John Mayall with Eric Clapton β The Bluesbreakers (1966)
Erano trascorse a malapena un paio di settimane dalla separazione con gli Yardbirds che John Mayall ingaggia Eric Clapton con i Bluesbreakers (aprile 1965). Il gruppo comprendeva, allora, John McVie al basso e Hughie Flint alla batteria. Furono proprio i Bluesbreakers a portare dentro il british blues una briositΓ tecnica ed un virtuosismo sconosciuto prima.
Dal vivo diventarono una autentica attrazione, ed a proposito di Clapton, non era inconsueto sentire nei concerti qualche fan gridare a Mayall: βgive a God solo!β
Il produttore Mike Vernon riuscΓ¬ perΓ² a combinare la prima session di quella favolosa line-up solamente nel luglio del β66.
E nellβagosto, quando il disco era pronto, Clapton non faceva giΓ piΓΉ parte del gruppo.
βJohn Mayall with Eric Claptonβ Γ¨ un album seminale nel vero senso della parola. Esso rappresenta una piccola rivoluzione nel mondo del rock.
La musica suonata era uno dei primi grandi e straordinari incontri tra il blues ed il rock: i Bluesbrakers portarono avanti con coerenza la lezione di Alexis Korner e Cyril Davies, elettrificando il blues urbano dei vari Elmore James e Jimmy Reed, ed adattandolo al linguaggio ed allo stile del rock britannico.
Mayall sfoggia composizioni proprie ed interpreta alcune cover.
Per gli aspetti piΓΉ propriamente blues non cβΓ¨ niente di meglio di βRamblin on my mindβ di Robert Johnson e di βHave you heardβ che ci offre un significativo esempio di chitarra bluesy.
Alcuni brani si avvalgono anche degli arrangiamenti di una sezione di fiati, ma Γ¨ comunque sempre la chitarra a strabiliare: tenera e violenta nello syesso tempo, toccante e miracolosa, essa andava codificando il proprio ruolo allβinterno di un gruppo rock. E ciΓ² per esclusivo merito di Clapton.
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