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from jens

Predicazione su Giovanni 20, 11-18

Oggi siamo invitati a riflettere sulla Pasqua accompagnando Maria Maddalena e comprendendo per mezzo di lei che cosa è accaduto nel cimitero di Gerusalemme quasi 2000 anni fa.

Maria Maddalena, come tutti i seguaci di Gesù, ha alle spalle un fine settimana orribile. Non avrà dormito per due notti dopo la morte crudele del suo maestro. È pesante dover affrontare il fatto che Gesù è morto.

Quante volte sarà scoppiata in pianto ripetendo queste parole: «Gesù è morto, o Dio, perché?» Gesù per lei non è stato solo un maestro, solo uno che portava su di sé la speranza d'Israele. Gesù ha profondamente cambiato la sua vita, Maria Maddalena, dopo l'incontro decisivo con Gesù non è più la stessa.

Lei soffriva di gravi disturbi psichici, non era più se stessa. I suoi disturbi erano così gravi, Maria era talmente ammalata senza speranza di poter guarire, che la gente attribuiva ai demoni i suoi disturbi. Leggiamo da Luca: Con lui vi erano i dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti maligni e da malattie fra cui Maria, detta Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni.

Gli antichi volevano dire con questo che Maria Maddalena non sembrava più padrona di se stessa. Non era capace di vivere una vita autentica. Gesù invece è stato capace di guarirla. Gesù ha tolto i suoi dubbi, ha tolto i gravi disturbi psichici. Nell'incontro con Gesù, Maria Maddalena ha sperimentato non solo la guarigione ma anche la salvezza. Gesù le ha regalato una vita nuova, senza paura, una vita gioiosa.

Ora però Gesù è morto e con la sua morte c'è il pericolo che i disturbi psichici tornino.

Giovanni ci racconta invece che le cose vanno in modo diverso, seguiamo il filo del suo racconto:

1 la fine? 2 lo sconvolgimento 3 la testimonianza

1 la fine?

Hanno trattato Gesù come un criminale. L'hanno processato, l'hanno crocifisso e l'hanno sepolto nel sepolcro di Simone di Cirene. Ora inizia una nuova settimana. Ancora non si vede il sole, ancora è buio completo, ma Maria Maddalena non ce la fa più, lascia il suo letto che ormai da due notti non le da conforto, prende il balsamo per imbalsamare Gesù, per fare un ultimo servizio a colui che ha profondamente cambiato la sua vita. Piange, ogni passo è accompagnato da singhiozzi profondi. Arriva al sepolcro e lo trova aperto, la pietra di chiusura è stata rimossa. Si spaventa, torna in città per dirlo ai discepoli, insieme corrono al sepolcro, lo trovano vuoto. I discepoli non sapendo cosa pensare, se ne vanno, Maria Maddalena invece rimane. Entra nella tomba e riflette: «Che cosa può significare questo? Non è già abbastanza difficile affrontare la morte di Gesù? E ora, perché devo soffrire ancora di più per un brutto scherzo? Dove l'avranno portato?»

Per Maria la tomba vuota è una realtà pesante che si aggiunge alle tenebre della morte, la prima Pasqua cristiana comincia nel buio. Che realtà diversa dalla nostra. Pasqua per Maria è un unico enigma. Non c'è ancora traccia di festa, di luce, di gioia, non c'è niente di vita, di vittoria e nessun canto di alleluia. Solo lutto e pianto, pensieri oscuri, domande, solitudine, non-senso, spavento.

La prima Pasqua comincia nella notte, radicata profondamente nella croce. La Pasqua quindi la possiamo solo avere insieme alla realtà della morte. Non c'è speranza senza dubbi, non c'è gioia senza lacrime, non c'è vittoria senza perdite. Questa è la Pasqua, il risorto porta ancora le ferite della crocifissione.

Maria Maddalena rimane nel lutto, i suoi sentimenti ed i suoi pensieri girano attorno alla morte e ai dolori, non è una situazione che sembra avere una via d'uscita.

2 lo sconvolgimento

Nel lutto, nel suo pianto riconosce due angeli nel sepolcro. «Donna, perché piangi?» Finalmente il silenzio della disperazione viene rotto. «Hanno tolto il mio Signore e non so dove l'abbiano deposto» Finalmente lei ha qualcuno con cui sfogarsi. «Il mio Signore» Le sue parole fanno emergere il suo dolore, la sua nostalgia. Fa bene potersi sfogare, parlare delle cose che pesano sul cuore, vedere che c'è qualcuno che si interessa allo stato d'animo altrui.

Con questa domanda degli angeli quindi, il racconto prende la sua svolta verso ciò che si rivelerà come sconvolgimento totale non solo dello stato d'animo di Maria Maddalena, ma dell'intera storia umana. Dopo il buio arriva l'alba.

Una volta ho visto un quadro con cui l'artista ha voluto rappresentare in olio su tela il racconto di Maria Maddalena alla tomba vuota.2 L'artista ha disegnato un cimitero con tante tombe. Maria è inginocchiata davanti alla tomba aperta e vuota. È inclinata verso la tomba e nello stesso momento sembra che guardi indietro. L'artista così ha voluto esprimere che Maria Maddalena è inginocchiata al confine fra vecchia e nuova creazione senza saperlo.

Il cielo che fa da sfondo ha tanti colori, dal nero, al blu, al rosso. C'è poca luce nello sfondo. Maria, con la mano destra tocca la lapide crollata ma intera su cui è scritto: Gesù di Nazareth. A sinistra e a destra su lapidi spezzate si leggono nomi come Adamo, Eva. La vecchia creazione ora fa parte del passato.

L'artista ha disegnato proprio la scena precedente all'arrivo del giardiniere. Ora Maria sente la sua voce. «Maria» e lei risponde, dopo i dubbi riconosce Gesù. Ora lo vuole toccare, vuole verificare ciò che è successo e che la sconvolge.

Ora, e solo ora è Pasqua per Maria. La Pasqua è la via verso la vita. La Pasqua è più di un ritorno. La Pasqua non è comprensibile. Il risorto non si fa toccare. Ma egli ci parla. Così il percorso di Maria ci insegna: la Pasqua è lì dove siamo nel lutto e piangiamo per i nostri peccati, la Pasqua è lì dove il risorto si volge verso di noi.

Gesù vive, questo è il messaggio di Pasqua. Forse abbiamo dei dubbi come Maria, ma possiamo arrivare proprio con lei alla gioia e possiamo sperimentare con essa la forza vitale del risorto nella nostra vita.

3 la testimonianza

La Pasqua per Maria diventa così molto di più della semplice guarigione di cui ci parla l'evangelista Luca. Ciò significa che la nostra vita, nonostante le guarigioni da parte di Gesù rimane fragile. Solo perché Gesù vive vivremo con lui. Nessuno ci può togliere il risorto e con lui l'amore di Dio.

Il percorso di Maria non finisce alla tomba vuota. Maria viene incaricata dal Signore e torna, torna a Gerusalemme e parla di ciò che ha visto. «Ho visto il Signore!»

