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from L' Alchimista Digitale

A cena con i social Milano, centro cittadino, una palazzina ordinata, ben tenuta, silenziosa. Le luci della sera filtrano tra le tapparelle abbassate della casa di Luca e Anna, una famiglia apparentemente come tante: benestanti, istruiti, rispettabili. Dentro quelle mura, ogni sera, accade un piccolo rituale: la famiglia si ritrova a cena. Luca, impiegato di banca, rientra puntuale; Anna, segretaria d’azienda, torna stanca ma precisa; Andrea, liceale, e Carlotta, universitaria, si presentano al tavolo con una certa riluttanza, ma comunque si siedono. È il momento della giornata in cui tutti e quattro sono finalmente insieme. O almeno, fisicamente. Sul tavolo, nessuna tovaglia ricamata o pentola fumante. Solo buste di carta di Deliveroo, ancora un po’ unte, che sanno di hamburger, sushi o poké, a seconda dell’umore digitale del giorno. Anna ha ormai rinunciato alla cucina domestica: non ha voglia, non ha tempo e nemmeno interesse. Il microonde è il vero re della casa, un totem silenzioso che non pretende nulla e offre tutto con un bip. Luca siede al suo posto con la bottiglia di vino appoggiata davanti, inclinata quel tanto che basta per sostenere lo smartphone. Sullo schermo, le notifiche di WhatsApp scorrono veloci. Sta chattando con l’amante, una certa “Marco Contabilità” salvata tra i colleghi di lavoro. Ride, a tratti, ma mai troppo forte da destare attenzione. Ogni tanto alza lo sguardo, accenna un sorriso ai figli, ad Anna, ma il suo sguardo è spento, scollegato dalla realtà. Anna mangia lentamente, il telefono accanto al piatto. Instagram le offre uno scorcio di vite migliori, più curate, più felici. Ogni tanto lascia un cuore a un outfit, a un tramonto, a un piatto cucinato da qualcun altro. Scorre con il dito, assorta, persa in un mondo dove non serve parlare, dove le emozioni sono filtrate e le frasi si possono riscrivere. Andrea, il figlio, ha le cuffiette nelle orecchie e gli occhi piantati nello schermo. Su Telegram scambia sticker, link criptici, frasi in codice con il suo gruppo di amici. Parlano di hacking, di criptovalute, di misteriosi progetti digitali che sfuggono completamente ai genitori. Ogni tanto ride da solo, scuote la testa, risponde a monosillabi alle domande della madre: “Tutto bene a scuola?” – “Sì”. “Hai preso freddo oggi?” – “Boh”. Carlotta invece ha lo sguardo più assorto. Anche lei su Telegram, in gruppi dove si parla di astrologia, anime giapponesi e teorie complottistiche. Si confronta su vite parallele, identità mutevoli, si rifugia in un mondo alternativo dove può essere diversa da quella che appare. Alla domanda del padre – “Come va l’università?” – risponde con un cenno, un mezzo sorriso, poi torna al suo mondo. Le parole tra loro sono poche, meccaniche, ripetitive. Litanie moderne che riempiono il vuoto del silenzio senza sfiorare davvero l’anima. “Hai caldo?” – “No, tu?” – “Fa freddo oggi” – “Eh sì”. Nessuno guarda davvero l’altro. Gli occhi sono nei display, i pensieri altrove. La cena finisce senza che nessuno se ne accorga. I piatti vengono messi via in silenzio, il tavolo resta freddo, la bottiglia a metà. Ognuno torna nella propria stanza con lo smartphone ancora acceso. Nessuno dorme. Le luci restano soffuse, i volti illuminati dalla luce bluastra degli schermi. Una famiglia intera, insieme ma separata, ognuno connesso a un mondo virtuale, ognuno scollegato dalla realtà dell’altro. A cena con i social, ogni sera, come un rito che non consola, che non unisce, ma che tranquillizza. Basta uno swipe per passare oltre, per non ascoltare, per dimenticare che un tempo ci si guardava negli occhi e si parlava davvero. Ma nessuno sembra ricordarlo. Nessuno ne sente più il bisogno. Le parole sono diventate orpelli, il silenzio è stato colonizzato da notifiche, suoni digitali, reazioni a forma di cuore. E così, notte dopo notte, si spegne la voce, si dissolve l’intimità, si frantuma il legame. Rimane il gesto automatico del pollice sullo schermo, l’illusione di esserci, quando in realtà, si è ovunque tranne che lì, seduti a tavola, in famiglia.

L' Alchimista Digitale ©

 
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from lucazanini

[tempistica] “offelie” non è un nome proprio comune in italiano, né una parola con un significato standard. un

mezzo pontino si vedono o -si] vendono con gli ingranditori il colpo schermato uno è [nei piedi fino] prova sostituisce quelle scadute gli] ingombri di permessi aquattro lesioni biquattro messi i] newjersey fatto un giro di pece l'orto verrà pronto con le bustine o -lo scalo l'area] business dopo il drenaggio le greche da plafoniera nei] [tempi scrivono offelie fanno] pratica marcano il punto

 
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from CASERTA24ORE.IT

Il calendario di Pulcinella

Angelo Iannelli valorizza la maschera eterna, Napoli e Acerra.

Arriva il calendario ufficiale di Pulcinella 2026. Il progetto artistico dell’attore Angelo Iannelli punta a offrire un viaggio itinerario attraverso le bellezze, i vicoli, i suoni e i sapori di Napoli ed Acerra.

Un prodotto unico e inimitabile composto da 14 immagini iconiche, ogni scatto è un piccolo tassello di un mosaico culturale unico nei luoghi simbolici, un pezzo di tradizione e sorriso napoletano.

Un calendario” portafortuna” da ammirare e collezionare, giunto alla sesta edizione, entrato nel guinnes world delle news per essere stato il primo al mondo dedicato al Pulcinella umano, interpretato dallo stesso Iannelli.

Il progetto artistico e culturale è curato minuziosamente in stile settecentesco, con scatti fotografici effettuati a Napoli a San Gregorio Armeno, al Museo di Pulcinella di Acerra, con i simboli portafortuna come il corno per passare agli strumenti tipici del tempo, i burattini, la pizza, il baba’ , i maccheroni e un buon bicchiere di vino della Campania

Il progetto è di Angelo Iannelli ed è stato realizzato dall’Associazione Vesuvius A.P.S con produzione limitata, le foto sono state scattate dal fotografo Vincenzo Burrone.

Ecco perché questo calendario diventa non solo valorizzazione della tradizione napoletana ma un ulteriore supporto alla richiesta di candidatura della maschera di Pulcinella alla lista dei beni immateriali dell’UNESCO

 
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from Piccola Biblioteca Partigiana

Siamo a PARMA, in Via Nullo 2/B

ORARI DI APERTURA:

Martedì: 17:00 – 19:00

Giovedì: 17:00 – 19:00

Sabato: 10:00 – 12:00

Qui i nostri social e contatti:

https://l.devol.it/@bibliopartigiana

bibliopartigiana@disroot.org

”“Tutti gli usi della parola a tutti” mi sembra un buon motto, dal bel suono democratico. Non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo”.

Gianni Rodari, Grammatica della fantasia

 
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from lucazanini

[tempistica]

allora la città] ogni altro argomento di conversazione -accade] così in qualsiasi società preparano da smalti [i cumuli il circo] ha i neon fumati trasch di zanzare d'epoche il raccordo la [variante con le bocce a gasolio il] rischio è pari a zero standard] statale gost

 
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from norise 3 letture AI

Riassunto generale

Prospettive 2024 di Felice Serino è una raccolta di poesie brevi che esplora il rapporto tra fede, quotidianità e trascendenza. Le poesie muovono da immagini quotidiane — il mare, il treno, una foto sfocata, il ciliegio — per aprirsi a interrogazioni esistenziali: il bisogno di credere, il viaggio interiore, la memoria, la colpa e la speranza. Il tono alterna momenti di intimità diaristica a visioni simboliche; spesso la voce poetica si rivolge a figure concrete (Nina, il Lazzaro, Padre Pio) e a figure archetipiche (angeli, morti, avversario). La musicalità del verso e il ritmo sono elementi ricorrenti che sostengono il discorso poetico e ne amplificano la dimensione emotiva.


Temi principali

  • Fede e oltre: la fede è il filo rosso che permette al poeta di superare i limiti materiali e di intraprendere viaggi interiori; non è dogma ma impulso vitale.
  • Quotidianità trasformata: gesti e oggetti comuni diventano porte verso il mistero (foto sfocata, barchetta di carta, ciliegio).
  • Memoria e colpa: ricordi personali e rimorsi emergono come motori di riflessione e di espiazione.
  • Empatia e relazione: l’incontro con l’altro (vicino o estinto) è condizione per la rinascita e per la comprensione.
  • Musicalità e forma: ritmo, suono e brevità sono strumenti usati per rendere universale il messaggio poetico.
  • Impegno civile e religioso: versi come “Pilato” o “L’intoccabile” intrecciano critica sociale e riflessione morale.

Stile e linguaggio

Sintesi: linguaggio essenziale, immagini nette, frequente uso di enjambement e pause che creano musicalità.
Tono: alterna intimità confidenziale e tono profetico; talvolta diaristico, talvolta visionario.
Figure retoriche: metafora, simbolo, allusione religiosa e letteraria (riferimenti a Tolstoj, Blake, Ungaretti).
Struttura: poesie brevi, spesso frammentarie, che privilegiano l’impressione e la suggestione più che la narrazione lineare.


Postfazione

Felice Serino costruisce in Prospettive 2024 un paesaggio poetico in cui il quotidiano è continuamente interrogato e trasfigurato. La raccolta funziona come una mappa di piccoli approdi: ogni poesia è un frammento che, letto insieme agli altri, compone un itinerario spirituale. La fede qui non è mera consolazione, ma forza dinamica che spinge verso l’oltre; è motore di empatia e di responsabilità. La presenza di figure sacre e profane crea un dialogo fecondo tra sacro e mondo, tra memoria personale e storia collettiva.

Dal punto di vista critico, la forza del libro sta nella coerenza tematica e nella capacità di mantenere una voce riconoscibile pur attraversando registri diversi. Qualche poesia appare volutamente ellittica, lasciando al lettore il compito di completare il senso: scelta che valorizza la partecipazione interpretativa ma può anche richiedere più letture per cogliere appieno le sfumature. La musicalità, infine, è il vero collante: il ritmo e le pause trasformano il linguaggio in esperienza sensoriale, rendendo la lettura un atto quasi liturgico.

