norise

FELICE SERINO

POESIE

FRAMMENTI DI LUCE INDIVISA

2014

31

DOCILE ALLE TUE MANI

docile pasta alle Tue mani plasmami secondo il Tuo volere

sgabello di gratitudine ai Tuoi piedi

farfalla lucente di Tue piaghe

32

SONO ANCHE ALTROVE

d'albore un tenue rosa anelito d'espandermi in fiorite di cielo

33

PARTICELLA

noi siamo tra l'angelo e la bestia mi dici sciorinando tesi astruse ma dove lo metti il bosone di Dio così bene immerso nella materia: l'infinitesima/infinita particella che ti trascende è il tuo Tempio e brilla di luce propria

34

ALLO SCOPERTO

(a Francesco d'Assisi futuro Santo)

uscire nudo allo scoperto un morire al mondo spoglio di alibi-corazze il cuore che risale in luce sue macerie la vertigine del tempo vuoto

35

ALZHEIMER

i suoi giorni come un vortice di foglie a dilatare deliri gioca con le ombre sui muri vuole afferrare la biancaluna incorniciata nella finestra

alle prime luci riaffiora un barlume di quell'io bifronte che ha perso la strada di casa

36

L'ESISTENTE

è dall'origine della foglia la foglia-madre così della parola il cuore la luce Verbo che muove i mondi il dio in noi la bellezza dell'oltre

37

ANELITO

(a Sant'Agostino)

uscire dalla gabbia di carne e fendere l'azzurro con revisionate ali lasciarsi invadere dalla luce del Tuo volto fulgente più di mille soli

38

AL PARCO

(fuori da un periodo depressivo)

vade retro male di vivere nuova luce di orizzonti leggo nello sguardo dell'anziano sottobraccio nella macchia di sole a farci isola ora che nuovi m'appaiono i semplici gesti un sorriso una parola forse questo il senso mi dico Lui ben sa “utilizzarmi” al meglio va-de re-tro mal du vivre ti riconosco dal tuo odore acre ti ricaccio nel buio fondo

39

LA LUCE BUONA

riempire vuoti di cielo cogliere la luce degli occhi una mano tesa nel bianco grido del vento

40

A LATO DEL CUORE

non voltarti indietro – mi dico - percorri lo stretto marciapiede a lato del cuore: nel profondo di te nel buio di stelle calpestate ascolta il grido verticale che da caduta si fa preghiera

40b

PRIMA DEL TEMPO

prima del tempo non c’era che amore quello-che-muove- il-mondo danza nel cielo della Luce-pensiero della notte a scalzare le tenebre

41

UNA SPALLA DI LUCE

non ricusare mi dice questa spalla di luce e se ho lasciato che ti perdessi è perché dal tuo fondo mi tendessi le mani

non sia tu di quelli “che non si voltano” e hanno fumosa aureola appoggiati alla spalla di luce che è l'Io sono

42

CERCHI SULL'ACQUA

sospensione lucente

petali vellutati fanno cerchi sull'acqua

si staccano voli dal tramonto

43

MIO SANGUE ALATO

tu come un'esplosione all'aprirsi del fiore

vita: mio sangue alato

ah sentirmi avvolgere nel risucchio del vuoto tuo affamato

44

NELL'ARIA VEGETALE

si aprì il mattino azzurro nell'aria vegetale come un mare nel seno del cielo e da una costola per lui Egli la plasmò dalle sinuose forme a far tondi gli occhi vogliosi d'un amore tendente alle stelle

45

PIU' D'UNA VITA

l'insistente mostro della mente e l'embolo d'ombre e quanta morte in questa vita più d'una a far nascere ali dove sanguina la trasparenza

46

IL PREESISTERE

[ripresa da una poesia datata]

e tu a chiederti il perché dell'effimera bellezza del fiore o della breve luce che vive la farfalla

e del preesistere d'ogni singola specie non dici che si sa nominata
e trasfigurata è oltre quell'orizzonte dove continuano il mare i gabbiani nel fondo degli occhi

47

ULISSIDI

[ripresa da una poesia del 2011]

veleggiare verso lidi dell'Origine impastati di luce alchemica in fondo agli occhi aperti mari dei sensi

48

FAR POSTO ALL'ANGELO

dev'esserci forse un angelo alla mia sinistra e sì che per natura non sopporto nessuno da quel lato camminando per strada che non sia una benefica presenza

chi mi accompagna nella luce declinante degli anni non sa di dover fare posto all'angelo

che provvido mi aiuti a scalzare ogni giorno la morte

49

QUEI VERSI PERSI

[nel percorso col bus verso Brescello]

poi di ritorno a sera carta e penna o se vuoi tastiera il bianco che ti fissa e ti ci perdi un muro la mente un muro provi con un verso impreciso poi un altro ma no non era così che l'avevi pensata eppure ce l'avevi tutta lì come una cantilena tra veglia e sonno negli occhi la confusa striscia bianca sulla destra ed eri in uno stato di tortura-goduria trattenendoli ancora quei versi ma ora niente un muro la mente risucchiati da un buco nero

50

BORDERLINE

[ispirata a un'altra mia poesia a tema sociale]

la tua carne dolorante tu crocifisso alla sopravvivenza non un tetto un letto d'amore i figli sconosciuti cieli caduti nel fondo degli occhi ti perdi tra i rifiuti dove sembri cercare brandelli di quella vita che ti ha tradito

51

CIELI BIANCHI

cadute virgole dalle pagine dei giorni come un assordare di cristalli

poi brividio di luna nel cerchio delle sere cieli bianchi di silenzi

a propiziare un appiglio per reinventarsi la vita

52

NUVOLE VAGHE

le nuvole vaghe a guisa di pegaso o capra e in pacato risveglio il sangue del tuo ieri connesso alla vista del bimbo nel levarsi dei piccioni in volo davanti ai gridolini acuti e più a lato della piazza il vecchio in carrozzina tornato bambino a ricordarti l'esistere parabola di carne nel pulsare dell'universo e il conto degli anni i voli pindarici del sognare

53

CIELI INDIVISI

i voli pindarici e come in sogno il passato divenuto memoria di voci impalpabili essenze residenti in un altrove di cieli indivisi

54

VITA DI MARE

essere circoscritto nel tuo spazio ti sta stretto assumere come l'acqua la forma del suo recipiente ti deprime aneli come la sorgente alla sua foce amalgamarti coi fondali marini conoscere l'alfabeto dei pesci gli anfratti i fatti del giorno dispute e amori coordinate d'una vita di mare in divenire le tempeste che tengano l'anima tesa sul grido come achab

55

LA TUA STAGIONE (a Rimbaud)

in echi d'inchiostro verde virgulto tu esploderai

vergini pensieri incolli nel tuo cielo ispirati a scandire la tua stagione età dell'oro e “maledetta”

56

NON MANDATE A CHIAMARE [rifacimento di una poesia del 2012]

quando il mondo continuerà dopo di me

non mandate a chiamare prefiche che versino lacrime sul contenitore del corpo-contenitore

e a chi vi dirà lui non c'è più fategli pure uno sberleffo com'è giusto che sia

57

IL TUO DETRATTORE

come a dire quello del “tu pensa per te” l'alterego che va col lupo seguendo la pista del sangue lo stesso che ti seduce e lo sguardo svia dagli occhi forti della luce

58

IL TUO DETRATTORE 2

quello che in un buffo di vento fa orfano di stelle il tuo cielo

dimora dell'angelo compassionevole

59

LUCE ANNODA

luce annoda le voci nell'aria liquida fuoco delle attese dove anime si cercano

-un fiume d'echi

60

SIMILE ALLA VITA

simile alla vita il morire mi dici naturale ma strano se ci pensi vi si entra con uno schiaffo e se ne esce con una manata di terra

con un io ridimensionato m'immagino di sparire come chi in sogno segua una successione di stanze allora uccelli vedrei uscirmi dalla testa nel becco i versi d'una vita

FELICE SERINO

POESIE

TRASFIGURATI ANELITI

(2014)

61

E' DA GIORNI

è da giorni che persiste una visione come di creatura uno scricciolo che voglia nidificarmi nella testa decido di adagiarla sul bianco della pagina-lenzuolo con la delicatezza d'una nutrice quasi ne tremo ed è un tripudio del sangue come chi trovi un tesoro

62 NUOVA POESIA

non dirmi che questa in grafia minuta è “inconsistente” come la mia “collezione di farfalle”

cielo grigio si riflette negli occhi

-unforgettable

piove l'immagine di te attraverso il vetro mentre

il marciapiede si allontana

ho da dare i miei occhi a quel che passa

63 RINVERDIRE

aria screziata d'umori anonimi in un rigurgito rinverdire dell'anima dissolta quasi nel bailamme biancore di cieli dove annegare il grido

64 ELDORADO

aneliti annodi al tuo giorno novello ulisside voci di conchiglia echi si fondono col sangue in luce nel sogno di eldorado rammendi la tua vela stracciata

65 DIVAGAZIONI SULLA FISICA

[Poi come una macchia anche questa vita sparisce senza traccia. Durs Grumbein]

ti convinci che l'io sia un riflesso condizionato -e il mondo? il mondo dell'occhio

l'Io-sono è l'Orologio cosmico e non è più un mistero la particella detta il bosone di Dio

una danza di cellule e -incredibile- una montagna di materia contenuta in un cucchiaino!

