La mia esperienza da sottomessa

Scrivo qui, in questo blog che nessuno leggerà mai, la mia veramente breve esperienza nel mondo del BDSM.

Prima di iniziare, vorrei spiegare la differenza tra la “Miss” e “Padrona” e tra “Slave” e “Sub”. Il rapporto Padrona – Slave è quello più forte, più dominante. La Padrona può chiedere qualunque cosa e la Slave deve solo obbedire. La Slave non può porre limiti, è completamente nelle mani della sua Padrona.  Nella coppia Miss – Sub invece, le due parti concordano una specie di “contratto” nel quale vengono decisi i limiti entro i quali deve rimanere il rapporto. E' una situazione di dominazione più “soft”, dove rimane spazio per eventualmente  modificare gli accordi iniziali.

Ho premesso questo, per spiegare meglio in quale situazione mi andai ad infilare, cioè la peggiore: un rapporto già consolidato di Padrona – Slave, dove il mio ruolo doveva essere di “sub”. Per la verità, avevo molti dubbi al riguardo, ma l'insistenza della Padrona, che chiamerò Clara e della sua Slave, che chiamerò Aisha, superarono le mie resistenze ed infine accettai di fare un periodo di “prova”.

Il primo giorno trascorse abbastanza serenamente. Compilai l'elenco con le cose che mi piacevano e che odiavo assolutamente. Sembra strano, ma è difficile all'inizio decidere cosa sarà consentito e cosa no. Se non si conosce la Miss, si va un pò al buio, sperando di aggiustare il tiro strada facendo. Comprammo il collare, gli anelli per mani e piedi. La maggior parte del tempo trascorse parlando e cercando di conoscerci un pò meglio.

Man mano che il tempo passava, ero sempre più convinta di voler provare seriamente se ero portata al ruolo di sottomessa. Ma già qualcosa stava scricchiolando. Ero pronta a subire eventuali umiliazioni, ma non ero per niente pronta a vedermi ridicolizzata in giochi il cui solo scopo era ridermi addosso. Ovviamente subito misi queste pratiche nell'elenco delle cose che odiavo. Clara ne prese atto, anche se per lei queste cose erano troppo divertenti ed eccitanti. Comunque, per mia fortuna, non mi vennero mai chieste.

Il terzo giorno Clara mi comprò la maschera. Dato le mie remore a farmi coprire naso e bocca, la maschera poteva essere usata solo per “limitare” o “oscurare” la vista. In world, l'avi indossa una benda, mentre nel viewer la persona vede lo schermo oscurato, parzialmente o completamente. Facemmo una prova. Era eccitante lasciarsi guidare quasi senza vedere. E' uno di quei casi dove il fattore principale è la fiducia nell'altro, che ti porta dove vuole, senza che tu possa vedere. Cominciai, però, a rendermi conto che qualcosa non andava. La mia propensione per le donne mi portava a desiderare Aisha, però lei era etero. Più il tempo passava, più mi salivano i dubbi ed i sensi di colpa nei confronti di Aisha perché, alla fine, io stavo invadendo spazi che erano sempre stati i suoi.

Lei e Carla avevano un affiatamento dovuto ad anni di amicizia e conoscenza. Nonostante le rassicurazioni di Aisha, cominciavo a sentire l'angoscia salire da dentro. Come se non bastasse, la mia amica “intima”, con la quale avevo avuto sempre un bel rapporto, mi scrisse che non voleva più avere rapporti con me. Un'altra amica del cuore, mi fece capire chiaramente che non era daccordo su quello che stavo facendo.

Cominciavo a soffocare.

