Nakamura

C'est le Diable qui tient les fils qui nous remuent! Aux objets répugnants nous trouvons des appas; Chaque jour vers l'Enfer nous descendons d'un pas, Sans horreur, à travers des ténèbres qui puent. da “Au Lecteur”, in Les Fleurs du Mal, edizione del 1869.

Cos'è I Fiori Del Male? Se me lo chiedi adesso, non ti rispondo più “è un libro di Baudelaire”. Per me, adesso e per sempre, I Fiori Del Male è un'Opera in forma di manga, scritta e disegnata da Oshimi Shūzō.

Sono innamorato del genere; ho letto centinaia di lavori. Dai primi lavori di Tezuka Osamu sino all'ultimo di Mori Kaoru, ancora in corso.

Ma nessuno di questi mi ha colpito allo stomaco come Aku no Haka, 惡の華. Forse non ne leggero' più, non so; o più probabilmente non è vero.

Ma la sensazione è quella: che non ci sia bisogno di dire altro, dopo quello che ha raccontato Oshimi.

L'ho appena finito; più di duemila pagine lette in pochissimi giorni. Ed ora, che fare? Come esprimere quanto mi trovo dentro?

Ho deciso di rivolgermi alla musica, al caso, alla matematica. Ho ascoltato e composto, strato su strato, e ho visto emergere un tutto.

Quel tutto è Nakamura.

Perché, si capisce, Nakamura è tutto.

Vertigine afferra l'anima vinta e la spinge a due mani nell' abisso oscurato dai miasmi umani; l'abbatte ai bordi d'un abisso millenario, ove Lazzaro maleodorante lacera il sudario, si muove nel risveglio il cadavere spettrale d'un vecchio amore rancido, splendido e sepolcrale.


Queste immagini sono tratte da I Fiori Del Male, di Oshimi Shūzō, pubblicato in inglese dalla Vertical. Tutti i diritti sono dell'Autore, che spero mi perdonerà se ho esposto queste due sue immagini. E' pubblicità, dai.

La musica è © 2020 Eidon (Eidon@tutanota.com). All rights reserved. La si puo' ascoltare anche su FunkWhale e PeerTube.