A Valeria Soresin

A Valeria Soresin perché… non è giusto.

Non avevo mai sentito tanto freddo… il duro pavimento sotto di me mi fa paura. Mi viene da vomitare, tremo tutta, cosa mi sta succedendo… I ricordi scivolano come acqua su di me. Musica, balli, risate e poi… crepitìo di spari da troppo lontano… e corpi vicini che mi cadevano addosso. “Ancora ancora”, grido a cavalluccio di papà… allargo le braccia senza paura di cadere “Fammi volare, papà, più in alto. Papà piu in alto.” Sapore di sangue in bocca. Sono stata colpita da qualcosa… Mi dispiace, non dovevo venire qui, è tutta colpa mia… “Alla fine mi hai convinta… a salire su questa giostra infernale” “Non preoccuparti, quando te lo dico io apri le braccia… Sarà come volare” Sprofondo sempre più in basso… Non riesco a fermarmi… sto scivolando… “Valeria, scendi dall’altalena e rientra in casa, sta arrivando un temporale” “Un altro pochino mamma, voglio volare fino in cielo”.

Giada