Un pò di me (e di noi)

Questo non è un messaggio di outing. L'outing si fa quando si è nascosto qualcosa per molto tempo e alla fine si decide di rivelarlo. Quello che dirò di seguito riguarda cose note, mai nascoste, conosciute da tutti quelli che hanno avuto il desiderio o la curiosità di conoscermi oltre la superficie.

Nella vita reale sono un uomo di una “certa età”, che significa oltre la cinquantina, con una vita normale, una famiglia normale, con i soliti acciacchi dell'età e una malattia dura a morire, che sto tenendo a bada come un uomo che, su di una strada in discesa, trattiene il carro della propria vita con una corda, affinché non scivoli via.

Ma veniamo al senso di questo scritto.

Ho sempre avuto, fin da bambino, una sensibilità ed una dolcezza particolare, che all'apparenza era giudicata come timidezza, o paura, o quello che volete. Starete pensando: “Sei omosessuale, basta dirlo, qual'è il problema”. E invece il problema è proprio questo, non sono omosessuale, ma ho dentro di me un animo femminile, detto semplicemente, anche se semplice non è, ho una “seconda anima femminile”.

A questo punto non ci starete capendo più nulla, e vi capisco, neanche io ci capivo all'inizio. La mia fortuna è che ne sono stato o, come dirò da questo punto in poi, ne sono “diventata” consapevole solo in età avanzata, quando ho deciso di dare un nome a questa mia anima, battezzandola “Giada”.

Giada è un bel nome, mi è sempre piaciuto, sa di prezioso, di bello. E' una pietra preziosa ma non troppo, ha un suono dolce ma non troppo, è adatto ad un'anima eterea e leggera.

Capirete che la mia vita reale non poteva essere sconvolta e stravolta da questa seconda anima, ormai ero troppo in là con gli anni e con la vita per rimettere tutto in discussione e, sinceramente, non trovo alcuna difficoltà a continuare il cammino deciso e condiviso con la mia famiglia e la mia compagna. Non mi pento di nulla e anzi, sono contenta delle mie scelte. Ma dovevo far vivere Giada in qualche modo, adesso che l'avevo riconosciuta

Decisi quindi di usare il metaverso per vivere la mia seconda vita. Second Life (SL), la piattaforma di Linden Lab, già sconosciuta alla maggior parte delle persone, divenne la mia seconda realtà.

Là iniziai un percorso che richiederebbe un libro intero per descriverlo, ma arrivo direttamente al presente, saltando a piè pari circa 8 anni di vita nel “metaverso”, e descrivendo quello che io sono là e quello che io sono su Mastodon.uno, con il mio secondo “avatar”: Alessandra.

Presentazione.

Salve a tutti, amici ed amiche, mi presento un pò, sono Alessandra White, sorella di Giada Alessandra Nefertiti Grace White. Vivo su Second Life con la mia fantastica compagna Nadia @scotti@mastodon.uno . Insieme a Nadia abbiamo una stupenda villa in cielo, costituita da un'isola volante, sorretta da una cortina di nuvole e da rocce magiche.

Io e Nadia siamo legate da un amore che non può essere spiegato, quindi non lo spiegherò, dirò soltanto che ad un certo punto della nostra vita insieme abbiamo sentito la necessità di iniziare un nuovo percorso con una cerimonia da me inventata, immaginata e scritta, battezzata “Cerimonia del mare”.
In SL viviamo la nostra vita alternativa. Nadia è come me, sincera, dolce, femminile, amorevole e coccolosa. E' una persona che sa amare, da scoprire poco per volta, se si vuole arrivare alla sua vera essenza.

Le nostre attività in SL non posso descriverle qui, ci vorrebbe un altro libro. Chi fosse interessato, può vedere le nostre foto su Flickr ed i nostri video su PeerTube . La semplicità, il rispetto, la capacità di amare e di mettere amore e bellezza in tutto quello che facciamo, sono questi i valori che seguiamo fedelmente in SL e sui social nei quali siamo presenti.

Il nostro essere donna è un dono che non vogliamo sprecare, ma viverlo appieno, fino a quando ci sarà consentito.

Per adesso vi saluto e vi auguro una buona Domenica, insieme a Nadia, la mia bellissima e favolosa compagna, che amo alla follia.

ღ 𝒜𝓁ℯ𝓈𝓈𝒶𝓃𝒹𝓇𝒶 𝒲𝒽𝒾𝓉ℯ ღ @AlessandraSospiro@mastodon.uno