norise

LA DIFFICILE LUCE (2005)

54

LA TUA POESIA

capriolare nel mare prenatale ripercorrere a ritroso la vita azzerando l'Io spaziotempo - leggere la vera sola poesia aprendo gli occhi sul Sogno infinito:

Poesia cavalcherà in un' albazzurra i marosi del sangue fiorirà negli occhi di un'eterna giovinezza

55

ANGELO DELLA POESIA

librarsi della tua ala azzurra nel mio sangue

io-non-io: in me ti trascendi e sei

d'ineffabili alfabeti s'imbeve il nascere delle mie aurore

56

TECNICHE DELLA MORTE

atomi di solitudine abbandoni / distacchi / fini assaggi di morte le morti figurate i suicidi/omicidi camuffati la notte blu dell'anima morte presente dalla nascita morire porta sul nascere emigrare di forma in forma o Dieu purifiez nos coeurs ora e nell'ora della nostra morte

57

LA VITA INESAURIBILE

la mente in stand-by ti culla un canto d'alberi e di cielo assapori per poco ancora il tepore delle lenzuola: ora senti la vita che ti scorre dentro come un fiume (batte
rotondo nel sangue il tuo tempo - ti senti in comunione col sole): adesso che afferri vita – più vita – allontani per paradosso la tua dissoluzione

58

ANGELI CADUTI

fuori dal cielo bevvero l'acqua del Lete

ora non sanno più chi sono

presi nella ruota del tempo mendicano avanzi di luce – curano le ali spezzate

per risalire nell'azzurro

59

VENTO DI MEMORIE

è salamandra sorpresa immobile che finge la morte due braccia schiuse a croce vento di memorie la vita -ora sospesa carne e cielo

60

LA FORZA GENTILE

Dio è paziente: ha sogni per l'uomo infiniti – frutti immarcescibili (centro del cosmo: non è il suo un giocare a dadi) egli visita le nostre piaghe – manda angeli a spazzare gli angoli del cuore (suo disegno è la Bellezza) la sua forza è gentile

61

I LATI DEL VOLTO

tra reale e apparente l'ovale del volto che ti guarda dal fondo dello specchio – il non poterti vedere come gli altri ti vedono – la parte di te l'inespressa forma spiandoti di sbieco è perverso gioco: incontro con l'Ombra

62

IN FONDO AGLI SPECCHI

(a J. L. Borges)

in un moltiplicarsi di specchi imprigionata è la luce dei tuoi déjà vu - s'odono se ascolti i sordi tamburi del sangue in fondo agli specchi dove si legge l'eterno ritorno -lì è il centro il mondo rovesciato

63

ONNIAMORE

accettare di farsi trasparenza (libro aperto) lasciarsi attraversare dalla vita – da morte-vita (rosa e croce) - da Colui-che-è: l'Onni amorevole

di fronte all'Assoluto

...immersi nell'Assoluto -

quando il R a g g i o assorbirà le ombre

64

SOSPENSIONE

tempo elastico gli orologi molli di dalì tempo-sospensione l'aprirsi del fiore tempo di blake sospeso nel balzo lucente della tigre tempo diluito non-tempo onirico tempo dilatato che scandisce deliri di luce in una tela di van gogh tempo sospeso immobile indolore felicità animale

65

NEL SEME DELL'AMORE a Tagore

ascolta ...non senti urgere vita più vita nel seme dell'amore che aspetta di esplodere in un abbraccio cosmico?

66

VITA IN NUCE

sangue del pendolo tempo-maya dagli occhi di giada capovolti

nell'oltre è cuore del sole abisso di cielo – antimondo

67

A

1. vocale in sospensione come urlo muto – il bianco dell'urlo il nero di rimbaud

2. ritrarsi del fuocosacro a un vaneggiare di gole spiegate / scimmiottanti maiacoschi

68

COGLI IL MIO MORIRE

cogli il mio morire tra una radice di sangue strappata e un'altra appena nata dal suo grido

69

GANDHI

miracolo il sorriso interiore mentre il mondo ti ringhia addosso

ti offri s'apre una rosa di sangue

nel Cielo un canto d'alleluja

70

VERSI ALL'AMORE

irradia un sole il cuore che vuole incenerirsi nelle tue braccia ove la Bellezza delira

il tuo sguardo s'instella dove comincia il cielo anima bella farfalla imprevedibile del volo

71

PARUSIA (nell'ultimo giorno: scaduto il tempo osceno)

sporgersi sull'oltretempo ai bordi della luce presenze evanescenti in chiarità di cielo: farsi corpi di luce

72

INFANZIA

[Eravamo nell'età illusa Eugenio Montale]

la tenerezza dei giorni verdi sparpagliati nell'oro del sole appesi alla luna

il papà dalle spalle larghe come la volta del cielo

quel sentirsi dèi – quasi alati senza peso – e non sapere la vita

Innocenza nostalgia del paradiso

73

ADOLESCENZA ASPRI SAPORI

adolescenza aspri sapori occhi belli fieno nei capelli alle spalle della notte fuggire nello schiaffo del vento

74

NEL PERDURARE LA LUCE

le ore arroventate: erano estati lunghe a morire

le corse pazze le ginocchia sbucciate nel perdurare la luce:

ancora un mordere la sanguigna polpa del giorno – ricordi? -

75

IL NULLA LUCENTE

in ka* nulla è casuale credi morire non è farsi pietra e silenzio: è grido liberato pietà che vede - ruotare su cardini rovescio del guanto – essere sogno? luogo-non-luogo ubiquità e s p a n s i o n e : lacerante biancore il nulla lucente **

  • ka: il “doppio” incorporeo dell'io ** P.P.Pasolini, da Poesia in forma di rosa

76

GRAVIDE DI LAMPI

la luna piegata sui miei fogli compone queste lettere gravide di lampi tagliate nella luce assetate nel supplizio dell'inchiostro vibranti su pentagrammi di sogni

77

SEI LUCE SEI FUOCO

presente a te chiamami amore la bocca colma di luce sei fuoco antimondo chiamami a un silenzio galattico presente a te fuoco-luce chiamami da un mondo di vetro

78

POESIA ONIRICA

il sogno sfoglia spirali di memoria al lume di luna disegna il sonno delle cose

79

LA LUCE GRIDA

la luce grida aprendosi uno spazio nel cuore

80

UN VERSO SALVAVITA

un verso salvavita ti bagna di luce nell'orfanezza del Sogno

FELICE SERINO

Fuoco dipinto 2002

(2)

30

LA FORZA DELLA PAROLA a Dalton, Heraud, Urondo

-tre poeti assassinati – mi diceva (occhi persi nel vuoto a inseguire chissà quale visione) – tre in posti diversi – (ne rammentava solo vagamente i nomi e i luoghi) -vedi: – puntualizzava – il potere è nemico della luce: non sopportando la forza della parola si mimetizza viscida serpe tra sterpi e inietta il suo veleno -

31

LA FORZA OSCURA

ingoio tenerezze davanti alla poesia di un tramonto ma so d'essere anche di quelli che non sanno guardare la bellezza negli occhi senza assassinarla

... e allora cos'è questa forza oscura che mi strappa gli angeli dai sogni? chi il nemico di dentro che affiora a violentare il fragile azzurro?