66 CRITICI (semiseria)

ti mettono a nudo sulla pagina-lenzuolo ravvivano il grido di luce della parola sofferta concepita nelle viscere ove hanno asilo le lettere del sogno vanno con la lente fino all'intimo pertugio ti spellano rivoltano risalendo al lampo della musa dove regna la parola annunciata hanno l'aureola da edotti sotto i soli bianchi delle lampade

67 NELL'INDACO CIELO DEL SOGNO

a Walt Whitman

nell'indaco cielo del sogno odo l'aedo cantare le tue odi con sottofondo di musica celeste mentre fluttuante nel mare d'erba del cielo tornato fanciullo ti vedo giocare coi capelli di Dio

68 IN DIVENIRE

appoggiato alla spalliera d'aria del divenire tu - arcoteso futuro anteriore o tempo che ti mastica sangue del pendolo

69 VITA CONTROMANO

(a James Dean)

teso sul grido d'una vita contromano animo di ragazzo bruciato a perderti in un oceano di spleen brami ti visiti in sogno nel risalire dagli anni la dolce madre -profondità celestiale- le dita affusolate nei capelli

70 NELL'ARCO DEGLI OCCHI

andare come su cocci la pelle dell'anima tesa come tenda oltre le stanze viola della mente vedere infine quel male oscuro uscire dal tuo specchio e il fiore della grazia aprirsi a ventaglio nell'arco degli occhi

71 SULLE LABBRA

(ad un interlocutore immaginario)

come dire ferire di penna tu a dileggiare il vero intingendo nell'azzurro eludendo l'angelo

poi svanirai nella luce anche tu qualcuno al tuo capezzale forse potrà leggere il verso più bello sulle labbra morenti mentre invochi la madre

72 ALTRA VESTE (rifacimento di una poesia inizio 2014)

un vedermi lontano io che vesto parole di carne alfabeti di sangue da me lontanissimo ché ad altra sembianza anelo per voli su mondi ultraterreni

73 LA NOTTE LATERALE

[rifacimento di una poesia del 2006]

è il gravitare dell'ombra che ti segue a lato o l'orbitare dell'unghiuta morte questo saperti enigma vederti come in una vertigine di specchi
a scalare la notte

74 I RICORDI DEL CUORE

quel po' di stordimento dopo un bicchiere di troppo è la vita che scorre al contrario la brezza marina la mente a vagare resuscitando fantasmi ti risalgono dal profondo abbozzando la smorfia del pianto il loro grido a confondersi con quello dei gabbiani bianche creature danzanti sulle onde crestate che a beccate ti sembrano
straziare i ricordi del cuore

74b KRONOS

fratto il Tempo non più riflette lo specchio –esser vivo quasi una finzione sogno congelato dove si piega il cuore senza remissione

75 MAGNETICI OCCHI HA LA NOTTE (a Hemingway)

come una morte tenuta in vita questa vita compagna la bottiglia che almeno stanotte allenti quel suo morso a ricucire lo strappo infinito domani un colpo e ti adagerai nell'ombra occhi in liquido cielo capovolto

76 FORSE UN ANGELO

a trascendersi in me è forse un angelo nel punto dove l'anima vibra come diapason e in un mutevole cielo d'occhi mi asseconda a snudare la bellezza da frammenti di parole e suoni

qui nel mio sangue ecco si leva il fiore che non so dire

77 ANCHE TU A PRECEDERMI

(all'amico Flavio)

anche tu a precedermi sulla via dell'Inconoscibile

piena la valigia avevi di falci di luna e di balenii di vergini aneliti

te ne disfacesti insieme al corpo per “vestire” una verità nuda

oggi dallo scrittoio del cuore a te mi volgo e i tuoi versi mi suonano come una profezia

78 OASI DI VERDE

sul lato opposto un po' d'ombra il solito giro poi la panchina il libro oasi di verde da respirare vaghezza di nuvole a riflettersi sulla pagina e i gridi dalla vicina scuola di chi anela alla libertà degli uccelli e la ragazza a fare footing tempo quattro minuti tondi e ecco da dietro l'isolato laggiù ti rispunta la maglietta rossa

79 COME IN SOSPENSIONE

aria dolce della sera unghia di luna sovrastante la linea cielomare questo sentirsi come in sospensione un sognarsi altro da sé a dilatarsi in un ignoto spazio mentre la vita impone suoi ritmi

80 ALI DI FARFALLE

sono emerso da profondità oniriche come da abissi senza scafandro lì ho incontrato i miei morti

la luna si bagnava nei loro sguardi dai sorrisi spiccavano voli improponibili farfalle ali enormi mi avvolgevano in un senso di pace mentre mi perdevo nei loro vertiginosi colori come in un quadro di kandinskij

81 NEL CHIUSO DELLA STANZA

le mosche assassine della mente nel cantare il Tuo nome nel chiuso della stanza

ah più breve sia l'arco che da Te mi separa e da questo naufragio di sangue la Tua mano mi tragga

82 SAREBBE FORSE UN CADERE

sarebbe forse un cadere in demenza meno devastante che questo abbuiarsi del sangue mostro della mente che come un gioco m'intrappola in un giro vizioso ed io a mordere il giorno come sfuggirgli dove nascondermi uscire da me stesso annullarmi ah trafiggetemi stelle mare avvolgimi nel tuo fresco lenzuolo oggi è un penare che non sostengo più

83 UN LEVARSI D'ALI

stato celeste antimaterico in sogno un levarsi d'ali fiammante fiore di sangue disincarnato

84 FIORE DI SANGUE

vuoi bastare a te stesso il tuo “assoluto” è polvere che abita nella bocca dei morti pazzia fare a meno di Lui quattr'ossa in croce altro non sei nella vastità di cieli ma a un tempo quel fiore di sangue del divino in te profuma e canta -urla la radice se la strappi

85 LE RADICI DEL CUORE

[Spunto tratto da una poesia del 2005]

cogliere una piccola morte nello strappo di radice dove altra ne nasce dal suo grido

cogliere l'inesprimibile di questo morire che s'ingemma d'eterno

86 DELIRI

in buona compagnia dei saltabeccanti piccioni raccoglieva torsoli di mela tra i rifiuti e biascicava versi improbabili parto dei suoi deliri

nel nosocomio conobbe una sua pari portava con sé dei versi di campana e una foto sgualcita

lampi di visioni a mordere giorni di macerie poi un mattino li trovarono abbracciati le vene recise che già sorvolavano cieli sconosciuti ai mortali

87 IL GIORNO A SCHIARIRE

il giorno a schiarire risalendo con gl'occhi della memoria ad arcobaleni e transiti propiziatori riscoprendo quel vento che nel suo azzurro vortice risucchi lo sprofondo d'apatia e rigonfi le vele per l'avventura

88 LA VITA A RACCONTARSI

volti galleggianti sul mare del sogno nella composizione della luce aprirsi di corolle palpitanti anemoni la vita a raccontarsi con la bocca dei morti col sangue delle pietre

89 SALE LA LUCE

(a Dario Bellezza)

alba d'un bianco cadmio che annega i sogni d'una notte famelica di corpi alle spalle di quest'ombra che ti pesa sugli occhi sale la luce che ti tiene avvinto all'arida ora dei vivi

90 QUEL CHE SONO

(ispirandomi a Nicodemo)

sono quelle immagini che in me parlano a consegnarmi a un io vissuto come in sogno

nell'avvicendarsi degli anni m'inerpico sulle spalle di quell'io di ieri per vedere il mondo dall'alto

91 LA SALITA DEL CIELO

(a San Pio)

ti sogno muta presenza china sull'ora esangue

apre in me la salita del cielo una strada inondata di noetica luce sanguata della passione di tue piaghe

FELICE SERINO

POESIE

D'UN PRESENTITO CHIARO D'ARMONIE

29

QUESTO SOGNO

nel momento che questo sogno di carne si trasfigura in cristalli di luce

una nuvola di uccelli uscirà dal suo arioso cranio

a glorificare il Signore

(2012)

30

LUCE CATARTICA

uscire dalla notte con passi nuovi con occhi nuovi

bagnato di Dio

31

NEL SANGUE DELLA PAROLA

[scritta a Capodanno 2013, a 26 mesi dalla morte di Alda Merini]

nel sangue della parola il canto tuo del tuo amore per la vita segregata incompresa crocifissa

nel sangue della parola l'azzurro canto della “follia” che sale dalle sbarre di carne dei manicomi

nel sangue della parola il grido dell'innocenza violata e dei diseredati che tu amavi tanto

32

DEDICA

credimi alda: a te io canto con un'ala spezzata

(prendere il volo vorrei – oh sì vorrei...)

sul sangue della bellezza io canto d'un presentito chiaro d'armonie

33

AVE MARIA

il nuovo giorno si china sull'azzurro tuo manto

bagnato mi so della tua grazia – Gospodine *

*in croato è la Madonna

[Pola, agosto 2011 / Torino, febbraio 2013]

34

Il SE' L'ENIGMA

limitato il senso del chi siamo

“per speculum in aenigmate”

sarà il prismatico Sé -dentro- a sognarci?