Chi ha visto il risorto, chi ha sperimentato la forza vitale del risorto nella propria vita non può restare indifferente. La gioia e la nuova vita si fanno strada, vogliono essere testimoniate. Possiamo buttare tutto ciò che per noi è pesante, tutte le mura di odio erette dagli esseri umani, tutto il nostro dolore nella tomba, che ora è vuota e vuole contenere tutto ciò che è morte e sofferenza nella nostra vita, lo possiamo fare perché dove Gesù è in mezzo a noi, le lacrime diventano riso pieno di gioia.

Concludo: il quadro dell'artista di cui ho parlato mostra sul cimitero un mare di rose rosse, simbolo della fede, della speranza dell'amore. Le rose fioriscono e il loro colore rosso spalanca le porte del regno della morte. Perciò possiamo testimoniare come Maria: Io ho visto il Signore.

 
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from Revolution By Night

La ducetta sempre di bianco vestita (bah, si crede il Papa) è tutta sorrisini, smorfiette, adulazione. Si sdraia ai piedi del redneck con la cravatta rossa. Lui, visibilmente compiaciuto, le dà un buffetto e una grattatina sulla pancia, lei in estasi parte con le fusa. Poi il padrone torna serio e le impartisce gli ordini. Lei diligente prende nota con il suo inseparabile taccuino da liceale, che non perde mai occasione di ostentare. La gelataia se ne torna a casa di corsa per eseguire e compiacere il capo.

Ma che bell'Inglese che ha sfoggiato! A parte il fatto che non mi aspetterei niente di meno da un capo di governo e che mi incazzerei parecchio se anche lei si facesse ridere dietro da tutto il globo terracqueo per un pessimo Inglese, come un Raffaele Fitto qualunque.

I media di regime narrano con toni trionfali che lei, stufa della noiosa traduzione dell'interprete, ha preso in mano la situazione e ha sfoggiato il suo brillante eloquio in Inglese. Chi ha potuto “visionare tutto il girato” non ha potuto non notare che dopo poche frasi appena, la fascistella ha perso il filo della traduzione, troppo fluente e professionale per lei, e non è più riuscita a capirci una ceppa.

A quel punto ha interrotto il traduttore e con gesto plateale e infastidito ha fatto intendere che avrebbe fatto da sola, con grande orgoglio identitario e autarchico, ma soprattutto con una forma e un lessico da terza media. Voglio sforzarmi di credere che l'abbia fatto soltanto per andare incontro alle capacità cognitive del suo uditorio.

Il grande risultato ottenuto dal biondo coniglio bagnato è che compreremo maggiori quantità di costosissimo gas naturale liquefatto; che investiremo nella più costosa IA americana; che spenderemo 13 miliardi di euro in più in spesa militare; che quelle armi le compreremo tutte dagli USA; che non tasseremo le big-tech, anzi probabilmente toglieremo l'esigua web-tax già esistente; che infine il sistema satellitare e la rete di difesa italiani li appalteremo ad un altro squilibrato (dietro lauta tangente?): il suprematista sudafricano con passaporto americano.

Un soggetto che accusa il Sudafrica post-apartheid di “espropri e confische illegali di terre dei bianchi”, di “leggi razziste sulla proprietà” e di “genocidio dei bianchi”. Le stesse accuse lanciate dai suoi connazionali della celeberrima PayPal Mafia, i tecno-super-miliardari Botha, Sacks e Thiel (quest'ultimo definisce la competizione di mercato “roba da perdenti”), finanziatori e artefici della rielezione del pregiudicato col ciuffo di Capitol Hill.

L'impresentabile e inadeguata Presidentessa, che lacchè e sciocchi definivano “il ponte politico tra USA e Italia”, non è altro che quello che non ha mai nascosto di essere: un insignificante politico dell'estrema destra elitaria, corrotta, bugiarda, corporativa e liberticida. Qualcuno nel 2022 l'ha votata: 7 milioni e 300 mila Italiani, pari al 14,4% degli aventi diritto. Troppi invece non hanno votato nessuno. La colpa del disastro incombente non è dei primi.

Now playing: “Cult of Personality” Vivid – Living Colour – 1988

“I sell the things you need to be I'm the smiling face on your TV Oh, I'm the cult of personality I exploit you, still you love me I tell you one and one makes three Oh, I'm the cult of personality Like Mussolini and Kennedy”

 
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from Cooperazione Internazionale di Polizia

Progetto Euromed Justice. Impegno sulla tutela del patrimonio culturale e lotta al traffico illecito.

Il Progetto EuroMed Justice ha recentemente organizzato un'attività di tre giorni del Technical Assistance Facility (TAF) al Cairo, in Egitto, dall'8 al 10 aprile 2025. L'evento ha riunito esperti e funzionari provenienti dall'Europa e dai Paesi Partner del Sud per concentrarsi sulla tutela del patrimonio culturale e sulla lotta al suo traffico illecito. L'attività è stata organizzata su richiesta delle autorità egiziane e cipriote e ha visto la partecipazione di 35 partecipanti in rappresentanza di diversi Paesi, tra cui Algeria, Belgio, Cipro, Egitto, Francia, Germania, Grecia, Italia, Libia, Marocco, Palestina, Svizzera e Regno Unito.

Il progetto EuroMed Justice mira a sviluppare meccanismi di cooperazione sostenibili per la cooperazione giudiziaria transfrontaliera in materia penale tra gli Stati membri dell'Unione Europea e i Paesi partner del Sud – Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Palestina e Tunisia. EuroMed Justice riunisce i soggetti interessati più rilevanti nel campo della giustizia penale dei Paesi partner del Sud, degli Stati membri dell'UE partecipanti, dei rappresentanti degli organismi dell'Unione Europea e delle organizzazioni internazionali attive nel campo della giustizia e della sicurezza. Il progetto organizza attività del TAF su richiesta delle autorità partecipanti per fornire un supporto personalizzato alle loro attività e azioni.

L'attività del TAF ha offerto ai partecipanti una piattaforma per condividere strategie e buone pratiche nella lotta al commercio illecito di beni culturali. L'evento è stato inaugurato ufficialmente alla presenza dell'Ambasciatore di Cipro in Egitto, del Vice Capo della Delegazione Europea al Cairo e di rappresentanti di alto livello dell'Egitto. I rappresentanti dei Paesi hanno condiviso casi di studio e storie di successo, evidenziando le sfide e i successi che hanno affrontato nei loro sforzi per la tutela del patrimonio culturale.

Il traffico illecito di beni culturali è diventato un'attività redditizia per la criminalità organizzata, in quanto può essere utilizzato per il riciclaggio di denaro, l'elusione delle sanzioni e il finanziamento del terrorismo, con conseguenze devastanti. Per contrastare questo problema, l'attività del TAF ha facilitato la cooperazione e la condivisione di conoscenze tra le parti interessate. Oltre ai casi di studio e alle storie di successo, i partecipanti hanno anche tratto spunto dalle presentazioni tenute dai rappresentanti del Team Anti-Traffico di Eurojust e da diverse organizzazioni internazionali, tra cui il Consiglio d'Europa, l' #UNICRI e l' #UNODC. La tutela del patrimonio culturale e la lotta al suo traffico illecito sono sfide complesse e globali che richiedono un approccio multiforme.