32

UN DIO CIBERNETICO?

vita asettica: grado zero del divino Onniforme (ma la notte del sangue conserva memoria di volo)

vita sovrapposta alla sfera celeste regno d'immagini epifaniche / emozioni elettroniche eclissi dell'occhio-pensiero

33

RISALIRE ALL'IMMAGINE INFRANTA

(A Danilo Dolci)

risalire all'immagine infranta dove è voce del sangue la ferita aperta del cielo – limare le parti non combacianti con la figura del divino: è questo il tuo credo e la chiami città terrestre la tua voglia di rivoluzione: tu innamorato dell'uomo nuovo – del suo costruirsi incessante -

34

AION

1. chi ti ha fatto sapere ch'eri nudo? l'entrare della morte nel morso della mela (si erano creduti il Sole scordando di essere riflessi)

1.a il serpente mi diede dell'albero e... eva la porta di sangue per dove passa la storia

2. nell'incrocio dei legni la conciliazione degli opposti (lo scheletro del mondo)

2.a è il Figlio che pende dai chiodi la risposta a giobbe

3. ancora l'assordare dei martelli ancora un giuda che fa il cappio abbraccia un albero di morte – sulle labbra il fuoco del bacio

35

LA VIDA ES SUENO

A Calderon De La Barca

col poeta dici la vida es sueno mentre ti dibatti in un non-tempo onirico: ma se nel saperti forma vuota volessi uscire dalla vita non c'è grido o sussulto che tenga

36

TRASFIGURATI ANELITI

(a Emanuel Swedenborg)

(quest'abito sta stretto – è peso di terra

un fuoco passa per la carne)

ali ha lo spirito per vastità ineffabili

per volare fra le braccia della luce

profonde azzurrità l'attraggono – sua origine e sorgente

trasfigurati aneliti hanno occhi di cherubini – di là – benevoli

37

NEL PAESE INTERIORE

nel paese interiore eiaculo i miei sogni - fuoco e sole dell'anima – vivo una stagione rubata al tempo (mimesi icariana sul vetro del cielo)

nel paese interiore brucia il mio daimon di febbre e di luce

38

NEL ROVESCIAMENTO

non vedi al di là del tuo naso scientifico: come leggessi sull'acqua lettere storte: poiché noi siamo nel rovesciamento e negazione ci appare la grazia

39

QUALE AMORE

nell'amore sai non c'è ricetta che tenga: è buona regola giocare di rimessa / vuoi

possedere l'oggetto d'amore e resistere all'amore Quello-che-si- dona

tu cuore diviso tra cielo e terra carne/amore non più che sparso seme

40

CANTO PER NKOSI

E violentaci dunque

(In memoriam: a Nkosi Johnson, morto a 12 anni, il 1° giugno 2001, a Johannesburg. Nato sieropositivo, fu scelto come testimonial contro il morbo dell' AIDS)

(Non posso pensarti dolente da che morte odora di resurrezione. Eugenio Montale)

colei che ti diede vita la sai madre di cielo bambino che hai corteggiato la morte - tu messo in un angolo come vergogna presto non più che mucchietto d'ossa – Nkosi sei la nostra Coscienza: e violentaci dunque nel profondo -tu bambino già adulto- con la purezza del tuo giorno breve

mentre questa morte – vedi - già s'ingemma di sole

41

UROBOROS

calato in un io che non sai dire chi sia se non presenza passeggera: sospeso esistere nel seme dell'amore: attesa di pienezza nel pleroma

42

CONIUCTIO (a C. G. Jung)

quando si unificheranno gli opposti e il Sé riaffermerà la propria natura ermafrodita e dallo squarcio del velo di maya si manifesterà l'Altro – la nostra controparte (sconosciuta e prismatica) che ci visita in sogno – l'occhio interiore: allora còlta la totalità si sarà dissolto insieme allo schermo di apparenze nomi e forme insieme alla rappresentazione della storia e ai fiumi di sangue e di parole

anche il sale delle nostre lacrime

43

CHI SIAMO

caduta la carne svelati a noi stessi (resteranno graffi nel cielo a presenza d'un vissuto stuprato):

non più un vedere attraverso uno specchio in enigma dove l'essere si aprirà in fiore

44

ATTIMO-FUTURO

1.

nell'addentare il frutto proibito si ritrovò affamato d'amore

1.a

(fu il creare gioco o sogno di Dio / coito mentale)

1.b

(si mordeva la coda il serpente uroboro racchiudeva in sé l'uovo del mondo)

1.c

in quell'attimo infinitesimo la storia dell'uomo era già scritta: passato e futuro un tutt'uno simultaneo

2.

non lui va verso il futuro: esso gli viene incontro ed è già presente focalizzandosi in fotogrammi: ciò che avviene esiste prima di lui: forse in un'altra dimensione egli l'ha già vissuto (presente a sé come il sé nel sogno) (abitante il riconoscibile istante dentro una sospensione)

3.

il déjà vu è acquattato tra pieghe dell'inconscio

3.a

come in una sequenza di specchi gioca con l'alter ego nell'eterno presente

punto da cui si vede il Tutto

versante luminoso del Sé: l'aleph

45

PLATONE

essere notte dell'anima il cammino il tempo è la caverna lancinante attendere ti trapassi amore sole cosmico

46

LETTERA DA UN AMICO

  • non serve voltarsi indietro – mi scrivi -: se metti in conto i limiti le morti contratte le paure passate e avvenire se porti in cuore sventrate lune albe-capestro se non ti esponi per puro calcolo non fai che raccogliere i frutti d'una vita spesa male: presto essa ti presenta il conto – deve questa vita restarci nelle mani: dare tutto se stesso a perdere arricchisce: amare non è forse una scommessa? dici (e la parola è bisturi): percorri lo stretto marciapiede a lato del cuore: nel profondo di te nel buio di stelle calpestate ascolta il grido verticale che da caduta può farsi preghiera

47

DEUS ABSCONDITUS

(sempre a metà strada noi: sempre nella terra di nessuno: il fratello oscuro che s'agita nel sangue (lato notturno dell'anima) che mima il dolore del cosmo

(attraversando la valle della morte penetrati da tutto il freddo del mondo: immersi fino all'ultima fibra dell'essere in un dramma da consumarsi fino in fondo)

il Dio che sta dietro le apparenze: il Dio sconfitto nella storia Dio-del-paradosso che vince con la debolezza – il Totalmente Altro: l'increato (ab aeterno) che si a u t o l i m i t a

per recuperare la sua potenza alla fine dei tempi – grumo di vortice d'astri -

48

LUCE AL TUO PASSO

(dal crogiuolo del dolore guardare oltre il visibile oltre l'io – schermo di carne) ma più in là non vuoi vedere – solo cattiva stella che graffia l'azzurro del tuo cielo (ed è gioco perverso pensarla nel tuo codice iscritta):

non esiste solo nelle favole il tuo angelo: egli da dietro il velo del tempo è luce al tuo passo perché vivibile sia questa vita: perché batta nel sangue un tempo tuo – rotondo (non sai che della polvere dei sogni son fatte le sue ali?)

