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from renvopalmry1980

Betano präsentiert eine high-tech mobile Anwendung, die mobiles Wetten auf ein neues Level bringt. Die Platform wurde mit Betonung von Benutzerfreundlichkeit, Geschwindigkeit und Zuverlässigkeit, um den Ansprüchen der modernen Wettfans gerecht zu werden. Dieses Sportwetten-Portal hat große Mittel in die Entwicklung einer nahtlosen mobilen Erfahrung investiert, die alle Funktionen des Desktop-Portals beibehält, und dabei die einzigartigen Vorteile mobiler Geräte nutzt. Mit monatlich mehr als 450.000 aktiven Nutzern allein in Deutschland unterstreicht die Anwendung ihre Stellung als bevorzugte Option für Sportwetten von unterwegs.

Technische Leistung

Diejenige App führt aus innovative Techniken, um bestmögliche Performance auf handys zu garantieren. Mit normalen Ladezeit von nur 1,7 S übertrifft die Software den Marktstand um impressive 42%. https://betano-sportwetten.de/ BetanoSportwetten benutzt adaptive Streaming-Technologien, die von alleine die visuelle Qualität und Datenübertragungsrate basierend auf der verwendbaren Netzwerkgeschwindigkeit anpassen. Die App nutzt durchschnittlich 23% niedriger Datenverkehr als vergleichbare Apps bei intakter Bild- Qualität. Ausführliche Kompatibilitätstests garantieren störungsfreie Funktionstüchtigkeit auf 97,8% jedweder in Deutschland benutzten Smartphone- und Tablettypen, einschließlich veralteter Endgeräte bis zurück zum Apple-Gerät 6S und Samsung S7-Gerät.

User Interface

Das Site bietet eine intuitive Benutzeroberfläche, die für Touch-Interaktion optimiert wurde. Die Navigation erfolgt über ein Menüsystem, das die meistgenutzten Funktionen priorisiert und mit nur zwei Fingertipps erreichbar macht. Umfangreiche Heat-Map-Analysen identifizierten die bevorzugten Muster der Nutzerinteraktion, was zu einer Neugestaltung führte, die die Benutzerfreundlichkeit um 37% verbesserte. Die Farbpalette wurde wissenschaftlich für optimale Lesbarkeit bei unterschiedlichen Lichtverhältnissen angepasst, mit erhöhtem Kontrast für Outdoor-Nutzung. Personalisierte Einstellungen ermöglichen Enthusiasten, individuelle Anpassung ihres Dashboards und Markierung von Favoriten für schnellen Zugriff ermöglichen, was die durchschnittliche Zeit bis zur Wettplatzierung um 64% reduziert.

Wettangebots

Die mobile Anwendung bietet Zugang zum kompletten Wettangebot von Betano und über 35 Sportarten . Und mehr als 1.500 unterschiedlichen Wettmöglichkeiten jeden Tag. Football ist am beliebtesten mit mit 42% aller abgegebenen Wetten, gefolgt von Tennis (18%), Basketball (14%) und einer zunehmenden E-Sport-Kategorie (11%). Jedes Sportereignis wurde für die mobile Darstellung optimiert, mit speziellen Layouts für verschiedene Bildschirmgrößen. Live-Wetten machen 68% des mobilen Wettumsatzes aus, mit spezialisierten Live-Wett-Funktionen, die es Fans ermöglichen, innerhalb von 3 Sekunden einen Wette zu setzen – 2,7 Sekunden rascher als bei der Desktop-Version. Statistische Analysen zeigen, dass Mobile Benutzer im Durchschnitt fünf Komma acht verschiedene Wettmärkte pro Session nutzen, verglichen mit 3,4 bei Desktop-Nutzern.

Einzigartige Features

Der Sportwetten-Platform implementiert mehrere besondere Funktionen, die nur in der App verfügbar sind. Die “Schnellwetten-Option ermöglicht direkten Zugang in populäre Wettmärkte ohne Umwege, während die “Smart Notification”-Funktion Fans über relevante Ergebnisse und Quotenänderungen informiert. Die Einführung biometrischerer Zugriffskontrolle steigert die Datensicherheit bei zeitgleicher Verminderung der Login-Zeit auf durchschnittlich 1,2 Sekunden. Besonders hervorzuheben ist die “Spielverfolgungs-Option, die aktuelle Statistiken und grafische Spielstände für über 5.000 Veranstaltungen monatlich bereitstellt, obwohl kein Streaming verfügbar ist – ein Merkmale , das laut Kundenbefragungen die allgemeine Zufriedenheit um 41% steigerte.

Optimierung von Leistung

Betano hat bedeutende Gelder in die Verbesserung seiner mobilen Anwendung getätigt. Hochentwickelte Speichermechanismen reduzieren wiederholte Datenübertragungen um 67%, während nicht-synchrones Laden nicht-essentieller Elemente die Zeit bis zur Interaktivität minimiert. Die Applikation nutzt GPU-Beschleunigung für flüssige Bewegungen mit konstanten 60 Bildern pro Sekunde selbst auf durchschnittlichen Geräten. Energieeffizienzanalysen bestätigen, dass die Anwendung durchschnittlich 18% weniger Akkuleistung verbraucht als konkurrierende Apps, was längere Wettsitzungen ohne Ladebedarf ermöglicht. Diese technischen Optimierungen tragen zu einer niedrigen Absturzrate von nur 0,3% bei, weit unter dem Branchendurchschnitt von 2,1%.

Mobile wagering flow

Mobile Plan reflektiert das Bekenntnis von Betano für Neuerung und Nutzerorientierung. Tägliche Verwendungsdaten zeigen Hochphasen während des Pendelns (7-9 Uhr und 17-19 a.M.) sowie während Sportevents, was die Bedeutung einer verlässlichen portablen Variante unterstreicht. Die durchschnittliche mobile Wett-Session dauert 24 Minuten. 68% der Anwender mehrmals am Tag auf die Anwendung zugreifen. Interessanterweise generieren mobile Fans 57% des kompletten Wettumsatzes, obwohl sie nur 49% der Nutzerbasis ausmachen. Diese Entwicklungen haben zu einer konzentrierten Strategieentwicklung geführt, die handy Erlebnisse priorisiert, mit monatlichen Aktualisierungen und Leistungsverbesserungen basierend auf umfassenden Nutzerdaten und Rückmeldungen aus über 25.000 monatlichen Bewertungen im App-Store mit einer durchschnittlichen Bewertung von impressive 4,7/5 Stars.

