A Marinella

A Marinella, perché l’amore non scompaia mai.

Ti incontrai la prima volta nella mia adolescenza, avevi 11 anni e già mi entrasti nel cuore. Il tuo dolce nome, la tua voce, il tuo sorriso, l’aura di magia che emanavi con la tua presenza…

Mi innamorai di te, ma allora non comprendevo questo sentimento, la mia timidezza e la tua bellezza mi bloccavano la voce, mi bastava suonare la mia chitarra per te, nei lunghi pomeriggi trascorsi insieme, canzoni antiche, che sapevano di leggenda…

“Here’s to you, Nicola and Bart rest forever here in our hearts the last and final moment is yours that agony is your triumph”.

Crescendo ci perdemmo ognuno nella propria vita, sposasti il mio migliore amico, dolore ma anche gioia, con lui avevi sposato anche una parte di me, un figlio… la tua gioia ed anche la mia, saperti felice ed amata mi riempiva il cuore.

Ma la vita è stata ingiusta con te, la sorte estrasse il tuo numero prima dei 40 anni, il tuo corpo fu assalito dal male che non perdona, il mio cuore fu trafitto da un grande dolore.

Te ne sei andata senza disturbare, come era da sempre nel tuo carattere, perdonami se non sono venuto al tuo funerale, voglio ricordarti felice, con in faccia il tuo sorriso più bello e solare.

Prendo la vecchia chitarra e incomincio a suonare…

“Questa di Marinella è la storia vera, che scivolò nel fiume a primavera, ma il vento che la vide così bella, dal fiume la portò sopra una stella”.

Giada