apriva ora un pozzo profondissimo, definito dai tratti precisi di Lorenzo. Da quella prospettiva ora Calvin si rendeva conto che il pavimento non era più una superficie piana che ospitava una immagine, ma un pozzo perfettamente disegnato, con due percorsi che si avvolgevano a spirale doppia elica, uno in salita e uno in discesa. Lungo le due vie, ampi finestroni garantivano alla luce di illuminare le superfici degradanti e ascendenti.
« Ma com'è possibile?» chiese, abbacinato.
« Un'antica arte che ho imparato, amico mio» rispose Lorenzo, che poi guardò Wilson con apprensione « Non so quanto resterà aperto e soprattutto stabile. Ho infuso il mio ricordo di Friburgo. Siate rapidi nel passaggio, perché sai che il Pozzo di San Patrizio è un passaggio che permette sia di andare che di venire. So che voi andate, ma non so cosa potrebbe arrivare, se restasse aperto troppo.»
Wilson annuì.
Ma prima che potesse dire qualcosa ai compagni, fece irruzione una Sorella della Santa Muerte in evidente stato di agitazione.
« Apareció una puerta roja en el tercer altar!»
Lorenzo strabuzzò gli occhi.
« Una porta rossa?»
Draco ripeté allarmato.
« Una porta rossa? Quella Porta Rossa?»
L'Antiquario si rivolse alla Sorella.
« Está abierta?»
« No. O todavía no. Pero la perilla de la manija está caliente.»
Lorenzo si lasciò sfuggire un'imprecazione.
« Una Porta Rossa ora non ci voleva! Sono sfinito!»
Wilson si passò la mano sinistra sul mento, raspando sulla barba di tre giorni. Lanciò un'occhiata a Mytrin e Draco. I due lo guardarono a loro volta. Poi il Cacciatore prese il proprio zaino e lo porse a Calvin.
« Ascoltami bene. Qui c'è tutto il necessario. Veglia sullo Zio. Se gli capita qualcosa, ti vengo a cercare. Zio, mi raccomando.»
Poi si rivolse alla Sorella.
« Senti, non parlo spagnolo. Ma portami alla Porta Rossa. Subito.»
Lorenzo tradusse e la Sorella si fece seguire dal Cacciatore, che sparì oltre la tenda che copriva la porta. Mytrin si avvicinò a Wilson.
« Le Porte Rosse sono una priorità per noi, Zio. Lo sai. Possiamo arrivare ad aiutarti, ma non venire meno a una simile minaccia. Pensi di riuscire a farcela lo stesso?»
« Lorenzo ci ha dato una possibilità. Ora è sfinito e non potrebbe mai fronteggiare quella... Cosa, da solo. Gli dobbiamo un po' di aiuto e penso che il vostro essere qui non sia un caso.»
« Come sempre, Zio. Non lo è mai» fu la risposta della Cacciatrice, che gli diede un bacio sulla fronte e poi sparì a sua volta oltre la porta. Calvin si stava mettendo in spalla lo zaino oltremodo pesante di Draco.
Wilson aiutò Lorenzo a sollevarsi da terra.
« Grazie hermano. Facciamo il prima possibile. Appena puoi, chiudi pure il Pozzo sopra di noi. Non torneremo indietro, comunque.»
« Vi auguro buon viaggio.»
« Abbi cura dei Cacciatori.»
« Sin duda.»
Wilson prese il suo zaino e fece il primo passo lungo la discesa nel Pozzo seguito, non senza una certa apprensione, da Calvin.
L'ultima immagine che colsero i due, guardando in alto dopo appena tre giri lungo la circonferenza della doppia spirale, fu Lorenzo che li salutava mestamente.
Man mano che scendevano, la luce dell'apertura disegnata dall'Antiquario veniva meno.
Si fermarono ad estrarre dallo zaino di Draco due fasce con torcia incorporata, tipica degli speleologi. Le avevano appena accese, quando Lorenzo chiuse il portale sopra di loro.
L'oscurità scese su di loro, avvolgendoli.
I coni di luce riuscivano a fenderla per non più di qualche metro.
Wilson fece cenno a Calvin di muoversi.
« Muoviamoci, agente. Sopra di noi la discesa del Pozzo ha già iniziato a sfaldarsi. Dobbiamo muoverci.»
Calvin inspirò a fondo.
« Sfaldarsi... Andiamo sempre meglio.»
Senza aggiungere altro, Wilson lo precedette di buon passo.
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Sommario
Pilot - Prologo
Il Colonnello e l'Agente
Missione Compiuta
Rendez vous
In volo
La Via de la Santa Muerte
Il Passaggio
La Foresta Nera
Mater Obscura
Nella Nebbia
Season Finale - Bouvetøya
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Mondo Oscuro / World Obscure by Wilson Solo aka Lo Zio is licensed under CC BY-NC-ND 4.0