 
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from norise 2

Recensione di Guglielmo Peralta a ORIZZONTI DI PALPITI

july 8, 2020 by felice serino

Felice Serino

ORIZZONTI DI PALPITI

Questa silloge di Felice Serino si apre con la grande speranza rivolta all'Impossibile, a ciò che sta nel cuore di ogni poeta o artista in genere e che si può solo immaginare e tradurre in parole, in opere, nella piena coscienza, alla fine di ogni creazione, di avere prodotto qualcosa d'incompiuto, infinitamente distante da quell'orizzonte dal quale scaturiscono le idee e che non si concede allo sguardo orfico, sognatore e innamorato del volto inguardabile: non per espresso divieto ma perché ineffabile e perdutamente consegnato alla notte, in un altrove che il nostro poeta s'illude di cogliere e dove spera di “abitare” attraverso la parola, quella poetica, sottratta alla quotidianità, all'“ordito della vita” e “fuori dal coro”, non soggetta al sistema arbitrario e convenzionale dei segni linguistici. In virtù di questa parola egli ha la vaga sensazione di ri-trovarsi in qualcosa di perduto e che sente “palpitare” dentro di sé, nell'intimità, dove gli è data la possibilitàd'intuirsi, di guardarsi dentro e venire fuori, aprendosi a sé stesso e in questa apertura sentirsi prossimo a una verità che gli riveli la sua appartenenza a un altrove, a un mondo distante e diverso da questo in cui siamo gettati e che, al di là dell'«esser-ci» heideggeriano, gli dia la coscienza della vita autentica indipendentemente dall'«essere-per-la-morte». Perché è nell'intimità, dove accade il miracolo della creazione, che sorge la possibilità di agire attivamente contro l'irrazionalità e il vuoto, contro l'insensatezza e la nullità dell'esistenza, di distaccarsi dalle cose materiali e lottare per costruire un mondo migliore sulla Bellezza, su quel qualcosa di sublime che si manifesta restando nascosto e che ha il nome di Poesia. Di fronte al Meraviglioso, che si annuncia nella parola creatrice come orizzonte perduto, “tutto è ancora possibile” per Felice Serino, perché questa parola, a differenza di quella che si spezza contro la quotidianità e la realtà contingente, ha il potere di legare il suo mondo interiore all'oltre, sì che egli si sente rovesciato “come un guanto”; perché essa allontana e disperde ciò che, divenendo, è destinato a perire e mostra la vera natura delle cose, la loro essenza immutabile ed eterna.

“ti senti altrove e il più / delle volte fuori dal coro / ti chiedi se – nell'ordito della vita dove / si spezza la parola – ti sei perso / qualcosa – vorresti allora / rovesciarti come un guanto / riconoscerti come il / fuori del tuo dentro / aprirti a un'alba che / diradi questa / corolla di tenebre/ e sai che tutto / è ancora possibile”

Essere nel mondo, allora, significa per Serino opporre alle difficoltà contingenti della vita, all'angoscia esistenziale per la crisi profonda della società mondiale che sembra segnare il tramonto dell'umanità, il sentimento per ciò che è duraturo e, in quanto tale, portatore di una verità eterna in grado di aprire in interiore e in virtù della poesia quegli «orizzonti di palpiti» che sono espressione del suo stato d'animo particolare nell'atto della creazione, in cui lo sguardo e il cuore si cor-rispondono e si coniuganonella visione sinestetica, che è insieme immaginazione e sentimento, da cui sorge la parola poetica come l'alba, la quale è il pallido riflesso della sorgente, la possibilità e l'illusione di cogliere l'Impossibile negli “orizzonti” che essa apre al nostro poeta, suo sognatore fedele e innamorato. E quest'amore per la Poesia, per la Bellezza, che è ricerca della Verità trascendente e che si traduce nella scrittura, nel bisogno di dare forma a ciò che gli “palpita” dentro, è per Serino, ancora, un modo necessario di essere nel mondo, di dare significato al relativo/immanente, di valorizzare la dimensione umana rapportandola a quell'orizzonte assoluto di senso che è l'Essere divino.

“Tutto è possibile” nel sogno creativo e tutto è illusione, “stato d'incantesimo” e “delirio / che sanguina luce”, “breve estasi-amara / al risveglio”, quando le parole, “sillabe cadute dagli occhi”, lasciano il buio nell'anima e nuda la vista, ingannata dalle belle figure di suono e di significato: gli «allucinogeni» che catturano gli occhi, il cuore e la mente, protèsi e uniti nel vagheggiamento di un “cielo inventato”. La caduta dal sogno nella realtà non scoraggia il nostro poeta, non blocca i suoi tentativi di oltrepassare la “siepe”. In sostanza, la possibilità di giungere “nell'Oltre” non viene mai meno perché essa è il connubio di fedeltà e amore; è l'espressione del legame tra l'immanente e il trascendente, tra l'umano e il divino, tra l'interiorità e l'alterità, tra il «sé» e l'altro da «sé», tra l'«esser-ci» e l'oltreità, tra gli “orizzonti di palpiti” e l'impalpabile «oltre», il quale è principio e fondamento della nostra vita che un giorno ci farà “colmi / di lucente meraviglia noi resi/ impalpabili / essenze e vieppiù reali / tanto che ci parrà un sogno / l'aver attraversato / nella carne la morte”, e tuttavia “nel circolo del sangue / noi in bilico / un piede nel mistero”.

«Si può» in virtù della poesia “trasumanar per verba”. Perché essa ci fa beati essendo grazia divina, per cui basta l'“erba miracolosa” della sua parola a proiettarci oltre la condizione umana e dare significato alla nostra esistenza. Perché essenziale è questa parola “nutrita del sangue degli dei” e perciò vitale, sempre pronta ad aprire gli “orizzonti palpitanti” contro i “chiusi orizzonti” del “progresso / dio-boomerang”, nonché in grado di contrastare, di contenere tutto ciò che deturpa la bellezza, di farci ritrovare “nel bailamme di giorni a perdere”, dove vacilla la certezza di esistere, di essere reali, e col dubbio sorge la domanda se siamo “quasi finzione o sogno”, consegnati e dis-persi nel “virtuale”.