35

VITA A ROVESCIO

sarebbe vita a rovescio questa perché gli ultimi saranno i primi?

considerare tutto vanagloria?

capovolte anche le apparenze

non abita qui la trasparenza

36

L'IMMAGINE SPECCHIATA

l'uomo “affamato” grida la propria fame di senso

finché nella luce inaccessibile -che smemora il finito- non combacerà col Sé l'immagine specchiata

(2012)

37

FORGETFUL

ti supera la luce – non ti appartieni che in parte cerchi

nel sangue l'immemore tuo nome

38

L'IRRIVELATO

Lui l'Irrivelato si fa trovare se provi a squarciare la maschera che indossi ... così sarà come trovarti in una selva di gridi lepre braccata dal suo amore esclusivo

39

KRONOS

fratto il Tempo

non più riflette lo specchio – esser vivo quasi una finzione

Sogno congelato dove si piega il cuore

-senza remissione-

(2012)

40

COMA

(esperienza di pre-morte)

sta per sfociare la vita nel mare di luce – un rapido sguardo di là in un tempo sospeso: come un batter di ciglia: non era quello il Disegno

41

LA VISIONE

ancora sono sogno e inizio di pensieri e sento un angelo con l'ali vellutate coprirmi

nel bianco silenzio allagato di luna mi do d'amore mia “fuga” nell'intima mia essenza sorda al mondo

(2012)

42

CANZONE

[ispirata a una poesia del 2006]

spiove luce di stelle e in cuore echi di pace- vedermi in tutto col mio sognare il vissuto vita sognata

... spiove luce di stelle stasera guardare gli anni in cuore spogliati

43

VERTICALITA'

dolore non solo quello da carne-urlo animale ma sublimato negli assi della croce guardando in divenire là dove conduce Passione per la porta stretta

(2012)

44

AL NOSTRO CENTRO

come in sogno ci desteremo in un'altra maniera * – giungeremo al nostro centro dove in eterno si brinderà col sangue della passione al desco dei martiri e dei santi -amen-

*“dimensione” espressa in un verso di Pessoa

45

DIVAGAZIONE SULLA MORTE

è il morire ciò che affratella - ma davanti al mistero chi non resta confuso: nessuno a farci un fischio dall'aldilà e il dubbio è che sia come un impalpabile sogno o risibile sorte

esoterismo karma re- incarnazione: per nessuno c'è il nulla e la morte definitiva

(2012)

46

PER LUNGA ARIDITA'

(drastica soluzione disincagliarsi dalla vita prenderla “per il collo”)

per lunga aridità creativa c'è chi si autoelimina

47

L'ESCOGITARE

(leggendo Montale)

l'escogitare non è sapere

nulla sappiamo altrimenti sarebbe dissoluzione

(si sta come in sogno in una sala d'attesa)

48

SENZA CARTA E PENNA

(semiseria)

a tratti l'anima ora esulta ora si perde nei bui corridoi di parole dove una quartina balenante e poi indistinta vuol farsi luce ma quasi per sfida inafferrabile si fa gioca a nascondino con lui preso di sorpresa nei suoi vortici... ahi! sprovveduto poeta che non sa raccogliere in tempo un sangue vivo

(2012)

49

LA POTATURA

(a Pablo Neruda)

(in terra d'araucaria è luce che tarda a congedarsi il tuo poema mai finito)

non rami tagli ma versi a carpire luce a quel sole d'un generoso Iddio e maturare frutti sanguigni dolcissimi come gli abbracci dei ritorni...

(2012)

50

DISQUISIZIONE SULLA MENTE

grossolano errore – mi spiegavi col sorriso di chi sa - scambiare la mente col cervello: questi è del corpo- contenitore mentre la prima coi suoi azzurri echi è parte della Mente Universale che governa la terra e questo essere formica che la percorre...

la mente è cielo e l'una contiene l'altro

51

DICE IL SAGGIO

sei del cielo ... ma avanti negli anni ancora non ti conosci

52

NEL GIORNO ACCESO

nel giorno acceso (avvolto nel mantello del vento) sporgersi da una rupe di passione in un amen il ripercorrersi di stagioni di là del mare cogliere il fiore-essenza del tempo sognare d'essere quasi una finzione -la morte un paradosso

(2012)

53

UN DEJA' VU

del luogo sente quasi il profumo salire dalla terra lo spirito che si piega a contemplare

gli sembra di esserci già stato o forse l' ha sognato ... e quell'albero vetusto sopravvissuto a suo padre a fargli ombra a occultargli in parte l'ampia veduta del mare quello stesso mare che vide i suoi verdi anni

e il vissuto (come in sogno) divenuto lontana memoria

(2012)

54

STEP

pensieri distesi nell'ora canicolare ... una lama di luce obliqua sul letto e nella mente in sopore -in simbiosi con lo sciabordio del mare- il perdurare il dondolio del corpo fatto d'aria

(2012)

55

TURBINE VORTICA

turbine vortica intorno al chi sono

non altro sapere che la tua inconsistenza

-ma a un tempo di contenere un mondo

.................................................

FELICE SERINO

POESIE

D'UN PRESENTITO CHIARO D'ARMONIE

POESIE DELL'IMPERMANENZA

1

DISTACCO

farsi fragile foglia appoggiata ad una spalliera di vento

(2011)

2

EVANESCENZA

in trasognato sfarti figura -quasi rito- t'invetri incielata diafana

3

COS'E' IL MARE

non puoi spiegarlo alla bimba dagli occhi di luna se non l'ha mai visto prima

se non è rimasta rapita dal ricrearsi sull'acqua di riflessi dorati -ed è poesia...

lei può solo sognarlo – il mare - come una carezza di vento salato e spazi aperti e voli

vederlo nel proprio cielo alla stregua in cui s'immagina un altrove chiamato paradiso

(2011)

4

NASCITA

come appena emerso

da naufragio di sangue a luce ferita

rosa del tuo fiato – madre -

(2011)

5

IL CAMBIAMENTO

(sfogliando la fine anni '60)

una luce pensante di sorpresa visita il cuore che si è negato all'altro da Sé al suo versante celeste -per giorni spavaldi da cucire sulla pelle

(ora è un coniugarsi all'opposto il restarvi connesso è l'attesa -in traslucere d'anima arresa- che Colui che t'invita ti dica “amico vieni più avanti” -cfr Lc 14,10)

6

NEGAZIONE DELLA MORTE

inargenta sul mare la fine del giorno

sapere che Qualcuno da sempre mi conosce

notte d'ossidiana ora m'avvolge mi sogna nelle vene del buio io non posso morire

morire alla vita...

(2011)

7

VORTICE DI FOGLIE

distrazione del Supremo – dici – la nostra parte mancante? ovvero caduta d'angelo nel mare-mondo?

non siamo che un vortice di foglie

ma se il precipitare in se stessi è in vista di risalita (alla notte segue il giorno)

allora non esiste -sai- chi potrà recidere questo cordone ombelicale col cielo

(2011)

8

ESTASI

avvitato nel rosso tuo palpito

m'incielo

9

L'ENERGIA S'ADDENSA

l'energia s'addensa in un tempo rallentato

-noi qui nel divenire

-palpiti d'anima e cielo

(un trascendersi)

(2011)

10

AMORE E'

Amore è una parola a rischio

un irradiarsi di cieli...

esaltazione al calor bianco

o un lungo gemere come di vento che squassa -sottile
“privilegiato” dolore

dimora di sole e d'ombra -dove disarmato è il cuore

*Il primo è un verso di Nelo Risi

(2011)

11

RADICI

potrebbe accadere che a volte ti domandi se ti trovi in un sogno o un déjà vu

un sentirti perso – fuori dal tuo centro – quasi senza un io reale

... e in quel frangente aggrapparti con l'anima a radici del cielo

-come ad una madre

12

NON E' CHE UN PERPETUO TRAMARE

la vita ha in tasca la morte -siamo noi divino seme:

non è che un perpetuo tramare “cospirazioni” del nascere

miracolo d'amore

(2011)

13

COLUI CHE INTINGE

non si estingue questo fuoco che passa per la carne del cielo -il mio abbracciare dalla croce il mondo -il tuo trafiggere nei secoli questo Cuore senza più sangue

di giuda è piena la storia – tu guardati intanto da chi credi un amico: è quello che con te condivide il pane la luce l'obliquo raggio degli occhi

(2011)

14

IL ROVESCIO

capovolte le apparenze

... se era questa la vita – ti chiedi - figura d'un sogno che se stesso sognava...