Il traffico illecito di beni culturali sottrae ai paesi d'origine una parte significativa della loro storia e identità, danneggiando gravemente il patrimonio culturale e causando perdite economiche significative. A tale riguardo, le strategie di tutela ricomprendono la Legislazione Nazionale e Internazionale (convenzioni internazionali come la Convenzione UNESCO del 1970 sul divieto di importazione, esportazione e trasferimento di proprietà di beni culturali sono strumenti chiave) e controllo alle Frontiere (un'efficace sorveglianza delle frontiere è essenziale per intercettare il traffico illecito. Questo richiede collaborazione tra le forze dell'ordine, le autorità doganali e gli esperti di beni culturali), oltre che, naturalmente, la collaborazione tra paesi, fondamentale per contrastare il traffico transnazionale. Questo include lo scambio di informazioni, la formazione congiunta delle forze dell'ordine e il supporto reciproco nelle indagini.

Nel corso dell’incontro sono stati organizzati incontri bilaterali parallelamente all'attività principale, aumentando ulteriormente le opportunità di collaborazione e cooperazione. Grazie alla condivisione di conoscenze e competenze, l'incontro ha posto le basi per una migliore cooperazione e collaborazione nella lotta al traffico illecito di beni culturali.

#EuroMedJustice #Eurojust #tutelabeniculturali #cooperazionegiudiziariatransfrontaliera #ConsigliodEuropa

 
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from Cooperazione Internazionale di Polizia

Traffico internazionale di stupefacenti dall’Ecuador all’Europa (Italia compresa) tramite container. Smantellata organizzazione.

La Polizia nazionale Ecuadoriana è riuscita a smantellare un’organizzazione criminale coinvolta nel traffico di droga verso l’Europa. L’indagine è andata avanti per due anni.

Il Ministero dell’Interno ecuadoriano ha riferito che durante l’esecuzione dell’operazione (nota come Gran Fénix 13 e 14), sono state catturate 59 persone: 44 sono state arrestate in Ecuador e 15 in Germania. L’operazione è stata condotta insieme a Europol, Guardia Civil spagnola, DIA italiana, LKA tedesca e sotto la direzione della Procura Generale dell’Ecuador. È stata inoltre supportata dalla Rete ON, finanziata dalla Commissione europea e guidata dalla Direzione investigativa antimafia italiana (DIA). La Polizia nazionale ha dichiarato di essere riuscita a identificare il modus operandi dei criminali coinvolti nel traffico illecito di sostanze illegali. Ha inoltre effettuato 50 perquisizioni, sequestrato 38,646 chilogrammi di cocaina, 32 telefoni cellulari, raccolto documentazione relativa alle indagini, 16 lucchetti e sigilli, 5 dispositivi di stoccaggio e due veicoli privati.

Questo gruppo criminale era coinvolto in due attività: la prima consisteva nella vendita di lucchetti e sigilli di sicurezza per container clonati e adulterati. La seconda struttura è stata identificata come “Los Choneros” e ha gestito un processo logistico per la mobilitazione di container contaminati da alcaloidi nei porti di Guayaquil e Puerto Bolivar. Questi container venivano esportati in Belgio, Germania, Italia e Spagna. L’impatto economico illegale di questa azione è di 966 milioni di dollari.

#Ecuador #Granfenix #Loschoneros # Europol #GuardiaCivil #DIA #LKA #reteON #ONNet

 
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from sottocutaneo

[nove]

farsi i selfie registrarsi mentre si cammina per strada ragionare a voce alta mostrare quello che gli occhi vedono trascrivere la lingua che lecca non rendersi conto degli spazi trascurare gli oggetti tralasciare gli affetti restare a fissare un punto impreciso – mettere fuori fuoco – non vedere che macchie – certe età dell'uomo lo rendono simile ad alcuni organismi policellulari – muoversi seguendo i colori o le luci seguire gli odori della casa – qualcosa deve essere marcito da qualche parte – forse sotto un mobile c'è vita – che disperazione trascinare le proprie cose nel buio – sotto il canapè – non riuscire a vedere il proprio futuro – pensare che potrebbe finire tutto lì quella sera tra poco giusto dopo il carosello – un ultimo aggiornamento del profilo – prima o poi succederà – smembreranno tutto quello che è stato andranno ad aprire le cose cercare i piccoli segnali i pezzi di carta i piccoli sassi che teneva nelle tasche – la natura animale di tenere memoria dei suoi mutamenti di stato – un osso levigato una pietra con dei quarzi viola una marina comprata sulle coste della dalmazia un fascio di carte con stampate cifre e rapporti di calcolo ora senza energia algebrica dei capelli chiusi in una busta ingiallita dal tempo una foto che era già vecchia quando era stata scattata un aggeggio tecnologico orientale che non si accende più e che non si sa cosa sia un paio di pantofole di feltro con motivi geometrici lillà – decine di buste di analisi e spettrografie delle ossa delle cartillagini degli organi interni – alla fine nessun inventario solo mucchi di materiale che vengono spostati e scissi – una progressiva deframmentazione della consistenza delle cose un ritorno degli oggetti alla loro insensibilità – tornare cose anonime e generiche – perdere i legami di appartenenza e di senso – trovarsi circondati da residui prenderli in mano – infilarli in grossi sacchetti di plastica nera

 
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from sottocutaneo

[otto]

stare male come compensazione sociale ma anche – facci caso – svegliarsi nel cuore della notte e chiedersi perché – cosa pensare – perché continuare a scrivere – arriva il momento in cui tutto smette di essere divertente – e anche – aggiungo – difficile da mettere a fuoco – arriva il momento che i layer di sofferenza anche spicciola da superare per arrivare a quel frammento di piacere – ecco – sono troppi, si resta invischiati in mezzo – fare scattare i meccanismi primari come vedere in lontananza la rocca ancora avvolta dai fumi del primo mattino mentre attorno a lei la foresta si apre ai rumori animali, uccelli che mandano stridii o suoni di richiamo, rumori di terra smossa e gli odori di umidità e legno marcito, verde intenso che cede al giallo – il cielo carico di un azzurro sfuocato imbevuto qua e là dalla cartilagine muscolare delle nuvole e tutto questo non esiste, è materia probabilistica della mia memoria e della mia immaginazione, un mashup di cose che non ho nemmeno visto ed è questo che mi rende quello che sono – anestetizzato dalla fiction – tanto che guardo al reale con fastidio e supponenza e un certo grado di vergogna – se il reale fosse soltanto quello che è – sarebbe davvero una piccola cosa

 
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from chiaramente

In a sleepless night, A speechless shadow Grieves the wordless name Of the birthless past. I attend a chargeless trial; I weep a tearless cry. Something is missing.

 
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from jens

sermone venerdì santo su Giovanni 19, 16-30

Ci sono delle parole che hanno un doppio significato. E anche alcune frasi possono essere ascoltate in modi molto diverso. Qualcuno dice qualcosa di veloce, qualcosa di rapido, butta qualche parola che ha però un significato più profondo.

Di tanto in tanto diciamo involontariamente qualcosa di diverso da quello che in realtà volevamo dire. Questo è anche il caso di Pilato con una frase che, senza la sua intenzione, ha una qualità quasi profetica: “Gesù di Nazareth, il re dei Giudei”.