“Tutto è possibile”, “tutto / può ancora accadere”, perfino di scoprire, al di là delle evidenze, delle assodate certezze, “quell'essere consanguineo / con lo spirito delle cose” e comprendere che apparteniamo alla totalitàche non lascia nulla fuori di sé, che siamo tutt'uno in virtù dello Spirito unificatore. Allora “l'impossibile si fa / possibile” se non restiamo inerti e confidiamo nell'energia della parola poetica; possiamo tornare a stupirci di fronte a “ciò che sembra / umanamente assurdo”, perché anche le cose hanno la loro epifania e rivelano la loro vera natura al poeta nel suo stato di grazia. “Tutto è possibile”; solo resta il mistero dell'oltre, della verità ultima, irraggiungibile, preclusa allo sguardo e perfino al linguaggio poetico, perché la Poesia stessa è mistero e Parola ineffabile. La conoscenza dell'origine non è di questa vita; solo nel mondo celeste la verità impenetrabile ci sarà rivelata; l'oscurità sarà dissolta e saremo assorbiti “nel mistero lucente” del Tutto, avvolti nella “bolla / di un tempo non-tempo / come nella prima luce” e, dunque, non vedremo più “per speculum / in aenigmate”. Qui, nel riprendere le parole di S. Paolo1, la fede di Serino e la sua visione religiosa sono ampiamente dichiarate. Religiosità e misticismo sono tutt'uno col suo pensiero poetante, volto alla visio beatifica di Dio, del quale la poesia rivela la presenza nella profondità del mistero. E Dio si fa “presente” nelle parole che il Poeta Gli fa pronunciare e che testimoniano ancora la sua fede, la certezza di riuscire a sopportare, a dimenticare i mali terreni, nonché la speranza nella salvezza dell'uomo, al quale il Signore non farà mancare la sua misericordia e carità.

”(…) e come può non accoglierti la luce / se tu da questa hai origine? (…) dimentica / i bianchi deliri della solitudine / i voltafaccia dei giorni perduti / dimentica / come io ho dimenticato / sulla croce” (“Dimentica”)

”(…) Dio non è stanco / mai dell'uomo” (“La rosa di sangue”)

Le virtù teologali, che troviamo qui implicitamente espresse, assicurano al Nostro di essere accolto nella luce, la quale è la loro emanazione e il frutto della contemplazione mistico-religiosa e poetica al tempo stesso. Perché la Poesia è per Serino conoscenza 'visionaria' superiore a quella empirica. Gli “orizzonti di palpiti” sono mondi spirituali, stati di coscienza, “squarci / di vite trasversali / realtà sfumanti / nel mistero” che si aprono a una più completa conoscenza in virtù del legame tra l'interiorità e la suprema realtà spirituale. Attraverso la poesia il Poeta partecipa della divina visione, distoglie il pensiero dalla morte e lo rivolge dove “c'è del buono che ci salva”, dove è ancora possibile incontrare un sorriso e godere della natura. Ma è nella Verità oltre la morte la vita autentica; nella sparizione, che è il ritorno nella luce, dove siamo già stati, si compie il destino dell'uomo, si dissolve il mistero, e allora «vedremo faccia a faccia», sapremo chi siamo stati, chi veramente siamo. Di ciò è convinto il Nostro, perché la fede, sostenuta, suffragata dalla poesia e dall'amore, quello che “si scrive col cuore”, vince su ogni dubbio. Ed è in forza di questa certezza che egli può asserire ancora con S. Paolo2: “sapremo non per speculum / in aenigmate (…) allora / conoscerò / come sono conosciuto”. Solo allora la domanda sull'«essere» sarà soddisfatta. Oltre lo specchio del sogno la Verità mostrerà il suo volto, e il Nostro, come Raffaello rapito “davanti agli ultimi ritocchi” della “Mater dolorosa et Admirabilis”, contemplerà la sua Vergine: la Poesia che qui, in questo mondo, gli è concesso solo di sognare.

Guglielmo Peralta

1Videmus nunc per speculum in aenigmate, tunc autem facie ad faciem (I Cor. 13, 12),

2(…) nunc cognosco ex parte, tunc autem cognoscam sicut et cognitus sum (I Cor. 13, 12)

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from Cooperazione Internazionale di Polizia

Tutela ambiente. Traffico illecito di oli esausti, indagini internazionali dei carabinieri

E' stata denominata “Petrolio dorato” l’operazione dei carabinieri che ha condotto ad arresti e perquisizioni – non solo in Italia – su mandato del gip di Bologna, consentendo di scoprire un sistema illegale di commercio di oli vegetali esausti utili per produrre biodiesel.

Nell’ambito delle attività, i Carabinieri del Gruppo per la tutela ambientale e la sicurezza energetica di Venezia, con il supporto di diversi reparti dell’Arma, sono stati coordinati dalla Procura della Repubblica – Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo – di Bologna.

L’inchiesta ha consentito di documentare l’operatività di un sodalizio che, attraverso società autorizzate alla raccolta di oli vegetali esausti, traeva ingiusti profitti dagli introiti derivanti dal trattamento e dalla rivendita di questo rifiuto pregiato, utilizzato per la produzione del biodiesel. Attualmente sono iscritte nel registro degli indagati 22 persone e 2 società, a vario titolo ritenute responsabili dei reati di associazione a delinquere, attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, favoreggiamento personale, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e abuso d’ufficio, in relazione ai fatti accertati in Emilia-Romagna, Veneto, Trentino Alto-Adige e Campania nel periodo 2021 – 2022.

L’indagine ha visto il coinvolgimento nelle varie fasi di Europol per quanto riguarda la cooperazione internazionale di polizia, visto che gli indagati risultano gestire attività economiche anche in Grecia e Spagna, nonché commerciare con Austria, Belgio, Ungheria, Bulgaria, Repubblica Slovacca, Malta e Libia.

Accogliendo le richieste del Pm, il Gip ha disposto la misura cautelare nei confronti di 11 indagati (5 dei quali agli arresti domiciliari, 3 con obbligo di dimora e 3 con divieto di esercitare imprese o uffici direttivi in società del settore della gestione dei rifiuti) e il sequestro preventivo dei compendi societari e delle strutture aziendali delle due società al centro delle investigazioni. Nel corso dell’operazione verranno anche eseguite 17 perquisizioni personali e locali e svolte ispezioni ambientali a impianti di raccolta, gestione e trattamento di oli vegetali esausti.

#Armadeicarabinieri #carabinierinoe #carabinieritase #biodiesel #olivegetaliesausti #ambiente

 
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from Chez Looping

If de Rudyard Kipling, traduction par Looping.

Si tu peux garder la tête froide quand tout le monde autour de toi perd la sienne et t’en accuse, Si tu peux te faire confiance quand tout le monde doute de toi, mais en tenir compte cependant ;

Si tu peux attendre sans être fatiguer d'attendre, Ou être calomnié sans céder au mensonge Ou être détesté sans sombrer dans la haine Et pourtant sans fanfaronner ni donner de leçons.

