UNO ACADEMY

Il vademecum di Mastodon Uno per Mastonauti consapevoli

Testo "AltText" su sfondo variopinto

L’AltText, letteralmente “testo alternativo” e descrittivo dell’immagine, fu concepito e introdotto da Louis Braille, all’interno del suo Codice per non vedenti e ipovedenti, ideato nella prima metà del XIX secolo. Il W3C cominciò da subito a implementarlo fin dalla prima specifica HTML pubblicata nel 1993. Nel corso degli anni l’AltText è stato spesso ignorato e spesso abusato (in ottica SEO).

In questo articolo ci occupiamo solo degli aspetti pratici che devono interessare gli utenti, in particolare su Mastodon.

Perché “in particolare su Mastodon”? Perché ogni piattaforma è creata con una sua “anima”, un suo senso, un suo scopo, che poi evolvono nel tempo; ma occorre tenere presente la natura della piattaforma per non snaturarla con un utilizzo inconsapevole.

Mastodon nasce come piattaforma sociale testuale di microblogging, ovvero è nato come piattaforma orientata ai contenuti testuali brevi.

Non significa ovviamente che non si possono utilizzare immagini o video (lo stesso creatore di Mastodon, appassionato di fotografia, pubblica foto); significa che devono essere utilizzati con maggior attenzione, cura e responsabilità (immagini e video hanno un impatto decisamente maggiore nella gestione delle istanze).

Prima di porsi il problema di come scrivere AltText efficaci, ci si deve chiedere se l’immagine (o video) che stiamo inserendo nel post sia effettivamente necessaria.

Dopo aver stabilito che un’immagine (o video) è effettivamente necessaria, ci sono poche e semplici linee guida a cui attenersi per scrivere AltText efficaci.

1 – Sintetici e contestuali, ma descrittivi.

Una o due frasi, che non solo descrivano l’immagine ma che eventualmente la contestualizzino al post, sono già sufficienti. Se poi si vuole abbondare di dettagli, tanto meglio (le moderne tecnologie assistive non hanno più i limiti delle generazioni precedenti: Mastodon offre fino a 1500 caratteri). Concludere sempre la frase con un punto.

2 – Cosa evitare.

“Immagine di…”, “Foto di…”, “Video di…”. È già lo screen reader a segnalare che è un'immagine o un video.

Assolutamente da evitare il copia/incolla del testo già utilizzato nel post: gli screen reader, anzichè leggere la descrizione effettiva dell'immagine, rileggerebbero il post.

3 – Esempi pratici.

Prima di vedere come inserire l'AltText tramite interfaccia web e app ufficiali Mastodon, sottolineiamo ancora che l'AltText deve descrivere ciò che effettivamente c'è nell'immagine/video, fornendo eventualmente un contesto.

Alcuni esempi.

Se inserisco l'immagine dell'Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci, un buon AltText potrebbe essere:

L'Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci, realizzato intorno al 1490, è un disegno iconico che rappresenta un uomo nudo inscritto in un cerchio e in un quadrato, simboleggiando l'armonia tra il corpo umano e la geometria. Il disegno, eseguito con penna e inchiostro su carta, misura 34,4 x 24,5 cm ed è conservato alle Gallerie dell'Accademia di Venezia. Le proporzioni dell'uomo sono basate sui canoni di Vitruvio, evidenziando la centralità dell'uomo come misura di tutte le cose. Il volto dell'uomo, con un'espressione concentrata, e le sue braccia e gambe disposte in posizioni sovrapposte, riflettono un rigoroso studio delle proporzioni umane e un profondo legame tra arte e scienza.

Se inserisco la copertina di The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd, un buon AltText potrebbe essere:

La copertina di The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd presenta un prisma triangolare su uno sfondo nero. La luce bianca entra da sinistra e si scompone in un fascio di colori che esce a destra, rappresentando i colori dell'arcobaleno. Questo design, creato dallo studio Hipgnosis, simboleggia la trasformazione della vita e delle idee, riflettendo il concetto di come l'individuo (il prisma) elabora e restituisce la luce (la vita) in forme diverse. La copertina è diventata un'icona visiva della band e della musica rock in generale.