Pilato condanna Gesù. Non si è preso il tempo per capire lui e la sua causa. Invece, vuole portare a termine il fastidioso processo in fretta. Forse vede Gesù come un ribelle, un prigioniero politico. Tuttavia, non vuole essere responsabile della sua condanna. Vuole lavarsi le mani. Eppure pronuncia la sentenza di morte.

Dopo la condanna di Gesù, Pilato fa realizzare una targa su cui spiega il motivo dell'esecuzione: “Gesù di Nazareth, Re dei Giudei”. Appendere una targa sulla croce è un atto abbastanza comune. Viene portata davanti al condannato affinché gli astanti sappiano perché il criminale viene condannato a morte.

Gesù non è diverso da un criminale comune: mentre si reca al luogo dell'esecuzione, un soldato porta un cartello che dovrebbe indicare il motivo della sua morte: Gesù di Nazareth, Re dei Giudei. Ma le parole che Pilato usa per crocifiggere Gesù sono contraddittorie. Essere un re non è un motivo per essere giustiziato pubblicamente. Le parole di Pilato rendono onore a Gesù: è un re. Il suo percorso non sembra essere di umiliazione, ma di esaltazione. La targa che viene portata davanti a lui sembra un'affermazione di onore. Come se Gesù si accingesse a salire su un trono come re del suo popolo.

Non c'è da stupirsi che le parole di Pilato suscitino resistenza: Non appena le prime persone leggono la scritta, sorgono le proteste. Gli uni chiedono agli altri: È vero quello che c'è scritto qui: Gesù di Nazareth, re dei Giudei? Allora come oggi, è una questione di fede credere che questa frase sia vera o falsa. E coloro che possono credere a questa frase erano in minoranza in quel primo Venerdì Santo di quasi 2000 anni fa, o sono fuggiti per paura.

Coloro che ritengono di dover contraddire questa frase si presentano davanti al governatore romano Pilato. Contraddicono la frase “Gesù di Nazareth, il re dei Giudei”. Il popolo dice: “Non è vero che questo Gesù è il nostro re. Noi non vogliamo che sia re! Perché non scrivete che ha detto solo di essere il re dei Giudei?”

Sarebbe motivo di esecuzione se qualcuno affermasse di essere re senza esserlo veramente. Perché non scrivi: “Ha detto di essere il re dei Giudei”, chiedono alcuni al governatore romano. Queste parole potrebbero essere interpretate come tradimento o impostura. Ma Pilato non si lascia più influenzare. Interrompe la conversazione in modo burbero: “Quello che ho scritto, l'ho scritto”, dice ai suoi critici. In greco tre semplici parole: ho gegrapha gegrapha.

Gesù Cristo, il Re dei Giudei – le parole di Pilato hanno un peso. Si possono vedere in innumerevoli rappresentazioni della crocifissione: I N R I – Gesù di Nazareth, Re dei Giudei. Le parole di Pilato sono passate involontariamente alla storia. Perché questa frase ha una verità più profonda: Gesù, il discendente di Davide, è Re. È un re che non governa con il potere mondano, che non si esalta sui suoi sudditi. Gesù è un re che si prende cura delle persone, che condivide le loro preoccupazioni, che le solleva dai pesi che le opprimono. È un re come il Messia descritto nelle profezie dell'antichità.

Gesù di Nazareth, il Re dei Giudei – questa frase assume il suo vero significato solo con la morte. Gesù viene condannato a morte da Pilato, anche se non c'è motivo di giustiziarlo. Non aveva fatto nulla che dovesse essere espiato con la morte.

Per questo la sua crocifissione non è una morte ordinaria. Muore per noi, per voi e per me, affinché possiamo vivere liberi dalla nostra colpa. Ciò che Gesù ha fatto durante la sua apparizione pubblica è riassunto nella sua morte: si è rivolto alle persone, ha fatto vedere i ciechi. Ha aperto orecchie che erano chiuse e ha aiutato gli zoppi a camminare. Ha invertito la tendenza della miseria e si è preso cura delle persone che erano considerate peccatrici e quindi escluse. Ha dato alle persone speranza e una nuova prospettiva.

Tutto questo dovrebbe finire dopo la sua morte? – No, perché Gesù è andato in croce per noi uomini e donne, affinché non fossimo soli nella nostra sofferenza. La sua croce diventa il segno che possiamo rivolgerci a lui anche quando dobbiamo soffrire, quando siamo tormentati dalla nostra colpa e desideriamo la redenzione.

Mentre è ancora in croce, Gesù si prende cura delle persone: dice a sua madre, che a malapena si regge in piedi a causa del dolore per il figlio: “Questo discepolo che ti sta accanto sotto la croce sarà d'ora in poi tuo figlio”. E al discepolo che si sente solo e abbandonato senza il suo Maestro, dice: “Ecco, questa è tua madre.”

La morte di Gesù non è la fine di ciò che ha iniziato durante la sua vita. Egli continua a prendersi cura delle persone fino alla sua morte e anche oltre. Il regno di Dio che ha proclamato continua a crescere. E con la sua morte, Gesù diventa il re di questo regno. Viene crocifisso e allo stesso tempo viene esaltato, innalzato, ecco il tema per eccellenza dell’Evangelista Giovanni: Gesù di Nazareth, il Re dei Giudei. Nella sua morte e risurrezione, Gesù diventa il re del mondo intero.

 
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from Cooperazione Internazionale di Polizia

Il Principato di Monaco entra a far parte della rete internazionale antimafia @ON

Recentemente il Direttore della DIA, Gen. C.A. Michele Carbone, ed il Direttore della Sicurezza Pubblica del Principato di Monaco, Mr. Eric Arella hanno sottoscritto la “partnership declaration” con cui la polizia del Principato è entrata a far parte del network @ON. La cerimonia si è svolta presso la sede della polizia monegasca, alla presenza dell’Ambasciatrice italiana a Monaco e di quella di Monaco in Italia.

Con la firma del Principato di Monaco la rete conta ora 45 paesi partner per 52 forze di Polizia.

La rete @ON vanta ormai una decina di anni di attività. Fu approvata il 4 dicembre 2014, allorquando il Consiglio dell’Unione Europea accolse all’unanimità l’iniziativa italiana della DIA (Direzione Investigativa Antimafia).

La Rete @ON consente ai Paesi partner di ottenere informazioni mirate e svolgere in tempi brevi servizi di cooperazione di polizia sul campo, al fine di poter meglio smantellare le Organizzazioni Criminali di alto livello, comprese le organizzazioni mafiose italiane, russe, di etnia albanese, nonché le bande dei motociclisti e le attività di riciclaggio connesse.

Grazie ad @ON, è stato possibile accrescere la cooperazione tra le autorità di polizia dei Paesi membri e scambiarsi le prassi migliori, potenziando lo scambio informativo, definire un miglior quadro di intelligence e dispiegare investigatori @ON, specializzati nel fenomeno criminale oggetto d’indagine.