attiva il terzo occhio – sii come la clorofilla che si nutre di luce

49

CIELO INTERIORE (a Gustavo Rol)

cosmonauta di spazi sovramentali trasfiguravi il tempo velandolo d'irreale:

quiddità di un cielo interiore aperto su mondi paralleli

50

IL LAGO DEL MIO SPIRITO

al di fuori di me - io stesso luogo-non-luogo - mi espando

di cerchi concentrici è il lago del mio spirito: sasso gettato dal capriccio della musa

fremito d'acque e stelle

51

JUNGHIANA

legato a un vago giro di pensiero alla tua libido caro freud antepongo la vita che guarda se stessa guardarsi: il centro del mandala dove la luce pensa – le nozze alchemiche – alla mancanza di sacralità il Pesce * (Unus mundus) – all'analità l'Anima l'Animus l'Ombra – il corpo che si apre nel suo doppio – la nostalgia di un cielo prima della caduta

  • Simbolo del Cristo

52

NELLA VALIGIA (NOTE DI VIAGGIO)

(il chi-siamo-dove-andiamo: dove la mente inlabirinta) l'io vestito di nebbia promesso alla morte -

(nella valigia pronta la perdita originaria la vita a metà)

destinazione: il Sé

53

AGAPE / EROS / PHILIA

imago dèi: noi chiamati ad amare (senza essere nostri) noi abbracciati dalla Luce: dai tre aspetti dell'amore: Dio madre / amante / amico (agape / eros / philia)

l'Uno dai molti nomi: sole – oceano – fortezza

FELICE SERINO

POESIE (2002 – 2009)

Fuoco dipinto (2002)

1

CIELO INDACO

confondersi del sangue con l'indaco cielo della memoria dove l'altro- di-te preesiste – sogno infinito di un atto d'amore

2

DENTRO UNA SOSPENSIONE

forme-pensiero dilatò il mandala e una rosa di immagini gli si aprì a ventaglio dietro la fronte – col terzo occhio (in un capriolare all'indietro di dolce vertigine) fu risucchiato in stanze della memoria archetipa e da luce noetica immerso in una pace amniotica -appena un grumo in sintonia col pulsare di miriadi di cellule ora si fondeva col respiro dell'immenso corpo cosmico

3

AZZURRE PROFONDITA'

la testa affondata nel cielo (azzurre profondità rivelano ombre essere i corpi) -il foglio la mano un vuoto- mi levo dal sogno bagnato di luce

4

SONO UN MISTERO A ME STESSO

da me una distanza mi separa attraversa un incendio la carne per farla d'aria – vitreo sperdimento

mistero a me stesso

e il mondo fuoco dipinto

5

DOPPIO CELESTE

entrare nello specchio esserne l'altra faccia: uscire dal sogno di te stesso apparenza tornata pneuma:

ri-unificarti col tuo doppio celeste il-già-esistente di là dal vetro: tua sostanza e pienezza

6

TRA ONIRICI LAMPI

tra onirici lampi ride la tua immagine d'aria intagliata nell'ombra del cuore

7

I FUOCHI DELLA LUNA Giro di luna

giro di luna bivaccante nel sangue baluginare d'albe e notti che s'inseguono dentro il mio perduto nome per le ancestrali stanze un aleggiare di creatura celeste che a lato mi vive nella luce pugnalata

8

PAESAGGIO INTERIORE

segreti cosmici ha il sangue: sperimenti il mondo immaginativo nuotando nel sangue come un pesce - abitando le stanze dei nervi – leggendo la geografia delle vene:

ti sintonizzi con la danza delle molecole: sei nella danza: la danza

la circolazione sfocia nei sensi: emerge un mondo ispirato – da musica delle sfere -

9

FUNZIONE DEL CORPO

polvere stellare corpo-immagine specchiato narciso corpo-mito venere da spuma desiderio / vita che non demorde corpo piagato primavera del corpo

10

LA DIFFICILE LUCE

esistere nel mondo: l'Essere decentrato estraneo a sé (lobotomia della propria Immagine interiore - da dispersioni di Energia cristallizzati aneliti in un cielo strappato voci spezzate sul nascere)

rimanere in essere incapsulati in una vita ch'è copia sfocata dell'Originale: diminuzione vita a metà

pure: zampillo d'acqua viva dall'Io subliminale

la difficile luce

11

GRIDO IL MIO NOME

smarrimento dell'essere a mimare la morte io anelito sulla bocca di Dio
perduto grido il mio nome nei crinali del vento discendo nel mio specchio attendo una nuova nascita

12

TIRO ALLA FUNE

luce/ombra le mie due metà tendo all'Uno all'androgino l'io la linea che mi divide in grovigli di vene sussistono tutti i contrari
un tiro alla fune finché non si frantuma il mio corpo di vetro

13

IO

da acque amniotiche gettato dentro il mare-mondo l'io: tanti io diversi

io sospeso spasimo fatto vertigine e sogno io-onda io moltiplicato e pure a sé ignoto io mancanza vuoto d'arto amputato

14

AZZURRO

passaggio dal nero al bianco l'ascendere alla luce azzurro quello delirante di mallarmé la vocale o di rimbaud la rosa azzurra azzurro: tutto il cielo negli occhi azzurro manto di Maria

15

VIA LATTEA

cammino luminoso scala che unisce il mondo dei morti a quello dei viventi: a una estremità la costellazione del Lupo – Antares – sorveglia l'entrata nel regno dei morti – all'altra quella del Cane – Sirio – apre la salita del cielo e guida i naviganti: è la stella Maris – la stella del mare e la stella di Maria

16

VITA

lascia che m'incenerisca per nuovo sorgere adamantino nell'aria secca del fuoco lascia ch'io mi bagni fino al cuore della luce della tua saliva voglio sentire il mio essere avvolto nel risucchio del tuo imbuto cosmico del tuo vuoto affamato

17

L S D

nella magnetica notte allucinata a vivere la tua morte urlata anima infeconda strappata alla pseudoincarnazione di un sogno: parvenza d'amore immagine accartocciata mortale

18

MAGNETICI OCCHI HA LA NOTTE

(a Hemingway)

come una morte tenuta in vita questa vita compagna la bottiglia che almeno stanotte allenti quel suo morso a ricucire lo strappo infinito domani un colpo e ti adagerai nell’ombra occhi in liquido cielo capovolto

19

LA VITA NELLE MANI DEL VENTO

palpebre d'aria chiuse sulla disfatta del giorno (depistate tracce rotte smarrite a insanguinare il vento: ruotare del tempo nella sua vuota occhiaia) anse d'ombre annegano il grido dell'anima giocata testa e croce

20

COME SOSPESI

è perdersi nelle stanze arimaniche questo disconoscerti poesia della vita è come stare sospesi nello sporgersi da delirante vetta interiore l'aprirsi di crepaccio la sua bocca ad urlo

21

PAROLA

(una stella di sangue è il sole della pagina)

parola – tua preda o forse tu sua preda

amore zenitale

le nozze del fuoco

22

SOGNO

(a Dino Campana)

si librava lo spirito nello splendore di quel sorgere: si chinava il Sole a baciare la sua storia: a rischiararla tutta – in un istante

l'anima del poema mai concepito s'imbeveva di alfabeti ineffabili - galleggiava in quella luce bianca

23

IQBAL

[in memoria di Iqbal Masih, tessitore di tappeti, portavoce dei diritti dei bambini lavoratori, ucciso a 12 anni, il 16 aprile 1995.]

come un bosco devastato intristirono la tua infanzia di pochi sogni

tra trame di tappeti e catene ancora grida il tuo sangue nei piccoli fratelli

quel mattino che nascesti in cielo – dimmi - chi fu a cogliere il tuo dolore adulto per appenderlo ad una stella?