Si tu peux rêver et ne pas faire des rêves ton maître ; Si tu peux penser et ne pas faire de tes pensée ton but ; Si tu peux rencontrer le triomphe et le désastre Et traiter ces deux imposteurs en toute égalité ;

Si tu peux supporter d'entendre la vérité que tu as dites Déformée par des fripons pour tromper des imbéciles, Ou voyant détruit l'ouvrage de ta vie, Prendre tes vieux outil pour te remettre au travail

Si tu peux faire un tas de toutes tes possessions Et les risquer sur un seul coup de dés, Et perdre, et recommencer de zéro, Et ne jamais souffler un mot de ta perte ;

Si tu peux obliger ta force ton cœur et ton courage, À servir ta cause longtemps après leur départ, Et ainsi persévérer quand il n'y a plus rien d'autre Que ta Volonté qui te dit : « Tiens bon ! »

Si tu peux parler aux foules et garder ta vertu, Ou vivre auprès des rois en gardant les pieds sur terre Si ni les ennemis ni les amis ne peuvent te blesser, Si tout le monde compte pour toi, mais aucun ne compte trop ;

Si tu peux remplir chaque minute impitoyable avec soixante secondes de vie parcourue, À toi est la Terre et tout ce qu'elle contient, Et, mieux encore, tu seras un Homme, mon fils !

 
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from Revolution By Night

Invitare al non voto al referendum è contro i principi costituzionali e democratici. Non andare a votare alle politiche e alle amministrative, per quanto sciocco, è legittimo, anche comprensibile, deve essere rispettato. Il voto di ciascun cittadino, alle politiche e alle amministrative, è sempre valido, anche se vota il 25% degli aventi diritto.

Nei referendum no. Non andare a votare ad un referendum è odioso ostruzionismo, mero calcolo opportunistico, che viola la libertà di espressione delle opinioni altrui.

Chi non va a votare vuole zittire e censurare chi vota. Chi non va a votare vuole impedire che le opinioni diverse dalla sua siano anche solo prese in considerazione. Chi non va a votare vuole imbavagliare chi vota. Ci sono solo due posizioni e opinioni democraticamente legittime e rispettabili: il SI e il NO.

Chi non va a votare si comporta da fascista. E se un fascista cerca di tapparmi la bocca io lo prendo a sberle.

Now playing: “Metropolis—Part I: The Miracle and the Sleeper” Images and Words – Dream Theater – 1992

 
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from 54rv36u

Cosa-fanno-le-rondini-vecchie

Cosa fanno le rondini vecchie? Stamattina io e moglie siamo andati con la Rha in auto a farle fare una passeggiata, poi al circolo lì vicino in una zona quieta. C'è un comodo dehors, dei tavolini all'ombra, ci siamo presi un caffè, abbiamo letto (lei ed io), scritto (io, matrici e appunti per riflessioni), lasciato vagare la mente (io ma a tratti m'è sembrato anche lei). In quel tempo che siamo stati lì, tra i vari avventori dopo un po' è venuta una coppia, molto anziana, tutti e due con il bastone. Anche loro si sono presi un caffè (anzi, un ginseng!), hanno fatto due chiacchiere tra loro, un paio di riflessioni su un telo frangisole da sostituire nel loro gazebo, altre cose così. Dopo un po' se ne sono andati via. Altri avventori, poi un'altra coppia molto anziana, in particolare lei, camminava male. Si sono accomodati ad un tavolino prossimo a quello dov'era stata la coppia di prima. Avranno preso senz'altro qualcosa ma non ho fatto caso, ero perso nei miei pensieri. Stavo pensando che gli anziani, pian piano, perdono inevitabilmente la loro mobilità. Lo vedo con mia madre che va per gli 89. Guida ancora (che ansia!) ma rimanda sempre di più le sue sortite autonome. Se per convenzione la terza età inizia a 60/65, moglie ed io siamo ancora dei giovani anziani. Ma ci stiamo inoltrando, è un fatto. E mi son messo ad immaginare come potrebbe essere il nostro “fading”, il nostro “uscire di scena” al rallentatore. Non la morte, quella mi preoccupa il giusto. Il lento decadimento, quello era il fulcro delle mie intime riflessioni. Poi sono successe due cose. C'è una vecchia casa accanto al circolo, di quelle a due piani più solaio. La mia attenzione è stata presa nell'osservare che lungo tutto il cornicione del tetto, tra i travetti, ci sono decine e decine di nidi di rondini ed altrettante decine di rondini volavano e ci si infilavano garrendo. È la loro stagione della gioventù! mi son detto. Ho provato a fare loro qualche foto ed anche un video. Nate d'un cane solo in una foto se ne intravede una e bene la sua ombra sul muro della casa. Nei video qualcosina in più ma bisogna prima sapere cosa voleva far vedere il video. Ma insomma non è questo il punto. Sono delle giovani rondini, hanno una breve stagione davanti a loro e sono pieni di incombenza, e trovati un partner, e fai una casa o risistema una vecchia, e accoppiati, e cova le uova, e dai da mangiare a questi figlioli, e “fai questo e fai quello” (cit. mia madre per dire che in una casa c'è sempre da fare) Cosa è la vita quando sei bambino? Ho letto una volta una bella frase: è un insieme di infiniti domani. E cos'è quando sei grande? E quando sei vecchio? Cosa fanno le rondini vecchie? Qual è il loro equivalente di andare al bar a prendere un caffè tanto non ci insegue nessuno e non abbiamo da preparare per nessuno se non per noi?

Come decidono che non è più per loro un'altra migrazione e restano semplicemente lì ad aspettare il compimento del ciclo?