Suggerimenti di lettura: leggere la raccolta in più riprese, annotando i versi che risuonano; confrontare i riferimenti (Tolstoj, Blake, Ungaretti) per cogliere i rimandi culturali; provare a leggere ad alta voce per apprezzare la musicalità.


Riassunto capitolo per capitolo — prima parte

Di seguito trovi sintesi dettagliate delle prime poesie della raccolta, con indicazione dei temi principali, immagini chiave e suggerimenti di lettura. Posso proseguire con le poesie successive in blocchi simili.

Prefazione

Sintesi: testo critico che introduce la raccolta, individua la fede come filo conduttore e sottolinea l’importanza della quotidianità trasformata in esperienza poetica.
Immagini chiave: Tolstoj come riferimento, la «gravezza della carne», «angeli e morti».
Nota di lettura: la prefazione orienta il lettore verso una lettura che privilegia l’atto di credere come motore del linguaggio poetico.

Mare aperto

Sintesi: breve lirica che trasforma l’anima in paesaggio marino; il mare è metafora di apertura e profondità interiore.
Immagini chiave: ondivaghi sensi, voli, gesti evanescenti.
Tema: vastità interiore e musicalità del verso.

Il mare era una favola

Sintesi: ricordo di un’esperienza onirica legata al mare, alternanza tra desiderio di restare e ritorno alla realtà quotidiana.
Immagini chiave: tavola imbandita per i gabbiani, letto deluso.
Tema: nostalgia e disillusione lieve.

Amo l'idea

Sintesi: distinzione tra l’idea di una persona e la persona reale; amore come stato d’essere che si impregna di bellezza interiore.
Immagini chiave: luce affebrata, poggiare la testa sulla spalla.
Tema: idealizzazione e incertezza sul futuro condiviso.

Il poeta

Sintesi: ritratto rapido del poeta come figura trafitta dalla parola, immagine di martirio creativo.
Immagini chiave: cavalli d’aria, virgola di fuoco, san Sebastiano trafitto.
Tema: sofferenza e slancio della creazione poetica.

Vita sommersa

Sintesi: esplorazione dell’inconscio; le immagini emergono come vita sommersa che si manifesta nel gioco delle immagini.
Immagini chiave: onde dell’inconscio, ombra che si rompe nell’acqua.
Tema: sogno, immaginazione, rivelazione nascosta.

L'intima essenza

Sintesi: riflessione su memoria e immagini d’archivio (foto) che risvegliano il passato; preferenza per l’immaginario che storna la realtà.
Immagini chiave: foto rispolverate, vasi di Pandora negati.
Tema: bilancio personale e ricerca del percepibile.

Delle vanità

Sintesi: critica ironica alle vanità mondane e al successo ostentato; contrapposizione tra estasi superficiale e inganno del mondo.
Immagini chiave: palco, offerta allettante, mano nel sangue dei papaveri.
Tema: illusione, seduzione, pericolo morale.

I tuoi santi

Sintesi: tensione tra sacro e profano; figura dell’iconoclasta che dileggia la devozione altrui.
Immagini chiave: corda tesa tra bestia e angelo, osceni echi nel sangue.
Tema: fede messa alla prova, conflitto interiore.

Dismesso l'abito

Sintesi: visione di passaggio oltre la morte; accompagnamento da estinti che portano umiltà e luce.
Immagini chiave: via per l’eliso, non si toccava terra.
Tema: morte come trasformazione e leggerezza spirituale.

Se tendi oltre l'orizzonte

Sintesi: invito a guardare oltre, con attenzione alla vulnerabilità di chi soffre (nota sulla distrofia corneale); mattina come riserva di novità.
Immagini chiave: luce letale per distrofici, gatti al sole.
Tema: sguardo oltre il visibile, empatia verso la fragilità.

Quale limite

Sintesi: voce di un intellettuale che parla di libertà; reazione conformista degli altri e domanda sulla natura della paura.
Immagini chiave: arricciarono il naso, stelle sopra un oceano d’amore.
Tema: coraggio civile, limite della paura, idealismo.


Riassunto capitolo per capitolo — seconda parte

Di seguito trovi le sintesi delle poesie dalla Vite alternative a L'anima tendeva, con Sintesi, Immagini chiave e Tema per ciascuna.

Vite alternative

Sintesi: Notturna apertura su vite possibili e immaginarie; il riferimento a Freud e a Blake suggerisce un dialogo tra inconscio e mito.
Immagini chiave: notte che s’affaccia, balzo lucente della tigre.
Tema: possibilità alternative dell’esistenza e tensione tra istinto e immaginazione.

La vergogna

Sintesi: Visione collettiva di vergogna che si insinua mentre il mondo scopre nuovi orrori; tono di denuncia e sgomento.
Immagini chiave: cielo stravolto, emittenti che annunciano orrori, morti come nascondiglio della vergogna.
Tema: coscienza civile, imbarazzo morale davanti alle tragedie.

La colpa

Sintesi: Confessione personale di un rimorso che persiste nel tempo; il poeta si confronta con il sé giovane e con un sogno ricorrente.
Immagini chiave: ragazzo che scappa, quaderno di versi, cuore stretto dall’angoscia.
Tema: colpa come eredità emotiva e necessità di espiazione.

Elucubrazioni

Sintesi: Meditazione sulla morte come presenza tangibile; il corpo sperimenta l’artiglio della morte mentre l’anima mantiene un’aura invisibile.
Immagini chiave: artiglio sulla pelle del cielo, bolla-anima che avvolge il corpo.
Tema: rapporto tra corpo e anima, consapevolezza della finitezza.

Viaggi psichici

Sintesi: Stato sospeso tra attesa e smarrimento dolce; familiarità con la morte e senso di eternità interiore.
Immagini chiave: dolce smarrimento, dimestichezza con la morte, sapersi eterno.
Tema: viaggio interiore e accettazione della mortalità.

Belle penne

Sintesi: Ironico omaggio ai poeti e alle velleità giovanili; ricordo di fogli graffiati e aspirazioni custodite.
Immagini chiave: zampe di gallina sui fogli, quercia all’ombra, scrigno del cuore.
Tema: memoria della pratica poetica e umile orgoglio creativo.

Essere

Sintesi: Verso breve e concentrato sull’essere che si fa virgola di cielo; immagine di rinascita che vince la morte.
Immagini chiave: virgola di cielo, scalzare la morte, espandersi.
Tema: trasformazione esistenziale e promessa di rinascita.

L'avversario

Sintesi: Figura antagonista che ha rubato la bellezza originaria; scena simbolica nella “cattedrale del sangue” dove l’avversario gioca a scacchi.
Immagini chiave: cieli capovolti, cattedrale del sangue, scacchi cosmici.
Tema: male come presenza storica e lotta per la bellezza perduta.

L'ultima parola

Sintesi: Rievocazione di Giobbe e della prova estrema; resa finale davanti al potere che tutto domina.
Immagini chiave: figli strappati, guscio di dolore, implorare “basta hai vinto”.
Tema: sofferenza, limite umano e confronto con il divino.

Quanto amore

Sintesi: Riflessione su ciò che si porterà via alla fine: non oggetti ma l’amore donato; critica alla vita approssimativa.
Immagini chiave: amore come unico bagaglio, pesce rosso nell’acquario come metafora di vita passiva.
Tema: valore dell’amore attivo rispetto alla superficialità esistenziale.

Oltre stravolti cieli

Sintesi: Poesia ecologica che denuncia il danno umano alla fauna e alla natura; ricerca di nuove terre da parte degli animali costretti a migrare.
Immagini chiave: rondine smarrita, cernia che ingoia rifiuti, cieli stravolti.
Tema: crisi ambientale e responsabilità umana.

L'anima tendeva

Sintesi: Immagine affettuosa di Nina che nutre i colombi; l’anima che tende alle stelle si lega al sorriso quotidiano e alla sospensione del tempo.
Immagini chiave: Nina rosavestita, colombi che planano, sorriso come pasqua.
Tema: sacralità del gesto quotidiano e connessione tra umano e celeste.


Riassunto capitolo per capitolo — terza parte

Di seguito trovi le sintesi delle poesie da Lazzaro fino alla Biografia, con Sintesi, Immagini chiave e Tema per ciascuna.

Lazzaro

Sintesi: Invocazione di resurrezione interiore: il parlante si abbandona a una fiducia che lo rende come un risvegliato.
Immagini chiave: addormentarsi in Te, risvegliato da cento morti, fiore che spunta dalle crepe.
Tema: rinascita e speranza spirituale.

Nascita

Sintesi: Visione intima del concepimento e della vita che nasce; il corpo come mondo e il ventre come universo.
Immagini chiave: girasole ebbro di luce, orecchio al ventre rotondo.
Tema: mistero della nascita e meraviglia corporea.

L'angelo

Sintesi: Contrasto tra fragilità terrena e presenza angelica che accompagna e unifica.
Immagini chiave: carne in bilico, angelo di luce che percorre i precordi, cantare delle ossa.
Tema: protezione soprannaturale e promessa di unione.

Un verso

Sintesi: Riflessione sull’ispirazione tardiva: la fame di sogni resta anche in età avanzata.
Immagini chiave: versi gettati nel cestino, taccuino del vecchio, pentagramma dei sogni.
Tema: creatività che non invecchia; valore della maturità poetica.

Colpo di sonno

Sintesi: Momento di stanchezza che si trasforma in consapevolezza della vulnerabilità quotidiana.
Immagini chiave: inclinarsi da un lato, guardare un film al PC, rischio per il distrofico.
Tema: fragilità fisica e attenzione alla sicurezza.

L'oasi

Sintesi: Stato liminare tra sogno e realtà; l’oasi come luogo di salvezza e grido di liberazione.
Immagini chiave: barchetta di carta, cielo-mare amniotico, orizzonte come oasi.
Tema: rifugio interiore e passaggio alla coscienza.

Candido

Sintesi: Ritratto di semplicità e resistenza alla ferita; figura che non sanguina nonostante la parola tagliente.
Immagini chiave: barca nel bosco, marinaio col mal di terra, frase tagliente che scivola.
Tema: innocenza pratica e resilienza.

Il Sé

Sintesi: Promessa di rinascita collettiva in uno spazio primordiale dove l’altro è il Sé.
Immagini chiave: posto primevo, dismissione degli affanni, l’altro come Sé.
Tema: identità e comunione spirituale.