24

NEI TUOI OCCHI DI VENTO

[A Davide, morto a 17 anni il 16.4.1995, la domenica di Pasqua]

ti videro rimbalzare come un fantoccio contro il parabrise

eri la loro preda di turno: sul collo il fiato di quella banda di cani armati di mazze

(arancia meccanica una domenica pomeriggio quando le ore si dilatano e la città è una giungla)

sui tuoi sogni si era chiusa la Notte

ti ho rivisto all'obitorio: sentivo palpitare un intero universo nei tuoi occhi di vento: Davide non più diviso tra terra e cielo

25

NELL'INDICIBILE

tu dici è scandalo la morte ma può esserlo la bellezza perduta del fiore o della farfalla che vive la luce di un giorno? dietro il velo dell'esteriore il fiore il verde la foglia – parte del cosmico sé di cui è specchio il di qua – vivono ab aeterno l'indicibile essenza di fiore/verde/foglia

26

A RISALIRE VORTICI

a specchio di cielo cuore a risalire vortici di vita dispersa (d'ore ubriache)

vorresti tuffarti nell'azzurro fonderti con la luce

27

ESSERE

bava di ragno a tessere unità del tempo (gusci d’entità masticati da morte)

essere come momento il Sé universale

perdersi in chiarità di cielo farsi libro aperto

(dove albeggiano azzurrità di strade alte)

28

DA QUESTO MURO

da questo muro trasudo le morti di tanti sono l'urlo di ginsberg il grido di munch di guernica queste parole sono pallottole dirette al cuore voce di chi non ha voce verità di Cristo di certo m'imbavaglieranno

non sopportano di guardarmi negli occhi

29

ANCHE PER VOI

salgo sulla croce anche per voi disse con gli occhi rivolto a quelli che lo inchioderanno anche per voi che ancora nei secoli mi schiaffeggiate sputate negando la vita buttandola tra i rifiuti aizzando popolo contro popolo sotto tutte le latitudini salgo sulla croce anche per voi che mi sprecate nelle icone per voi nuovi erodi/eredi della svastica che insanguinate la luce delle stelle oscurando la Notte della mia nascita anche per voi potenti della terra razza di serpenti che non sopportate di sentirmi nominare dal mio costato squarciato fiumi di sangue tracciano il cammino della storia la mia Passione è un solo grande urlo muto di milioni di bocche imploranti dinanzi al vostro immenso Spreco con cui avete eretto babeli di lussuria come cultura di morte

30

LA FORZA DELLA PAROLA a Dalton, Heraud, Urondo

  • tre poeti assassinati – mi diceva (occhi persi nel vuoto a inseguire chissà quale visione) – tre in posti diversi – (ne rammentava solo vagamente i nomi e i luoghi)
  • vedi: – puntualizzava – il potere è nemico della luce: non sopportando la forza della parola si mimetizza viscida serpe tra sterpi e inietta il suo veleno -

VERSI PER NINA

sento la vita quasi fosse apparenza in vaghezza di sogno l’anima è spersa dove fitta trama d’ambiguo s’incaglia

ah le uve dei tuoi occhi: uno spasmo di luce una spina nel sangue

e quel sorriso – oggi che mi sorprendo a inseguire ombre in cerca del tuo profilo – mi si trasfigura in un graffio difficile da decifrare * la mano disegna nell’aria il tuo profilo indugia su bocca naso e occhi

la mano della mente ben conosce quei dettagli come una madre – Nina stella del cielo che mi cammini nei sogni

ora sono aghi che trafiggono nell’ accendersi nel sangue la mai sopita passione mentre la mente disegna dove fermenta il cuore * silenzio allagato di luna – una silhouette nella mente ondeggia e gli arzigogoli a dirmi vano il ricordo sgualcito dal tempo

dalla foto color seppia mi guarda coi tuoi occhi velati di mestizia- ah l’assedio degli anni e il cuore a dare smalto a un sogno sbiadito * donna dei boschi: occhi di cerbiatta – la tua anima di foglia di sé m’innamora * entro ed esco dalla tua anima dove dimorano pezzi di me un odore di pini ci avvolge– certo lo senti anche tu – i nostri passi sul viale accecato di sole un grido di gabbiani e l’ascolto del mare in una conchiglia: questi i momenti d’incantamento fermati dal nostro amore imperituro * rosa il tuo fiato fragranza di bosco la tua pelle ambrata apparivi sirena distesa s’uno scoglio allucinazione forse

mi facevi un cenno mentre il cielo s’apriva in una luce aurorale come il tuo sorriso * sparire nel nulla è l’urlo della rosa strappata da mano indelicata

consola a tratti un palpito di luce selenica che abbraccia il ricordo ravviva empatie

gentile il velo spiegato dell’angelo su un lato del cielo * forse solo nell’ oltre saprò si scioglierà l’ enigma – e intanto i tuoi modi garbati che ritornano nella camera viola della mente mi sorreggono per il tempo a me concesso mentre perso sono nel perimetrare il vuoto che lasci: un’ ombra feroce mi strappa all’abbraccio del sangue

il buconero risucchia presenze umori respiri non il tuo garbo che in me non si cancella * non ti vedrò più Nina se non in vaghezza di sogno – oggi mi nutro come un passero dei tuoi scritti di luce che aprono su universi solo a te noti e che forse ospitano la tua essenza mentre mi appare delinearsi il tuo volto in una nuvola vagante in questo cielo bianco di silenzi * e tu a lumeggiare le mie sere anima di candore e di sogno si fa conca il cuore ad accogliere dei versi dettati da un altrove * l’anima tendeva alle stelle quando tu Nina apparivi rosavestita stagliata contro un lembo di cielo

ti fermavi nella piazzetta e ti facevano festa i colombi planando sul mangime che spargevi

allora il tuo sorriso era una pasqua mentre il tempo aveva una sosta * dimmi Nina: che vedi tu che hai casa nelle nuvole tu che sai il linguaggio dei voli? forse la giovinezza spezzata che ora in lampi di déjà vu ritorna? o rivivi nel cuore verde dell’acqua che ti vide sirena emula del canto di odisseo

rapimento dei sensi che in sogno ancora mi seduce * ahi i ponti sgretolati o pure considera quelli detti collanti di carne e di sangue e il desiderio che si fa arco d’amore filo teso d’acrobata

all’altro capo sei Nina e mi vedi adesso varcare fra nuvole in sogno lo spazio di un volo fino alle tue braccia * il tuo volteggiare Nina nelle stanze viola della memoria– dicevi il reale non è fatuo apparire o entrare nello specchio dell’essenza evocando palpiti di luce di un tempo senza tempo

noi dal celeste palpito dicevi – qui siamo affratellati nel sangue con la terra e la morte

© Felice Serino

* Segnalazione al contest di Oubliette Magazine – nov. 24

.

FELICE SERINO

POESIE

GIOIELLI RUBATI

Dal Domenicale di Flavio Almerighi

https://almerighi.wordpress.com/.