********************************************** Qui inserire la seconda cosa. Ma non ancora, non ancora. (cit. Il Gladiatore) **********************************************

Quanto segue adesso è un'appendice inutile, potrebbe essere tagliata, farne oggetto appunto di una appendicectomia

Cosa fanno le rondini vecchie? Mi è proprio garbata, me la sono segnata perché potrebbe essere il titolo di un mio prossimo libro, un bel titolo. Ne ho già scritti parecchi di libri. Voglio dire, quanto meno il titolo… Ho solo da mettere sotto a ciascuno un (bel) po' di righe ma insomma, l'impianto, nella mia testa, c'è tutto. In realtà due libri li ho scritti ed anche stampati in proprio in una decina di copie ciascuno. Il primo “Case di bambino” l'ho scritto per fare il regalo a mia madre per un suo compleanno qualche anno fa. Tra l'idea di farglielo per regalo, la sistemazione del materiale che avevo “messo lì da parte” negli anni precedenti e il tempo di spedizione e consegna dei libri in tempo per il compleanno c'erano così pochi giorni che alla fine il libro è stato sì gradito e piaciuto da parentame ed amici intimi, ha sì soddisfatto il mio desiderio di poter dire “ho scritto un libro” ma anche avrebbe meritato il sottotitolo di “Manuale del refuso, come inserirli a cazzo e con grazia”… Me n'è rimasta una copia, la mia personale, che conservo come una reliquia. Nel tempo ho fatto la revisione completa del testo, ho cambiato/aggiunto/sostituito alcune parti (mi si dice che anche il mio collega A.M. abbia fatto la stessa cosa; lui addirittura la prima stesura non la pubblicò mai, e alla seconda stesura, che fu la prima ad essere pubblicata, cambiò anche il titolo. Per inciso secondo me fece bene, “Fermo e Lucia” proprio non si può sentire!) e poi alla fine ne ho stampata un'altra dozzine di copie per una serie di richieste di amici che non l'avevano letto. Purtroppo non ho trovato più la prima copertina, autoprodotta, e nella seconda versione ne ho messa una, la Torre Leon Pancaldo di Savona, scaricata dalla rete. Poi ho raccolto in un libro una serie di racconti che avevo pubblicato in diversi siti, sai di quelli da un tanto al chilo, prova ne è che con il tempo tutti questi siti hanno cessato di esistere. Il titolo è “Racconti minimi e brevi”. Le coppia di damino e damina veneziani in vetro che compaiono nella copertina non ci sono più “per intero”. Spolverandoli si sono separati. Incollati non hanno poi retto ad una seconda spolverata. Incollati ancora ora stanno in un vecchio bicchiere tappato con un coperchio trasparente, impolverato. Di questo secondo libro m'è rimasta solo la mia copia personale. Di entrambi, mi sono fatto furbo, conservo in un cloud il solo pdf. La mia produzione cartacea si è fermata lì ma anche la mia produzione letteraria “seria”. Al più qualche pezzo come questo ed è tutto dire.

 
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from Nò Blog' di eletronico2

Se fossi un angelo e avessi il potere di migliorare la vita delle prossime generazioni, potrei intraprendere diverse azioni:

  1. Promuovere l'istruzione: Creerei programmi educativi accessibili a tutti, che incoraggino il pensiero critico, la creatività e l'empatia, affinché i giovani possano sviluppare competenze per affrontare le sfide future.

  2. Proteggere l'ambiente: Lavorerei per sensibilizzare le persone sull'importanza della sostenibilità e della conservazione delle risorse naturali, promuovendo pratiche ecologiche e l'uso di energie rinnovabili.

  3. Favorire la salute mentale: Sosterrei iniziative che promuovano il benessere mentale, offrendo supporto e risorse per affrontare lo stress e le difficoltà emotive, creando un ambiente in cui i giovani si sentano ascoltati e compresi.

  4. Incoraggiare la pace e la tolleranza: Promuoverei la comprensione interculturale e il dialogo tra le diverse comunità, affinché le future generazioni possano vivere in un mondo più pacifico e inclusivo.

  5. Sostenere l'innovazione: Investirei in ricerca e sviluppo per affrontare le sfide globali, come la povertà, le malattie e i cambiamenti climatici, incoraggiando i giovani a diventare innovatori e leader nel loro campo.

  6. Valorizzare la comunità: Creerei opportunità per i giovani di impegnarsi attivamente nelle loro comunità, promuovendo il volontariato e la partecipazione civica, affinché possano sentirsi parte di qualcosa di più grande.

In questo modo, potrei contribuire a costruire un futuro migliore e più luminoso per le generazioni a venire.

 
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from Novità in libreria

Continua la cavalcata attraverso le praterie delle novità di aprile.

NOIR, GIALLI E THRILLER:

  • ODIO INNOCENTE di Domenico Romeo (Armando Editore). Nel pieno degli anni Settanta, la ricerca della verità sull'omicidio di Pier Paolo Pasolini diventa la ragione di vita di un uomo ossessionato, che si muove tra fascismo militante, malavita, traffico di droga, trame oscure ed eversione politica. Per saperne di più: scheda libro.

FUMETTI E GRAPHIC NOVEL:

  • CUORE – BIOGRAFIA A FUMETTI DI UN ORGANO a cura di Veronica Moretti e Stefano Ratti (Becco Giallo). Un dettagliatissimo fumetto, basato su interviste ai pazienti e supervisionato da un comitato scientifico, su un organo vitale, celebrato da poeti e artisti di ogni tempo come sede dei sentimenti, delle passioni e della vitalità. Fa parte di una serie di fumetti dedicata al corpo umano (l'altro volume disponibile è PANCREAS, a cura degli stessi autori). Per saperne di più: scheda libro.
  • DAGON E ALTRI RACCONTI BREVI di Sergio Vanello (NPE). Alcuni celebri racconti horror di H.P. Lovecraft trasposti in graphic novel: otto storie in totale, reinterpretate nelle tavole in bianco e nero di un fumettista che si pone nella gloriosa tradizione di Dino Battaglia e Sergio Toppi. Per saperne di più: scheda libro.

SAGGISTICA:

  • SAMURAI GRAVEL di Caterina Zanirato (Ediciclo). Reportage di viaggio attraverso il Giappone in bicicletta: un viaggio anche interiore che conduce l'autrice per le tentacolari metropoli, nei monasteri, sulle montagne, nei luoghi dei samurai, alla ricerca dello spirito tutto giapponese dell'onore e della bellezza. Per saperne di più: scheda libro.
  • SCIENZA CHIARA, SCIENZA OSCURA di Gianfranco Pacchioni (Il Mulino). Le cosiddette Big Tech, ovvero le compagnie private che gestiscono servizi legati alla tecnologia digitale, sono sempre più protagoniste (grazie agli ingentissimi investimenti) nel campo della ricerca scientifica. Questo libro analizza luci e ombre della nuova era che stiamo vivendo: possiamo ancora fidarci della scienza, quando questa è legata a compagnie private la cui raison d'etre è nel profitto? Per saperne di più: scheda libro.
  • SIMULACRI DIGITALI di Andrea Daniele Signorelli (Add Editore). A proposito di Big Tech, ecco un saggio che analizza l'illusione della realtà che sta confondendo e incantando le nostre esistenze attraverso il mondo dei social e dei contenuti digitali in genere. Per saperne di più: scheda libro.
  • ALPHONSE MUCHA a cura di Sato Tomoko (Moebius). Una raccolta di opere significative del celeberrimo artista dell'Art Noveau, con una guida dettagliata sui suoi momenti artistici e le sue tecniche. Per saperne di più: scheda libro.
  • Sempre a proposito di arte: CARAVAGGIO 2025 a cura di Francesca Cappelletti e Maria Cristina Terzaghi (Marsilio Arte). Catalogo della mostra a Roma (Palazzo Barberini, Gallerie Nazionali d’Arte Antica in collaborazione con Galleria Borghese, 7 marzo – 6 luglio 2025). Per saperne di più: scheda libro.
  • DONNE DELLA RISURREZIONE di Carlo Maria Martini (Il Pellegrino). Si tratta della raccolta di meditazioni inedite, proposte alle Ausiliarie diocesane nel 2007, sul tema della donna nel mistero della Risurrezione. Per saperne di più: scheda libro.