15

VERTIGINE DEL CERCHIO

vertigine e chiusura del cerchio

compasso che gira sulla punta per mano dell'angelo personale

... l'uscita dal cerchio

-nella luce

16

LA BELLEZZA DELLA ROSA

[ispirata da una omelia]

le tue scelte abbiano profumo di Paradiso -anche se verità attira l'odio del mondo

la bellezza della rosa brilla del sangue sulle spine

(2012)

17

L'EGO

ovattata vita di chi l'altro non “sente” -muro eretto con impasto dell'ego

inutile imbiancarle le pareti pregne di dolore -sale silenzioso l'urlo fino al cielo

(2012)

18

SOGNO UN MARE D'ERBA

(a Walt Whitman)

amo le tue odi dolce vecchio Whitman - un lampo ed ora ti vedo tra nubi giocare coi capelli di Dio Padre (tu ritornato bambino) – ed ecco ti si ricongiunge l'ex “allievo” – il profeta * barba-di-luce – fluttuante nel mare d'erba del cielo

*Allen Ginsberg, che s'ispirò a Whitman, morto il 5.4.97

(2012)

[poesia del 2000, ripresa nel 2012]

19

IO ERO LA'

(nella ricorrenza dell'11 settembre)

quasi un assentarmi da me (stato catatonico davanti allo schermo) (auto- difesa inconscia per non viverlo quel momento?)

-ma io “ero” là tra vite spaginate nell'aria:

io presente-assente stagliato contro un cielo stravolto

...e in me

cadevo

(2012)

20

IL RIMEDIO

non lo trovi in nessuna enciclopedia: malessere e rabbia si contrastano con meditazione e preghiera rubando spazio alla bile – ripudiando la pratica di chi si disistima con alcool e pasticche a effetto placebo (col pensiero -inconscio- di sparire)

21

AD ANTONIA POZZI

Poesia – azzurra eco del cuore - sei musica che piove pulviscolo dorato nelle stanze della Bellezza

-eterna armonia

(2012)

22

MILLE E PIU' PAGINE * (ah la poesia!)

sulla spalla mi pesa la merini tornando dal mare un cambio spalla versi da ruminare in un vago giro di pensiero nell'aperto cielo istriano in questa canicola agostana

[Porec (Parenzo), ferragosto 2012]

*Alda Merini, Il suono dell' ombra, Mondatori 2010

23

AD UNGARETTI

nel carnato della terra d'alessandria -zolla palpitante nel sole

nascita di un dio minore a battesimo d'inchiostro

(2012)

24

COME IN SOGNO

[a chi è affetto da attacco di panico]

come nel sogno quando a quattro zampe ti trovi -impotente- a graffiare la terra in salita

... poi la libertà del risveglio mentre ad allentare la morsa è quella impressione di morire

25

ALLA MENSA DEI POVERI

[ispirata da una intervista in tv il 21.10.12]

-nella vita chi non si dà muore mangia se stesso- la saggia ultraottantenne (cuore fanciullo) sentenzia servendo ai tavoli con fievole voce quasi d'un fiato

luogo ospitale dove tutti -alla buona- ci si dà una mano: sono per un piatto caldo ma non vogliono pietà -

(incorniciati nella finestra dai vetri appannati sagome d'alberi senza chioma nell'autunno inoltrato – al caldo la nuvola di vapore dalla cucina offre un che di magico di familiare)

26

NELL'AZZURRO RIFLESSO

(ad un corrispondente immaginario)

un altrove in me ride sereno -ti scrivo oggi col cuore

come vorrei -in quest'ora benigna- che la sprezzante tua penna s'intingesse nell'azzurro riflesso dove sputi

27

GLORIFICARE LA LUCE

(a un martire della cristianità)

complice il buio: a perdersi fra le cose i gesti – nessuno ad ascoltare il Grido – Dio dov'era...

nessun canto d'angelo -il suo cadavere trafitto sulla punta delle stelle

(2012)

28

UN SENSO

vorrei con le parole aprirti questa vita come una mano Franca Mancinelli da “Mala Kruna”, Manni 2007 .

se sei in ritardo sulla vita sulla sua “tabella di marcia”

... alza gli occhi al cielo datti un senso

la vita una

pensaci

aggiusta il tiro

FELICE SERINO

POESIE

CASA DI MARE APERTO

2011

49

IN QUESTO RIFLESSO DELL'ETERNO

credimi vorrei dirti che quanto avviene anche là avviene oltre le galassie oltre lo specchio dei tuoi occhi amore anzi certamente è presente da sempre in mente dèi imbrigliati noi siamo in un giorno rallentato noi spugne del tempo assediati da passioni sanguigne credi mia cara che quanto avviene semplicemente lo rappresentiamo sulla scacchiera del mondo noi essenze incarnate in questo riflesso dell'eterno dove l'anima si specchia mentre ci appare infinito mistero la vita – miracolo tutta questa luce che ci attraversa

50

DELL'OLTRE IL DOLCE SENTIRE

dell'Oltre il dolce sentire apre sogni e lune

mi è specchio il cielo

51

L'ALTROVE

questa casa di vetro eretta sulle nuvole concepita forse in sogno sai cara si sta di un bene qui l'erba folta alle caviglie uscendo nel sole vieni

52

ULISSIDE

noetica luce a trapassare aneliti

su aperti mari dei sensi

53

DA UNA PARABOLA

“non puoi servire due padroni”

scrivere con la luce la vita la morte vestire di primavera i gigli

non così l'uomo dal suo apparire

preso nel vortice delle cose egli scrive su sabbia l'avere

-nel cuore la paura del bambino

(2011)

54

NOSTOS

Siamo... fatti di orizzonte Andrea Zanzotto

in lampi di visioni vita sognata con occhi di cielo

il sangue ad ascoltare la verde età fuggitiva

(2011)

55

COME UNA MADRE

irradiata benevolenza da madre cosmica:

fragili creature a suggere luce da poppe del cielo

56

DEJA' VU

e ci sorprendiamo a un viverci addosso noi gli occhi riempiti di luna smaniosi di un certo non-so-che quando tornano le stagioni delle promesse di luce e voli i luoghi onnipresenti fra lampi di memoria un cancello uno sguardo rubato oh l'emozione di quei momenti impressi nel sempregiovane cuore gonfio di vissuto ora sorpreso da una lacrima mentre fluttua lieve in uno stadio di sogno che sa di eterno

(2011)

57

L' INVITATO

ho sognato che l'ultimo giorno era anche il primo della mia
nascita in cielo come stella -o se atomo o fiore non so dire ma ero più che mai vivo- che annullato ogni affanno mi vestivano da festa angeli belli giacché quel giorno ero io l'Invitato – anche senza esserne degno -

58

NEL CERCHIO DI DOLORE

nel cerchio di dolore lo tiri in ballo – ed è sì umano quel “Padre perché m'abbandoni” occhi rovesciati e veste di sangue -

tu cerchi una via d'uscita eviti la porta stretta

59

FOSFENI

a Maurice Maeterlinck, drammaturgo

è finestra sul cielo il cuore invaghito a carpire fòsfeni lampi

tu custode dei sogni – dal cuore puro - ti libravi come i tuoi uccellini azzurri che “si nutrono di raggi di luna”

e si espandono nell'Inconoscibile tra svolìo di ali...

(2011)

60

“DAI TETTI”

chi a invadere il campo “uomo” se non Colui che a te in libertà si concede (nessuno “incapace” del suo amore immenso)

vedi: la vita non tarda a guardare che in un senso: “dai tetti in su”

61

VENNE A TROVARTI LA POESIA

giunse come un vento lieve a frugarti le pieghe dell'anima e guidandoti verso stanze inconsce mondi paralleli ti apriva

ora sperimenti il tuo daimon -a divorarti per sempre

(2011)

62

SI DICE DI AGOSTINO

[Al Dottore della Chiesa il quale dava da “masticare” il Verbo]

si dice di Agostino – era forse un sogno? - gli fosse apparso un angelo-bambino che voleva raccogliere con una conchiglia tutto il mare in una buca

la morale tra le righe: nulla è impossibile a Dio

(2011)

(prima che passasse nell'aria e fosse aureolato da giovane Agostino era un dissoluto)

63

FRAGILE PALPITO

in una selva di gridi come lepre braccata dal tuo incondizionato amore:

Tu che governi i cieli “bisogno” hai di me?

perché pungoli questo fragile palpito

fino al sonno della morte?