. Geografia di graffi

dirò di quella volta che l’ondata mi strappò come una gigantesca mano dallo scoglio pensavo fosse finita mentr’ero sballottato come una cosa poi mi guardai la geografia di graffi e mi toccai inebetito

Gioielli rubati 3

https://almerighi.wordpress.com/

Lungopò noi due mi dici siamo della stessa pasta- quanto a me non so dire i difetti la trave nel mio occhio

le anatre abboccano le nostre briciole tra dorati riflessi e giochi d’acqua tu ti mantieni bella e gli anni non sciupano questa luminosità del viso

mi chiedo quanti inverni ancora nelle ossa che gemono nelle giunture

Gioielli rubati 5

Angelo angelo icona della volta che mi vedevi da lassù la testa all’ indietro a contemplare i lineamenti perfetti nei tuoi occhi vedevo palpitare il cuore della Bellezza e m’incantavo poi per paura del male del mondo la sera mi rifugiavo nel sogno di te e toccavo il cielo quando dopo la mia accorata preghiera venivi a visitarmi

Gioielli rubati 8

La rosa di sangue in sogno spio se riesce a passare “qualcuno” per la cruna Dio non è stanco mai dell’uomo gl’ insulti gli sputi gli scivolano addosso Lui perdona sempre perché “non sanno” sempre viva è la rosa di sangue e splende di bellezza

Gioielli rubati 18

Sapremo

sapremo – io di te tu di me dei nostri scheletri nell’armadio di ciò che non ci siamo detti delle ammutolite coscienze nell’ora alta delle scelte dove si curva l’orizzonte dei pensieri

sapremo – ùnon per speculumin aenigmate: trasparenti saremo

Gioielli rubati 23

E oggi che mi ritrovi uomo fatto

padre che sei rimasto di me più giovane consumato anzitempo una vita sul mare e le brevi soste col mal di terra

avevi la salsedine nel sangue

così presenti mi restano le rare passeggiate mattutine e mai che mi avessi preso per la strada in discesa a cavalcioni sulle spalle

di carezze non eri capace

e oggi che mi ritrovi uomo fatto sai: mi fa male quel distacco

Gioielli rubati 24

Elegia ora m’incolpi del mio silenzio? e Tu dov’eri mi chiedi quando a migliaia venivano spinti sotto le docce a gas Io ero ognuno di quei poveracci in verità ti dico Io sono la Vittima l’agnello la preda del carnefice quando fa scempio di un bambino innocente Io sono quel bambino ricorda anch’io in sorte ho avuto una croce la Croce la più abietta la benedetta ho urlato a un cielo distante Padre perché perché solo mi lasci in quest’ora di cenere e pianto

Gioielli rubati 27

Anche per voi

salgo sulla croce anche per voi disse con gli occhi rivolto a quelli che lo inchioderanno anche per voi che ancora nei secoli mi schiaffeggiate sputate negando la vita buttandola tra i rifiuti aizzando popolo contro popolo sotto tutte le latitudini salgo sulla croce anche per voi che mi sprecate nelle icone per voi nuovi erodi/eredi della svastica che insanguinate la luce delle stelle oscurando la Notte della mia nascita anche per voi potenti della terra razza di serpenti che non sopportate di sentirmi nominare dal mio costato squarciato fiumi di sangue tracciano il cammino della storia la mia Passione è un solo grande urlo muto di milioni di bocche imploranti dinanzi al vostro immenso Spreco con cui avete eretto babeli di lussuria come cultura di morte

Gioielli rubati 31

Qui ci sta bene uno spazio

ecco vedi la poesia deve respirare nascendo dal bianco innalzarsi come cresta d’onda per poi immergersi fino allo spasimo in profondità d’echi e ancora su con lo slancio felice d’un enjambement vedi la poesia è una tipa selettiva sfoglia scandaglia spoglia immagini le riveste a sua somiglianza porta sogni e nuvole al guinzaglio

Gioielli rubati 88

La casa delle nuvole

cieli d’acqua e cavalli d’aria lì custodisco ore sfilacciate e segrete pene -oh giovinezza di deliri e notti illuni lì dove il turbinio degli anni è rappreso in un palpito che nell’aria trema

Gioielli rubati 92

Luna park

ride la piccola Margot alle smorfie del papà che si rade “suvvia ti porto alle giostre” e lei s’illumina di gioia e poi a cavalcioni sulle larghe spalle nella fantasmagoria delle luci un po’ ci si attarda nell’aria ancora calda di fine settembre riverbera una miriade di stelle negli occhi innocenti mentre le nasconde il resto del viso una montagna di zucchero filato

Gioielli rubati 93

Spleen (2)

lo scoglio e tu come un tutt’uno quasi sul ciglio del mondo avvolto in una strana luce

labbra di cielo questo contatto di sole

vedi nell’aria marina un gabbiano planare su una solitudine che ti lacera all’infinito

Gioielli rubati 106

Le vele del sogno

me ne andrei quasi di soppiatto alle prime luci mentre si fredda la tazzina mai portata alle labbra

entrerebbe il vasto orizzonte nei miei occhi azzurrocielo il mare aperto nell’abbraccio delle vele del sogno

Gioielli rubati 123

L’ombra 2

meridiana a perpendicolo poi eccola s’allunga l’ombra oscuro specchio che mi ripete si spezza allorché riflessa tra pigre nuvole nel lago

Gioielli rubati 124

L’albero di Giuda

tagliando per la pianura non trovavi più il cuore sulle punte delle stelle ti volevi trafitto e il sangue quasi ricamasse una scritta ingloriosa

ma il tuo albero ecco venirti incontro e già il cappio vederlo -sinistro

Gioielli rubati 131

Cavalli di nuvole

i primi smarrimenti: quando ti sembrava dovesse cascare il mondo- disegnavi angosce o voli pindarici nell’aria da una feritoia ti guardava un pezzo di cielo- tu ragazzino -ricordi- rifugiato in una baracca a smaltire l’ “onta” di una derisione non sapendola costellata di prove la tua stella

intanto cavalli di nuvole a sequenza dicevano la vita leggera

Gioielli rubati 140

Fedele alla vita mia vita senza rete t’appigli alla Bellezza intaccabile a quella del cuore e alle armoniose figure della danza o del cavallo nel bianco salto

finché ti chiedi dov’è lei l’irraggiungibile non tutto è perduto

voltato sei sul giusto versante lucente ancora una volta – vita fedele alla vita

Gioielli rubati 160

Avevo in mente una poesia

stamattina avevo in mente una poesia stasera non ricordo più nemmeno un verso

ho lasciato il foglio bianco con flebili echi d’un mezzo secolo e ora rammento solo una pioggia di luce di stelle sopra il letto e il caldo abbraccio di lei

sullo schermo della mente un vissuto che sembra ieri

Gioielli rubati 167

Ai piedi della notte

un nodo d’inquietudine sospesa si scioglie ai piedi della notte sotto una luna ammiccante l’amore è come l’ansimare del mare s’abbevera del sangue delle stelle aduna in sé il sentimento del tempo vòlto dove è dolce la luce