In treno

Sintesi: Scena quotidiana che evoca desideri sopiti e la sonnolenza del viaggio.
Immagini chiave: bionda platino, anziano vis-a-vis, sferragliare che induce sonnolenza.
Tema: osservazione sociale e fugacità degli incontri.

Immortalare

Sintesi: Riflessione sulla fotografia come tentativo di fissare l’attimo che però sfugge.
Immagini chiave: foto sfocata, immagine nel gorgo del tempo, ombra stampata.
Tema: memoria, perdita e impossibilità di catturare il tempo.

Malgrado tutto

Sintesi: Visione critica e malinconica del presente: incidenti, sci senza neve, uggia che pervade.
Immagini chiave: cervelli vuoti che si schiantano, piste da sci frequentate, monti meno bianchi.
Tema: decadenza sociale e ambientale, senso di perdita.

Il ciliegio

Sintesi: Poesia in memoria che associa morte apparente e fioritura come segno di resurrezione.
Immagini chiave: ciliegio fiorito, presenza dell’assenza, primavera che annuncia resurrezione.
Tema: lutto, memoria e speranza ciclica.

Pilato

Sintesi: Metafora contemporanea del rifiuto di responsabilità: Cristo tra i migranti, Pilato che distoglie lo sguardo.
Immagini chiave: barcone, valico di frontiera, Pilato che distoglie lo sguardo.
Tema: indifferenza morale e critica sociale.

Mi attraversa il tempo

Sintesi: Sensazione dell’età che avanza: sonno breve, occhiali scuri, ma la mente sperimenta voli pindarici.
Immagini chiave: tempo che attraversa la testa, passeggiate più brevi, voli pindarici.
Tema: tempo, invecchiamento e vitalità mentale.

L'intoccabile

Sintesi: Denuncia satirica del potere e dei privilegi dei governanti che restano impuniti.
Immagini chiave: mani nella marmellata, plurale maiestatis, poltrona sempre calda.
Tema: corruzione, impunità e critica politica.

Il viaggio

Sintesi: Viaggio come metafora omerica dell’anima; ulissidi che cercano il mistero di sé.
Immagini chiave: soma come imbarcazione, mari aperti, rive del mistero.
Tema: ricerca esistenziale e armonia cosmica.

Un ragno tesse

Sintesi: Immagine inquietante della tela che raccoglie il dolore e i passi del sonnambulo.
Immagini chiave: ossa rotte, serpe nell’ombra, ragno che tesse versi.
Tema: vulnerabilità, minaccia e tessitura poetica del dolore.

Nuove ali

Sintesi: Essere fatto di terra e sogno attende ali che lo sollevino oltre la gravità corporea.
Immagini chiave: gravezza di carne, invidia di voli, nuove ali.
Tema: desiderio di trascendenza e trasformazione.

Cinico

Sintesi: Ritratto di chi rifiuta la mano tesa e vive sospettoso della propria ombra.
Immagini chiave: vagare come cane di nebbia, insulto al garbato, degnare il cielo di uno sguardo.
Tema: chiusura morale e perdita di fiducia.

Preghiera

Sintesi: Invocazione a Padre Pio per essere irrigati dallo Spirito; tono di devozione e umiltà.
Immagini chiave: rugiada dello Spirito, cuore martoriato, prostrazione.
Tema: supplica religiosa e ricerca di grazia.

Come saremo

Sintesi: Visione cosmica di unità: luce di mille soli, entità ubiqua che si dona nell’amore.
Immagini chiave: luce di mille soli, ubiqua entità, donarsi d’amore universale.
Tema: immaginario escatologico e comunione universale.

Itaca

Sintesi: Itaca come meta celeste: protezione, prove e procelle che precedono la visione finale.
Immagini chiave: spalle coperte, fonte della grazia, procelle negli anni.
Tema: viaggio morale verso la meta spirituale.

Nel mio cielo

Sintesi: Visione infantile e innocente del cielo popolato da nuvole a forma di animali; paradiso immaginato.
Immagini chiave: nuvole a forme d’animali, occhi innocenti, sede del paradiso.
Tema: innocenza, immaginazione e paradiso personale.

Allumare

Sintesi: Il non detto che illumina più del dire; la musa come sasso che apre cerchi nello spirito.
Immagini chiave: non detto esplicito, allumare, cerchi nel lago dello spirito.
Tema: potenza del silenzio e dell’ispirazione.

Proiezioni

Sintesi: Siamo proiezioni del pensiero divino, in viaggio tra realtà e sogno alla ricerca di un’isola felice.
Immagini chiave: isole noi stessi, catena senza inizio e fine, viaggio nell’infinito.
Tema: identità collettiva e ricerca di armonia.

Cuore aperto

Sintesi: La poesia come atto comunitario: parola che espone la ferita creaturale e respira con il vento di luce.
Immagini chiave: pagina aperta, vento di luce, ferita esposta.
Tema: condivisione emotiva e funzione sociale della poesia.

Domani credi giungerà

Sintesi: Speranza che il domani porti occhi nuovi per la meraviglia; allusione a una canzone popolare.
Immagini chiave: finestre con occhi nuovi, misterica luce, riferimento a Vasco.
Tema: attesa, rinnovamento e apertura alla meraviglia.

Come il seme

Sintesi: Metafora della crescita: siamo semi che aspettano di nascere alla luce, tra disorientamento e attesa.
Immagini chiave: seme nella terra, foglie ungarettiane, galleggiare sulla superficie di un sogno.
Tema: potenzialità, attesa e rinascita.

L'approccio

Sintesi: Racconto personale di timidezza e emancipazione: la voce che invita a buttarsi e la spiegazione astrologica come aneddoto.
Immagini chiave: tremare come una foglia, astrologa, opposizione Venere-Giove.
Tema: crescita personale e ironia autobiografica.

Fedeltà alla vita

Sintesi: Omaggio a Solzenicyn e invito alla meraviglia, tenerezza e opposizione all’odio.
Immagini chiave: virgole di fuoco, allodola trafitta, j’accuse.
Tema: impegno etico e fedeltà alla vita.

In ondivago esistere

Sintesi: Specchiarsi nella città eterna impregnati di Spirito Santo; esistenza come sogno ondivago.
Immagini chiave: città eterna, Spirito Santo, ondivago esistere.
Tema: spiritualità urbana e sogno.

Silenzi d'acque

Sintesi: Paesaggio di quiete dove la luce langue e un grande lenzuolo avvolge il mondo.
Immagini chiave: silenzi d’acque, grande lenzuolo, alberi e case avvolti.
Tema: sospensione, pace e memoria.

Biografia

Sintesi: Nota biografica su Felice Serino: nascita a Pozzuoli, vita a Torino, ampia produzione poetica e riconoscimenti.
Immagini chiave: raccolte precedenti, traduzioni, attività redazionale.
Tema: contesto biografico e percorso letterario.

 
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from norise 3 letture AI

Riassunto generale

Prospettive 2024 di Felice Serino è una raccolta di poesie brevi che esplora il rapporto tra fede, quotidianità e trascendenza. Le poesie muovono da immagini quotidiane — il mare, il treno, una foto sfocata, il ciliegio — per aprirsi a interrogazioni esistenziali: il bisogno di credere, il viaggio interiore, la memoria, la colpa e la speranza. Il tono alterna momenti di intimità diaristica a visioni simboliche; spesso la voce poetica si rivolge a figure concrete (Nina, il Lazzaro, Padre Pio) e a figure archetipiche (angeli, morti, avversario). La musicalità del verso e il ritmo sono elementi ricorrenti che sostengono il discorso poetico e ne amplificano la dimensione emotiva.


Temi principali

  • Fede e oltre: la fede è il filo rosso che permette al poeta di superare i limiti materiali e di intraprendere viaggi interiori; non è dogma ma impulso vitale.
  • Quotidianità trasformata: gesti e oggetti comuni diventano porte verso il mistero (foto sfocata, barchetta di carta, ciliegio).
  • Memoria e colpa: ricordi personali e rimorsi emergono come motori di riflessione e di espiazione.
  • Empatia e relazione: l’incontro con l’altro (vicino o estinto) è condizione per la rinascita e per la comprensione.
  • Musicalità e forma: ritmo, suono e brevità sono strumenti usati per rendere universale il messaggio poetico.
  • Impegno civile e religioso: versi come “Pilato” o “L’intoccabile” intrecciano critica sociale e riflessione morale.

Stile e linguaggio

Sintesi: linguaggio essenziale, immagini nette, frequente uso di enjambement e pause che creano musicalità.
Tono: alterna intimità confidenziale e tono profetico; talvolta diaristico, talvolta visionario.
Figure retoriche: metafora, simbolo, allusione religiosa e letteraria (riferimenti a Tolstoj, Blake, Ungaretti).
Struttura: poesie brevi, spesso frammentarie, che privilegiano l’impressione e la suggestione più che la narrazione lineare.


Postfazione

Felice Serino costruisce in Prospettive 2024 un paesaggio poetico in cui il quotidiano è continuamente interrogato e trasfigurato. La raccolta funziona come una mappa di piccoli approdi: ogni poesia è un frammento che, letto insieme agli altri, compone un itinerario spirituale. La fede qui non è mera consolazione, ma forza dinamica che spinge verso l’oltre; è motore di empatia e di responsabilità. La presenza di figure sacre e profane crea un dialogo fecondo tra sacro e mondo, tra memoria personale e storia collettiva.

Dal punto di vista critico, la forza del libro sta nella coerenza tematica e nella capacità di mantenere una voce riconoscibile pur attraversando registri diversi. Qualche poesia appare volutamente ellittica, lasciando al lettore il compito di completare il senso: scelta che valorizza la partecipazione interpretativa ma può anche richiedere più letture per cogliere appieno le sfumature. La musicalità, infine, è il vero collante: il ritmo e le pause trasformano il linguaggio in esperienza sensoriale, rendendo la lettura un atto quasi liturgico.

Suggerimenti di lettura: leggere la raccolta in più riprese, annotando i versi che risuonano; confrontare i riferimenti (Tolstoj, Blake, Ungaretti) per cogliere i rimandi culturali; provare a leggere ad alta voce per apprezzare la musicalità.