#principatodimonaco #rete@ON #DIA #Direzioneinvestigativaantimafia #UE #cooperazioneinternazionaledipolizia

 
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from Bymarty

Sto riscoprendo, giorno dopo giorno la grandezza delle piccole cose! La mia gattina che mi segue ovunque, che ha saputo conquistare cuori e famiglia, una piccola grande presenza, che ha saputo esserci e riempire quei vuoti lasciati, creati dal mio piccolo ospite! E si sono già stanca di essere considerata malata, lo sono, lo so, ma voglio, vorrei vivere la mia normalità! Non è semplice, devo lottare contro la mia nuova me , un po' più fragile , ma forte allo stesso tempo, devo affrontare una realtà, che muta ogni giorno, devo sempre cercare di essere solare, ma soprattutto serena! Voglio essere normale, voglio continuare però a godermi ogni singolo attimo, ad emozionarmi, per essere salita sull' Amerigo Vespucci, un piccolo sogno realizzato, voglio commuovermi ancora ai tramonti, alle albe colorate, ad un arcobaleno che irrompe dopo un temporale! Voglio vivere, sopravvivere alle tempeste, ai miei continui smarrimenti, agli ostacoli che ancora incontrerò! Voglio col cuore in mano e la mente, con i suoi pensieri in stato di quiete, ringraziare ognuno, oppure ogni cosa, situazione, che mi hanno accompagnato e che spero lo facciano ancora.. Non farò nomi, ognuno sa il bene, l'amicizia, il sostegno che ha dato! C'è stata anche qualche meteora, una pia illusione di qualcosa, che probabilmente ho creato io, per darmi sostegno, quando non c'era l'amico caro, la famiglia, quando ero io ad allontanarmi... E si perché quando ci si sente soli, quando si affrontano difficoltà, ci si aggrappa a tutto, ad ogni piccolo gesto, parola, abbraccio, che non c'è stato, ma che avrei voluto..e si diventa fragili, più sensibili e bisognosi! Il tempo passando allevia ferite, cura e rimargina piccole crepe, proprio come la ferita, ormai spenta, ma presente! Il dolore, la consapevolezza rimane, ma c'è anche la voglia di essere più forte, di essere migliore, di chi forse nel mio dolore, mi ha illusa con belle parole ecc. Guardo sempre oltre, ho imparato a non fermarmi alle apparenze, ma ancora non ho smesso di soffrire, di stare male, per un'assenza, non ho capito ancora come dosare energie e come coltivare l'amicizia, senza rischiare di rovinarla o semplicemente soffocarla! Perché io do tutto, sono sempre troppo, in ogni senso, do amore incondizionato senza quasi rendermene conto, perché quando amo sto bene, sono libera, ma soprattutto me stessa! Mi piacerebbe toccarlo l'arcobaleno, essere inondata dai suoi colori e dalla sua illusione di essere sempre o quasi la fine di una tempesta e allo stesso tempo, l'inizio di qualcosa di più grande e bello! DSCN0424.jpg

 
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from Cooperazione Internazionale di Polizia

La Procura Europea – EPPO persegue i reati che ledono gli interessi finanziari dell'UE. Attività investigativa in Sicilia

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della Procura Europea (EPPO) – ufficio di Palermo –, ha emesso un decreto di sequestro preventivo su beni mobili, immobili o societari, nei confronti di soggetti indagati, a vario titolo, di frode in danno a fondi dell’U.E., riciclaggio e autoriciclaggio, fino alla concorrenza della somma complessiva di circa 700.000 euro.

L’indagine ha avuto origine da una serie accertamenti e di attività info-investigative eseguite dal Centro Operativo DIA (Direzione Investigativa Antimafia) e dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza del capoluogo nisseno.

La Procura Europea (EPPO) è un'istituzione indipendente dell'Unione europea, operativa dal 1° giugno 2021 con sede in Lussemburgo e con competenza a indagare e perseguire reati che ledono gli interessi finanziari dell'UE.

L’attività di polizia giudiziaria, sotto il coordinamento di EPPO, è stata condotta mediante riscontri incrociati corroborati da mirate interrogazioni alle varie banche dati, acquisizioni documentali nonché dall’analisi dei flussi finanziari che hanno consentito di ricostruire un articolato reticolo societario adoperato per movimentare i corposi finanziamenti comunitari e, dopo averli illecitamente conseguiti, “ripulirli”.

All’esito delle investigazioni è emersa, in particolare, la figura di 4 indagati, tra i quali 2 coniugi i quali, sebbene formalmente impiegati statali, risultavano di fatto e di diritto gestire alcune attività economiche, tutte legate al settore agricolo ed alcune delle quali percettrici di contributi AG.E.A. (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura).

Accanto a queste due figure “leader” è stata individuata, anche una terza persona che, sebbene non percettrice di redditi in determinate annualità, ha assunto formalmente la carica di titolare di ditta individuale nonché amministratore di altre due società, tutte operanti nel settore agricolo, senza tuttavia apparente esperienza in materia e peraltro residente in luoghi distanti geograficamente dalle sedi delle attività economiche.

Infine un quarto soggetto che, non concorrendo nel reato presupposto e nella qualità di amministratore di una società a responsabilità limitata operante nel settore agricolo, si è adoperato per effettuare molteplici operazioni di trasferimento di denaro in modo da ostacolare l’individuazione della illecita provenienza del denaro, realizzando quindi la fattispecie illecita del riciclaggio.

A conclusione delle attività di indagine delegate da EPPO è stato possibile riscontrare la commissione di truffe ai danni dell’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) e della stessa AGEA, che si inseriscono nell’ambito di un unico disegno criminoso a partire dal trasferimento, con le agevolazioni per l’insediamento di giovani in agricoltura, di un rilevante fondo con annessi fabbricati rivenduto con relativa plusvalenza all’ISMEA. Inoltre, è stato riscontrato che i contributi percepiti dall’AGEA sono stati reimpiegati a beneficio personale di uno degli indagati nonché in cespiti aziendali e nell’acquisto di una macchina agricola nonché di un altro fondo.

Parallelamente ai reati fraudolenti, sono state individuate anche condotte di autoriciclaggio e riciclaggio mediante complesse transazioni bancarie con reiterati trasferimenti di risorse finanziarie tra varie attività economiche facenti capo agli indagati e sempre secondo un unico disegno criminoso, in modo da ostacolare la riconducibilità delle predette risorse finanziare al reato presupposto in frode all’AGEA ed all’ISMEA.

Le attività investigative hanno condotto alla contestazione dei reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 11O e 640 bis cp) nei confronti di due indagati, di autoriciclaggio (art. 11O e 648 ter cp) nei confronti di tre degli indagati per avere reimpiegato in attività economiche o finanziarie denaro, beni o altre utilità provenienti dal delitto di frode e, infine, di riciclaggio (art. 648 bis cp) nei confronti di un indagato per avere trasferito denaro o altre utilità provenienti da delitto compiendo in relazione ad esso operazioni finalizzate ad ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa.

#EPPO #Procuraeuropea

 
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from Nò Blog' di eletronico2

Che intendo dire?

Intendo che ho scritto sta mattina il primo post di “Chi sei ele?” come sfogo, perché se mi chiedessero, “chi sei?”, oltre al mio nome non saprei che dire.

L'avrò riguardato una decina di volte fino ad averlo letto a memoria. L'ho fatto leggere ad amici caricandolo come Draft ed è piaciuto ma non sono mai convinto di pubblicarlo.

Avevo come idea anche di leggerlo e caricare un audio del blog-post letto da me, tipo podcast da sentire all'apertura del sito, magari con qualche chicca, ma, non so se piaccia.