Se inserisco la copertina del romanzo Musashi di Eiji Yoshikawa, un buon AltText potrebbe essere:

La copertina del libro Musashi di Eiji Yoshikawa presenta un'immagine suggestiva che evoca il tema del samurai e della ricerca del perfezionamento personale. Al centro, si può vedere un guerriero con una katana, che rappresenta Miyamoto Musashi, in una posa che trasmette determinazione e forza. Lo sfondo è caratterizzato da elementi naturali, come montagne e nuvole, che simboleggiano il viaggio interiore e le sfide che affronta. La palette di colori è calda e terrosa, richiamando l'ambientazione storica del Giappone del XVII secolo. Il titolo del libro è in caratteri chiari e prominenti, enfatizzando l'importanza della figura di Musashi nella cultura giapponese. Questa copertina comunica visivamente l'epicità e la profondità del racconto, invitando il lettore a immergersi nella vita di uno dei più leggendari samurai.

Se inserisco una foto paesaggistica, un buon AltText potrebbe essere:

Il Lago di Como mostra un paesaggio sereno e pittoresco, con acque calme che riflettono le montagne circostanti. In primo piano, si possono vedere piccole barche a vela e pedalò che galleggiano dolcemente sul lago, mentre sullo sfondo si ergono le imponenti Alpi, parzialmente coperte da una leggera nebbia. La vegetazione lussureggiante lungo le rive del lago aggiunge un tocco di verde vibrante, mentre il cielo azzurro e luminoso contribuisce a creare un'atmosfera di tranquillità e bellezza naturale.

Gli AltText possono essere ovviamente molto più sintetici, ma non si possono ridurre a “copertina del disco/libro/film”, “titolo dell'opera d'arte” o “Lago di Como”. 😁

Se si inseriscono vignette o meme, oltre a riportare il testo si deve anche descrivere la scena.

Gli AltText devono sempre fornire una descrizione, anche sommaria, del contenuto effettivo dell'immagine/video.

Per degli ottimi esempi di AltText efficaci, la University of South Carolina offre un’ampia casistica, oltre a indicazioni molto dettagliate per chi vuole approfondire.

Per chi invece vuole approfondire gli standard W3C in merito al AltText, può fare riferimento ai relativi tutorial.

Come inserire l'AltText su Mastodon.

Ci riferiamo solo a interfaccia web e app ufficiali per dare un riferimento omogeneo a tutti. Dopo aver compreso i pochi passaggi, sarà più intuitivo replicare anche sulle innumerevoli interfacce e app di terze parti. In generale è sufficiente prestare attenzione all'interfaccia/app utilizzata subito dopo aver inserito l'immagine/video: c'è sempre un'icona o una voce di menu relativa all'inserimento/modifica dell'AltText.

Al momento Mastodon consente di inserite fino a 4 immagini (e quindi 4 AltText) per post e un solo video per post. La dimensione massima per ogni immagine è di 16MB. La dimensione massima per un file video (o file audio) è di 99 MB.

Attenzione alla dimensione dei file inseriti: è sempre buona prassi cercare di comprimere le dimensioni per non impattare eccessivamente sui costi di gestione delle istanze. Nel caso si avessero immagini o video di diversi MB, esistono vari servizi freemium per comprimere al volo le dimensioni; uno dei più efficienti e semplici da utilizzare è XConvert.

Tramite interfaccia web ufficiale Mastodon (sia desktop che mobile).

1) Cliccare sull'icona graffetta (Aggiungi un file immagine, video o audio) per selezionare e inserire l'immagine. 2) cliccare su “modifica” per accedere alla schermata di inserimento del AltText.

Interfaccia web Mastodon per il caricamento di contenuti multimediali: selezione immagine e accesso all'inserimento dell'AltText

3) Inserire il testo alternativo nel campo “Descrizione per ipovedenti” e cliccare su Applica.

Per modificare l'AltText già inserito ripetere il punto 2. Per inserire un'altra immagine ripetere il punto 1.

Interfaccia web Mastodon per il caricamento di contenuti multimediali: finestra per l'inserimento del AltText

Utilizzare la funzione OCR di Mastodon (solo via web).