Riassunto capitolo per capitolo — prima parte

Di seguito trovi sintesi dettagliate delle prime poesie della raccolta, con indicazione dei temi principali, immagini chiave e suggerimenti di lettura. Posso proseguire con le poesie successive in blocchi simili.

Prefazione

Sintesi: testo critico che introduce la raccolta, individua la fede come filo conduttore e sottolinea l’importanza della quotidianità trasformata in esperienza poetica.
Immagini chiave: Tolstoj come riferimento, la «gravezza della carne», «angeli e morti».
Nota di lettura: la prefazione orienta il lettore verso una lettura che privilegia l’atto di credere come motore del linguaggio poetico.

Mare aperto

Sintesi: breve lirica che trasforma l’anima in paesaggio marino; il mare è metafora di apertura e profondità interiore.
Immagini chiave: ondivaghi sensi, voli, gesti evanescenti.
Tema: vastità interiore e musicalità del verso.

Il mare era una favola

Sintesi: ricordo di un’esperienza onirica legata al mare, alternanza tra desiderio di restare e ritorno alla realtà quotidiana.
Immagini chiave: tavola imbandita per i gabbiani, letto deluso.
Tema: nostalgia e disillusione lieve.

Amo l'idea

Sintesi: distinzione tra l’idea di una persona e la persona reale; amore come stato d’essere che si impregna di bellezza interiore.
Immagini chiave: luce affebrata, poggiare la testa sulla spalla.
Tema: idealizzazione e incertezza sul futuro condiviso.

Il poeta

Sintesi: ritratto rapido del poeta come figura trafitta dalla parola, immagine di martirio creativo.
Immagini chiave: cavalli d’aria, virgola di fuoco, san Sebastiano trafitto.
Tema: sofferenza e slancio della creazione poetica.

Vita sommersa

Sintesi: esplorazione dell’inconscio; le immagini emergono come vita sommersa che si manifesta nel gioco delle immagini.
Immagini chiave: onde dell’inconscio, ombra che si rompe nell’acqua.
Tema: sogno, immaginazione, rivelazione nascosta.

L'intima essenza

Sintesi: riflessione su memoria e immagini d’archivio (foto) che risvegliano il passato; preferenza per l’immaginario che storna la realtà.
Immagini chiave: foto rispolverate, vasi di Pandora negati.
Tema: bilancio personale e ricerca del percepibile.

Delle vanità

Sintesi: critica ironica alle vanità mondane e al successo ostentato; contrapposizione tra estasi superficiale e inganno del mondo.
Immagini chiave: palco, offerta allettante, mano nel sangue dei papaveri.
Tema: illusione, seduzione, pericolo morale.

I tuoi santi

Sintesi: tensione tra sacro e profano; figura dell’iconoclasta che dileggia la devozione altrui.
Immagini chiave: corda tesa tra bestia e angelo, osceni echi nel sangue.
Tema: fede messa alla prova, conflitto interiore.

Dismesso l'abito

Sintesi: visione di passaggio oltre la morte; accompagnamento da estinti che portano umiltà e luce.
Immagini chiave: via per l’eliso, non si toccava terra.
Tema: morte come trasformazione e leggerezza spirituale.

Se tendi oltre l'orizzonte

Sintesi: invito a guardare oltre, con attenzione alla vulnerabilità di chi soffre (nota sulla distrofia corneale); mattina come riserva di novità.
Immagini chiave: luce letale per distrofici, gatti al sole.
Tema: sguardo oltre il visibile, empatia verso la fragilità.

Quale limite

Sintesi: voce di un intellettuale che parla di libertà; reazione conformista degli altri e domanda sulla natura della paura.
Immagini chiave: arricciarono il naso, stelle sopra un oceano d’amore.
Tema: coraggio civile, limite della paura, idealismo.


Riassunto capitolo per capitolo — seconda parte

Di seguito trovi le sintesi delle poesie dalla Vite alternative a L'anima tendeva, con Sintesi, Immagini chiave e Tema per ciascuna.

Vite alternative

Sintesi: Notturna apertura su vite possibili e immaginarie; il riferimento a Freud e a Blake suggerisce un dialogo tra inconscio e mito.
Immagini chiave: notte che s’affaccia, balzo lucente della tigre.
Tema: possibilità alternative dell’esistenza e tensione tra istinto e immaginazione.

La vergogna

Sintesi: Visione collettiva di vergogna che si insinua mentre il mondo scopre nuovi orrori; tono di denuncia e sgomento.
Immagini chiave: cielo stravolto, emittenti che annunciano orrori, morti come nascondiglio della vergogna.
Tema: coscienza civile, imbarazzo morale davanti alle tragedie.

La colpa

Sintesi: Confessione personale di un rimorso che persiste nel tempo; il poeta si confronta con il sé giovane e con un sogno ricorrente.
Immagini chiave: ragazzo che scappa, quaderno di versi, cuore stretto dall’angoscia.
Tema: colpa come eredità emotiva e necessità di espiazione.

Elucubrazioni

Sintesi: Meditazione sulla morte come presenza tangibile; il corpo sperimenta l’artiglio della morte mentre l’anima mantiene un’aura invisibile.
Immagini chiave: artiglio sulla pelle del cielo, bolla-anima che avvolge il corpo.
Tema: rapporto tra corpo e anima, consapevolezza della finitezza.

Viaggi psichici

Sintesi: Stato sospeso tra attesa e smarrimento dolce; familiarità con la morte e senso di eternità interiore.
Immagini chiave: dolce smarrimento, dimestichezza con la morte, sapersi eterno.
Tema: viaggio interiore e accettazione della mortalità.

Belle penne

Sintesi: Ironico omaggio ai poeti e alle velleità giovanili; ricordo di fogli graffiati e aspirazioni custodite.
Immagini chiave: zampe di gallina sui fogli, quercia all’ombra, scrigno del cuore.
Tema: memoria della pratica poetica e umile orgoglio creativo.

Essere

Sintesi: Verso breve e concentrato sull’essere che si fa virgola di cielo; immagine di rinascita che vince la morte.
Immagini chiave: virgola di cielo, scalzare la morte, espandersi.
Tema: trasformazione esistenziale e promessa di rinascita.

L'avversario

Sintesi: Figura antagonista che ha rubato la bellezza originaria; scena simbolica nella “cattedrale del sangue” dove l’avversario gioca a scacchi.
Immagini chiave: cieli capovolti, cattedrale del sangue, scacchi cosmici.
Tema: male come presenza storica e lotta per la bellezza perduta.

L'ultima parola

Sintesi: Rievocazione di Giobbe e della prova estrema; resa finale davanti al potere che tutto domina.
Immagini chiave: figli strappati, guscio di dolore, implorare “basta hai vinto”.
Tema: sofferenza, limite umano e confronto con il divino.

Quanto amore

Sintesi: Riflessione su ciò che si porterà via alla fine: non oggetti ma l’amore donato; critica alla vita approssimativa.
Immagini chiave: amore come unico bagaglio, pesce rosso nell’acquario come metafora di vita passiva.
Tema: valore dell’amore attivo rispetto alla superficialità esistenziale.

Oltre stravolti cieli

Sintesi: Poesia ecologica che denuncia il danno umano alla fauna e alla natura; ricerca di nuove terre da parte degli animali costretti a migrare.
Immagini chiave: rondine smarrita, cernia che ingoia rifiuti, cieli stravolti.
Tema: crisi ambientale e responsabilità umana.

L'anima tendeva

Sintesi: Immagine affettuosa di Nina che nutre i colombi; l’anima che tende alle stelle si lega al sorriso quotidiano e alla sospensione del tempo.
Immagini chiave: Nina rosavestita, colombi che planano, sorriso come pasqua.
Tema: sacralità del gesto quotidiano e connessione tra umano e celeste.


Riassunto capitolo per capitolo — terza parte

Di seguito trovi le sintesi delle poesie da Lazzaro fino alla Biografia, con Sintesi, Immagini chiave e Tema per ciascuna.

Lazzaro

Sintesi: Invocazione di resurrezione interiore: il parlante si abbandona a una fiducia che lo rende come un risvegliato.
Immagini chiave: addormentarsi in Te, risvegliato da cento morti, fiore che spunta dalle crepe.
Tema: rinascita e speranza spirituale.

Nascita

Sintesi: Visione intima del concepimento e della vita che nasce; il corpo come mondo e il ventre come universo.
Immagini chiave: girasole ebbro di luce, orecchio al ventre rotondo.
Tema: mistero della nascita e meraviglia corporea.

L'angelo

Sintesi: Contrasto tra fragilità terrena e presenza angelica che accompagna e unifica.
Immagini chiave: carne in bilico, angelo di luce che percorre i precordi, cantare delle ossa.
Tema: protezione soprannaturale e promessa di unione.

Un verso

Sintesi: Riflessione sull’ispirazione tardiva: la fame di sogni resta anche in età avanzata.
Immagini chiave: versi gettati nel cestino, taccuino del vecchio, pentagramma dei sogni.
Tema: creatività che non invecchia; valore della maturità poetica.

Colpo di sonno

Sintesi: Momento di stanchezza che si trasforma in consapevolezza della vulnerabilità quotidiana.
Immagini chiave: inclinarsi da un lato, guardare un film al PC, rischio per il distrofico.
Tema: fragilità fisica e attenzione alla sicurezza.

L'oasi

Sintesi: Stato liminare tra sogno e realtà; l’oasi come luogo di salvezza e grido di liberazione.
Immagini chiave: barchetta di carta, cielo-mare amniotico, orizzonte come oasi.
Tema: rifugio interiore e passaggio alla coscienza.

Candido

Sintesi: Ritratto di semplicità e resistenza alla ferita; figura che non sanguina nonostante la parola tagliente.
Immagini chiave: barca nel bosco, marinaio col mal di terra, frase tagliente che scivola.
Tema: innocenza pratica e resilienza.

Il Sé

Sintesi: Promessa di rinascita collettiva in uno spazio primordiale dove l’altro è il Sé.
Immagini chiave: posto primevo, dismissione degli affanni, l’altro come Sé.
Tema: identità e comunione spirituale.

In treno

Sintesi: Scena quotidiana che evoca desideri sopiti e la sonnolenza del viaggio.
Immagini chiave: bionda platino, anziano vis-a-vis, sferragliare che induce sonnolenza.
Tema: osservazione sociale e fugacità degli incontri.