(2011)

64

OLTRE IL VELO

nulla si disperde

la banca del cielo a custodire i fondi - bagaglio di vita dolore-amore

nulla va perduto – chiusa l'ultima tua pagina di vita

bagnato di Dio sarai al suo appello

presente

65

L'OFFICINA

[ispirata dalla definizione di sé di Quasimodo: “operaio di sogni”]

sgusciante come anguilla l'ispirazione puoi lasciare ti visiti quando non te l'aspetti si levi allora questo sole interiore in sogno o ancora nel dolce dormiveglia prima che sia giorno come un bianco palpito

... ti alzi la mattina ed è quasi un miracolo il silenzio dell'officina

66

DI UN DOVE

di un dove d'un altrove

striscia di luce verde la mente

l'interrogarsi serpeggia si morde la coda

(2011)

67

MARE DENTRO

riverberi maja di luce

rosso schermo dietro gli occhi (te supino) in barbagli a lenti tratti

le vene del mare coniughi con geometrie di gabbiani sul filo arcuato d'orizzonte

questa vastità di cielo e mare dentro – le anime del mare -

... come perdersi

[Pola, 6 agosto 2011]

(2011)

68

COME UN IRRADIARSI DI CIELI

Amore è una parola a rischio Nelo Risi

Amore è

come un irradiarsi di cieli anteriori

esaltazione al calor bianco

o pane impastato con lacrime

un lungo lungo gemito più che sospiro di vento e foglie

casa del sole e delle ombre

dove disarmato è il cuore

(2011)

69

CONGETTURE

si vive per approssimazione

si sta come d'autunno... di ungarettiana memoria

o dall'origine scollàti dal cielo a vestire la morte

fino al fiume di luce che ci prenderà e saremo un'altra cosa...

congetture

ma lasciatemi sognare un sogno che non pesa

(2011)

70

ALEPH

nell'oltre non c'è ombra -lo sai- ombra che ti possa nascondere allo sguardo

è una chiarità che t'attraversa non come qui che guardi per speculum in aenigmate

lì non si consultano dizionari né atlanti: sei tu la biblioteca il motore di ricerca

-alfabeto voce conoscenza- : nel Tutto tu sei e tutto è te – (l'aleph del poeta cieco)*

è dove ti si svela ogni contrario – la vita non è prima della morte

*Jorge Luis Borges

(2011)

71

AVEVO PERSO LE CHIAVI DI CASA

(conversione del non più ragazzo e non ancora uomo)

nuvole a stracci che promettono pioggia

... dai recessi una voce catartica a sovrastarmi a farmi piccolo

la faccia contro il cielo mi ritrovo assetato

72

LADRO DI PAROLE

[l'ispirazione della poesia]

la farfalla immagine-pensiero sotto la volta del bicchiere -della cattura l'ebbrezza ma d'un solo attimo e poi il volo...- la destrezza nel carpirne la luce frangente nei colori - l'inavvertito suono

(2011)

73

NOI ANGELI

sospesi nel tempo a frange del cielo

noi angeli caduti

mendìchi d'amore

74

DEI ME STESSI

l'esistere l'evanescente: un volgere altrove

la vita vista come sogno di me

dei me stessi

75

MI SPECCHIO NELLA MIA TRASFORMAZIONE

quando il mondo continuerà dopo di me

a chi vi dirà lui non c'è più fategli uno sberleffo

76

ANAMORFOSI

[ispirata da un sogno la notte del 20.11.11]

come amante mordicchiare lo spazio-carne

... e i denti frantumati

... e non riconoscersi allo specchio (bambino e vecchio)

(2011)

77

L'ALBA CHE SA DI NUOVO

Per fortuna ciò che sta per nascere è il giorno. (Fernando Pessoa “Il libro dell'inquietudine”)

la si vive nel sangue la nottata

ha uno spazio aperto l'alba che sa di nuovo al rango della luce

78

D' UN PRESENTITO CHIARO D' ARMONIE

d' un presentito chiaro d' armonie

d' un trasognato dove

vivi e scrivi

-tuo credo-

tua casa di mare aperto

FELICE SERINO

POESIE

COSPIRAZIONI DI ALTROVE

2010

25

A STEPHANE MALLARME'

tenue rosa d'albore

nel cuore fiorite di cielo

26

DENTRO SILENZI D'ACQUE

sul lago s'è alzata la luna dentro silenzi d'acque è dolce la luce nel respiro delle foglie una smania che dilania abbraccia i contorni della notte

(2010)

27

HO SOGNATO DI ESSERE TRASPARENTE

vortico in un vento di luce

da fenditure di un sogno spio il mondo

(2010)

28

CONSAPEVOLEZZA DELL'ESSERE

tanto piccolo sei e disperso come pulce sul dorso di un mulo *

ma il cuore che non può morire infiniti universi racchiude

*da una frase di Erri De Luca intervistato dopo il terremoto di Haiti

29

EMANUEL SWEDENBORG

lasciami entrare nel tuo sogno adesso che col soffio di Dio ne scrivi pagine ineffabili pensieri pettinati di luce eccelsa danza dell'aria dalle labbra della notte stanotte mi pare udire da un-dove-che-non-so una sinfonia da musica delle sfere

lascia emanuel che entri nel tuo Sogno

30

NELL'URLO

nel giro delle braccia le acque del mutamento – le mani a impugnare il limite

penetrare in sé nel profondo – eredità di cicatrici – dove si tende una strada nel cielo

rigenerarsi nell'urlo della croce

(2010)

31

UNA LUCE

non sarai tu a scagliarla la pietra che negli anni sfasati più d'una volta tornasti contrito a casa anche se non t'accolsero braccia festose che ti specchiasti nel fondo più nero del nero pure se non s'udì canto di gallo quando tradisti la vita spinto ad un atto anticonservativo che infine piegato dalla croce una luce a forma di un angelo fu a strapparti dall'oscenità del tuo tempo facendoti espandere in un'emorragia di versi e di energia positiva che nel viola del tramonto fosti padre e ora nel tempo declinante sarà forse tua figlia che ti farà da madre

32

GIORNI ORFANI

piange il mio spirito nell'usura dei giorni orfani di poesia

la morte della Bellezza

33

ALBERI CHE CAMMINANO

[ispirata a un intervento di Erri De Luca per Emergency]

a Madre Teresa e altri 'grandi' fino a Gino Strada

il cieco della parabola vide quel giorno allucinate figure uomini a forma d'alberi che camminano

oggi dallo scrittoio del cuore vorrei dirti gino che insieme a te si alzano dalla radice del bene

alberi che camminano anche se quasi nessuno li “vede”: santi di questo tempo

(2010)

34

VOLTI AL CIELO

(ai martiri della cristianità)

(testimoni - non maestri coi loro fiumi di parole)

vòlto al cielo colui che grida nel deserto – l'uomo pneumatico – *

in visione celeste rapiti e fulminati sull'altare le mani a benedire – rosso fiore sul petto -

*per San Paolo è l'uomo spirituale

35

NIENTE DA PERDERE

appollaiata sulla tua spalla dalla culla se la pensi ogni giorno quando ti radi o vai a letto è per esorcizzarla o scacciare la paura dell'ignoto fartela amica

la morte

-essa non dissimile dalla vita: seme che trama nel buio cospirazioni del nascere-

e dunque: niente da perdere col disfacimento se oltre il fragile apparire sarai tutt'uno con l'immenso corpo cosmico nell'eterno girotondo dei pianeti nel sorriso di Dio

36

DAI CIELI DEL SOGNO

precipitare dai cieli del sogno fino all'età adulta richiami di sapori di voci l'odore del mare inalare il vento salato sibilante sotto le porte - gibigiane echi liturgie di memorie l'iniziazione del sesso i segreti

cieli dell'adolescenza passati come in sogno

(2010)

37

IL RAGGIO VERDE

[ad Agnes (Madre Teresa)]

filtra raggio verde dalla porta della conoscenza

vi accede l'anima assetata in estasi

sanguinando amore

(2010)

38

ABITO CELESTE

(parusia)

“tutta la creazione geme...”

1. da sogni di vetro e da pioggia d'uccelli sarai risvegliato

e di luce rivestito

(staccato il pungiglione alla morte)

2. e la tua lucy? e il tuo rex? questi un'animula non sai se ce l'hanno

di certo gli manca il senso del trascendente essi non si sporgono sulla loro morte a cogliere il proprio profilo finito

39

GRAFFIO

[leggendo “Lume del tuo mistero” di Giovanni Giudici]

graffio di demone mi brucia seguitando sua scia di miele

40

SOGNO BAGNATO

[dalla parte dei traditi ed uccisi]

vedere l'angelo della morte entrare nel mio sogno

ed io riverso sul selciato lo stupore del sangue le viscere nelle mani

“tu quoque brute” ... per mano di chi si credeva amico

(2010)

41

NEL GIRO DI POCHE LUNE

questo corrermi nel sangue del transeunte l'istante mai vissuto appieno

questo accadermi

42

COSA RESTERA'

siamo mistero a noi stessi cosa resterà quando dopo di noi sarà a sopravvivere finanche l'albero vetusto del giardino di fronte e le suppellettili e i cari libri

la tua la mia storia scritta sull'acqua

(2010)

43

PREGHIERA

dinanzi all'Assoluto misericordia mi vesta di un abito di luce

amen

44

VERTICALITA' (AL NEGATIVO)

carpe diem epoca di trapasso il linguaggio i riti stravolti (e la famiglia? – e la sacralità della vita?) “civiltà” del ludibrio verticalità saccente di chi si crede dio l'autentico violentato dal mediatico narciso edipo in annuvolati cieli ingombranti la psiche l'aprirsi in essa di crepaccio -la sua bocca ad urlo