Penso poi di fare un Post-Scriptum più in là, per commentare cosa ne penso, dopo un tot. di tempo, di ciò che ho scritto.

Tante idee che non saprei come applicare, potrebbe pure fallire domani e non se lo caga nessuno. Chissà.

Mo esco e mi distraggo. A chi legge fino in fondo, buona giornata <3.

 
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from cronache dalla scuola

[cronache dalla scuola]

Oggi in una quinta, non mia peraltro, affianco la docente di inglese perché ho un po' di tempo libero e lanciamo un videogioco indie che ho scoperto ieri nel quale tu sei il partito socialista tedesco nel 1928 e devi – sostanzialmente – impersonare il partito socialista tedesco. La classe seduta vicino allo schermo, tutti assieme votando per alzata di mano, abbiamo giocato con me che traducevo alla buona il testo (dall'inglese) con il loro supporto e ovviamente la supervisione della docente di inglese.

Alla fine, sono le 13:49, dico, ragazzi fermiamoci qua che tra un minuto suona e dovete uscire e loro, giuro, dicono, “no prof, facciamo ancora un giro”. Se non siete pratici del mondo scuola, ai quarantanove nel tecnico in genere hanno già giacca e zaino e mordono ogni cosa si frapponga tra loro e la libertà.

Uscendo parlo con la docente di inglese, che mi ascolta, mi contraddice, limita il mio entusiasmo: certo ha funzionato anche perché prima c'è stata una lezione tradizionale, sapevano di cosa si stava parlando, certo. Però – dico io – abbiamo parlato per un'ora di parlamento tedesco, di partiti di centro, destra e sinistra, di ideologie, di caduta del governo, uso della propaganda e simili.

È, secondo me, un esempio delle potenzialità della didattica ludica, fortemente osteggiata e sottovalutata una volta usciti dal magico mondo della primaria.

 
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from Novità in libreria

Continua la cavalcata all'inseguimento delle novità di marzo. Anche questa volta, mi corre l'obbligo di inserire i volumi (di carattere prevalentemente religioso) arrivati con il carico San Paolo.

NARRATIVA:

  • PATAGONIA ROUTE 203. IL SEGNO DEL VENTO di Eduardo Fernando Varela (Solferino). Parker trasporta frutta attraverso la Patagonia con il suo camion, e lungo la sua rotta fa incontri improbabili e onirici. Un romanzo di viaggio ambientato su una strada sempre battuta dal vento, in un Sudamerica enigmatico. Per saperne di più: scheda libro.
  • LA FORMA DEL CINGHIALE di Luigi Francesco Conti (Ancora). Romanzo storico. L'influenza e il potere di Martin Lutero sta crescendo: a Roma, quindi, viene assoldato un sicario, il giovane Corrado Cordero, vicino alle famiglie pontificie, per sorvegliare da vicino il famigerato autore delle dottrine che tanto impensieriscono i vertici della Chiesa. Non tutto va come previsto... Per saperne di più: scheda libro.

NOIR, GIALLI E THRILLER:

  • BOCCANERA di Michèle Pedinielli (Fandango). Nizza. Ghjulia Boccanera (detta “Diou”) è un'investigatrice privata cinquantenne, divorziata da un ex poliziotto, grande bevitrice di caffè. Un raffinato e bellissimo giovane, prima di essere ucciso a sua volta, le chiede di indagare sull'omicidio del suo compagno. Diou dovrà investigare spingendosi nei bassifondi di Nizza, con raro sprezzo del pericolo. Primo giallo di una serie noir che sta avendo molta fortuna in Francia. Per saperne di più: scheda libro.

FUMETTI E GRAPHIC NOVEL:

  • L'ETÀ DEL BRONZO. L'ILIADE A FUMETTI – VOL.3: IL TRADIMENTO di Eric Shanower (Editoriale Cosmo). Continua la monumentale trasposizione a fumetti dell'Iliade di Omero. Per saperne di più: scheda libro.
  • LEONARDO di Francesco Fioretti ed Ernesto Anderle (Becco Giallo). Lisa Gherardini, in arte “la Gioconda”, racconta in questa graphic novel l'incontro con un giovane pittore di nome Leonardo... Per saperne di più: scheda libro.
  • FRANKENSTEIN di Michael Walsh e Toni Marie Griffin (Saldapress). La storia della creatura rianimata dal dottor Frankenstein, dall'originale punto di vista di un ragazzino, figlio di un valoroso agente della polizia che, morendo, ha dato al mostro le sue mani. Per saperne di più: scheda libro.

SAGGISTICA:

  • RICETTE FURBE. VOL.3 – A TAVOLA IN MEZZ'ORA (Il Cucchiaio d'Argento – Editoriale Domus). Quando si ha poco tempo da dedicare alla preparazione dei pasti, ecco un libro che può essere d'aiuto: tante ricette per tutti i tipi di piatti, dall'antipasto al dolce, selezionate in base alla loro velocità di esecuzione. Per saperne di più: scheda libro.
  • LE FOTO CHE HANNO SEGNATO UN'EPOCA – STORIE DI SPORT di Roberto Vitale (Becco Giallo). Ogni anno, dal 2022, Roberto Vitale pubblica un volume con le foto più iconiche che hanno caratterizzato l'età moderna. Quest'anno il tema è lo sport: tanto per dare l'idea dell'importanza di queste immagini, in copertina c'è il celeberrimo scatto che Muhammad Ali sul ring nell'incontro con Sonny Liston. Per saperne di più: scheda libro.
  • CONOSCENZA O BARBARIE di Jacques Attali (Fazi). Un volume sull'importanza della conoscenza e della cultura e del loro ruolo all'interno delle vicende umane. L'educazione quindi è vista come un bene comune in grado di migliorare il mondo e renderlo più equo (naturalmente quando si trova ad essere accessibile a tutti). Per saperne di più: scheda libro.
  • Per la casa editrice Paesi, ecco due libretti interessanti: TEHERAN di Pegah Moshir Pour (scheda libro) e PIETROBURGO di Anna Zafesova (scheda libro). Sono due ritratti culturali e storici di città cruciali per la geopolitica mondiale.
  • TECNOPOLITICA di Asma Mhalla (Add Editore). Le Big Tech si stanno sempre più trasformando, da compagnie di progresso tecnologico a pervasive creature ibride impegnate a ridefinire concetti sociali e politici. In questo libro dunque l'autrice tunisina Asma Mhalla (specializzata in politica e geopolitica della tecnologia) indaga il rapporto tra tecnica e politica. Per saperne di più: scheda libro.
  • Per Edizioni Paoline, due libretti della collana SpuntiNI per l'anima, ovvero testi spillati brevi, ma incisivi, di riflessioni sul tema chiave del Giubileo: la speranza. Ecco i titoli: TU SPERI IN ME di Ermes Ronchi (scheda libro) e SPERA IN DIO, SII FORTE di Papa Francesco (scheda libro).
  • CHE COPPIA! QUANDO L'AMORE NON SCOPPIA di Pino Pellegrino (Edizioni Sanpino). Piccolo testo rapido: esperienze, poesie, suggerimenti e aforismi, per prevenire, superare e gestire le crisi della coppia. Per saperne di più: scheda libro.
  • L'EVENTO CRISTIANO NELL'ARTE FRA PITTURA E LETTERATURA di Simone M. Varisco e Paolo Alliata (Ancora). In un unico cofanetto, ecco i tre libri che gli autori hanno dedicato al rapporto tra arte, letteratura e Scritture. I temi dei tre libri sono rispettivamente: il Natale, la Pasqua e le parabole del Vangelo. Per saperne di più: scheda libro.
  • IL FIGLIO, GESÙ di Ludwig Monti (San Paolo). L'essenza di Gesù Cristo, composto “della stessa sostanza del Padre” nella dottrina emanata dal Concilio di Nicea, è qui spiegata seguendo gli episodi evangelici. Per saperne di più: scheda libro.
  • LE ALPI PER RICOMINCIARE di Walter Nicoletti (Vitrend – Vita Trentina). Un saggio sulle Alpi, come laboratorio di analisi filosofica sulla nostra società e sull'evoluzione della nostra consapevolezza. Per saperne di più: scheda libro.