Il quarto giorno, alle 13.30, Carla con un motivo più o meno valido, disse che dovevo essere punita e mi fece indossare la maschera, oscurandomi la vista, e impostando il timer a 3 ore. Dopo aver fatto questo, se ne andò lasciandomi sola. Non potendo fare nulla, staccai anche io. Alle 16.00, ora in cui sapevo che Carla sarebbe entrata su SL, entrai anche io pensando che di lì a poco sarebbero trascorse le 3 ore di punizione. Quello che non sapevo, era che il timer procede solo se si è online. Erano trascorsi, quindi, solo 20 minuti e io iniziai a stare male. Un impegno in RL mi fece tornare solo dopo 45 minuti e Carla non c'era, Trovai Aisha, la quale mi disse che Carla aveva avuto un impegno in RL e non sarebbe entrata.

Iniziai a piangere.

Anche se sapevo che Carla aveva avuto degli impegni in RL, dentro di me ero convinta di essere stata lasciata sola, che mi aveva messo la maschera e se ne era andata. Una delle cose che odiavo era proprio essere lasciata da sola. Mi venne la tentazione di disattivare tutto. Avrei potuto togliermi la maschera, provando a disattivare qualche opzione del viewer, ma ero nel panico. Non volevo toglierla da sola, perché temevo che ne seguisse una punizione più dura. Aisha cercò di calmarmi, ma con la sua sensibilità capì che non ce la facevo più. Mi disse che se non me la sentivo di continuare avrei potuto tranquillamente dirlo, che nessuno si sarebbe offeso.

Riesaminai i miei pensieri e constatai che quella esperienza mi aveva procurato una angoscia che non sopportavo. Mi resi conto che la dominazione non faceva per me, che ne avevo avuto abbastanza. Non potendo fare nulla in quel momento, mi scollegai.

Alle 19.30 entrai di nuovo, con la chiara intenzione di farmi togliere tutto. Volevo finirla lì, subito. Carla non c'era, Aisha mi disse che aveva avuto impegni e che non sarebbe entrata. Io ero ormai annichilita. Continuavo a chiedermi perché Carla mi avesse lasciata così.

Sola e bendata.

Mi rendo conto che questi sono i giochi delle parti. In un rapporto BDSM questa situazione può essere molto eccitante. Per me era solo angosciante. Chi frequenta da anni SL lo sa. Entrare su SL è come una droga. Durante alcuni periodi si può essere talmente presi da diventare come un fumatore accanito. Un fumatore che pensa se ha ancora sigarette prima che quella che sta fumando sia finita. Io a volte entro in orari insoliti, per fare shopping, o per sistemare i capelli o per provare il make-up. Mettere la benda ad una persona come me è come mettere una sigaretta spenta in bocca ad un fumatore e dirgli che la può accendere solo tra tre ore.

Alla fine decisi di smettere. Mi sentivo emotivamente fragile. Ogni piccola cosa mi sembrava un macigno insopportabile. Ma questo dipende da me.

Devo dire che in tutto questo, Carla e Aisha non fecero mai nulla di male, se non seguire le regole e le pratiche solite del BDSM. Anzi, Carla fu una Miss molto “soft”. Aveva un suo carattere deciso ed un ego spropositato, ma mi ha sempre trattata bene. Non sono mai stata torturata, picchiata o costretta a fare cose non volute. In tutto il periodo trascorso con loro, mi sentii sempre libera di rinunciare in qualsiasi momento. Alla fine dell'esperienza, restammo buone amiche. E lo siamo ancora.

Devo fare delle scuse.

Per prima devo scusarmi con la mia amica storica del cuore. Mi aveva avvisato che stavo prendendo una strada sbagliata. Per fortuna riuscii a trattenerla prima di perderla.

Per ultima devo scusarmi e cospargermi il capo di cenere con la mia amica speciale, una persona con la quale ho trascorso molti momenti intimi. Cara amica mia, non mi ero resa conto di quanto ero importante per te. E di quanto tu lo eri e lo sei per me. Per andare a vivermi la mia avventura ti ho fatto soffrire. Ti chiedo umilmente scusa per questo. Ti ringrazio per avermi capita e ti assicuro che da ora in poi avrai sempre da me il massimo rispetto. E qualcosa di più... perché tu sei una persona “speciale” ed io ti vorrò sempre bene.

Giada Alessandra Nefertiti Grace