Immortalare

Sintesi: Riflessione sulla fotografia come tentativo di fissare l’attimo che però sfugge.
Immagini chiave: foto sfocata, immagine nel gorgo del tempo, ombra stampata.
Tema: memoria, perdita e impossibilità di catturare il tempo.

Malgrado tutto

Sintesi: Visione critica e malinconica del presente: incidenti, sci senza neve, uggia che pervade.
Immagini chiave: cervelli vuoti che si schiantano, piste da sci frequentate, monti meno bianchi.
Tema: decadenza sociale e ambientale, senso di perdita.

Il ciliegio

Sintesi: Poesia in memoria che associa morte apparente e fioritura come segno di resurrezione.
Immagini chiave: ciliegio fiorito, presenza dell’assenza, primavera che annuncia resurrezione.
Tema: lutto, memoria e speranza ciclica.

Pilato

Sintesi: Metafora contemporanea del rifiuto di responsabilità: Cristo tra i migranti, Pilato che distoglie lo sguardo.
Immagini chiave: barcone, valico di frontiera, Pilato che distoglie lo sguardo.
Tema: indifferenza morale e critica sociale.

Mi attraversa il tempo

Sintesi: Sensazione dell’età che avanza: sonno breve, occhiali scuri, ma la mente sperimenta voli pindarici.
Immagini chiave: tempo che attraversa la testa, passeggiate più brevi, voli pindarici.
Tema: tempo, invecchiamento e vitalità mentale.

L'intoccabile

Sintesi: Denuncia satirica del potere e dei privilegi dei governanti che restano impuniti.
Immagini chiave: mani nella marmellata, plurale maiestatis, poltrona sempre calda.
Tema: corruzione, impunità e critica politica.

Il viaggio

Sintesi: Viaggio come metafora omerica dell’anima; ulissidi che cercano il mistero di sé.
Immagini chiave: soma come imbarcazione, mari aperti, rive del mistero.
Tema: ricerca esistenziale e armonia cosmica.

Un ragno tesse

Sintesi: Immagine inquietante della tela che raccoglie il dolore e i passi del sonnambulo.
Immagini chiave: ossa rotte, serpe nell’ombra, ragno che tesse versi.
Tema: vulnerabilità, minaccia e tessitura poetica del dolore.

Nuove ali

Sintesi: Essere fatto di terra e sogno attende ali che lo sollevino oltre la gravità corporea.
Immagini chiave: gravezza di carne, invidia di voli, nuove ali.
Tema: desiderio di trascendenza e trasformazione.

Cinico

Sintesi: Ritratto di chi rifiuta la mano tesa e vive sospettoso della propria ombra.
Immagini chiave: vagare come cane di nebbia, insulto al garbato, degnare il cielo di uno sguardo.
Tema: chiusura morale e perdita di fiducia.

Preghiera

Sintesi: Invocazione a Padre Pio per essere irrigati dallo Spirito; tono di devozione e umiltà.
Immagini chiave: rugiada dello Spirito, cuore martoriato, prostrazione.
Tema: supplica religiosa e ricerca di grazia.

Come saremo

Sintesi: Visione cosmica di unità: luce di mille soli, entità ubiqua che si dona nell’amore.
Immagini chiave: luce di mille soli, ubiqua entità, donarsi d’amore universale.
Tema: immaginario escatologico e comunione universale.

Itaca

Sintesi: Itaca come meta celeste: protezione, prove e procelle che precedono la visione finale.
Immagini chiave: spalle coperte, fonte della grazia, procelle negli anni.
Tema: viaggio morale verso la meta spirituale.

Nel mio cielo

Sintesi: Visione infantile e innocente del cielo popolato da nuvole a forma di animali; paradiso immaginato.
Immagini chiave: nuvole a forme d’animali, occhi innocenti, sede del paradiso.
Tema: innocenza, immaginazione e paradiso personale.

Allumare

Sintesi: Il non detto che illumina più del dire; la musa come sasso che apre cerchi nello spirito.
Immagini chiave: non detto esplicito, allumare, cerchi nel lago dello spirito.
Tema: potenza del silenzio e dell’ispirazione.

Proiezioni

Sintesi: Siamo proiezioni del pensiero divino, in viaggio tra realtà e sogno alla ricerca di un’isola felice.
Immagini chiave: isole noi stessi, catena senza inizio e fine, viaggio nell’infinito.
Tema: identità collettiva e ricerca di armonia.

Cuore aperto

Sintesi: La poesia come atto comunitario: parola che espone la ferita creaturale e respira con il vento di luce.
Immagini chiave: pagina aperta, vento di luce, ferita esposta.
Tema: condivisione emotiva e funzione sociale della poesia.

Domani credi giungerà

Sintesi: Speranza che il domani porti occhi nuovi per la meraviglia; allusione a una canzone popolare.
Immagini chiave: finestre con occhi nuovi, misterica luce, riferimento a Vasco.
Tema: attesa, rinnovamento e apertura alla meraviglia.

Come il seme

Sintesi: Metafora della crescita: siamo semi che aspettano di nascere alla luce, tra disorientamento e attesa.
Immagini chiave: seme nella terra, foglie ungarettiane, galleggiare sulla superficie di un sogno.
Tema: potenzialità, attesa e rinascita.

L'approccio

Sintesi: Racconto personale di timidezza e emancipazione: la voce che invita a buttarsi e la spiegazione astrologica come aneddoto.
Immagini chiave: tremare come una foglia, astrologa, opposizione Venere-Giove.
Tema: crescita personale e ironia autobiografica.

Fedeltà alla vita

Sintesi: Omaggio a Solzenicyn e invito alla meraviglia, tenerezza e opposizione all’odio.
Immagini chiave: virgole di fuoco, allodola trafitta, j’accuse.
Tema: impegno etico e fedeltà alla vita.

In ondivago esistere

Sintesi: Specchiarsi nella città eterna impregnati di Spirito Santo; esistenza come sogno ondivago.
Immagini chiave: città eterna, Spirito Santo, ondivago esistere.
Tema: spiritualità urbana e sogno.

Silenzi d'acque

Sintesi: Paesaggio di quiete dove la luce langue e un grande lenzuolo avvolge il mondo.
Immagini chiave: silenzi d’acque, grande lenzuolo, alberi e case avvolti.
Tema: sospensione, pace e memoria.

Biografia

Sintesi: Nota biografica su Felice Serino: nascita a Pozzuoli, vita a Torino, ampia produzione poetica e riconoscimenti.
Immagini chiave: raccolte precedenti, traduzioni, attività redazionale.
Tema: contesto biografico e percorso letterario.

 
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from norise 2

Postfazione

Leggere Percorsi di Felice Serino è come percorrere una serie di stazioni intime: ogni poesia è un binario breve, un fermarsi e ripartire, un segno lasciato con discrezione. Qui la parola non pretende di spiegare il mondo, lo sfiora; non pretende di trattenere il lettore, lo invita a proseguire. Questa silloge mi ha colpito per la sua economia espressiva e per la capacità di trasformare il frammento in esperienza: pochi versi che spalancano orizzonti, immagini che restano come piccoli fari nella memoria.

Serino pratica una forma di «non agire» poetico: scrive per sottrazione, per scavo, eppure ogni parola è misurata, carica di una musica interna. Si avverte una tensione tra il sacro e il quotidiano, tra il respiro del mondo e il respiro dell’anima; la presenza del divino non è mai retorica, ma si insinua nei gesti più semplici — una forchetta, una penna, il volto in una fotografia — e li rende portatori di senso. Questa commistione di sacro e profano rende la raccolta sorprendentemente moderna e insieme antica, come se il tempo si piegasse per lasciare passare una verità minima.

Molti testi giocano con la luce e il silenzio: il «fiat» della creazione, i respiri di cielo, la parusia come visione che incrina il vetro opaco. Ma non si tratta di metafisica astratta; la spiritualità di Serino è incarnata, fatta di corpi, di rughe, di gabbiani che planano su solitudini d’anime. È una poesia che sa essere tenera e severa, che non evita il dolore ma lo trasforma in canto. Nei momenti più intimi — le poesie dedicate, i ricordi di famiglia, le storielline che profumano di vita vissuta — emerge un tono personale che avvicina il lettore all’autore senza filtri.

La lingua di Serino è essenziale ma ricca di invenzioni: neologismi, scarti sintattici, pause che funzionano come respiri. Questa scelta stilistica non è mai gratuita; serve a creare un ritmo che somiglia al battito del cuore, a una musica che non si impone ma accompagna. La brevità dei testi non è limite ma forza: ogni componimento è un piccolo laboratorio di senso, un invito a tornare sul verso per coglierne sfumature nascoste.

Infine, Percorsi è un libro che parla di continuità: tra nascita e morte, tra memoria e attesa, tra il dire e il tacere. È una raccolta che lascia spazio al lettore, che chiede di essere completata nella mente di chi legge. Felice Serino non pretende di chiudere i significati; li semina. E in questo gesto di generosità poetica sta la sua più grande conquista: consegnarci versi che restano, che accompagnano, che aprono altre strade.

 
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from Geocriminalità e Cooperazione Internazionale di Polizia

In occasione del cinquantesimo anniversario della Convenzione di Washington (CITES), l'Arma dei Carabinieri ha celebrato con solennità “CITES: 50 anni di tutela della biodiversità globale”.

Mezzo secolo di impegno nella protezione delle specie animali e vegetali minacciate di estinzione.

La presentazione ufficiale del Calendario CITES 2026 si è svolta presso la Scuola Ufficiali Carabinieri, condotta dalla giornalista Licia Colò, alla presenza del Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e del Gen. C.A. Fabrizio Parrulli, Comandante del #CUFAA (Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari #Carabinieri). Durante l'evento, il Segretario Generale della Convenzione delle Nazioni Unite CITES, Ivonne Higuero, ha rivolto un video-messaggio alla platea, elogiando con enfasi l'impegno pluriennale profuso dai Carabinieri e dalle autorità italiane nel contrasto ai traffici di specie selvatiche protette.

La Convenzione #CITES, ratificata dall'Italia con la legge n. 874 del 19 dicembre 1975, rappresenta oggi lo strumento internazionale più efficace e riconosciuto per garantire un commercio sostenibile di oltre 40.000 specie di fauna e flora protette. Adottata dalle Nazioni Unite e ratificata da 185 Paesi, la Convenzione costituisce il pilastro normativo fondamentale per prevenire che mercati illegali, abusi sistematici e prelievi eccessivi compromettano irrimediabilmente la sopravvivenza delle specie più vulnerabili del nostro pianeta.