Interfaccia utente via web di Mastodon: funzione "Rileva il testo dall'immagine",

Se si inseriscono immagini che contengono testo, Mastodon (tramite interfaccia web) consente di riconoscerlo (“Rileva il testo dall’immagine”) e scriverlo automaticamente nel campo “Descrizione per ipovedenti” (ci sarà da correggere qualche errore, principalmente accenti).

Tramite App ufficiale Mastodon.

La procedura è valida anche per tutte le app di terze parti che sono fork dell'app ufficiale Android (per esempio Megalodon e Moshidon).

1) dopo aver selezionato e caricato l'immagine/video tappare sull'icona matita (modifica testo alternativo)

Interfaccia Mastodon Android app per il caricamento di contenuti multimediali: selezione immagine e accesso all'inserimento dell'AltText

2) inserire/modificare il testo alternativo e tornare alla schermata precedente cliccando sulla freccia in alto a sinistra o effettuando uno swipe

Interfaccia Mastodon Android app per il caricamento di contenuti multimediali: inserimento dell'AltText

Per modificare l'AltText ripetere dal punto 1.


È importante stabilire obiettivi.

Se siete utenti che non hanno mai scritto AltText, semplicemente cominciate, create l’abitudine. Dopo aver cominciato, migliorate. E’ così che evolve una collettività: quando ognuno fa la sua parte.

L’obiettivo minimo di Mastodon Uno è avere sempre la maggioranza delle immagini, inserite quotidianamente, dotate di AltText scritti bene. Solo qualche mese fa si era mediamente sotto il 20%. Oggi siamo mediamente sopra il 50% e puntiamo al 70%.

Tra le prime 20 istanze Mastodon mondiali, Mastodon Uno è la prima per utilizzo di AltText. Vogliamo migliorare ancora, sia quantitativamente (percentuale di AltText inseriti), sia qualitativamente (AltText scritti bene).

La nostra Uno Community gioca sempre un ruolo chiave nel Fediverso italiano. 😉


Ultimo aggiornamento: settembre 2024.


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Nel caso specifico ci occupiamo di Mastodon, tuttora la piattaforma social pilastro portante del Fediverso, ma a federazione completata potremmo anche estendere l’osservazione.

Al momento (fine luglio 2024), in attesa di dati coerenti e sistematici, abbiamo preso in esame le prime 50 istanze Mastodon mondiali più popolose e attive.

Non ci interessa indicare chi blocca o non blocca Threads, non è una caccia alle streghe e gli amministratori sono liberi di gestire le istanze secondo i propri modi di intendere il Fediverso.

Ci interessa mostrare dati accorpati, ben contestualizzati, che rappresentino realisticamente l’attuale scenario.

Totale utenti attivi mensili delle prime 50 istanze Mastodon: oltre mezzo milione (poco più di 501.000 su un totale di poco più di 788.000); quindi, come campione siamo abbondantemente oltre la copertura del 50% (poco più del 56% del totale degli utenti attivi mensili su Mastodon).

Istanze che bloccano Threads tra le prime 50: 10 (20%).

Totale utenti attivi mensili delle 10 istanze che bloccano Threads: circa 45.800.

Istanze che non bloccano Threads tra le prime 50: 40 (80%).

Totale utenti attivi mensili delle 40 istanze che non bloccano Threads: circa 455.600.

Guardare al mero numero di istanze che bloccano o non bloccano Threads, non contestualizzando i dati, è completamente fuorviante.

Prendiamo per esempio dieci istanze: nove monoistanza (istanza di un singolo o pochissimi utenti) che bloccano Threads e un’istanza di un milione di utenti che non blocca Threads. Possiamo affermare che il 90% delle istanze campione sta bloccando Threads. Affermazione formalmente corretta. Ma stiamo anche dando una corretta rappresentazione della realtà (o stiamo facendo cherry picking)? 😉

PS: aggiorneremo l’articolo con nuovi dati ogni 1-2 mesi.


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Mastodon si orienta nel Fediverso

Mastodon è la principale piattaforma social del Fediverso. I nuovi utenti, soprattutto provenienti dalle piattaforme social centralizzate (Facebook, X, ecc...), possono rimanere inizialmente un po' disorientati.