45

IL SOGNO

(insensatezza della storia)

il sogno di riavvolgere il film della vita

utopia – sebbene affrancato è il cuore

dall'essere eterno e mortale

46

ERA IL PROFUMO

nel mezzo della notte un ululato alla luna (o mi è sembrato?) ho fatto che voltarmi dall'altra parte come in un sogno lucido mi vedevo librare oltre le nubi in levità l'altro lato mi appariva il versante luminoso di ancestrale armonia esso non era che il vissuto compreso in una bolla d'aria un frammento d'eterno mi espandevo su quel versante lucente linea sottile del sonno dove poesia era il profumo del mare mare aperto

47

SEI DEL CIELO

chiedere a Dio quella protezione che il mondo non può dare

rifugiarti a quel nido dove Egli attende come una madre il suo piccolo perduto

nuda allo scoperto sei creatura nata per la terra -ma del cielo-

dove sempiterna dimora Compassione

(2010)

48

INVERNI

quanti ancora ne restano nel conto apparente degli anni incorniciati nella finestra i rami imperlati di gelo e la coltre candida che copre anche il silenzio dei morti

immacolato manto come una immensa pagina bianca la immagini graffiata da due righe di addio il sangue delle parole già rappreso mentre è lo spirito a spiare da un lembo del cielo

(2010)

FELICE SERINO

POESIE

CASA DI MARE APERTO 2009-2011

LACERE TRASPARENZE 2009

1

E TU A DIRMI

lanciarmi anima-e-corpo contro fastelli di luce specchiarmi nella sua “follia”

e tu a dirmi: Lui l'irrivelato nasconde il suo azzurro – è lamento amoroso

(2009)

2

L' ANGELO

noi lacere trasparenze -sostanza di luce e di sangue- a superare d'un passo la morte

solleva l'angelo un lembo di cielo svela l'altra faccia del giorno

(2009)

3

IL LATO OSCURO

e se fossi stato dell'altro sesso in una vita precedente e ne avessi perso memoria?

(ipotesi remota dici – di certo campata in aria)-

junghiane profondità tralasciando scoprire come in un test il lato oscuro del Sé totale la parte inconfessata (semplicemente naturale) – la tua percentuale -

4

PER METAFORE

a mimare un amore anteriore a noi si vola nel vortice della luce

(farfalla di fumo)

foglio bianco schizzato grido

(2009)

5

DOVE PIOVE MUSICA

[a David Maria Turoldo]

ai confini del cuore zona rischio lebbra

dov'è l' essenza luogo non luogo dove piove musica

rendimi bianco come neve delle vette

Signore

(2009)

6

A RITROSO

(Hikikomori)

un vivere a ritroso le spalle all'oriente
dove cresce la luce vuoto delle braccia vite separate tra l'ombra e l'anima

(2009)

Nota: hikikomori: in Giappone sono oltre un milione. E' il fenomeno di ragazzi che vivono di “rapporti” virtuali chiusi nella loro stanza fuori dal mondo.

7

DI QUA DEL VELO

onirica visione dell'eden dove profuma Signore di abele il tuo giorno

un cielo bianco di silenzi di qua del velo vascello fantasma

(2009)

8

L' INDICIBILE PARTE DI CIELO

indicibile la parte di cielo ch'è in te e ignori – dice steiner l'uomo in sé cela un altro uomo: testimone che ti osserva e sperimenti ogni ora:

basta che solo un verso o poche note ti richiamino a una strana forza interiore:

e cessi di sentirti mortale

(2009)

9

RIESSERCI

in noi con noi come un riesserci

spessore davamo alle emozioni

cercavamo lo stupore

e lo stupore era Dio *

  • da un'epigrafe

10

NON RICORDO

-e gli esecrabili delitti e la vita tradita? e il sangue innocente?

-non ricordo: in verità ti dico l'Albero di sangue virgulto di mio Figlio il Giusto si è ingemmato

ed espande nei secoli le sue radici in un abbraccio totale

(2009)

11

RIEMPIRE I VUOTI

riempire i tuoi vuoti di cielo e un angelo che ti corre nelle vene come sangue e il bianco grido del vento che sfiora i contorni del cuore a smussarne gli angoli vivi il dono di una parola (cara e rara non di circostanza) corredata dalla luce di un sorriso ad hoc

12

AUNG SAN SUU KYI

non violentate la primavera del suo giovane sangue non pugnalate la colomba del suo cuore aperto alla compassione

non schernite la disarmante verità che proclama aizzandole contro i mastini della notte

dal suo sangue si leva alto il grido di purezza a confondere intrighi di potenti

(maggio 2009)

13

DI ALTROVE

[La gente non è cattiva: ha solo paura di essere buona. Eduardo nel film Campane a martello.]

di altrove è lettura capovolta il mondo

chi ti dà occhi buoni per il cielo se non sai vedere

così la cieca sopraffazione la gioia cattiva del sangue

(2009)

14

CASA DI VETRO

carne fatta velo d'aria dalla consistenza del sogno ectoplasma o luce- ombra che si ricrea questa e non altro la fragile casa del corpo di vetro

15

CUORE TRASPARENTE

1. non la doppiezza non l'apparire: chi sei veramente è più forte di te

2. fra cristalli dell'inverno è schiusa la rosa: l'amore sai impollina la morte

16

QUEL SENSO DI

aspettando sempre qualcosa qualcuno: in attesa giungano da un dove riconoscibili un nome una voce - quel senso di sperdimento quando la vita è a chiederti dove sei tu

quel senso di...

aspettandoti - aspettando di nascere

(2009)

17

LIBRO

mastica piano la morte il libro del corpo – orecchio del cuore – : fatuo risillabare palpiti di soli fino all'ultimo rigo-respiro

-congelato di bianca luce

(2009)

18

EFFETA

di Dio il dito la saliva il fiato

ri-fiorisce vita in cuore disabitato

19

NASCOSTO STARO' NELLA ROSA

finché non avrà inghiottito il tempo osceno il suo grido nascosto starò nella rosa azzurra

perché non intacchino i veleni del mondo la bellezza del cuore

(2009)

20

VITA IN SALITA

vedersi su un piano inclinato esistere - sperdimento in lunato albeggiare su deriva dei sogni -lama nella mente-

incrinata azzurrità il vetro del cuore

21

LA LINEA SOTTILE

non crederlo un viaggio interspaziale o come andare sulla luna ora più “vicina”: è varcare quella linea che divide l'essere dal Sogno infinito: l'oltretempo ai bordi della luce ove fanno corona frange angeliche ad accoglierti veramente v i v o

22

WILLIAM BLAKE

cielo riflette l'occhio interiore che veste luce

specchio d'azzurro dimora di cherubini a te benevoli

23

A COME AMORE

a come Amore a-mors non morte – prima del tempo non c'era che amore: quello-che-muove- il-mondo: danza nel cielo

della Luce-pensiero: della notte a scalzare le tenebre

24

VERSI PER UN TRAMONTO SUL LAGO [fine anno 2009]

(perle d'acqua ed ali)

oro trasfigurato in sorriso di sangue / cenere / silenzio d'ombre

FELICE SERINO

POESIE (2002 – 2009)

IN UNA GOCCIA DI LUCE 2008

167

IMMERSI NELL'ASSOLUTO

come in una bolla d'aria o goccia di luce . si ha vita nel fiato del Sogno infinito

168

SPIOVE LUCE

spiove luce di stelle gonfie di vento col tuo peso greve di limiti ti pare quasi vita sognata il vissuto già divenuto memoria

siamo frecce scagliate nel futuro o il tempo che ci è dato è maya e si è immersi in un eterno presente?

169

AVVOLTI NELLA LUCE

se nascere nella morte è questa vita breve sarà il vagare nella tenebra della conoscenza per noi apprendisti dell'Indicibile legati da una promessa di sangue a Chi ci tende nei secoli le braccia aperte in forma di croce

170

SIC TRANSIT

confidare nelle cose che passano è appendere la vita al chiodo che non regge

è diminuirsi la vera ricchezza -arrivare all’essenza

lo scheletro la trasparenza

171

DISTACCO

giungere dove ogni linea s'annulla

un brivido bianco... e sei altro

fiume che perde nel mare il suo nome *

  • da un verso di Billy Collins

172

IN UNA GOCCIA DI LUCE

s'arresterà questo giro del mio sangue lo sguardo trasparente riflesso in un'acqua di luna sarò pietra atomo stella mi volgerò indietro sorridendo delle ansie che scavano la polpa dei giorni delle gioie a mimare maree nullificate di fronte all'Immenso allora non sarò più quell'Io vestito di materia navigherò il periplo dei mondi corpo solo d'amore in una goccia di luce

173

LIBRO SACRO

perché la fede non sia acqua Colui che te la dona fallo uscire dal libro sacro le righe nere diventino il tuo sangue fa' che sia pane non polvere nel vento la Parola

174

SCAVANDO NEL PROFONDO a Giuseppe Soffiantini

rimuovere i macigni di odio e vendetta che tengono in ostaggio per la vita: questo rispecchia

il tuo animo regale tu che umanizzasti il tuo carnefice

tu che sai il dolore della luce – sentinella dell'aurora

175

NEL SEGRETO DEL CUORE

tenere in serbo scomparti colore del vento che oblìa memorie: rossi come il sangue della passione verdi come le prime primavere azzurri come il manto di madonne

custodirvi gocce di poesia cavalli di nuvole ed arco baleni - le coordinate dei sogni – e l'insaziato stupirsi della vita da respirare su mari aperti