INFANZIA E RAGAZZI:

  • L'AEROPLANO BLU di Silvia Borando (Minibombo). Un papà e la sua bambina stanno facendo un pic nic, quand'ecco un aeroplano solca il cielo... ma è blu o rosso? Un albo illustrato sui punti di vista... Età di lettura: dai 24 mesi. Per saperne di più: scheda libro.
  • PESCE E GRANCHIO di Marianna Coppo (Lapis). Pesce non riesce a dormire a causa di tutte le paure che gli passano per la mente... riuscirà il suo coinquilino Granchio a tranquillizzarlo (e finalmente riuscire a dormire in pace)? Età di lettura: dai 3 anni. Per saperne di più: scheda libro.
  • COSA È SUCCESSO, PICCOLO ROBOT? di Przemysław Wechterowicz, illustrazioni di Emilia Dziubak. Piccolo Robot è triste perché ha perso una piccola vite. Così, tutti i suoi amici animali lo aiutano a cercarla... Età di lettura: dai 3 anni. Per saperne di più: scheda libro.
  • Per Gallucci escono due libri sonori cartonati per i lettori dai 3 anni: I TRE PORCELLINI di Oliver Tallec (scheda libro) e CAPPUCCETTO ROSSO di Ronan Badel (scheda libro): ogni pagina presenta un effetto sonoro per “animare” la favola.
  • BELNULLA di Michela Nodari, illustrazioni di Emanuele Benetti (Km Edizioni). Nel paese di Belnulla tutti si annoiano: si sono dimenticati come ci si può divertire... ma un giorno compare un grande baule pieno di oggetti molto strani... Età di lettura: dai 3 anni. Per saperne di più: scheda libro.
  • TUTTI (MA PROPRIO TUTTI) I BAMBINI E LE BAMBINE DEL MONDO di Maria Gianola (Edizioni Paoline). Albo illustrato che spiega quali sono i princìpi del Manifesto dei Diritti Naturali dei Bambini e delle Bambine di Gianfranco Zavalloni. Età di lettura: dai 3 anni. Per saperne di più: scheda libro.
  • SPARISCI! di Michaël Escoffier e Matthieu Maudet (Babalibri). Carlotta dice di arrivare da un altro pianeta, dove poteva fare tutto quello che voleva, ma qui sulla Terra i suoi genitori continuano a darle ordini assurdi: “Fai i compiti!”, “Metti in ordine la tua stanza!”, “Lavati le mani prima di metterti a tavola!” e così via... ma Carlotta sa cosa fare, per liberarsi di loro: basterà una bacchetta magica e una scatola... Età di lettura: dai 4 anni. Per saperne di più: scheda libro.
  • ANTICO EGITTO – STORIE TRADIZIONALI DI FARAONI E DIVINITÀ di Paolo Marini, illustrazioni di Meel Tamphanon (NuiNui). L'egittologo Paolo Marini (curatore del Museo Egizio di Torino) racconta in questo libro 14 affascinanti leggende dell'antico Egitto. Età di lettura: dai 7 anni. Per saperne di più: scheda libro.
  • MIKO E I 7 SEGRETI DELLA BIBBIA di Gaëlle Tetrais e Albert Carreres (Edizioni Paoline). Miko eredita dal defunto nonno una Bibbia in cui trova una misteriosa lettera: parte così un'avventura con i suoi amici per cercare i sette segreti... Età di lettura: dai 7 anni. Per saperne di più: scheda libro.
  • PALEO STORIES. VOL.3 – ESTINZIONE di Emanuele Apostolidis, Elena Ghezzo e Blu Pieraccioli (Becco Giallo). Terzo fumetto con i Paleo Hunters. I protagonisti, pur essendo stati separati, devono sventare un grandissimo pericolo. Età di lettura: dagli 8 anni. Per saperne di più: scheda libro.
  • ANNA E LA BANDA DEL GHIACCIOLO SCIOLTO di Rossella Sobrero, illustrazioni di Silvio Boselli (Terre di Mezzo). Il riscaldamento globale sta diventando un vero problema, così Anna e i suoi amici si organizzano e cercano di cambiare il mondo, a partire dal proprio piccolo paese... Età di lettura: dagli 8 anni. Per saperne di più: scheda libro.
  • SENZACUORE di Fabrizio Silei (San Paolo). Il giovane Damiano, indurito dalle avversità della vita, dopo una bravata deve scontare una condanna ai lavori socialmente utili presso la Casa Blu, una comunità per disabili. Lì, la sua vita e la sua prospettiva cambiano completamente. Età di lettura: dai 12 anni. Per saperne di più: scheda libro.
 
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from Chi sei ele?

PREMESSA

Questo blog è come un libro per me, “alla ricerca di me stesso”, si ci saranno post a cazzo (forse di più su Nò Blog'), questo è normale, ma il contesto di questo blog è uno, “Chi è ele?”.


Chi è ele? “ele”, è lo pseudonimo di Luigi Violante (AFI:/ˈele/; Avellino, 14 giugno 2007), è un ragazzo di Avellino che si dedica a diversi esperimenti sul Web e al sociale nella comunità. (O almeno penso che sia questa la presentazione più corretta [Sto cercando di essere autocritico]).

Da qui si risponde la domanda in breve ma incompleta e invece, se si dovesse fare la domanda più importante?

Chi è Luigi Violante? ... è... boh...

Se cerchiamo su Internet esce (Cercando Luigi Violante UDS Avellino, se no non esce nulla) Luigi Violante è un membro dell'Unione degli Studenti (UDS) di Avellino. È stato coinvolto in una manifestazione studentesca per scuole sicure ed ecosostenibili, dove ha dichiarato l'importanza di un'istruzione libera e accessibile. Durante questa protesta, gli studenti hanno presentato un dossier che evidenziava le problematiche delle scuole locali, come difficoltà strutturali e idriche [Avellino Today] [Corriere dell'Irpinia]. [Generato con Copilot]

Abbiamo risposto alla domanda? NO Perché risponde solo che rivendicazione ha fatto con gli UDS Avellino, ma non chi è. Quindi Luigi Violante chi è?