Di seguito proponiamo un percorso guidato per iniziare a godersi fin da subito Mastodon e Mastodon Uno.


Per un tutorial veloce su come muovere i primi passi, puoi consultare:

https://mastodon.link/


Per i post di tendenza e le notizie più discusse su Mastodon Uno, puoi consultare:

https://mastodon.uno/explore https://mastodon.uno/explore/links


Per una veloce panoramica degli account da seguire su Mastodon Uno suddivisi per argomento, puoi consultare:

https://mastodon.it/it/quali-utenti-seguire-su-mastodon


Per un indice ragionato di tutte le funzionalità di Mastodon, puoi consultare:

https://noblogo.org/uno-academy/uno-academy-index


Questa è la nostra Carta dei Valori:

https://noblogo.org/unosocial/carta-dei-valori


Ti auguriamo la miglior esperienza possibile su Mastodon e Mastodon Uno. 😉

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I "fili" scorrono nel Fediverso

Inizio premessa.

Se pensi che Threads sia una strategia 3E di Meta, con la quale non vuoi avere nulla a che fare e ritieni sia da boicottare in quanto minaccia per il Fediverso, quello che segue potrebbe non piacerti. A te la scelta se proseguire nella lettura. 😁

La scelta. Ci torniamo dopo…

Fine premessa.

Se va tutto secondo i piani di Adam Mosseri (CEO di Instagram e Threads), a fine 2024 (ma si potrebbe sforare leggermente nel 25, non è un problema), Threads sarà completamente federato, ovvero sarà a tutti gli effetti un’istanza del Fediverso come Mastodon Uno o Mastodon Social.

A meno di cambiamenti, ogni utente Threads avrà un’opzione per scegliere se federarsi: significa che i 175 milioni di utenti attivi mensili non arriveranno a valanga. Ne arriverà presumibilmente solo una piccolissima parte, ma comunque qualche milioncino iniziale è lecito aspettarselo, e basterà solo questo a sovrastare l’attuale utenza attiva mensile del Fediverso (un milione a stare larghi).

C’è chi tutto questo lo considera come un pericolo e chi invece lo considera come un’opportunità. Gli amministratori delle istanze agiscono in base a queste considerazioni (anche tecniche, ma che esulano dalle finalità di questo articolo rivolto agli utenti finali).

Senza entrare troppo nel tecnico…

  1. Gli amministratori delle istanze possono scegliere di consentire una federazione completa (gli utenti interagiranno con utenti Threads come interagiscono con qualunque utente di qualsiasi altra istanza del Fediverso). Nella timeline federata dell’istanza si vedranno anche contenuti di utenti Threads federati.

  2. Gli amministratori delle istanze possono scegliere di bloccare completamente Threads (gli utenti non avranno la possibilità di interagire in alcun modo con gli utenti federati di Threads). Nella timeline federata dell’istanza non si vedrà nulla proveniente Threads.

  3. Gli amministratori delle istanze possono scegliere di limitare Threads, (gli utenti non avranno la possibilità di interagire con gli utenti federati di Threads, ma avranno la facoltà di farlo se lo vorranno). Nella timeline federata dell’istanza non si vedrà nulla proveniente da Threads, ma gli utenti potranno visualizzare i contenuti degli utenti Threads federati che hanno scelto di seguire. Inoltre i singoli utenti possono decidere in autonomia di bloccare completamente Threads.

Intendiamoci: tutti e tre gli approcci sono legittimi e rispecchiano diversi modi di intendere il Fediverso.

Mastodon Uno ha optato per la terza via, perché ritiene che una possibilità in più sia meglio di una possibilità in meno; che consentire alle persone di poter scegliere è fondamentale, e ancor di più poterlo fare consapevolmente, su piattaforme aperte e inclusive, ovvero federate. Qualunque esse siano.

