Van Morrison β Inarticulate Speech of the Heart (1983)
Per fortuna questo Γ¨ lβultimo album in studio in cui compare Mark Isham, sempre piΓΉ lanciato ad emulare Brian Eno e sempre meno impegnato a suonare la tromba. Per quanto lβalbum sia piacevole, sembra fatto con gli scarti del precedente. Troppi brani strumentali ed un suono che vorrebbe essere levigato e pulito ma rischia di cadere nella volgaritΓ . Lβinizio Γ¨ scioccante, con i bassi pompati tanto da far pensare di aver preso per sbaglio un disco di Barry White. La voce emoziona come sempre, anche quando non canta ma recita, vedasi lβintroduzione di βRave on, John Donneβ. Per chi riesca, non Γ¨ difficile, ad abituarsi al suono ammorbidito e plastificato, questβalbum puΓ² rappresentare un piacevole diversivo nel catalogo dellβirlandese, o comunque un aromatico sedativo. Non mancano le belle canzoni, come βThe Street Only Knew Your Nameβ che cerca di ripetere la βCleaning Windowsβ dellβalbum precedente, ma nessuna Γ¨ essenziale.
Home β IdentitΓ Digitale Sono su:Β Mastodon.unoΒ -Β PixelfedΒ -Β Feddit