INFANZIA E RAGAZZI:

  • PESCE CHIAPPA di Pauline Pinson (La Nuova Frontiera Junior). Nonostante sia un simpatico pesciolino, Pesce Chiappa viene spesso preso in giro perché somiglia proprio a un sedere... ma lui ne ha abbastanza! Un libro sull'autostima e sulla fiducia in sé stessi. Età di lettura: dai 4 anni. Per saperne di più: scheda libro.
  • UN VIAGGIO NELL'ARTE CON MIFFY di Dick Bruna (Lupo Guido). La coniglietta Miffy accompagna i bambini a scoprire l'arte attraverso il gioco e la creatività. Età di lettura: dai 4 anni. Per saperne di più: scheda libro.
  • LONTANO, LONTANISSIMO di Ilaria Perversi (Lapis). Martina compie gli anni d'estate e finora ha spento le candeline in posti strani ed esotici. Questa estate, però, a causa di un imprevisto, è costretta a festeggiare mentre è ancora a casa... e se nessuno si ricordasse che è il suo compleanno? Età di lettura: dai 5 anni. Per saperne di più: scheda libro.
  • ROSA LA CORAGGIOSA di Kevin Henkes (HarperCollins). Rosa la topina non ha paura di niente, ma quando perde la strada di casa, tornando dalla scuola, tutto sembra spaventoso. Età di lettura: dai 5 anni. Per saperne di più: scheda libro.
  • LA NOTTATACCIA di Bruno Zocca (Lupo Guido). La bambina protagonista di questo albo illustrato non riesce a dormire e non capisce quale passaggio abbia saltato dei suoi rituali per la buona notte (lavarsi i denti, mettere il pigiama, eccetera). Fuori di casa, incontra un orso con il suo stesso problema e decide di aiutarlo leggendogli una storia. Ecco cosa aveva dimenticato: la storia della buonanotte! Età di lettura: dai 5 anni. Per saperne di più: scheda libro.
  • ROSELLINO E IL TULIPANO di Cinzia Praticelli (Il Ciliegio). Rosellino è un porcellino tutto rosa che vorrebbe regalare un tulipano alla sua mamma. Nella sua ricerca, Rosellino incontra tanti amici interessanti. Età di lettura: dai 6 anni. Per saperne di più: scheda libro.
  • PRUZZI PUZZETTA di Chiara Baglioni. Primo volume di una nuova serie dedicata a una barboncina testarda e orgogliosa, dotata di un bel caratterino che la caccia nei guai. Età di lettura: dai 7 anni. Per saperne di più: scheda libro.
  • FLORA. LA STAFFETTA PARTIGIANA di Fulvia Degl'Innocenti, illustrazioni di Sara Cimarosti (Lapis). Albo illustrato che racconta la storia di Flora, una ragazza di 12 anni che rischia la vita per portare i messaggi ai partigiani. Una storia ispirata alla vicenda di Flora Monti, che ancora oggi racconta ai giovani la sua esperienza. Età di lettura: dai 7 anni. Per saperne di più: scheda libro.
  • SOCCI & PLATO – SUPER FILOSOFI ALLA RISCOSSA di Philip Osbourne e Roberta Procacci (Armando Curcio). Secondo volume della serie a fumetti di Socci & Plato, ovvero Socrate e Platone, insegnanti di filosofia alla Middle School di Atene, che spiegano i concetti di filosofia in modo inusuale e divertente. Età di lettura: dagli 8 anni. Per saperne di più: scheda libro.
  • Sempre per Lapis, ancora un libro che ricorda la Resistenza: NON LONTANO DA QUI di Francesca Avanzini. Il tredicenne Mino, ancora turbato dalla scomparsa della nonna, riceve un compito speciale dalla professoressa: scoprire la storia del proprio quartiere. Così si imbatte nella targa commemorativa dedicata a Salvatore Principato, ucciso dai fascisti nella strage di Piazzale Loreto nel 1944. La ricerca su questo maestro, morto per difendere la libertà, colpisce Mino e gli fa capire che la storia non è solo una sequela impersonale di date e fatti, ma una bussola per orientarsi nel presente. Età di lettura: dai 10 anni. Per saperne di più: scheda libro.
  • MILLE E IO di Yorick Goldewijk, illustrazioni di Yvonne Lacet (Gallucci Bros.). Romanzo distopico: Otto e Mille sono due ragazze che dovrebbero essere educate e addestrate a obbedire e servire senza fiatare. Invece Otto e Mille, fin da quando si conoscono, decidono di fuggire oltre il Muro, verso la libertà. Età di lettura: dagli 11 anni. Per saperne di più: scheda libro.
 
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from 54rv36u

gatti

aggiornamento 13 maggio 2025

Midnight Cats – Stray Black Cats & Deep Bass Groove Jazz Night dal canale jij cats jazz su youtube https://www.youtube.com/watch?v=lemLMRdb8KI&ab_channel=jij~CatJazz~

Non c'è un vero motivo per il quale metto questo suggerimento di ascolto. Sto cazzeggiando al computer prima di mettermi “al lavoro” ed ho visto questa clip; di solito scarico solo l'mp3, stavolta l'animazione con i gatti mi è garbata e mi mette di buon umore.