Non c’è nessuna ingenuità, alcuna ambiguità, sappiamo benissimo cos’è Meta e cosa rappresenta, ma sappiamo anche che per il Fediverso (in continuo sviluppo ma già strutturalmente resistente a certe pratiche, soprattutto nello scenario europeo), è un’occasione storica troppo importante per sprecarla: abbiamo l’opportunità di (ri)definire il social web più in linea con i sogni e le aspirazioni dei fondatori. Una Rete mondiale aperta, decentralizzata e accessibile a tuttə. 😎


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Il silenziamento (muting) di un utente consente di nascondere tutti i suoi post, in tutte le timeline. Anche i reblog e le menzioni degli altri utenti saranno invisibili.

L'utente silenziato “scomparirà”, sarà ignaro di essere stato silenziato; potrà comunque seguirci e interagire con noi (non lo sapremo, a meno di non nascondere le sue notifiche durante la procedura di silenziamento. Vedremo dopo).

Perché silenziare

L'esperienza su #Mastodon, e in particolare su #MastodonUno, dovrebbe essere sempre piacevole, migliorare la nostra quotidianità, non peggiorarla; quindi, è possibile silenziare gli utenti che degradano la qualità della nostra esperienza d'uso.

Ma ogni qual volta si silenzia un utente occorre essere consapevoli che potenzialmente stiamo restringendo il nostro orizzonte.

Se l'utente tratta argomenti non di nostro interesse o che ci infastidiscono (e non utilizza gli adeguati hashtag per permetterci di filtrare i contenuti indesiderati), oppure se utilizza toni che ci annoiano, si può silenziare senza troppi pensieri.

Attenzione: l'utente va segnalato solo se vìola il regolamento dell'istanza.

Come silenziare

Descriviamo la procedura facendo riferimento solo all'interfaccia web, in quanto offre una linearità e completezza di opzioni che invece è variabile sulle app ufficiali, e molto variabile sulle app di terze parti.

A chi è poco praticə, consigliamo di silenziare utenti solo tramite interfaccia web (si può fare ovviamente anche tramite app, ma con una variabilità che può disorientare).

Si può silenziare un utente dal suo profilo...

Silenziamento dal profilo di un utente

... oppure direttamente da un suo post.

Silenziamento dal post di un utente

Una schermata di conferma chiederà anche se vogliamo optare per un silenziamento temporaneo o indeterminato (ma sempre reversibile) e se nascondere le notifiche dell'utente che stiamo silenziando. Consigliamo di disabilitare questa opzione se si è interessati a sapere quando l'utente silenziato interagisce con noi (per esempio apprezzando o rebloggando un nostro post, o menzionandoci).

Finestra di conferma silenziamento

Come riattivare un utente silenziato

Dal proprio profilo si può accedere alla lista degli utenti silenziati...

Accedere alla lista degli utenti silenziati

... e procedere alla riattivazione.

Riattivazione utente


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Negli ultimi 20 anni di social network centralizzati e commerciali, ci siamo assuefatti a ragionare unicamente in termini di performance e analytics da dare in pasto a investitori e inserzionisti.

Ma Mastodon, e tutti gli altri player del Fediverso, sono fuori da queste logiche, sono nati appositamente per superare il circolo vizioso prodotto da queste logiche; quindi, ha senso utilizzare le stesse metriche delle piattaforme centralizzate e commerciali per misurare lo stato di salute e crescita delle piattaforme decentralizzate e non commerciali? La domanda è ovviamente retorica.

Eppure la “metrica suprema” rimane il numero di utenti. Mastodon, su tutti i siti di news (anche specializzati), è sempre “misurato” al pari di X e Threads (citiamo solo le piattaforme equiparabili per funzionalità di social microblogging): se gli utenti aumentano è un successo, se smettono di aumentare è crisi, se diminuiscono è un fallimento. Con questo “benchmark” Mastodon è sempre il fanalino di coda dove “non c'è nessuno”, è perennemente sfigato, tuttalpiù un ricettacolo di un manipolo di nerd nostalgici post BBS.

Ma allora come si misura la crescita di Mastodon, come sappiamo se gode effettivamente di buona salute o se è destinato a trapassare anzitempo?

Si può guardare non tanto al numero di utenti, quanto alla loro crescita personale. La crescita di Mastodon (e più in generale del Fediverso) si misura con la crescita individuale delle persone che lo utilizzano, che imparano a tessere una vera rete sociale di relazioni umane: i social network come avrebbero dovuto essere senza il processo di immerdificazione (cfr. Cory Doctorow).