Gioielli rubati 178

Emarginato

quest’uomo: tristezza d’albero nudo avanzo di vita aperta ferita

-occhi scavati che perdono pezzi di cielo

quest’uomo puntato a dito

quest’uomo fatto torcia

per gioco

Gioielli rubati 184

La luna dei poeti

ho la luna dei poeti -pesci sull’ imum coeli–

scivola la barca della passione verso terre di mistero

pesco sogni di ragno nell’ intreccio di parole nate sulla bocca dell’ alba

mentre uno sbuffo di vento porta afflati d’ amore

Gioielli rubati 190

Dei miei detrattori

(Diocleziano, uno dei più odiati della storia)

lasciai alla terra il corpo-zavorra da cui forse con sollievo mi trassi se sia ala d’angelo a coprirmi il disonore -si dirà- ora che s’una misera tomba s’accanisce dei miei detrattori il ghigno feroce e lo sputo

Gioielli rubati 195

Il mare era una favola

“non vorrei più uscire da questa dimensione eppure basterebbe come altre volte stringere forte gli occhi e…”

ma voglia non ne avevo – poi giocoforza mi ritrovai quasi deluso nel mio letto

avevo lasciato un mare che era una favola un’immensa tavola imbandita per i gabbiani a frotte

Gioielli rubati 204

Spleen 4

brusio di voci

galleggiare di volti su indefiniti fiati

si sta come staccati da sé

golfi di mestizia mappe segnate dietro gli occhi

vi si piega il cuore nella sanguigna luce

Gioielli rubati 210

La colpa

sono io quel ragazzo che scappò da casa con poche lire in tasca e un quaderno d’improbabili versi?

lo sono sì ma dopo sei decenni non mi riconosco in lui se non nel sogno ricorrente che al mattino mi lascia il cuore stretto dall’angoscia

sarà un residuo di “colpa da espiare” per aver procurato un veleno sottile a chi bene mi voleva

Gioielli rubati 215

Creatura

sembra che il solo sguardo la mantenga in vitala sua creatura ché Lui la pensò ancor prima di sognarla in forma ed essenza poi del sogno il suo farsi carne e respiro

Gioielli rubati 222

Non sei dei loro

nel chiuso della stanza o di pomeriggio nel sole da un po’ ti sorprendono a parlare coi morti – questi non tornano e tu non sei dei loro -ancora-

sono spirito (ma di essi poco si sa) -ubiqui ti leggono il pensiero e a volte giocano con le nuvole – quando nelle tue pareidolie ti pare ravvisarli

Gioielli rubati 228

Dammi cuore (preghiera)

dammi ancora tempo tempo per sognare altre vite tempo per arcobaleni e luce e voli

e che io fedele sia alla verità

alla fine dei giorni che non debba vergognarmi di me

dammi altro tempo – dammi dolore per gli ultimi dammi cuore per gli ultimi

Gioielli rubati 236

Di noi.

di noi mostriamo esigua vita più l’esteriore che quella che ferve nel sangue i viaggi mentali i sogni mistero ch’è appannaggio di proprietà esclusiva

-la testa reclina il nostro fido ci guarda attento come cogliesse pensieri

.Gioielli rubati 247

Fogli-aquiloni impregnati dell’humus dell’estro del vasto respiro di cielo svolazzano s’impennano appena liberati dall’artefice dei versi -suoi non più suoi- a volerli divulgare per il mondo

Gioielli rubati 254

I tuoi santi

corda tesa tra la bestia e l’angelo scala al cielo per l’Assoluto

c’è sempre l’iconoclasta che lascia osceni echi nel sangue dileggiando i santi che tu Nina preghi incessante

Gioielli rubati 261

Reliquie

a scrivere non la mano ma la mia radice ferita

testimonianza siano non lettere storte sull’acqua o che volteggino eteree dissanguandosi in volo

ma i momenti che restano nel tempo appesi al cuore

Gioielli rubati 277

Primavera

mattina sul lago: si spalma sugli occhi la luce intonano melodie uccelli di passo

è un fremere di gioia la pineta

Gioielli rubati 291

Era una favola il mare

consapevole di trovarti nel sogno chiederti se riuscirai ad uscirne tuttavia volendoci restare ancora un poco

ché era una favola il mare su creste d’onde guizzavano pesci dalle squame luccicanti nel sole

calavano gabbiani a frotte

Gioielli rubati 301

Divagazioni sullo zero e sulla o

il nucleo l’anello l’uroboro due zeri abbracciati ti danno il simbolo dell’infinito puoi notare la vocale o di rimbaud gli ovali dell’ottocento la bocca spalancata nell’urlo di munch le bolle di sapone immagina gli occhielli delle forbici gli oblò simili allo zero o alla o

Gioielli rubati 325

Calvario

(a San Massimiliano Kolbe).

portavo le mie quattr’ ossa sul calvario accomunato alle migliaia di sventurati lungo i binari della morte.

ti parlo a nome di chi nome non aveva ti parlo dalla regione del dolore con la bocca dei morti.

ove germogliano fiori di quel perdono che non è dei vivi

.Gioielli rubati 339

Felice Serino (Pozzuoli 1941), vive a Torino.

Ha pubblicato numerose opere di poesia: Il dio-boomerang (1978), Frammenti dell’immagine spezzata (1981), Di nuovo l’utopia (1984), Delta & grido (1988), Idolatria di un’assenza (1994), Fuoco dipinto (2002), La difficile luce (2005, anche in e-book), Il sentire celeste (2006, in e-book), Dentro una sospensione (2007, anche in e-book), In una goccia di luce (2008), Cieli interiori (2010, in e-book, raccolta di riflessioni e articoli), Poesie (2010, in e-book), Lacere trasparenze (2010), Cospirazioni di Altrove (2011), Casa di mare aperto (2011, in e-book e dal 2012 in cartaceo), Magnetici occhi ha la notte (2012, in e-book), La luce grida (2013), In sospeso divenire (2013, in ebook), Un lembo di cielo (2014, in e-book), Gli anni ci diranno (2014), Frammenti di luce indivisa (2014, in e-book), D’un trasognato dove (2014), Trasfigurati aneliti (2015, in e-book), Nel perdurare la luce (2016, in cartaceo nel 2015), D’un trasognato dove (2014), Trasfigurati aneliti (2015, in e-book), Nel perdurare la luce (2016), Nell’infinito di noi (2016. in ebook); Ad altezze segrete (2017); La vita nascosta (2017, anche in e-book); Le voci remote (2017, in e-book); Dove palpita il mio sogno (2018); Lo sguardo velato (2018, e-book) Asimmetrici voli (2019, e-book) Quell' onda che ti tiene lieve (2019); Vita trasversale e altri versi (2019, anche in e.book); Un dove di trasparenze (2019, e-book); Dalle stanze del cuore e della mente (2020); In un remoto altrove (2020, e-book autoprodotto); Orizzonti di palpiti (2020, ebook); Dell'indicibile (2020) e-book, Trasparenze (2021, e-book), Sopra il senso delle cose (2021), Il cielo è terso ( 2021, e-book), Afflati (2022, e-book), Oltre l'esilio (2022, ebook), Assonanze (2023, e-book), La vita immaginata (2023), Dietro il velario (e-book autoprodotto), 2024, Sospensioni (e-book), 2024.

