Woody Guthrie โ Dust Bowl Ballads (1940)
Strade polverose di unโAmerica inquieta e povera. Lo spirito dellโhoboย con tutta la sua filosofia popolare sempre alla ricerca della giustizia sociale.
Le canzoni diย Woody Guthrie, classe 1912, sono il viaggio di un emarginato attraverso i drammi della Grande depressione e leย rivolte del Midwest. Sono lโeco di un grido sofferto, una ribellione verso quello sviluppo sociale alienante e alienato, cosรฌ inumano da accantonare e lasciare al proprio destino chi non vale perchรฉ non serve.
Musicalmente, a differenza diย Pete Seegerย โ altro grandissimo cantore โimpegnatoโ nellโunire dialetticamente cultura e lotta sociale โ il quale si muoveva in un contesto piรน rigoroso che evidenziava lโapproccio storico-tradizionale del ricercatore folk di matrice bianca, Guthrie รจ stato il filo conduttore che ha ricondotto la โprotest songโ nella strategia affidata, la spontaneitร colloquiale del โtalking bluesโ e del โtrain timeโ.
Canzoni narrative di denuncia in cui la capacitร di espressione diventa una vera poesia fatta di parole dure, vissute ognuna sulla propria pelle.
Estremamente prolifico (scriveva quasi ogni giorno una canzone), questo โBallate delle tempeste di polvereโ รจ sicuramente uno dei suoi migliori album, dove cโรจ la maggior ricchezza poetica.
Dotate della forza immensa della ragione e della veritร , le quattordici ballate qui incluse sono un vero anelito di speranza verso una terra promessa mai raggiunta, una gloria mai vissuta e che beffardamente arriva a gratificarlo subito dopo la morte.
Bob Dylan, Ramblinโ Jack Elliott, Fabrizio De Andrรฉ, Judy Collins, Bruce Springsteen, Joan Baez, Roger McGuinn ma anche Nick Cave e lo stesso figlio Arlo, hanno tutti un debito verso questo leggendario eroe popolare che ha fatto della canzone uno strumento di denuncia e di sensibilizzazione.
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