Ci sono certamente parametri tecnici che possono definire meglio questa misurazione, ma in ultima analisi possiamo concludere che la crescita di Mastodon si misura con la felicità e la satisfaction delle persone che lo utilizzano.

Su questo è impegnato e si concentrerà maggiormente nel prossimo futuro il collettivo di Mastodon Uno: migliorare continuamente la soddisfazione della propria comunità, cercando di mantenere sempre le migliori condizioni per lo sviluppo ottimale di quella rete sociale di relazioni umane che avrebbero dovuto essere i social network.


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Mastodon App

All’inizio, per capire bene tutti i meccanismi della piattaforma, il consiglio è partire dalle App ufficiali, che sono le più semplici per rendersi conto di tutte le funzionalità supportate e fare pratica.

Molto presto però, anche grazie al passaparola tra utenti, si vira sulle App di terze parti, più ricche di funzionalità. E si ripropone la solita domanda: qual è la migliore? 😁

La variabilità delle esigenze e delle preferenze degli utenti è pressoché infinita; inoltre nell’ultimo anno #Mastodon ha attirato su di sé l’interesse degli sviluppatori, e si è assistito a un proliferare di app e interfacce web alternative per tutti i gusti.

Al momento le Mastodon App più note (comprese le interfacce web) sono circa una quarantina. Le trovate tutte ben categorizzate sul sito ufficiale di Mastodon.

Anche qui, qual è la migliore? Dipende sempre dai vostri gusti e necessità. Vi tocca provarle un po’ tutte fino a trovare quella che vi piace e convince di più. 😉

Per cercare di farvi risparmiare tempo, vi consigliamo di partire da:

  • Megalodon o Moshidon (fork esteticamente più curato), per Android.
  • IceCubes, per iOS.

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Siccome quando si sperimentano nuove forme di aggregazione e organizzazione dei contenuti nel Fediverso è importante ricercare la massima chiarezza, desideriamo precisare ulteriormente che su Mastodon Uno sono sempre consentiti tutti gli hashtag che possano soddisfare le esigenze di ognuno.

Quello che vogliamo fare è invitare le mastonaute e i mastonauti di Mastodon Uno a considerare come prioritarie (prioritarie, non esclusive!) le nostre linee guida, perché siamo fermamente convinti che quando cominceranno ad intuirne tutte le potenzialità e a beneficiare dei primi vantaggi, non torneranno più indietro.

Chiariremo poco per volta, più approfonditamente, nei prossimi mesi, per evitare sovraccarichi cognitivi e permettere alle nuove abitudini di essere gradualmente consolidate nella nostra comunità.

Quasi 69 mila utenti, di cui oltre 10 mila attivi su base mensile, sono un sistema complesso e delicato da gestire.

Questi sono i primi piccoli passi di un processo che porterà alla possibilità di creare e gestire agevolmente timeline realmente su misura, ben strutturate e organizzate secondo le preferenze di ogni utente.

Questo si rifletterà su una migliore fruibilità dei contenuti ed esperienza d’uso all’interno della nostra comunità, senza pregiudicare le interazioni con tutte le altre istanze nazionali ed internazionali del Fediverso.

Per il momento non vogliamo indicare un elenco di hashtag ufficiali calato dall’alto. Ci piace l’idea che gli hashtag nascano spontaneamente dalla nostra comunità e si consolidino nell’utilizzo quotidiano. A poco a poco quelli più consolidati verranno ufficializzati (all’interno di questo documento, che sarà sempre ben visibile sia sul blog, sia sul profilo Mastodon di Uno Academy).

Per tenere ordinato questo processo, indichiamo solo come devono essere strutturati gli hashtag.

La struttrura degli hashtag su Mastodon Uno

#UnoNomeHashtag

Prefisso #Uno seguito dal suffisso NomeHashtag,

in formato CamelCase (ogni iniziale Maiuscola). In generale cercare sempre di prediligere nomi compatti.