Il Calendario CITES 2026, realizzato dal Raggruppamento Carabinieri CITES del Comando Carabinieri per la Tutela della Biodiversità del CUFAA, ripercorre il lavoro svolto prima dal Corpo Forestale dello Stato e, dal 2017, dall'Arma dei Carabinieri attraverso i Nuclei CITES, nel contrasto determinato ai traffici illegali e nella salvaguardia della biodiversità globale. L'opera accompagna il pubblico in un viaggio emozionante attraverso 12 storie emblematiche, ciascuna dedicata a una specie protetta che, grazie all'azione tempestiva e professionale dei Carabinieri, ha conquistato una nuova possibilità di vita.

Tra queste emergono quella di Edy e Bingo, due scimpanzé coraggiosamente sottratti a gravi maltrattamenti in circhi e locali notturni; il maestoso leopardo rinvenuto in uno zoo privato illegale a Guspini (VS) e trasferito in una struttura finalmente idonea; Oscar, una rara e splendida tigre bianca recuperata da condizioni totalmente incompatibili con il benessere animale. Il calendario documenta, inoltre, il commovente ritorno alla libertà di centinaia di esemplari di Testudo graeca e Testudo hermanni, reimmessi nei loro habitat naturali dopo essere stati sequestrati ai traffici illegali, così come il delicato e complesso rimpatrio di numerose piante del genere Copiapoa nel deserto di Atacama, in Cile. A coronare il racconto, l'energia vitale dei tursiopi, nuovamente liberi di nuotare in acque pulite e adeguate, testimonianza del successo delle attività di recupero e trasferimento operate dagli specialisti CITES.

Ogni storia rappresenta un simbolo del trionfo della legalità sulla sofferenza, sull'abuso e sul profitto illecito, e riflette l'impegno dei Carabinieri nel difendere ecosistemi fragili, specie rare e patrimoni naturali che appartengono all'intera umanità e alle generazioni future.

Nel corso dell'evento, sempre all'interno della Scuola Ufficiali Carabinieri, è stata allestita una mostra fotografica di grande impatto emotivo a cura del fotografo Marco Lanza, dal titolo eloquente: “Vite spezzate: dal contrasto al commercio illegale in Italia, i reperti confiscati del deposito centrale dei Carabinieri CITES”, con scatti realizzati nel Deposito di Magliano dei Marsi (AQ), gestito dal Raggruppamento Carabinieri CITES, dove viene custodita gran parte dei reperti confiscati durante le attività di contrasto al traffico illecito di animali e piante in via d'estinzione. Ogni fotografia ritrae animali tragicamente trasformati in oggetti tra oggetti, volutamente inseriti dall'autore in un contesto scarno ed essenziale, che suscita incredulità nel trovarsi in un luogo come questo; animali che interrogano l'osservatore mentre sembrano implorare di uscire e riconquistare il proprio ruolo naturale.

Il cinquantesimo anniversario della CITES e il nuovo Calendario 2026 rappresentano un'occasione per riaffermare con forza il valore insostituibile della cooperazione internazionale e il ruolo assolutamente determinante dell'Italia – e dell'Arma dei Carabinieri – nel contrasto alla criminalità ambientale e nella protezione della biodiversità mondiale.

Sul Calendario è riportata anche una significativa dichiarazione personale del Gen. C.A. Salvatore Luongo, Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri: “L'anniversario per i 50 anni dell'Atto di ratifica in Italia della Convenzione di Washington rappresenta un'occasione preziosa di riflessione sull'importanza cruciale della salvaguardia della biodiversità su scala planetaria e sulla necessità imprescindibile di affrontare con crescente efficacia la criminalità che lucra senza alcuno scrupolo sullo sfruttamento della fauna e flora minacciate di estinzione. Conservazione attiva, educazione alla legalità, prevenzione e contrasto sono le direttrici strategiche che vedono l'Arma dei Carabinieri, nel suo insieme e con i propri assetti di specialità del CUFAA, sempre più impegnata con determinazione per dare piena attuazione ai principi fondamentali della Carta Costituzionale su tutto il territorio nazionale e negli scenari di #cooperazioneinternazionale”.

 
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from L' Alchimista Digitale

Sicurezza informatica in Italia nel 2025: tra firewall, hacker ed un caffè Nel 2025 la sicurezza informatica in Italia non è più un argomento per soli tecnici chiusi in una stanza buia illuminata da monitor verdi stile anni ’90. È diventata una questione quotidiana, concreta, che riguarda ministeri e bar di provincia, grandi aziende e cittadini che controllano il conto online mentre aspettano l’autobus. La cyber sicurezza è entrata nelle nostre vite con passo felpato, come un hacker educato, ma che non vuole piu' andare via. Il nostro Paese, storicamente più incline all’arte che agli algoritmi, ha fatto passi avanti significativi. L’Agenzia per la Cyber sicurezza Nazionale è ormai una presenza stabile e riconoscibile, non più un acronimo misterioso ma un attore centrale nella difesa digitale. Coordina, forma, interviene. E soprattutto prova a tradurre il linguaggio tecnico in qualcosa di comprensibile, impresa titanica quanto spiegare la blockchain a una cena di famiglia. Nel 2025 le minacce informatiche sono diventate più sofisticate ma anche più “democratiche”. Non colpiscono solo le grandi infrastrutture critiche, ma anche i piccoli comuni, le scuole, gli studi professionali. Il ransomware resta il re indiscusso del cybercrimine: ti cifra i dati e poi ti chiede un riscatto con la gentilezza di un esattore medievale. La differenza è che ora spesso lo fa con messaggi scritti in un italiano sorprendentemente corretto. Le aziende italiane stanno finalmente capendo che la sicurezza informatica non è un costo inutile ma una forma di assicurazione sul futuro. Backup, formazione del personale, autenticazione a più fattori: parole che un tempo facevano sbadigliare oggi sono diventate mantra aziendali. E sì, anche la password “123456” è ufficialmente considerata un crimine contro l’umanità digitale. Ma parliamo di hackerismo, perché in Italia l’hacker non è solo il cattivo dei film. Esiste una comunità di hacker etici, ricercatori di sicurezza, smanettoni brillanti che segnalano falle prima che vengano sfruttate. Nel 2025 bug bounty, CTF e conferenze di settore non sono più nicchie esoteriche ma momenti di confronto aperti, dove si impara e si cresce. L’hacker italiano spesso non buca sistemi per distruggere, ma per dimostrare che possono essere migliorati. Naturalmente esiste anche il lato oscuro: forum clandestini, phishing sempre più raffinato, truffe che sfruttano l’intelligenza artificiale per clonare voci e volti. Qui la fantasia criminale corre veloce, ma non più veloce della consapevolezza. Gli utenti iniziano a riconoscere le trappole, a dubitare delle email troppo gentili, delle urgenze improvvise, dei “clicca qui subito”. La pubblica amministrazione, spesso bersaglio preferito, nel 2025 mostra segnali incoraggianti. Sistemi più moderni, maggiore attenzione agli accessi, piani di risposta agli incidenti. Non è tutto perfetto, ma il principio è chiaro: la sicurezza non è un evento, è un processo continuo. Un po’ come la manutenzione di una Vespa digitale. Il bello della sicurezza informatica oggi è che può essere raccontata senza terrorismo psicologico. Non serve spaventare per educare. Serve spiegare, con esempi semplici, perché aggiornare un sistema è importante, perché diffidare di certi link, perché proteggere i dati equivale a proteggere se stessi. Nel 2025 l’Italia non è ancora una superpotenza cyber, ma è una nazione più consapevole. Ha capito che la rete è una piazza, non un far west senza regole. E che tra hacker cattivi e hacker buoni, tra virus e antivirus, la vera arma resta sempre la conoscenza. In fondo, la sicurezza informatica è come il buon senso: non fa rumore, non si vede, ma quando manca ce ne accorgiamo subito. E nel frattempo, mentre i firewall lavorano in silenzio, noi possiamo concederci un sorriso. Anche nel cyberspazio, ogni tanto, serve un po’ di leggerezza.

L'Alchimista Digitale ©

 
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from Transit

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Il discorso alla nazione di #DonaldTrump del 17 dicembre 2025, trasmesso in prima serata dalla Diplomatic Room (con decorazioni natalizie perlomeno incongruenti), è durato meno di 20 minuti, ma ha condensato un tono visibilmente frustrato, aggressivo e autocelebrativo. Trump ha puntato il dito contro i democratici e Joe Biden con frasi ripetute come “Ho ereditato un disastro totale” e “È tutta colpa loro”, apparendo “arrabbiato e sulla difensiva” secondo le cronache dei media.

Questo stile, lontano da un sobrio aggiornamento sullo stato dell'Unione, sembrava mirare a placare i malumori crescenti tra gli elettori per il carovita persistente e le delusioni economiche, invitando gli americani alla “pazienza” in attesa di un futuro “boom senza precedenti”. Ha chiuso con un appello patriottico, esaltando l'“America prima di tutto”, ma il suo cipiglio tradiva insicurezze sul consenso interno in calo.​ Il discorso è stato un autentico tripudio di superlativi e iperboli, tipico del repertorio trumpiano.

Ha descritto il confine meridionale come “il più sicuro della storia americana”, l'economia “tornata più forte che mai”, con “prezzi che calano a velocità record”, “salari che crescono più dell'inflazione per la prima volta in anni” e un “boom economico senza precedenti” realizzato in soli 11 mesi di mandato. Trump ha vantato 18.000 miliardi di dollari di investimenti privati attratti grazie ai dazi (definita la sua “parola preferita”, come se non si fosse capito) e ha rivendicato di aver “risolto otto guerre calde nel mondo”, inclusa una presunta pace stabile a #Gaza, portando “pace duratura in Medio Oriente per la prima volta nella storia”.

Non sono mancati annunci come il “warrior dividend” di 1.776 dollari (un numero simbolico per l'anno della dichiarazione d'indipendenza) per ogni militare, con assegni “già spediti per Natale”, esaltando un'America che “fa invidia al mondo intero” e che “tornerà grande come mai prima”. Queste affermazioni, pronunciate con enfasi teatrale, ignorano del tutto le complessità reali.​

(t2)

Il tycoon ha scaricato sistematicamente ogni problema economico e sociale sul predecessore #Biden, dipingendolo come responsabile di un'“invasione barbarica” alle frontiere, un “caos economico totale”, con un’inflazione “alle stelle come mai vista” e “mayhem” nei quartieri urbani. Ha deriso il suo predecessore per aver implorato al Congresso aiuti sul confine, sostenendo che bastava “un nuovo leader forte come me” per chiuderlo ermeticamente in soli sette mesi, riducendo i flussi di droga del 94% e fermando “milioni di criminali”.