Ha collaborato a numerose riviste e fanzine, tra cui: L’Arcobaleno (Ucraina), Il Camper Clandestino, Probabile, Vento Salato, Cultura e Società, Ov/Est Underground, Emozioni, Noialtri, Poeti nella Società, Alla bottega, Controcampo, Il Tizzone, Il Meglio, La Procellaria, Tempo Sensibile, Studiart, Collage, La Voce del Gruppo 97, Logos, Lo Spazio, Il Pungolo Verde, Fantasy-La Torre, Reportage, SottoSopra, Mail-Art Service, Net-Informer, Sole Vivo, Evasion, L’Auriga, Risvolti, Fatece Largo, Linguaggio Astrale, La Casa del Fossato, La Chioma di Berenice, L’Archivio della Memoria, I Sentieri dello Scibile, Secondo Te, Agile gramma, Tracce-cahiers d’art (formato cartaceo ed elettronico), Monviso, Verso il futuro, Il Parnaso Volante, Il Convivio, Quotidiano Buonasera Taranto rubrica controVerso.

Inoltre è presente in varie antologie tra cui: Come arcobaleno, La mia fuoriserie targata speranza. Antologia della poesia contemporanea, I Graffiti, Paradigma, Fuori dai cancelli dietro alle rose (rassegna), Una poesia per la pace (catalogo), Poeti e pittori del terzo millennio, Diario degli artisti (2001), Agenda poetica (2003 e 2004), I Quaderni della Memoria, Paesepoesia (2005 e 2007), Parole d’autore (Premio Ibiskos 2007), Dal desiderio all’eros (2007), La parola sensuale (2007), Il calendario del popolo, poeti operai (2008), Il Federiciano. Autori del terzo millennio (2011), Versi in volo/Suicide love killer (2011), Antologia Poesie E-Lette/Estro-verso (2012), Antologia dei soci 2013 dell’Ass. Cult. Rosso Veneziano (10 poesie), Pastiche (2014), L’arte in versi (2015), Antologia delPremio “L’Arte in versi” 2016, Antologia “Sentieri diversi”2017,In.Arti.Poesia -Antologia seconda, 2018.

A partire dal 2003 ha pubblicato poesie on line su: Elba Sun, Club degli Autori, Novae Litterae, Yahoo! Groups dewdrop, Interactive People, Poetare, Poesia creativa, Pensieri & Parole, Poesia e Narrativa, Poetilandia, Art Greco, Progetto Siderurgiko, Poeti e pittori del terzo millennio, Valtellinanet, Classicaonline, Nuoviautori, Il Mistero, Stazione Celeste, Rotta Nord-Ovest, Proposte di Classe, Artenuova (e-book di 10 poesie quale premio al concorso omonimo), I sogni nel cassetto (e-book di 7 poesie), Ungaro Rocco, Sicily on net, Progetto “Mosaico” Mosè Bianchi, Le parole per te, Parole oggi, Eleonora Ruffo Giordani, La perquisa/secondote, Nemesia, Ideabiografica, Il romanziere, Poesie & Poeti, Parole d’Autore, Dodo/Dada Arte postale, Marina Minet, Poetichouse, Siderurgikatv-il cannocchiale, Volobliquo, Fatachiara, Michele Sarrica, Rossovenexiano, Cinquemarzo, Le parole del cuore, Partecipiamo, Passeggeri nel vento, Bahu, Poetando, Hi5, Animapersa, Arte Vizzari, Paese incantato, Carlo Acutis, Gocce di poesia, Antologica atelier, AltraMusa, ParolArte, Scrittore noir & Poeta dell’anima, Poesieracconti, Gli autori, La mente e il cuore, La poesia, Cicorivolta edizioni, Windows Live, Il Cannocchiale (multiblob: erlebnis – l’alterego – inmargine), Poesia e dintorni, Myblog (L’Indicibile), Blogspot (Sinergie), Altervista (dreamingpoetry), I Salotti di Shaliboo, Tiscali (Varchi), Rossovenexiano/drupal/blog, InkToLink, Poesie in calca, Ali di carta, Estro-Verso, Scrittori dal mondo, Poesie in versi, Artefoto, Puoidirloqui, Poesia in blog, Realtà nonordinaria/ versicolazioni, Mondo cristiano, Parole sparse, Nuovi Argomenti, Ewriters, Artetremila/arte senza confini, Gente che scrive, Poetry wave-dream, Nuova Era, It’s only mail commercial potential, Suonami una poesia, In parole semplici, Linked In, Netlog, L’Oasi della poesia, My Space, Splinder (dove ha aperto due “blog” nel 2007). Facebook, Google +, Sestosensopoesia, Aphorism, Net Editor, Scrivere, Il mio libro, Portfolio Poetico, Franco D’Auria, Rosso Veneziano/Caffè degli Artisti, L’oceano nell’anima, Oubliette Magazine, Lineand, Scribere Artem, Artenuova, Associazione Culturale Noialtri, Lettoriscrittori, Scrivere poesia, Contemporary Literary Horizon Magazine, Poesie e favole, Carte Sensibili, Vacuum Mag, Libreria Editrice Urso, Rime Scelte, Leaves on Paper, Patrizia Andrich su Webnode, Parole del Cuore, Per una strada e altre storie (overblog di E. Marcuccio), Euterpe, Blogletteratura (di L. Spurio), Attimi d’immenso, Bibbia d’asfalto, MeBook., Il Tipografo, Il sasso nello stagno, Plauso di Raffaella Amoroso, La rosa in più, Taccuino Anastasiano (blog di Giuseppe Vetromile), Quaderni di Arenaria, Genwi, Facebook, Instagram,Twitter, Pinterest; feliceserino’s blog, Rosmarnavigando e Un occhio di riguardo su blogspot; Rosmarblog e Casa delle nuvole su wordpress, norisepoesia su simplesite, Voli di poesia su uneminutesite, Flazio, Operaio di sogni su Tumblr, Google Bookmark (Segnali) poetrydream di A. Spagnuolo, issuu, calamèo, Sulfragileconfineblog e Alchimisti di parole (su blogspot), Varchi-Passaggi (su wordpress), jalmarblog (su Altervista), Opera Uno. Alessandria today (da Aprile 2023 è autore su Alessandria Today Magazine), almerighi (su wordpress nella rubrica Gioielli rubati), Arteinsieme, L'armonia delle parole, Il sasso nello stagno di AnGre (anche nella rubrica Oltre la rete- la poesia italiana che si incontra oggi), La Recherche, Sound Cloud, Caserta Web, Verso, Voci sottili, Allumare dell'anima e Le mie cose (su wordpress), Dall’Italia alla Lettonia, Dipthicha, Liberolibro, ibs, Amazon, Kultunderground, Assonanze su wordpress, Assonanze 2 su blogger, Assonanze 2 su wordpress (in seguito diventato Prospettive in-versi), Blogitalia, La stanza degli specchi, Academia.edu, Leggere poesia e Aneliti su Blogger Momenti di poesia su Flazio, Assonanze risonanze su Webnode, feliceserino su netsons, dell'ndicibile su wordpress, feliceserino su blog Libero, webadorsite, Momenti di poesia su Flazio, feliceserino site2 su jimdo, Percorsi (feyrabend) su Im-creator, Mobirisesite, norisepoetry e percorsidipoesia2 su Altervista, sinergie su odoo, Risvolti 2 su Bitrix 24, il raggio verde su webme, la penna di norise su godaddysites, Varchi (su Blogger).