Un esempio

#UnoFoto, che può essere utilizzato anche su Pixelfed Uno, di cui incoraggeremo sempre di più l’utilizzo con la possibilità, nel prossimo futuro, di connettersi direttamente con il proprio account Mastodon.

Qualche caso pratico.

  • Pubblico una foto, inserisco come sempre gli hashtag che preferisco e tra questi anche #UnoFoto, per strutturare e organizzare al meglio i contenuti all’interno di Mastodon Uno.

  • Pubblico qualcosa che riguarda Linux, inserisco come sempre gli hashtag che preferisco, come per esempio un generico #Linux, ma inserisco anche #UnoLinux orientato a Mastodon Uno

  • Mi serve un aiuto o un chiarimento veloce sull'utilizzo di Mastodon, inserisco come sempre gli hashtag che preferisco, ma anche #UnoAcademy per rivolgermi specificamente alla community di Mastodon Uno. 😉

Conclusioni

Tutte le potenzialità di questo sistema le vedremo a poco a poco nei prossimi mesi.

Speriamo di esserci spiegati al meglio e per il momento preferiamo non aggiungere ulteriori indicazioni che potrebbero risultare premature o troppo vincolanti. Il Fediverso è un luogo in cui chiunque deve continuare a sperimentare in libertà!


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Schermata "Privacy e copertura" di Mastodon a partire dalla versione 4.2

Oltre ai livelli di privacy dei post, #Mastodon consente di intervenire su sette aspetti per regolare o mitigare l'esposizione delle informazioni del proprio profilo.

  • L'inclusione del profilo e dei post negli algoritmi di scoperta (di Mastodon).
  • L'accettazione automatica di nuovi follower.
  • L'inclusione dei post pubblici nei risultati di ricerca (di Mastodon).
  • L'inclusione del profilo nei risultati dei motori di ricerca (Google, Bing, ecc...).
  • Mostrare l'elenco dei follower e dei following.
  • Mostrare la app con la quale si pubblicano i post.
  • La cancellazione automatica dei post.

Vediamoli velocemente tutti.

Alla fine indicheremo come impostare le opzioni per ottenere il massimo livello di privacy, attualmente disponibile in Mastodon.

Include il profilo e i post negli algoritmi di scoperta

Abilitando l’opzione, il proprio profilo comparirà nelle directory degli utenti, nella sezione dei consigliati agli altri utenti. I propri post pubblici compariranno nella sezione Esplora.

Disabilitando l'opzione, i propri post pubblici compariranno solo nelle timeline pubbliche (e in quelle dei follower).

Accetta automaticamente nuovi follower

Abilitando l’opzione si accettano automaticamente tutte le richieste di following.

Disabilitando l'opzione, si dovrà approvare manualmente ogni richiesta di following (gli utenti visualizzeranno un lucchetto chiuso a fianco del nostro nome utente).

Includi i post pubblici nei risultati di ricerca

Abilitando l'opzione, i propri post pubblici saranno indicizzati e ricercabili con le nuove funzionalità di ricerca di Mastodon introdotte con la versione 4.2.

Disabilitando l'opzione, i propri post pubblici non saranno indicizzati e ricercabili.

Includi la pagina del profilo nei motori di ricerca

Abilitando l'opzione, i principali motori di ricerca potrebbero indicizzare il nostro profilo Mastodon.

Disabilitando l'opzione si segnalerà esplicitamente ai principali motori di ricerca di non indicizzare il nostro profilo Mastodon.

Mostra chi segui e chi ti segue sul profilo

Abilitando l'opzione, verranno resi pubblici la lista dei follower e dei following.

Disabilitando l'opzione, le liste saranno visibili solo a noi.

Mostra da quale app hai inviato un post

Abilitando l'opzione, si mostrerà il nome dell'app con la quale si pubblicano i post.

Disabilitando l'opzione, tale informazione verrà nascosta.

Cancellazione automatica dei post

Consente di scegliere i criteri con i quali verranno eliminati i propri post dopo un certo intervallo di tempo. Questa opzione non solo è utile per ridurre lo “storico” eventualmente tracciabile di ciò che pubblichiamo, ma anche per alleggerire i dati archiviati sul server della propria istanza.

Come impostare il profilo per ottenere il massimo livello di privacy attualmente disponibile in Mastodon, qualora lo si ritenga necessario.