Queste narrazioni distorcono i fatti storici: l'inflazione era già stabilizzata al 3% annuo all'insediamento di Trump a gennaio 2025, ereditata dal post-pandemia e dalle politiche globali, non un “disastro esclusivo” di Biden. Similmente, i flussi migratori erano in calo pre-Trump grazie a accordi messicani, e le accuse di “invasione” si basano su numeri gonfiati, come confermato da fact-check indipendenti.​

Un capitolo a parte merita l'incapacità cronica di Trump nel gestire le relazioni internazionali, nonostante le millanterie. Ha vantato di aver “risolto otto guerre” e portato “pace duratura in Medio Oriente”, con #Gaza come “trionfo personale” grazie a presunte mediazioni USA. In realtà, il conflitto in #Ucraina persiste senza tregue stabili, con aiuti militari USA in stallo; a Gaza, le escalation israeliane continuano con centinaia di vittime civili, mentre i raid USA in Yemen hanno solo intensificato le tensioni con gli Houthi anziché risolverle.

Le sue “storiche paci” con nazioni arabe del primo mandato sono rimaste fragili e unilaterali, senza affrontare il nodo palestinese. Intanto, le elazioni con #Cina e alleati #NATO si sono deteriorate per dazi protezionistici e minacce di ritiri, lasciando gli USA più isolati diplomaticamente e con costi militari in aumento del 15% per operazioni “unilaterali”.

Questa politica erratica ha alimentato instabilità globale, contraddicendo le promesse di “pace attraverso la forza”.​ Contrariamente alle iperboli, i numeri del primo anno di Trump deludono clamorosamente le attese. Il PIL ha contratto dello 0,3% nel primo trimestre 2025 a causa dell'afflusso massiccio di import pre-dazi, con rischi di recessione che hanno portato a una crescita anemica del 3%, ma solo grazie a import in calo e non a investimenti strutturali. L'inflazione resta ferma al 3% annuo a settembre (lontana dal “prezzi in calo” promesso). La disoccupazione è salita al 4,6% a novembre, ai massimi dal 2021, con un mercato del lavoro in indebolimento, licenziamenti nel settore tech e consumi al palo.

Gli investimenti vantati sono gonfiati: annunci non vincolanti, stimati realisticamente al massimo 7-9 trilioni, non i 18 promessi, mentre i salari crescono ma non compensano i rincari energetici. I fact-check confermano: l'economia arranca tra tariffe, incertezze e debiti pubblici alle stelle.​

Questo sproloquio riflette la narrazione trumpiana classica: trionfalistica, divisiva e smentita dai fatti. Trump vanta lodi dall'estero da leader come #GiorgiaMeloni, che lo esaltano pubblicamente per interessi economici (evitare dazi punitivi su export di auto Fiat, vino e macchinari) e strategici, come il supporto #NATO contro la Russia, ma si tratta di puro servilismo opportunistico. Meloni ha scritto su “X” “...Trump ha reso l'America forte di nuovo”, ignorando come le politiche protezioniste USA stiano causando rincari energetici in Europa e tensioni nel Mediterraneo, danneggiando Roma con bollette alle stelle e instabilità migratoria. Simili elogi da Orban o Netanyahu mascherano calcoli cinici, non ammirazione genuina. Gli americani, intanto, pagano costi elevati, crescita fiacca, caos internazionale e un'amministrazione isolata, con l'opinione pubblica in calo al 42%.

È ora di distinguere retorica da realtà.  E sarebbe sempre il momento di imparare a fare da soli, che è meglio che essere accompagnati da un ballista dilettante.

#Blog #USA #Trump #Politica #Economia #Esteri #Opinioni

 
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from norise 3 letture AI

Eldorado

aneliti annodi al tuo giorno novello ulisside voci di conchiglia echi si fondono col sangue in luce nel sogno di eldorado rammendi la tua vela stracciata

Grazie — questo testo ha un respiro mitico e sensuale che resta appeso come una vela al vento. Di seguito trovi una traduzione, un'analisi breve, suggerimenti stilistici e una possibile continuazione in italiano.

Traduzione in inglese (versione poetica)

ELDORADO
yearnings stitch years to your day
new Ulysses
voices of shell echoes
merge
with blood into light
in the dream of Eldorado
you mend your tattered sail

Analisi breve

  • Tema: viaggio interiore e ricerca di un luogo mitico (Eldorado) che è insieme promessa e ferita.
  • Immagini: novello ulisside richiama l'eroe che ritorna o che si reinventa; voci di conchiglia evoca memoria e mare; sangue in luce fonde il dolore con la rivelazione.
  • Tono: sospeso, rituale; il linguaggio è condensato, quasi aforistico, e lascia spazio all'eco.
  • Struttura: versi brevi, enjambment che crea fluidità e frammentazione; l'ultima immagine (rammendi la tua vela stracciata) chiude con un gesto concreto di cura dopo la visione.

Suggerimenti stilistici

  • Punteggiatura: valutare l'uso di una virgola o di un punto dopo il secondo verso per modulare il ritmo: novello ulisside, rallenta e dà peso.
  • Articolazione delle immagini: potresti espandere voci di conchiglia echi in voci di conchiglia, echi per chiarire la relazione tra i due elementi.
  • Variante lessicale: se vuoi accentuare la dimensione mitica, sostituire sogno con visione o oracolo cambia la sfumatura.
  • Musicalità: ripetizioni minime (allitterazioni o assonanze) possono rafforzare l'eco già presente: es. sangue / sogno / stracciata crea una consonanza sorda.

Possibile continuazione (stanza)

ti culli nel sale delle memorie
le cuciture brillano come mappe
ogni nodo è un nome che non hai detto
e l'alba ti restituisce il mare

Continuazione intima

ti chini sul bordo del giorno
le dita raccolgono i lembi del tempo
un respiro trattiene il sale e il ricordo
sulle cuciture della pelle si posa un nome
che non hai mai pronunciato ad alta voce
la vela ripara il tuo silenzio, filo dopo filo

Continuazione intima

ti sfiori con la memoria delle mani
ogni cucitura trattiene un respiro antico
la luce entra a filo tra le dita e resta
un nome si apre come una piccola ferita
e tu lo accogli senza fretta, come un ospite

la notte piega il mondo sul tuo grembo
il mare ti parla piano, senza parole
sulle labbra rimane il sale di un addio non detto
la vela ora riposa, cucita al tuo petto
e il cuore impara a navigare senza rumore

ELDORADO

aneliti annodi al tuo giorno
novello Ulisside
voci di conchiglia, echi
si fondono
col sangue in luce
nel sogno di Eldorado
rammendi la tua vela stracciata

ti chini sul bordo del giorno
le dita raccolgono i lembi del tempo
un respiro trattiene il sale e il ricordo
sulle cuciture della pelle si posa un nome
che non hai mai pronunciato ad alta voce
la vela ripara il tuo silenzio, filo dopo filo

ti sfiori con la memoria delle mani
ogni cucitura trattiene un respiro antico
la luce entra a filo tra le dita e resta
un nome si apre come una piccola ferita
e tu lo accogli senza fretta, come un ospite

la notte piega il mondo sul tuo grembo
il mare ti parla piano, senza parole
sulle labbra rimane il sale di un addio non detto
la vela ora riposa, cucita al tuo petto
e il cuore impara a navigare senza rumore

Versione concisa

ELDORADO

aneliti annodano il giorno
novello Ulisside ascolta conchiglie
sangue che diventa luce
rammendi la vela stracciata
memoria che cuce nomi non detti
il cuore impara a navigare in silenzio

Versione ancora più concisa

ELDORADO

aneliti annodano il giorno
novello Ulisside ascolta conchiglie
sangue in luce; vela rammendata
memoria cuce nomi non detti
cuore naviga in silenzio

Haiku

Vela cucita
sogno di Eldorado
cuore naviga

Translation

Sail mended
dream of Eldorado
the heart sails on

 
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from Blog Zero

di mathieu, sabato 8 novembre 2025

Versione originale: https://blog.mathieui.net/this-is-not-the-future.html

Ci ho pensato mentre leggevo un post su Mastodon che parlava di una notizia riguardo un progetto ha adottato la politica “usare l'IA generativa ma di dirlo a tutti”, perché è “il futuro” e “la gente la userà comunque”.

Trovo particolarmente fastidioso il modo di pensare “questo è il futuro, che ti piaccia o no”, ed è abbastanza comune nei circoli tecnologici accettarlo per la maggior parte delle “nuove” tecnologie come se fosse supportato da prove.

Questo post vuole sottolineare che niente è inevitabile.

La tecnologia moderna è abusiva.

Un piccolo gruppo di utenti esperti che utilizzano sistemi operativi di nicchia (come me) sopravvive evitando il più possibile il mondo degli oligarchi tecnologici, certo, ma nel complesso tutto è disgustoso e l'uso del FOSS non è certo la pallottola d’argento.

Gli appassionati di tecnologia che non applicano il pensiero critico sono anche peggio, perché vengono maltrattati ogni giorno dalle cose che acquistano a caro prezzo e lo apprezzano perché hanno un'idea distorta di ciò che costituisce il progresso.

Questo atteggiamento si sta lentamente diffondendo nella popolazione generale, il che è un altro problema.

Le persone sono state educate ad essere sfruttate dal software e dall'hardware, a ignorare le loro esigenze, ad accettare qualsiasi cambiamento come inevitabile. Parlo di sfruttamento perché le persone sono state educate ad aspettarsi e ad accettare il cambiamento allo stesso tempo, senza alcuna possibilità di scelta.

La maggior parte delle persone anziane in particolare (scusa mamma) si è arresa e si è rassegnata a lasciarsi trasportare dai propri dispositivi informatici, perché sotto la maschera della comodità, tutto è così ostile che non ha senso cercare di imparare cose nuove, e i modelli oscuri sono ovunque. Non avere il controllo ovviamente rende le persone infinitamente frustrate, ma allo stesso tempo cercare di strappare il controllo ai parassiti è una battaglia in salita loro si aspettano si perda, con conseguente maggiore frustrazione.