Ricco è il panorama degli articoli apparsi su numerose riviste (anche di astrologia quali “Linguaggio Astrale” e “La chioma di Berenice”): Un tenore mancato (1993), Eros e Thanatos, sesso e morte (1994), Sotto una cattiva stella (1995), Gridando l’aurora (1996), Il ruolo di Marte e Urano nei temi di predisposti a morte violenta (1997), Il fenomeno Uri Geller (1998), Bagno di realtà multidimensionale (1998), Rudolf Steiner e la scienza dello spirito (1999), Il mito di Re Lucertola (1999), Veggenti di ieri e di oggi: da Cayce ad Altea (1999), Jacob Lorber, lo scrivano di Dio (1999), Le ’letture’ di Edgar Cayce (2000), Oneiros: il sogno disegna al lume di luna (2000), Vince chi perde (2000), poi col titolo: Odissea di un intellettuale, Simone Weil, il fuoco della verità (2000), Un sole sotterraneo (2001), Pier Giorgio, il beato dei giovani (2001), Sull’essenza del reale (2001) L’occhio ai raggi x (2001), Appunti sulla realtà multidimensionale: l’attivazione della seconda vista (2001), Vincenzo Cardarelli, il poeta della solitudine (2002), Dylan Thomas: viaggio alla fine della propria ferita (2002), Simbologia delle vocali (2002), Mario De Sabato, il Nostradamus dei nostri tempi (2002), Lilith e il suo significato mitologico (2002), Giorgio Bongiovanni, l’ultimo profeta (2003), Rimbaud, il mito (2004), La poesia di Nil (2005), La più straordinaria avventura (2005), Dalì genio e sregolatezza (2005), Maeterlinck custode dei sogni (2005), Sull’effetto placebo e lo stato dicrisalide (2006), Saggi astrologici (2011, in e-book).

Articoli on line su: Daily Opinions; su “Scrivomania” in versione ebook: Fuoco dipinto (edizione accresciuta), Cieli interiori (raccolta di saggi e articoli), 23 poesie (a cura di Luca Rossi), Poesie sparse, Come in uno specchio e altre cose (articoli), Idolatria di un’assenza (poesie scelte). Per le Edizioni Riccardi, in versione cartacea e telematica, sono pubblicate le opere visuali: Labirinto (2003), e Japanese (2004). Per le edizioni Tracce sono presenti in versione elettronica e in originale cartaceo (portfolio) 5 opere per il progetto Cinque Roseblu per un artista. È titolare della “Rassegna artistica-letteraria“ in Freeweb-MediaMente del sito Progetto Siderurgiko, che ospita suoi saggi e articoli. Poesie presenti in Radio Sonora, nella trasmissione Poesia e Vita, in più repliche. Voci recitanti: E. Besso, R. Calce, E. Falcomer. Intervista a cura di Giulia Lomasti nel gruppo Lo Scrittore/gli autori (marzo 2010). Sul quotidiano di Roma “L’unico” del 23 marzo 2010 un’intervista a cura di F.S. ripresa da Lo Scrittore. Una poesia recitata su Radio Uno nella rubrica ’poetando’ nel programma “L’uomo della notte” di Maurizio Costanzo (2010). 3 poesie recitate dall’artista scomparsa Raffaella De Vita nella manifestazione “Parole oltre la fabbrica” (07.07.1997). Poesia recitata nella trasmissione musical-poetica Cant’autorando (1° agosto 2012, Vermiglio, Trento), Cd con 10 poesie recitate da Roberta Calce (2014). Una poesia entrata in una plaquette monografica dedicata ai 7 vincitori del concorso internazionale “Altino”, Progetto 7Lune, 2016, e recitata in un video da Silvia Favaretto, Rodolfo Lettore (Vettor) legge alcune poesie su Facebook.Video di Silvia De Angelis su due sue poesie. Intervista di Gelsomina Shayra Smaldone per il sito La Mente e il Cuore (febbraio 2012). Membro di giuria al Premio “Poesia senza confine” 2015, Agugliano, An, presieduta da Lorenzo Spurio. Da ottobre 2017 ad agosto 2018 ha fatto parte del Comitato di lettura nella Redazione del sito Scrivere.

Ha vinto i seguenti primi premi: 1996, “Un poeta per l’Europa”, Firenze; 2001, “Premio per la pace”, Torino, primo assoluto; 2006, “Ibiskos”, Empoli; 2010, “Il Golfo”, Napoli.

È stato tradotto in ucraino, inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese e rumeno e lettone.

Sulla sua attività letteraria si sono occupati i critici: I.M. Affinito, G. Bárberi Squarotti, E. Besso, F. Ballerini, N. Binetti, R. Bromuro, A. Brunetti,V. Carollo, A Catalfamo, P. Chiaramida, E. Cioli, M. Cucchi, E. Falcomer, P. Fè, M.C. Fournier, S. Denti, H. Ferbes, E. Ganci, G. Genghini, F.I. Gjerga Arnò, F. Greco, S. Jacomucci, M. Lampa, C. Lascia Cirinnà, G. Luongo Bartolini, A. Magri, M. Marchetti, M. Martinucci, M. Merlin, C. Molinaro, S. Montalto, V. Muscarella, E. Nese, S. Ogli, D. Papetti, A. Pellecchia, M. Piovano, A. Pugiotto, G. Raffaeli, L. Rosati, F.M. Serpilli, F. Solìto Margani, G.S. Smaldone, L. Somma, R. Tano, P. Tona, P. Topa, P. Valdossi, M. Zanarella, T. Zaninetti, F. Ballero, A. Bordonaro, S. Carnemolla, V. Calò, S. Chiti, T. Cauchi, A. Ciavolino, D. Cortese, F. Ferrari, F. Ferraresso, A. Manitta, A. Macchione, M. Massa, A. Memme, R. Piazza, G. Perri, T. Porcelli, M. Santhers, S. A. Santoro, L. Spurio, M. Tiberi, G. Vetromile, P. Ardita, M. Gattu Soddu, A. Licastro, A. Terracciano, A. Biancolillo, A. M. Cherchi, A. Galante, C. Di Rosa, N. Esposito, F. Lavinia Ferrari, D. Pezzino, V. Spagnoli, E. Spagnolo, A. Spagnuolo, F. Almerighi, M. Astuni, M. Barbera, L. Borghetto, U. Briganti, F. Fenara, G. C. Lisi, G. Papale, K. Rubino, S. Santamaria, E. Stefani, F. Ciavarella, A. Ciavolino, S. De Angelis, L. Gori, E. MariàB. Negro, M. Saccomanno, E. Cerquiglini,B. Tartamo, M. Spadavecchia, J. Miu, P. Colonna-Romano .

Mail: norise3010@gmail.com

Felice Serino è nato a Pozzuoli nel 1941 e vive a Torino. Copiosa la sua produzione letteraria (tra le raccolte di poesia: “La vita nascosta”, “Vita trasversale e altri versi”, “La vita immaginata”); ha ottenuto importanti riconoscimenti e di lui si sono interessati autorevoli critici. E’ stato tradotto in nove lingue. Intensa anche la sua attività redazionale. Sue pubblicazioni sono presenti in Academia.edu e in Alessandria today.