  • che tenga lontano la morte

176

L'ESISTERE SPECCHIATO

con lo stillicidio del tempo a subire questa piaga dalle nove porte *

ma a te presente un altro te – il Sé celeste – l'esistere specchiato: vita che si guarda vivere -

un mondo in un altro

*il corpo secondo la Bhagavadgita

177

BARLUME

qui non altro che un barlume di vero dove cielo decaduto è il cuore in tumulto che spera anela a una riva di pace

per acquietarsi

178

RI-CREARE LA BELLEZZA

A Lolek (Karol Wojtyla)

la pietra scartata è la prima della Bellezza – che trasuda il sangue della luce

  • posata sulla stoltezza del mondo

179

PENTECOSTE

aleggiare dello Spirito sulla creazione

l'Avvento: respiro dell'Altissimo (virgola-di-fuoco) in fragilissimo cuore – un angolo di cielo

180

TURBINE VORTICA

turbine vortica intorno al chi sono

non altro sapere che la tua inconsistenza

  • ma a un tempo di contenere un mondo -

181

IN LIVIDA LUCE DI CREPUSCOLO

sulle braccia della Croce ci amasti da morire

in livida luce di crepuscolo per compassione Tu ti spezzasti *

... e fioristi

amen

  • verso di Ungaretti

182

L'INVITO

Il poeta: un vuoto G. Seferis

e tu di nuovo ostaggio della notte l'invito l'abbraccio del vuoto

parola neo-nata la chiami nel buio l'innervi in parole

la plasmi a scalpelli di luce

183

UNGARETTIANA

su un refolo di vento adagio la vita trasognata

184

A CARLO ACUTIS

(Ti so dolce presenza)

A Carlo Acutis, morto a 15 anni di leucemia l'11.10.06 (del quale è stato avviato l'iter per l'apertura della Causa di Beatificazione)

ti so dolce presenza -tu che visitavi i giardini del cielo- ti so dentro di me come un amico o un figlio nell'apparirmi in sogno mi dicevi sono uscito dalla vita vivo più che mai

-qui è il prima da dove siamo venuti si sta di un bene è un'infinita fonte di stupore noi voluti dal Cielo siamo stelle per corona alla Madre Celeste

185

STEP

pensieri distesi nell'ora canicolare ... una lama di luce obliqua sul letto e nella mente in sopore -in simbiosi con lo sciabordio del mare- il perdurare il dondolio del corpo fatto d'aria

186

QUESTO PANE

perché lo permette ti chiedi permette tutto questo ti senti dire: è una prova che ti dà “dal male trae un bene” anche se non puoi capirlo – allora giustificato dal Suo sangue spezza insieme agli altri questo pane bagnalo di tutte le lacrime del mondo non una briciola si sprechi di questo dolore

187

DELL'INDICIBILE ESSENZA

dell'indicibile essenza -l'altra faccia del giorno- noi sostanza e pienezza

solleva l'angelo un lembo di cielo: in questa vastità soli non siamo: miriadi di mondi-entità ognuno in una goccia di luce

188

DA UN'ONDA DI SOSPIRI

da un'onda di sospiri risalire in sogno la morte

fiorita dal grido di albe di cenere e fermenti di voli nel turbinio del vento

189

NEL GIORNO ACCESO

nel giorno acceso -avvolto nel mantello del vento- sporgersi da una rupe di passione in un amen il ripercorrersi di stagioni di là del mare cogliere il fiore-essenza del tempo sognare d'essere quasi una finzione – la morte un paradosso

190

ARMONIA COSMICA

espansione a irradiare poesia a labbra di luce

indicibile fiore del sangue

191

NEGLI OCCHI FORTI DELLA LUCE

negli occhi forti della luce vive il paese innocente

-dove approdare l'anima esausta di vita dispersa- (una gomena di avemarie porge l'angelo a riva)

192

VASTITA' DI TE SOLO [su un verso di Ungaretti]

vastità di te solo penetrata nei sensi:

nella tua fragilità lo stupore di sentirti una “fibra dell'universo”

FELICE SERINO

POESIE (2002 – 2009)

LA BELLEZZA DELL'ESSERE 2007

143

LA BELLEZZA DELL'ESSERE

la bellezza dell'essere è di una certa età dipende dal modo in cui la percepisci quando ti commuovi per un nonnulla scambiando un sogno per una visione ti senti tornato bambino lo sguardo perso ad inseguire un volo non temi l' ignoto quando in vita ti sei ben speso

144

SULLE RIVE DEL MISTERO

ciò che non appare mistero neppure è bello *

fragile come i sogni spaesa il cuore di là del mare

tutta una vita - ... finché lo spaesare non si adagia sulle rive del mistero

  • frase presa in prestito dal mio amico pittore-poeta-critico Andrea Crostelli

145

MAYA

il di qua dice l'asceta non è che proiezione nel prisma azzurro del giorno

sentenzia che perfezione è la carne che si fa spirito

non si terrà conto del corpo che si nutre che è già della terra

si è dunque del cielo o anelito d'infinito ancor prima del primo respiro?

  • certa è la fiamma che dentro ci arde – sottile -

146

IN SOGNO RITORNANO

[ispirata nella notte del 25.3.07]

in sogno sovente ritornano amari i momenti del vissuto che non vorresti mai fossero stati si affaccia nel tuo sogno sudato quel senso di perdizione incarnato nel figlio prodigo che fosti emerge dai fondali dell'inconscio dove naviga il sangue e tu non puoi disfartene

147

INSOSTANZIALE LA LUCE

insostanziale la Luce nella carne si oscura (energia fatta densa)

luce verde della memoria scuote la morte:

il nocciolo del tempo nel buio delle vene è universo presto deperibile

148

UNA VITA (a Jung)

perdutamente dei sangui l'aprirsi d'echi su cieli anteriori lo spazio d'un grido

149

PREVITA

cosa saremo ora non sappiamo bene ci conosce il Demiurgo già in mente Dèi eravamo prima della creazione pur senza saperlo ingabbiati come siamo in questa vita

puro anelito di spiccare il volo

150

EVOCATIVO

come in una bolla d'aria

si ha vita dentro il fiato di sogni sgretolati

151

RICORDA

[ispirandomi a David Maria Turoldo]

sei granello di clessidra grumo di sogni peccato che cammina

ma sei amato

immergiti nella luminosa scia di chi ti usa misericordia

ritorna a volare: ti attende la madre al suo nido

ricorda: sei parte dell'Indicibile – sua infinita Essenza

nato per la terra da uno sputo nella polvere

152

LACERA TRASPARENZA

insaziata parte di cielo vertigine della prima immagine e somiglianza vita lacera trasparenza

sostanza di luce e silenzio

sapore dell'origine

fuoco e sangue del nascere

153

ALLA FINE DEI TEMPI

“Per risplendere devi bruciare” – John Giorno

deve il maligno consumare il suo fuoco – stravolgere la faccia del mondo fin quando uscirà di scena

la vita: “la vita può andarsene domani” * – cerchio breve che si chiude

la consolazione per chi resta? aspettarsi alla fine dei tempi un radioso trapasso:“ch'io non resti confuso...”

  • verso di Paolo Bertolani

154

QUALCUNO MI CONOSCE

somigliano i sogni a queste nuvole a stracci

mai come ora ho bisogno d'un gancio per appendermi al cielo

155

LONGEVI

brindano al mistero della vita forzano le porte della sera – vedono oltre dove altri non vedono: per loro il sognare non ha più fine: hanno occhi lavati con acqua celeste

156

UN SOLO RESPIRO

la porta stretta - dove macera amore

(nell'oltretempo risiede il Verbo e il suo cuore-battito d'universo)

a un solo respiro si tende - oltre un tempo di transizione

157

IL PARADISO SE AMIAMO (sentenza facile con versi facili)

(il grido dell'afflitto anima sparse stelle)

terra è dolore il cielo amore? l'inferno ce lo facciamo noi

terra è pianto? il cielo canto?

il paradiso se amiamo è già qui

158

NELLA DANZA

quando ti adagerai nella tua ombra e avrai già l'inverno nelle ossa esulta perché sarà l'ora d'essere trasfigurato pervaderai con una particella di te ogni cosa l'anima si confonderà con le stelle allora entrerai nella danza nel Signore della danza

159

ENTRARE NELLA LUCE

[ispirata nel dormiveglia il 2.10.07]

leggere sull'acqua lettere storte camminare nel mistero a volte con passi non tuoi

nella parusia entrare nella luce goccia che si frange nel sole – che contiene un mondo

160

IL SOGNO E' UN'OASI

un grande desiderio di azzurro urge nel sangue senza più odio e dolore solo amore - un arcobaleno di amore

nella notte dell'anima acceca il bagliore della lama dello sparo – “caino dov'è tuo fratello” - ancora e ancora l'assordare dei martelli che inchiodano al legno

è il sogno un'oasi di pace nel cuore devastato

... non si tende alla bellezza?