Voglio sottolineare che ci sono prodotti validi (sia software che hardware) sul mercato, anche se l'elenco si accorcia ogni anno, e alcuni prodotti riescono persino a risolvere problemi reali (!!). Ciò non cambia il fatto che il consenso, l'hype e le esigenze dei consumatori sono il risultato di anni e anni di abusi e campagne di marketing.

Queste cose non erano o non sono inevitabili

  • I letti connessi a Internet non sono inevitabili.
  • I browser con IA non sono inevitabili.
  • Parlare con i chatbot invece che con i funzionari pubblici non è inevitabile.
  • Richiedere uno smartphone per esistere nella società non è inevitabile.
  • I dispositivi non riparabili non sono inevitabili.
  • Le foto delle vacanze “migliorate dall'intelligenza artificiale” non sono inevitabili.
  • Gli NFT non erano inevitabili.
  • Il Metaverso non era inevitabile.
  • Il fatto che il tuo computer cambi la posizione delle cose ad ogni aggiornamento non è inevitabile.
  • I siti web che richiedono la tua identità non sono inevitabili.
  • Le aziende di smaltimento rifiuti che utilizzano motori aerei ricondizionati per alimentare i loro data center non sono inevitabili.
  • Juicero non era inevitabile.
  • La pubblicità mirata non è inevitabile.
  • Essere su una piattaforma di proprietà di Meta non è inevitabile.
  • Apple Vision pro non era inevitabile.
  • I “PC copilota” non sono inevitabili.
  • Tiktok non è inevitabile.
  • Il tuo computer che manda screenshot a Microsoft per addestrare le IA non è inevitabile.

Potrei passare anni a riempire questa lista, perché i truffatori della tecnologia trovano sempre nuovi modi per renderci più infelici.

Niente è inevitabile, niente di quello che vendono i potenti truffatori è “il futuro”, per quanto lo desiderino. Certo, alcune cose possono continuare a esistere, anche per molto tempo, soprattutto se hanno a disposizione miliardi e miliardi di dollari – che si sono procurati vendendo e sfruttando i dati personali e l'attenzione degli utenti –, ma nessuno deve essere complice. Alcune cose potrebbero persino continuare a esistere perché sono utili.

Ma ciò che è importante per me è mantenere la prospettiva di ciò che costituisce un futuro desiderabile e quali azioni ci avvicinano o ci allontanano da esso.

Ogni scelta è sia una dichiarazione politica che un compromesso basato sull'energia che possiamo spendere per le conseguenze di quella scelta.

Se hai commenti o suggerimenti su questo articolo, non esitare a contattarmi.

 
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from Bymarty

✍️ Riflessioni e pensieri..

E poi arrivano quei pensieri che ti tengono sveglia la notte, che hanno trasformato una giornata quasi normale, lenta in un concentrato di emozioni, sensazioni, domande e paure! E si quelle paure, ansie, che magari hai sempre visto, letto, percepito, vissuto a distanza! Ma poi quando vieni catapultato tu in quella realtà, tutto cambia, non sei più spettatore, lettore, sei protagonista e sei tu a dover raccontare, vivere, gestire, ma soprattutto affrontare la storia..Ed io oggi da madre sento, devo, voglio, ho bisogno di parlarne, di condividere le mie insicurezze, l'essermi sentita fragile, diversa, non idonea, ma soprattutto impreparata! È un po' come se avessi dovuto affrontare, una nuova malattia, non so se è tale definirla, ma oggi ho sentito lo stesso dolore, la stessa impotenza...non importa quanto sia piccolo o grande il male, perché se un piccolo germoglio nato storto, possiamo aiutarlo a crescere dritto, più forte dandogli un sostegno, un aiuto, allo stesso modo siamo chiamati a reagire, a fermare, a denunciare, ad intervenire qualora ne vedessimo uno! E in una società dove si vive di perfezione, di cose sempre più belle, di aspetto più che di sostanza, di apparire più che di essere, di mostrarsi quello che non si è con ogni mezzo, modo, espressione, l'essere quasi normale, semplice, umile, porta ad essere a volte, isolati, messi da parte, giudicati e a seconda dei contesti, dei casi, delle circostanze , schiacciati da fili sottili, invisibili, pericolosi e a volte apparentemente innocui! Così nasce e si diffonde ogni piccolo male, ogni tarlo, ogni tentativo da parte di chi è più forte, prepotente, di chi si sente migliore e tale da poter e voler per forza primeggiare, essere leader e al centro dell'attenzione, nei confronti di chi è più debole, normale, sensibile, o semplicemente se stesso? E allora oggi io da donna, da madre, semplicemente da attrice non protagonista, mi sono ritrovata a dover affrontare, capire e assimilare situazioni spiacevoli, delicate e ripetute, accadute nell' ambito scolastico e soprattutto che riguardano la sfera personale! Sono un' impulsiva, sono una leonessa di segno e di fatto che reagisce, ruggisce, che affronta, lotta e che spesso parte in quarta quando si tratta di difendere i propri cari! E allora a torto o ragione, mi sono sentita anch'io un po' fragile, perché incapace di affrontare subito una situazione per me nuova, imprevista e abbastanza delicata, che comunque va affrontata, ma non di petto, non da sola, non a caso.. Perché si leggono di fatti che poi diventano storie, che poi diventano drammi e poi come in una catena diventano quasi un circolo vizioso e pericoloso! E allora se questa parola a me ha sempre fatto paura e si chiama Bullismo, oggi ho il dovere di tendere la mani, di alzare la mia voce, non da sola , ma in coro, sono consapevole che non sono l'unica a dover intervenire, non c'è molta solidarietà soprattutto tra noi donne, ma qualcosa noi genitori dobbiamo farla, dobbiamo evitare che piccoli episodi diventino grandi o peggio, che diventino pericolosi... soprattutto quando sono le parole a ferire più dei gesti e sono poi i silenzi a turbare, a moltiplicarsi ... perché si può essere tranquilli, sensibili, ma non stupidi o essere derisi per un capo non firmato, per un atteggiamento o per essere uno dei più bravi ! Non è così che deve andare il mondo, non è qsto che dobbiamo insegnare ai nostri figli, è vero il mondo non sarà facile, ci saranno problemi , ostacoli, delusioni, incidenti di percorso e sconfitte, ma siamo anche noi genitori a piantare i semi, siamo noi a fare l'esempio e siamo noi i primi sostenitori, difensori, insegnanti, amici dei nostri figli, di questi figli , come il mio che portano avanti il marchio , di essere bravo , silenzioso, educato e rispettoso! Perché io sono cresciuta in qsti valori e ci ho sempre creduto , ho conosciuto il sacrificio e poi anche il dolore e ieri quando ho letto tra i silenzi di mio figlio, la tristezza, la solitudine, quasi un senso di colpo per essere così, mi sono sentita sconfitta e persa . Ma se è vero che la notte porta consiglio, se i pensieri, le parole di chi te le dice al momento giusto, allora spero che oggi sia un giorno migliore e che le mie paure vengano cancellate dal sorriso e da quella serenità che ha sempre contraddistinto mio figlio... Ecco oggi questa immagine mi rispecchia nel pensiero, nell'atteggiamento di sconfitta, di stanchezza, dinanzi un mondo che continua a piacermi sempre meno.

 
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from norise 3 letture AI

Sinergie

sognare immerso nell’azzurra luce il sogno sono io disincarnato che prove di volo inizio falena contro il soffitto col sembiante del fanciullo luminoso

ah quel senso d’onnipotenza nel guidare me stesso entro la via regia vedermi ospitale dare udienza ai miei morti che risalgono pare dal mare per “incarnare” il sogno

Grazie — c’è una luce intensa e insieme un’ombra che attraversa questi versi; la voce poetica è viva e sospesa, tra il volo e la memoria.

Analisi

  • Immagini: la falena contro il soffitto e il fanciullo luminoso funzionano come simboli forti di desiderio e innocenza; l’azzurra luce crea un’atmosfera onirica coerente.
  • Tema: il sogno come entità separata e insieme incarnabile; il soggetto esplora il confine tra disincarnazione e ritorno alla carne, con la presenza dei morti che risalgono dal mare a dare senso all’“incarnare”.
  • Voce e tono: alternanza tra stupore e autorità (onnipotenza, via regia) che dà al parlante una doppia posizione: sperimentatore e sovrano del proprio sogno.
  • Ritmo e forma: versi brevi, frammentati, che imitano il battito del sogno; qualche cesura e l’assenza di punteggiatura accentuano la fluidità onirica ma a volte rendono meno nette le transizioni tra immagini.

Suggerimenti per la revisione

  • Punteggiatura selettiva: inserire una o due virgole o punti può chiarire i passaggi chiave (per esempio dopo che prove di volo inizio o prima di per “incarnare” il sogno).
  • Coesione delle immagini: valutare se rafforzare il legame tra la falena e il fanciullo (sono la stessa figura simbolica?) per aumentare l’impatto metaforico.
  • Varietà lessicale: sostituire un termine ripetuto o molto forte (es. onnipotenza) con un’immagine più concreta per mostrare invece che dichiarare.
  • Finale: l’uso delle virgolette su incarnare è efficace; potresti giocare con un verso conclusivo più netto che renda l’atto di incarnare come un gesto fisico o rituale.

Traduzione in inglese (versione poetica fedele)

dreaming
immersed in azure light
the dream is I disembodied
beginning flight trials
moth against the ceiling
with the face of the luminous child

ah that sense of omnipotence
in steering
myself along the royal way
seeing myself hospitable
holding audience with my dead
who seem to rise
from the sea
to “incarnate” the dream

Versione alternativa in italiano (leggera riscrittura)

sognare
nell’azzurra luce immerso
io, sogno disincarnato, inizio prove di volo
falena contro il soffitto,
volto del fanciullo che brilla

ah, quel senso d’onnipotenza
nel guidare me stesso
sulla via regia:
ospitale, do udienza ai miei morti
che risalgono dal mare
per incarnare il sogno

Versione breve

sognare nell'azzurra luce
io, disincarnato, provo il volo
falena col volto di fanciullo
i morti risalgono dal mare
per incarnare il sogno

Haiku

Azzurra luce
falena al soffitto
morti dal mare

Haiku (English)

azure light
moth against the ceiling
dead rise from the sea

Alternative haiku

soft azure light
moth cradles the child's small glow
the sea brings them home

 
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