Ieri sera a letto nel recap mentale della giornata prima di addormentarmi ho visualizzato i contenitori e le palline. Palline nere e contenitori di vari colori. (probabilmente associavo mentalmente il colore alla capacità del contenitore) Le palline scorrevano, rimbalzando, da sinistra verso destra. (questo dipende ovviamente da come sono stato abituato a leggere e scrivere. Fossi stato di cultura araba o ebraica sarebbero scorse da destra verso sinistra) Via via le palline si infilavano nei vari contenitori. Poi mi devo essere addormentato. Stamattina uno tra i primi pensieri da cosciente è stato di “vedere” un possibile approccio nella ricerca della soluzione: – Prima seleziona un gruppo di contenitori “NC”. (per esempio il secondo, il quarto ed il penultimo contenitore) – Determina la capacità complessiva “Max” di quel gruppo di contenitori. – Fai scorrere da 1 a Max palline ordinatamente nei vari contenitori del gruppo. (prima una sola pallina, poi due palline ecc ecc fino a MAX palline) Il numero complessivo di tutte le operazioni È la soluzione.

Well, thanks to the prick! Scivilo te il python!

Ora però prima un buon caffè (con biscotti) con moglie

 
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from Nò Blog' di eletronico2


Se fossi il diavolo e volessi influenzare negativamente le menti delle prossime generazioni, potrei adottare strategie subdole e ingannevoli. Ecco alcune idee:

  1. Disinformazione: Diffondere notizie false e teorie del complotto per creare confusione e sfiducia nelle fonti di informazione affidabili.

  2. Divisione: Incoraggiare l'odio e la polarizzazione tra gruppi diversi, sfruttando le differenze culturali, politiche e sociali per creare conflitti.

  3. Dipendenza dalla tecnologia: Promuovere un uso eccessivo dei social media e della tecnologia, portando a una diminuzione delle interazioni umane genuine e a problemi di salute mentale.

  4. Consumismo: Incoraggiare una mentalità materialista, facendo credere che la felicità derivi dal possesso di beni materiali piuttosto che da relazioni significative e esperienze.

  5. Negligenza dell'educazione: Sottovalutare l'importanza dell'istruzione critica, promuovendo un sistema educativo che non stimoli il pensiero critico e la curiosità.

  6. Normalizzazione della violenza: Rappresentare la violenza e la crudeltà come normali o accettabili nei media e nei giochi, influenzando la percezione della realtà.

  7. Svalutazione delle emozioni: Far credere che esprimere vulnerabilità o emozioni sia un segno di debolezza, portando a una società meno empatica e più isolata.

Queste strategie potrebbero avere un impatto duraturo sulle menti delle generazioni future, rendendole più suscettibili a manipolazioni e influenze negative.

Ciò che sta facendo il nostro governo e la nostra società

 
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from Cooperazione Internazionale di Polizia

Operazione El Rais. Traffico di migranti gestito da egiziani, smantellato dalla nostra Polizia di Stato in un contesto di cooperazione nell'ambito di una Operational Task Force di Europol

È stato estradato in Italia dall’Albania un egiziano arrestato nell’ambito dell’Operazione “El Rais”, condotta dalla Polizia di Stato di Siracusa e dal Servizio Centrale Operativo, coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia (DDA). L’uomo è giunto a bordo di un volo partito da Tirana e atterrato nelle prime ore del pomeriggio presso l’Aeroporto di Fiumicino, scortato dagli agenti del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e successivamente recluso presso la Casa Circondariale di Roma Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Si tratta di un ulteriore e significativo risultato ottenuto grazie alla sinergia e collaborazione tra le autorità italiane e quelle albanesi (Dipartimento Polizia Criminale – Forza Operazionale) con il contributo dell’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza operativo in Albania, che consentirà di processare in Italia uno dei componenti della complessa rete criminale dedita al traffico di migranti, operante tra l’Egitto, la Turchia e la Grecia.

L’attività, in particolare, rappresenta un seguito della vasta operazione (denominata “El Rais”) conclusa lo scorso 8 aprile, con l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare a carico di 15 egiziani ritenuti appartenenti ad uno dei più articolati e ben organizzati sodalizi dediti al traffico di migranti sulla Rotta del Mediterraneo Orientale, che si stima abbia favorito l’ingresso clandestino in Italia di almeno 3 mila persone, a partire dal 2021 a oggi, con introiti per l’organizzazione criminale di almeno 30 milioni di dollari.

L’indagine ha visto il coinvolgimento di diverse autorità e Forza di Polizia estere (albanesi, tedesche, turche e omanite), coordinate dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale.

L'ordinanza era stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Catania a seguito dell’imponente attività investigativa coordinata da questa Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, condotta dal Servizio Centrale Operativo (SCO) e dalla Squadra Mobile di Siracusa in stretta sinergia con la Divisione Interpol del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e l’Agenzia Europea EUROPOL nell’ambito dell’Operational Task Force (OTF) del “Mediterraneo orientale“.

Una operational task force di Europol è un gruppo di lavoro temporaneo e flessibile composto da esperti di polizia e investigatori provenienti da diversi paesi europei. Queste task force vengono create per affrontare specifiche minacce criminali transnazionali, come il traffico di droga, il terrorismo, il cybercrimine e altre forme di criminalità organizzata. Le principali caratteristiche di una operational task force di Europol sono:

Composizione flessibile: I membri provengono da diverse agenzie di contrasto al crimine dei paesi UE, a seconda delle esigenze dell'operazione. Obiettivi mirati: Sono create per indagare su specifici casi o fenomeni criminali di rilevanza internazionale. Coordinamento centralizzato: Vengono coordinate da Europol per massimizzare l'efficacia delle operazioni congiunte. Durata limitata: Hanno una durata limitata, attiva solo per il tempo necessario a raggiungere gli obiettivi dell'indagine.

#otf #Europol #serviziocentraleoperativo #sco #servizioperlacooperazioneinternazionaledipolizia #cooperazioneinternazionaledipolizia #direzionecentraledellapoliziacriminale #elrais #UfficiodellEspertoperlaSicurezza #trafficodiesseriumani