161

SE CI PENSI

capisci quanto provvisoria è questa casa di pietra e di sangue dove tra i marosi il tempo trama il tuo destino di piccolo uomo?

se ci pensi: quale enigma ti sovrasta mentre la vita non è che un batter d'ali

  • e tu immagine passeggera dentro gioco di specchi copia sbiadita riflesso del riflesso -

ci sei ma non ti appartieni sebbene all'esistere ti attacchi come ostrica allo scoglio

mentre ti ripugna il disfacelo lo scandalo della morte il salto nel vuoto

162

MONDO

freddo incanaglito la tua iniquità è specchio che deforma la bellezza del creato

tu esperienza della ferita per l’amore che lasci morire ci lascerai incastrati tra questa e un’altra dimensione?

dell’uomo incompiuto vòlto al cielo tu mondo piaga e grido

163

MOMENTO

ad Angela

torpore: velo di tenebra sugli occhi mano che ti muore nella mano

ed è bellezza anche questa: minimo ritaglio dell'eterno

164

A SPECCHIO DI CIELO

a specchio di cielo il tuo coniugarti corpo-amore albero che veste primavere grido di terra benedetto - fonte di luce-vita corpo-amore

165

ANELITO

rinascere dal cuore

come una fortezza il peculio di pena ha elevato il silenzio al rango della luce

166

SU UN VERSO DI PESSOA

(In un volo)

di felicità effimera brucia il tramonto in un volo che si perde dietro l'ala di vetrocemento fin che giunge lo sguardo...

(apparizione o forse déjà vu)

FELICE SERINO

POESIE (2002 – 2009)

DENTRO UNA SOSPENSIONE (2006)

118

SE QUESTO MONDO

se questo mondo ti ha forse deluso è perché ho lasciato che ti perdessi e dal tuo vuoto mi tendessi le mani

su me che sono altro scommetti pure la tua vita di me non vergognarti: ho offerto il mio Essere carne e dio al supplizio del legno mia rivincita d'amore

sono il mattino che ti coglie cuore di madre

119

LETTERA (frammento)

non angustiarti se non sai pregare

se preghi con la testa tra le nuvole

lo fai e bene se spandi su foglio metafisica luce

e il soffitto ti si fa cielo

120

E' IN TE NELL'ARIA

è in te nell'aria sottile la senti la mancanza di vita piena ma è regale regalo questo rapido frullo d'ali atto d'amore non affidarlo nelle mani del vento

sii àncora gettata nel cielo

121

E' VELO CHE CADRA'

è velo che cadrà la carne

rendere fruttuosa la morte perdendo la vita

(rovescio dell'io tra nome e senza nome)

ma è l'amore che mi sceglie

(nudo alla luce)

ho sognato d'essere trasparente

122

VISIONE

imbevuto del sangue della passione un cielo di angeli folgora l'attesa vertiginosa nella cattedrale del Sole dove ruotano i mondi è palpito bianco la colomba sacrificale

123

QUEL SORRISO

oltre lei forse fra le stelle dura quel sorriso che nell'aria ti appare ora sospeso come fumo

lucido incanto il tuo sperdutamente altrove - l'ha disperso il vento

124

VERTIGINE DEL VUOTO [leggendo E. M. Cioran]

sognandosi al di sopra dei precipizi le vene cariche di notti carpire qualche vertigine all'Abisso

125

ELEGIA DELL'ULTIMO GIORNO

ormai è passata come tutte le cose dell'aldiqua prendila come un sogno anche se sogno non è questo nell'ultimo giorno avrò da dirti fratello a me nella carne e nello spirito marchiato a fuoco ma tutto questo doveva accadere ti dico perché “si compissero le scritture”

ora m'incolpi del mio silenzio e Tu dov'eri mi chiedi quando a migliaia venivano spinti sotto le docce a gas Io ero ognuno di quei poveracci in verità ti dico Io sono la Vittima l'agnello la preda del carnefice quando fa scempio di un bambino innocente Io sono quel bambino ricorda “quando avete fatto queste cose ad uno di questi piccoli l'avete fatto a me”

anch'io in sorte ho avuto una croce la Croce la più abietta la benedetta anch'io ho urlato a un cielo muto e distante Padre perché

perché solo mi lasci in quest'ora di cenere e pianto

126

DAL DI FUORI

precipitati da un primo mondo di luce indivisa - essere qui e insieme altrove

dal di fuori il pulsare dell'universo impregnato di dolore e di canto

questo dolore questo canto: ne siamo l'essenza

siamo volti che galleggiano sulla superficie di un sogno

127

RISVEGLIO

tra le pieghe della storia
c'è sempre il maligno
che strappa
le più belle pagine di poesia

un giorno i morti risvegliati da pioggia d'uccelli le ricomporranno in musica celeste

128

SOSPENSIONE

un camminare nella morte dicevi come su vetri non conti le ferite aspettare di nascere uscire da una vita-a-rovescio

riconoscersi enigma dicevi di un Eterno nel suo pensarsi

129

SCONNESSIONE

pensavi guadagnare la chiarezza? la vita imita sempre più il sogno nelle sconnessioni avanti con gli anni

ti coniughi ad un presente che s'infrange dove l'orizzonte incontra il cielo: e ti sorprendi a chiederti chi sei oggi da specchi rifranto e moltiplicato mentre il tempo a te ti sottrae

130

SPERDIMENTO

silenzio-ombelico di luce - affondo in vertigini di cielo

... unforgettable... le uve dei suoi occhi ad addolcire il sangue

(sperdimento il tempo che si sfoglia e squama questo cuore di paglia)

131

ALZHEIMER

dello stupore della vita egli non ha memoria né dell'infanzia né di un amore ora intagliato in una finestra consuma giorni in attesa che gli si sveli il paese della meraviglia – dove la mente come un sole si e s p a n d e

132 SOTTO UN MUTEVOLE CIELO

[leggendo Sandro Penna: una cheta follia, di Elio Pecora]

sotto un mutevole cielo chiuso nel tuo grido di diverso

cresce la luce a cui vòlti le spalle: voglia di sparire dentro un sogno o restare nell'ora dolce dei vivi

133

LASCIATE CHE SOGNI

lasciate che sogni il paese delle più dimenticate musiche dove vibra la segreta stella del mio sangue il paese del Tutto dove nel tutto esisto senza limiti in una infinita danza dove sono la danza

134

LA NOTTE LATERALE

unghie crescono nella morte il gravitare dell'ombra che ti segue a lato – questo sentirti enigma vederti nel sogno moltiplicato da una vertigine di specchi a scalare la notte

135

MORIRE A RITROSO

amiamo ciò che passa legati eppur distanti a corpi di carne mentre il tempo scava lento per noi e per la morte che buca la notte è un morire a ritroso finché si esce da questa vita da questa morte

136

PREGHIERA

spogliami Signore da questa morte che mi veste lasciami rifugiare come un uccello bagnato nel tuo dolcissimo abbraccio di madre che racchiude il respiro degli oceani il poema del vento ch' è onda di suoni e soavissimo amore fa' che nello specchio del cielo mi pervada l'angelica ebbrezza del girotondo planetario non prima che quest'anima indegna si lavi nel sangue di tuo Figlio

137

L'ESSENZIALE

arrivare all'essenziale: via il superfluo (lo sa bene il poeta – un sansebastiano trafitto sul bianco della pagina)

così il corpo: si giunge col vento azzurro della morte al nocciolo: all'Essenza: non altro della vita che avanzi in pasto al suo vuoto famelico

quando nella curva del silenzio essa avrà ingoiato la sua ombra

138

NON POSSIAMO CONCEPIRE

non possiamo concepire come chi ci ha lasciati in un fresco mattino di settembre ci appaia più grande si espanda corteggiando le stelle questo è parte del mistero non dover essere ma essere-di-più in pienezza e perché poi ti sconcerti che l'io debba disintegrarsi con la sua tronfia ruota-da-pavone quest'io a cui credi appartenere?

139

NEL BUCO NERO DEL GRIDO

nel buco nero del grido s'attorciglia la spiralante vertigine di munch

140

LA PARTE CELESTE

vera rivoluzione sarà l'oltre: mi sveglierà nel sole in un paese innocente *– il cuore s'irradierà di gioia piena nella vertigine della luce – ricongiunto alla parte celeste puro tornerà alle origini – perso e ritrovato -

al seme della meraviglia

  • da un verso di Ungaretti

141

AD ALTEZZE SEGRETE (volontariato)

sperimentare l'Indicibile

spendersi in un percorso di amore il cuore aperto ad altezze segrete

sperimentare l'Altro da sé nel diversamente abile – pasta da modellare: ci affondi le mani e ci rivolti la vita - lui ti ricambia con l'oro di un sorriso

142

RAMMENDI AZZURRI (per il 25° anniversario di matrimonio)

in braccio al vento questo giorno dai rammendi azzurri