Un ragazzo con manie di “protagonismo”, il cui nickname gira dal 2017 senza mai associare una persona dietro e che il suo più grande vanto è che qualcuno dal 2021 al 2023 tra Discord e Twitch lo riconosceva quando scriveva in chat. CHE PALLE

E se cerchiamo eletronico2? (Nickname storico e originale da cui nasce lo pseudonimo)

Chi è eletronico2? eletronico2 (AFI:eletˈtrɔniko/) è un utente su GitHub che ha condiviso archivi di esercizi di programmazione in C++ svolti presso l'ITIS Guido Dorso durante l'anno scolastico 2023-2024 [Archivio GitHub]. Inoltre, ha un repository pubblico che sembra contenere contenuti HTML [Repo HTML] e un sito con GitHub Pages [Sito]. E sui social? eletronico2 è attivo su Mastodon con il nome utente @iam_ele2. Sembra condividere contenuti legati a progetti e idee e partecipa a discussioni su argomenti tecnologici e sociali. Ha anche menzionato il passaggio da altre piattaforme a Mastodon e BlueSky. Probabilmente ha anche un profilo su Instagram come @iam.eletronico2. [Generato con Copilot]

Tutto questo però non risponde MAI alla domanda più importante, chi è Luigi Violante?

Beh non lo so neanch'io per questo scrivo per conoscermi.


Leggenda dei nickname

Non è scontato che qualcuno lo capisca:

  1. eletronico2 (AFI:/eletˈtrɔniko/)
  2. ele2 (AFI:/'ele 'du:e/), abbreviazione di eletronico2, nickname più moderno
  3. eleHOwl (AFI:/'ele haʊ(ə)l/)
  4. eletrino
P.S. ☆(>ᴗ•)
 
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from Revolution By Night

Matrice fascista: il sindaco di Trieste nega il patrocinio per la festa del 25 aprile

Trieste non festeggerà ufficialmente il 25 aprile. La spiegazione della giunta di centrodestra: “Pleonastico. E' già festa nazionale, non serve la nostra partecipazione”. Comitato organizzatore:In questo modo Trieste è l’unico capoluogo di regione in Italia a non avere una festa pubblica per il 25 Aprile, nell’ottantesimo anniversario dalla Liberazione.

Scudo sui controlli erariali della Corte dei Conti

Abolito il controllo concomitante sulla spesa dei soldi del PNRR. Viene garantita un'indistinta limitazione della responsabilità degli amministratori e dei funzionari pubblici, e anche di privati che gestiscono risorse pubbliche. I magistrati: “Con la riforma meno controlli sui soldi pubblici, si rischia l’illegalità diffusa e solleva delicati problemi di compatibilità con il diritto dell’Unione europea, per le risorse che da essa direttamente provengono”.

Dl Sicurezza: la grande porcata

Il Dl Sicurezza era già stato bocciato da OSCE e Commissario sui Diritti Umani del Consiglio d’Europa. Ora arriva anche la bocciatura dei Relatori Speciali delle Nazioni Unite: “Questo decreto contiene disposizioni non in linea con il diritto internazionale dei diritti umani. Include definizioni vaghe e disposizioni ampie relative al terrorismo che potrebbero portare a un’applicazione arbitraria.

Il Senato ha sospeso l’esame del dl Sicurezza, approvando improvvisamente il disegno di legge sulla sicurezza che era in discussione da oltre un anno e oggetto di molte critiche in Senato. Tutte le opposizioni, persino Italia Viva O_O, parlano di “un colpo di stato del Governo”, di “un furto istituzionale” e di “sospensione della democrazia”.

Vietata la cannabis light

La cannabis light italiana si trova in una posizione unica e controversa a livello internazionale. La nuova normativa voluta dal Governo non ha basi scientifiche. La cannabis light con THC inferiore allo 0,2% non è considerata una sostanza stupefacente, non ha effetti psicotropi significativi. Ma il Dl Sicurezza la tratta come se fosse una droga. Quindi divieto di commercio, lavorazione e esportazione delle diverse parti della pianta di canapa e divieto di vendita al pubblico dei prodotti a base di fiori di canapa light, spesso utilizzati per l’estrazione di cannabinoidi come il CBD.

Mano libera ai Servizi Segreti

Le hanno chiamate “Disposizioni per il potenziamento dell’attività di informazione per la sicurezza”. I Servizi potranno richiedere alle amministrazioni pubbliche di condividere le informazioni riservate sui cittadini. Le amministrazioni pubbliche non saranno obbligate a collaborare, ma potranno decidere se farlo, tutelando la privacy dei cittadini o invece “in deroga alle normative di settore in materia di riservatezza”. Ma questa non è la norma più fascista. Lo è quella che permette agli agenti sotto copertura di dirigere e guidare organizzazioni terroristico-eversive, non più solo di parteciparvi come è stato finora, potendo anche arruolare direttamente nuovi membri.

La tagliola sulle intercettazioni

Nel cuore della notte tra il 19-20 marzo, con il favore delle tenebre e bocciando tutti e 47 gli emendamenti presentati dalle opposizioni, i topi fascisti da vili quali sono, approvano la tagliola alla Camera. Le intercettazioni non potranno avere una durata complessiva superiore a 45 giorni. A meno che “l’assoluta indispensabilità sia giustificata dall’emergere di elementi specifici e concreti, che devono essere oggetto di espressa motivazione”. Giusto per rendere l'idea della portata della schifezza, ogni volta che viene interpellato lo stimatissimo e allarmatissimo Gratteri svalanga di m&rd@ la norma, anche se sono stati esclusi i reati di criminalità organizzata, per i quali soli 45 giorni non sono nulla, viste le lunghe e complesse indagini che richiedono. Tra gli emendamenti bocciati, anche quello che escludeva dal provvedimento i reati di violenza sulle donne. A questo sono arrivati pur di non aprire un dibattito parlamentare, e approvare la norma a qualunque costo.

Reato di blocco stradale

Il blocco stradale diventa un reato punito con un mese di carcere e una multa fino a 300 euro. Se il blocco avviene durante una manifestazione la reclusione può arrivare a 6 anni. Viene introdotta anche l'aggravante per chi deturpa un bene pubblico: fino a un anno e mezzo di carcere e multa fino a 3 mila euro, oppure 3 anni e 12 mila euro per i recidivi. Ulteriore aggravante “anti no-Ponte e no-Tav”, se gli atti violenti sono commessi per impedire la realizzazione di un'opera pubblica o di un'infrastruttura strategica.

La guerra ai poveri

L’Istat boccia l’Assegno di Inclusione che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza: 850 mila famiglie povere sono ancora più povere, hanno perso in media 2600 euro all'anno. Con la fine dell'RdC il 3,2% delle famiglie italiane ha visto peggiorare le proprie condizioni economiche In tre casi su quattro sono nuclei di famiglia che hanno perso il diritto all'AdI, nel restante quarto sono nuclei di famiglia penalizzati dal nuovo metodo di calcolo. Per il resto della platea dei percettori del sussidio, la maggior parte non ha visto alcun aumento del contributo, mentre 100 mila famiglie hanno visto un aumento di circa 1000 euro/anno. Nel 2024, l’indice di Gini, che misura le differenze di distribuzione della ricchezza, in Italia è aumentato dal 30,2% al 30,4%.

Now playing: “If You Tolerate This Your Children Will Be Next” This Is My Truth Tell Me Yours – Manic Street Preachers – 1998

“So if I can shoot rabbits Then I can shoot fascists”

 
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