[sguardi]

tecnologia

di Simone Pieranni

«Il giorno del Ringraziamento del 2016 ho scoperto di essere incinta della mia seconda figlia, e Google l’ha saputo prima dei miei genitori e di mia sorella». Inizia così il primo capitolo de I figli dell’algoritmo (Luiss University Press, pp. 188, euro 18) di Veronica Barassi, antropologa e docente universitaria italiana (insegna Scienze della Comunicazione presso la Scuola di scienze umane e sociali dell’Università di San Gallo). Da anni Barassi si occupa delle implicazioni sociali e politiche delle tecnologie dei dati e dell’intelligenza artificiale e nel volume ci prende per mano per accompagnarci in un viaggio inquietante nel quale il capitalismo della sorveglianza dimostra tutta la sua attuale forza nella raccolta dati dei bambini, praticamente da pochi istanti dopo il loro concepimento.

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