La mia prima volta
Una delle cose che non mi piacciono fare in Second Life è replicare la vita reale. Sono entrata per sognare e vivere una vita diversa e dopo tanti anni non ho cambiato idea. Ho fatto tutto quello che non si può fare nella realtà, volando nella fantasia a volte da sola, a volte insieme ad amiche o amici.
Ero e sono contraria al matrimonio in SL, al fare finta di avere figli, al fare finta di essere una famiglia felice con casa, figli, un cane e tutto il resto di conseguenza. Mi sembra una forzatura che riduce l'importanza di essere sposati nella realtà, di essere padri e madri reali. Non condanno coloro che lo fanno, avranno le proprie ragioni personali, ma personalmente non mi è mai piaciuto. Ci sono quelli che lo fanno per publicizzare vestiti ed oggetti, ma lì si tratta di commercio e, appunto, pubblicità ai fini della vendita.
Per questo, parlando del matrimonio con la mia compagna Nadia, ho sempre glissato l'argomento. Per me è una cosa troppo seria per riportarla pari pari in SL. Ma allora che si fa quando si vuole veramente bene ad una persona e si vuole condividere quella gioia con gli amici?
Beh, siamo su SL, e tutto è possibile. Quindi mi sono inventata una cerimonia tutta nostra, che abbiamo chiamato “Cerimonia del mare”. Si tratta di dichiarare il proprio bene l'una all'altra, in riva al mare, senza promesse, ma con il cuore pieno di riconoscenza ed amore.
Non è un punto di partenza, né un punto di arrivo. E' un riconoscere e rendere pubblico il percorso di unione che è già in atto. Noi siamo già unite da tempo, i nostri cuori si vogliono bene da anni, abbiamo già la nostra storia da raccontare, e non è breve, Sentiamo solamente il bisogno di rendere partecipi i nostri amici della nostra gioia.
Lungo il percorso abbiamo conosciuto persone stupende, alcune sono ancora nel nostro piccolo mondo virtuale, alcune ne sono uscite.
Non voglio parlare delle persone negative, ma solo di quelle che hanno lasciato un segno nella nostra storia. Sia io che Nadia abbiamo avuto altre esperienze, altre compagne, amiche, per anni o solo per qualche settimana. Tutte loro hanno lasciato un segno dentro di noi. Ognuna ci ha insegnato ad essere ciò che siamo oggi, anche inconsapevolmente anzi, direi, nella maggior parte dei casi senza volerlo.
Oggi non viviamo il massimo delle amicizie. Ci siamo perse per strada con tante persone, non importa di chi è la colpa, è successo e basta. Le parole in SL assumono un valore enorme, le frasi sono facili da travisare, un sorriso sincero può essere preso per beffardo, un ciao può essere interpretato come un addio. Le parole possono essere pesanti. Per alcuni sono sassolini, che fanno il solletico, per altri sono macigni che li seppelliscono.
Io sono diventata pian piano sempre più sensibile. E anche Nadia, che ormai conosco nel profondo, è diventata sempre più fragile, man mano che cadevano i muri che si era costruita. In tutto questo ho la mia responsabilità. Non dico che l'ho aiutata a migliorare sé stessa, forse ho combinato un pasticcio demolendo i suoi muri, forse l'ho esposta alla sofferenza. Ma questa sono io e non un'altra. Odio i muri, le falsità, le prese in giro, gli scimmiottamenti delle cose serie, le bugie, e tutta una serie di cose e comportamenti che derivano dalle maschere che ogni giorno indossiamo nella realtà.
Qui è SL, non occorrono maschere, non servono, nessuno ti darà un premio così come nessuno ti condannerà. Non esiste il primo classificato né l'ultimo. Non esistono tribunali o meglio, come si dice dalle mie parti, “ogni testa è un tribunale”. Io ho sempre evitato di giudicare, non sono un giudice e quello che capita ad altri un giorno potrebbe capitare anche a me, potrebbe capitare a tutti.
Non importa chi verrà ad assistere alla nostra cerimonia, io so che il nostro percorso continua, nel bene e nel male, e quando finirà sarà stato per me comunque uno splendido cammino, percorso in ottima compagnia.
Non importa che strada fai, ma con chi la fai.
Auguri a noi due. Ti amo Nadia.
Alessandra “Sospiro” White & Giada Alessandra Nefertiti Grace White