Mu
“I simboli sacri di Mu“: è il titolo di un vecchio libro di James Churchward. Churchward chiamava “Mu” un ipotetico continente perduto nell'Oceano Pacifico. È ormai chiaro che questo continente non è mai esistito, ma “Mu” rimane una parola affascinante che nel corso della sua lunga storia ha assunto una notevole quantità di significati e usi. Come carattere cinese, “Mu” (無) è usato per esprimere l'assenza di qualcosa, ma anche il nulla, l'inesistenza o l'impossibilità. È interessante notare come 無 esprima anche la
“Pura consapevolezza, precedente all'esperienza o alla conoscenza”.
E fra i tanti suoi significati, c'è anche quello di... danzare XD
“Mu” è anche il titolo del mio ultimo brano, un pezzo jazz che inizia in 7/8, prosegue in 4/4, e che torna poi al 7/8 originale. Uno scendere, salire e ridiscendere, dunque; qualcosa che potrei rappresentare come “–+-“
Giù, sù, giù. Come in una forma alternativa del carattere “Mu” (quella dei caratteri in sigillo-Shuowen). La potete vedere in figura. Ci vedo due ballerini, uno a sinistra e uno a destra, e sopra di loro il Maestro, che li sovrasta e guida. Giù, sù, giù, “–+–”.
Per accentuare questa interpretazione, sul “volto” di ogni danzatore ho sovrapposto la testa di tre statuette Jōmon.
Dopo tante parole, ecco un po' di Musica XD. Spero vi piaccia!