  • Tutte le opzioni descritte sopra: disattivate
  • Livello privacy predefinito dei post impostato su: “Mostra solo ai seguaci
  • Cancellazione automatica dei post: attiva (con criteri di propria preferenza)

Con queste impostazioni, oltre a ridurre il più possibile l’esposizione del profilo, solo i follower (che si dovranno approvare singolarmente) potranno visualizzare i nostri post (per impostazione predefinita). Sarà sempre possibile prima della pubblicazione di un post, assegnargli un livello di privacy “Pubblico” per renderlo visibile a tutti.

Conclusioni

La scelta di abilitare/disabilitare le opzioni descritte, dipende unicamente dalle proprie esigenze. Non c'è una configurazione migliore o peggiore in senso assoluto.

Va sottolineato come Mastodon fornisca sempre all'utente il pieno controllo sui propri dati e relativa esposizione. 😉

[Ultimo aggiornamento: 25 settembre 2023]


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In questo articolo analizzeremo le varie opzioni di privacy dei post e quali utilizzare a seconda dei casi specifici.

Premessa. Originariamente:

  • i post erano chiamati toot (i tweet per intenderci).
  • i reblog erano chiamati boost (i retweet per intenderci).

Noi ci atterremo sempre alla nomenclatura ufficiale.

In #Mastodon un post può avere 4 livelli di privacy (selezionabili prima della pubblicazione, non modificabili dopo la pubblicazione):

  1. Pubblico – simbolo mappamondo – (il post sarà visibile a tutti, ma proprio tutti, e comparirà nelle home dei follower e in tutte le timeline).
  2. Non elencato – simbolo lucchetto aperto – (uguale a “Pubblico”, con la differenza che il post non comparirà nelle timeline).
  3. Solo seguaci – simbolo lucchetto chiuso – (il post sarà visibile solo ai follower). Attenzione: sarà sufficiente che un mastonauta diventi vostro follower per avere accesso ai vostri post, a meno che si protegga il proprio profilo (approvando ogni singola richiesta di following).
  4. Solo persone menzionate – simbolo @ – (il post sarà visibile solo alle persone taggate con il simbolo chiocciola “”@“”. È di fatto un messaggio privato diretto, non crittografato; quindi, attenzione!).

Nelle Preferenze può essere impostato il livello predefinito di privacy dei propri post.

Vediamo ora alcune best practice, ovvero buone pratiche per rendere più fruibili la consultazione delle timeline e dei thread (la struttura delle conversazioni).

Quando si risponde a un post o si interviene in una conversazione, pubblicare sempre con lucchetto aperto.

Quando occasionalmente (e ripetiamo, occasionalmente) capita di scrivere un post eccedente i 500 caratteri, occorre ovviamente dividerlo in più post/parti. Solo il primo dovrà essere pubblico (simbolo mappamondo), i successivi dovranno essere pubblicati con lucchetto aperto, in risposta ai precedenti.

  • Primo post – simbolo mappamondo -
    • secondo post – simbolo lucchetto aperto – (in risposta al primo)
      • terzo post – simbolo lucchetto aperto – (in risposta al secondo)
        • quarto post – simbolo lucchetto aperto – (in risposta al terzo)
          • ecc...

Esistono comodi strumenti che consentono di dividere automaticamente il testo in più post.

Lo ripetiamo ancora, deve essere occasionale: Mastodon è una piattaforma social di microblogging. Se si ha spesso necessità di scrivere lunghi elaborati, meglio un blog su NoBlogo (ovvero l'istanza italiana WriteFreely messa a disposizione dai Devol), perfettamente federato con Mastodon e il #Fediverso.

Cosa fare se si incontrano mastonauti che ignorano queste linee guida? Ovviamente consigliare la lettura di questo articolo, facendo presente che non sono regole vincolanti (non rispettarle non comporta la violazione del regolamento di Mastodon Uno); sono norme informali che, se seguite da tutti o anche solo dalla maggior parte dei mastonauti, migliorano sensibilmente la fruibilità delle timeline, rendendo anche molto più piacevole seguire le conversazioni. 😉


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