 
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from 54rv36u

Solstizio

Aggiornamento 12 maggio 2025 sulle Matrici Rettangolari a valori [0,1] Ho cambiato la descrizione del campo di valori; penso che {0,1} potesse far pensare “nel campo dei Reali”. Invece no, sono proprio possibili i soli valori o zero o uno. Ma queste sono quisquilie. Grazie ad un paio di brillanti (me lo dico da solo) osservazioni, sono riuscito oggi a semplificare in maniera considerevole il programma; ho solo penato per dire a python cosa io volessi. Una parte ci sono riuscito, un'altra parte non intende ragioni ed ho dovuto trovare delle “allungatoie” per arrivare alla meta. Comunque rispetto a prima i risultati sono importanti. Se con il vecchio programma l'ultimo valore per le 3 x 10 a 15 elementi aveva richiesto poco più di 3 ore, con questo me l'ha scodellato in meno di 6 secondi. Merito certo delle osservazioni di cui sopra ma anche demerito del vecchio programma che era… prolisso. Questo mi ha portato ad estendere la ricerca fino alle 3 x 12 ed ottenere i risultati cercati in tempi “ragionevoli”. Le 3 x 12 sono 68,7 miliardi e l'ultimo valore, quello con 18 elementi “1” (9 miliardi e 75 milioni di possibilità) me l'ha fornito in 2 minuti e 10 secondi; 833 Fondamentali per la cronaca. Visto la pazienza che ho messo con il vecchio programma, potrei ora estendere lo studio ad ordini superiori fino, penso, alle 3 x 14 (quasi 4400 miliardi di matrici possibili) ma sarebbe un farlo per “tigna” e non è questo lo scopo. Spoiler: C'è una via di semplificazione ancora più potente e, direi, definitiva. Passa però per un quesito al quale non so rispondere (al momento) con una risposta “concisa” ma solo con una “prolissa”. Supponiamo di avere n palline e m contenitori. I contenitori hanno capacità diverse, per esempio un contenitore può contenere solo 1 pallina, un altro 5 palline, un altro 3 ecc ecc fino fai conto a z palline. Ci possono inoltre essere contenitori della stessa capacità che sono comunque considerati distinti. Sia C la capacità massima dell'insieme di contenitori, cioè C è il massimo numero di palline che riempirebbe contemporaneamente tutti gli m contenitori. Date n palline con n compreso tra 1 e C, in quanti modi diversi possono essere distribuite le palline tra gli m contenitori considerando inoltre che ogni contenitore non dev'essere per forza riempito ma può rimanere anche vuoto o parzialmente riempito? La soluzione “prolissa” passa ovviamente per il calcolo combinatorio con in più la complicazione del “non necessario completo riempimento” dei contenitori. Ma ce n'è una “più concisa”. So che c'è, ne sento le tracce ma ovviamente ora come ora mi è inafferrabile. Il quadro della foto l'ho fatto io. L'ho intitolato Solstizio d'inverno perché l'ho finito appunto il 21 dicembre 2024

 
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from Chi sei ele?

Non lo so manco io, volevo scrivere in 3 persona, cercando me stesso, scrivendo un modo auto critico e “elegante”.

Ora scrivo a sentimento trascinato dalla musica e domani magari scriverò poesie d'amore, canzoni o chissà ché.

Questo blog sono io, perché serve per rispondere a una domanda “Chi sei ele?”

 
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from Marco Benini

Un passo nel possibile

La pedagogia riduce la distanza tra i limiti soggettivi e le possibilità reali. La sua materia è l’educazione, il suo strumento l’apprendimento, la sua natura è sintesi. I suoi fini: l’evoluzione personale e il benessere della collettività.

 
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from Marco Benini

Management educativo, contesti ad alta complessità

Sono un Educational Program Manager — lo sono diventato nel tempo, via via che ho scoperto strumenti educativi e approcci manageriali capaci di contribuire a un cambiamento positivo nella nostra società.

Progetto e realizzo interventi educativi multiprogetto, con un focus sulle comunità più vulnerabili. Mi impegno affinché siano basati su strategie condivise, evidenze scientifiche, sostenibilità economica e rispondano a bisogni reali.

Il mio obiettivo è generare un impatto concreto, duraturo e diffuso. Lavoro con team interfunzionali, mi occupo di monitoraggio operativo, cura dei partner e aggiornamento costante in ambito psicopedagogico e tecnologico.

Dedico particolare attenzione alla crescita dei project manager attraverso attività di mentoring e supervisione, finalizzate a rafforzarne le competenze operative, decisionali e relazionali. Tra le mie responsabilità strategiche rientrano la definizione dei budget, la gestione delle risorse umane e la rendicontazione verso stakeholder e organismi decisionali. Ho sviluppato e declinato framework operativi per diversi enti del terzo settore.

Non sempre è possibile, ma ritengo importante che ogni progetto si inserisca all’interno di una visione più ampia, articolata in un programma organico e coerente.

Questo approccio è cruciale soprattutto quando si lavora in contesti ad alta complessità, dove garantire continuità operativa, gestire l’incertezza, prevenire il burnout e mantenere standard elevati non è un’opzione, ma una condizione necessaria.

 
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from R0manticTechie

Giornata un po' del cazzo, ho fatto poco e niente e non mi sento nemmeno riposato. Avrei voluto dormire, ma qua il rispetto non sembra sia cosa conosciuta. Ho appena fatto bere la mia cagnolina nel bidet. Penso che da stasera non fumerò più. Le siga le ho finite prima al bar e non le ho comprate, domani non avrò modo di farlo, salvo scendere appositamente e vorrei non farlo. Penso sia abbastanza facile, l'ho fatto già in passato, non mi sento bloccato e so che starò meglio già un paio di giorni dopo aver smesso, anzi, già dopo qualche ora ritorna il fiato di prima. Sono anche a dieta. Se riuscissi a riprendere regolarmente con lo sport e regolarizzare anche il sonno sarei un ninja.

Sono nervoso comunque, non per il fumo onestamente, perchè non c'è rispetto. Cioè le ho detto che mi fa male la fottuta testa e lei fischia, canticchia, me sei una stronza irrispettosa. Certe volte me ne vorrei andare istantaneamente. Ma è la festa della mamma ed onestamente mi sembra poco carino litigare anche oggi, lo faremo domani.

Adoro stare da solo, ma odio stare solo. Surreale. Mi piace il silenzio, il chill che posso godermi quando non c'è nessuno intorno. Posso fare le cose con i miei tempi e non avere pressioni esterne. Il tempo sembra dilatarsi. Però allo stesso tempo, se non mi sento impegnato inizio a sentirmi solo e vorrei che ritornassero a casa.

Sono molto stanco, ieri ho fatto una escursione che mi ha stancato e poi un compleanno, non sono riuscito a riposarmi a sufficienza stanotte e non mi è stato concesso oggi pomeriggio perchè si doveva passare l'aspirapolvere.

Non sto al top oggi, mi sento un po' un mezzo straccio. Vorrei che la giornata finisse ma ho cenato e quindi ora non posso mettermi a letto se no mi viene il reflusso, ma onestamente non volevo cenare e lei mi ha tentato... me ne devo andare da questa casa. Ma non posso, prima di tutto perchè non me lo posso permettere e poi perchè il mio cane ha bisogno di spazio e non saprei come fare onestamente, in più non vorrei lasciarla da sola... forse dovrei o portarmela più frequentemente dietro, ma è un cane reattivo. E' una situazione del cazzo. Sono ad una impasse.

 
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