E conservò tutte quelle cose nel suo cuore...

Gran parte della gente non ha difficoltà ad esprimere i propri sentimenti, davanti a pochi intimi o in pubblico, di meno sono quelli che non riescono ad esprimerli affatto, o per timidezza o per remore ereditate dall’infanzia. C’è chi urla e chi invece non riesce nemmeno a sussurrare. Io non faccio parte di nessuna di queste due categorie.

Io le cose le vivo e ci rifletto.

Quando succede qualcosa di triste, o di bello, lo vivo intensamente conservandolo gelosamente nel mio cuore. A volte mi trovo a parlare con un amico che mi assomiglia, il quale ascolta (o fa finta di ascoltare) e riesco a raccontarlo, ma la sensazione, il sentimento, l’affetto o l’odio per quello che succede mi resta dentro.

E non è un bagaglio che mi pesa, tutt’altro, rappresenta il mio tesoro. Quello che sono, quello che ho costruito, quello che gli altri hanno costruito con il mio aiuto o nonostante non abbia mosso un dito. Questo è quello che sono. E’ poco? non lo so, probabilmente esisteranno altre come me, in altre parti del mondo, in altre culture più spirituali di quella occidentale.

Nel darvi la buonanotte stasera voglio salutare soprattutto quelli che, almeno una volta nella vita, hanno gioito silenziosamente dentro di sé, senza che nessuno intorno se ne sia accorto.

Alessandra White